Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2023/2024
Serie C
27-01-2024 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Arzignano Valchiampo 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Spurio Andrea, Ercolani Luca [72. Gega Ertijon], Rota Arensi [57. Soler Ian], Cusumano Francesco Paolo, Pellegrini Lorenzo [66. Sepe Alfonso], Foresta Giovanni, Nichetti Marco Emilio, Mastalli Alessandro, Rossi Enrico [73. Nunzella Leonardo], Femia Nicolás, Mangni Doudou [57. Gazoul Marwane] A disp.:Anatriello Gennaro, Ciancio Simone, (P) Farroni Alessandro, Mame Ass Ndir, Parrinello Theo, Pellitteri Alessandro All.: Banchini Marco

Formazione avversaria
ARZIGNANO VALCHIAMPO: Boseggia, Davi, Piana, Boffelli, Gemignani [89. Bernardi], Lakti, Bordo, Antoniazzi [78. Cazzadori], Lunghi [46. Centis], Parigi, Grandolfo [65. Mattioli]. A disp.: Pigozzo, Botti, Cariolato, Zanon, Campesan, Milillo. All.: Bianchini Giuseppe

Arbitro: Luongo Fabio Rosario (Napoli) [Barcherini, Cassano; IV: Scarano]
Note
Espulso 84. Femia [A – doppio giallo], Ammoniti: 17. Pellegrini [A], 19. Lunghi [Ar], 33. Foresta [A], 55. Mangni [A], 78. Femia [A], 85. Piana [Ar], 86. Sepe [A]. Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Angoli: 3-4. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 350 paganti, 356 abbonati, incasso € 1.927 Un minuto di raccoglimento per Gigi Riva. In tribuna, fiori in ricordo di Dedé Vinci. Inizio sabato ore 16,15

Commento
I GRIGI, QUANDO LA SPERANZA SI SCONTRA CON LA REALTÀ Si, perché chi ha la passione per i Grigi non farà mai tramontare la speranza di raddrizzare una stagione a dir poco disgraziata ma al tempo stesso deve fare i conti con la realtà che vede l’Alessandria in classifica ultima alla vigilia di due trasferte (Lumezzane, Pro Sesto) e al big match con la capolista Mantova al Moccagatta. E se la stagione societaria si è salvata, sul campo è l’ora della verità. Il punto conquistato (così afferma mister Banchini) contro l’Arzignano – purtroppo vista la situazione ci sentiamo di affermare si tratti di due punti persi – non basta certo, come non è bastato aver creato qualche situazione di pericolo per l’inoperoso portiere avversario anche perché nell’unica vera conclusione verso la porta è stato Gemignani a respingere sulla linea. Il pareggio scaturito al Moccagatta, sempre più desolante se non fosse per l’incessante coro della Nord, ha confermato mali ormai conosciuti e se non fosse che nel calcio moderno il ruolo dell’estremo difensore riveste l’appellativo di undicesimo uomo in campo, allora Spurio e Boseggia, possiamo affermare hanno gestito normale amministrazione. Più Spurio, arrivato in Grigio a fare il secondo di Liverani, che comunque ha esordito positivamente facendosi apprezzare con alcuni interventi resi difficili più dai palloni del calcio di oggi che per la pericolosità dell’azione in se stessa. Era una partita maschia, gestita non bene dal direttore di gara, nervosa. In casa Arzignano s’iniziano a preoccupare perché il gol non arriva da due turni. Figuriamoci noi. Ci abbiamo fatto il callo. Nella memoria storica di ogniuno di noi ci sono episodi o partite dei Grigi che custodiamo gelosamente. Questa proprio no. Banchini è fiducioso e positivo (non possiamo certo dargli torto) ha visto progressi in fase difensiva e nella manovra, sa perfettamente che cedere a livello morale sarebbe devastante. La prova d’appello i prossimi due turni prima della schiacciasassi Mantova. Provateci ragazzi, sarà dura ma il livellamento della categoria ci permette sempre di sperare. Ah, dimenticavo. Prepariamoci ad un’altra settimana di tormentoni extracampo: Enea Benedetto e Ninni Corda hanno annunciato dichiarazioni relative agli ultimi episodi. La telenovela continua. (Museo Grigio - Mauro Bavastri) ALESSANDRIA INGOLLABILE. SALVARSI È SEMPRE PIÙ UNA IMPRESA Attacco inconsistente, qualche fiammata nel finale del primo tempo è davvero poco: il gol manca da 555 minuti. Ultimi 10' con l'uomo in meno: rosso a Femia I minuti senza gol sono 90 in più di sette giorni fa: l’ingollabile Alessandria non segna da 555 minuti. Il numero spietato dell’ultima della classifica, che ora rischia di isolarsi ancora di più. Contro un Arzignano fisico, con due linee difensive quando è in fase di non possesso, i Grigi si svegliano solo nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, e nella fase finale della ripresa. Ma non basta: troppo poco, e troppi giocatori fuori fase in tutti i reparti. Inconsistente Mangni, alla pari il suo sostituto Gazoul. Femia che in pochi secondi si prende due gialli fotografa la tensione di un grippo che ha anche la testa pesante. E non basta, come spiegazione, un pessimo arbitraggio Gruppo che alla fine va sotto la curva, ma i tifosi non considerano la squadra. E contestano, in particolare, il direttore generale Maione. (IlPiccolo.net – Mimma Caligaris) Reti bianche con l ’Arzignano Valchiampo, La squadra fatica sempre a produrre occasioni GRIGI, IL SOLITO LEIT MOTIV DEL GOL PERDUTO STAVOLTA ARRIVA UN PUNTO, MA SERVE A POCO L’unica opportunità per segnare sul finale di primo tempo: il colpo di testa di Cusumano è salvato sulla linea Nel Giorno della memoria celebrato anche venerdì al Moccagatta con il consueto ricordo di Árpád Weisz ex giocatore ed allenatore dell’Alessandria a metà degli anni ’20 del secolo scorso, i grigi si dimenticano ancora di segnare e di vincere. Con l’Arzignano portano il digiuno dal gol a 555’. L’Alessandria, che chiude il match in 10 per l’espulsione di Femia nel finale, deve rinunciare a capitan Ciancio che accusa problemi muscolari. La novità nelle fila dei grigi è Femia che parte nell’undici titolare e si piazza a supporto dell’unica punta Mangni. Anche gli ospiti, che scherano dall’inizio gli ex Piana e Gemignani, devono fare a meno del proprio capitano Giudici, squalificato e rimpiazzato da Bordo in cabina di regìa. I padroni di casa danno l’impressione di controllare il gioco ma non riescono a farsi vivi dalle parti di Boseggia. I gialloazzurri sono, infatti, piuttosto accorti e tentano alcune rapide transizioni che procurano qualche affanno alla difesa grigia. La partita si trascina stancamente e le emozioni latitano e non è certo un caso visto che si stanno affrontando due degli attacchi meno prolifici del girone. L’agonismo però non manca ed il direttore di gara, non sempre all’altezza della situazione, è spesso costretto ad interrompere il gioco per sanzionare le irregolarità commesse su ambo i fronti. Solo nel finale di frazione si registra qualche occasione da rete. Prima Spurio, esordiente in maglia grigia, deve distendersi per deviare un insidioso tiro dal limite di Parigi poi l’Alessandria va vicino al gol prima con un colpo di testa di Cusumano, su angolo molto ben calciato da Femia, salvato sulla linea da Gemignani e poi con Foresta che, nell’area piccola, non riesce a correggere in rete un diagonale di Mangni. Ripresa con i grigi che patiscono in particolare la scarsa vena dei centrocampisti e perdono spesso duelli nella zona nevralgica del campo. Ancor prima del quarto d’ora del secondo tempo Banchini sostituisce l’evanescente Mangni con Gazoul e l’infortunato Rota con Soler. Gli ospiti riescono ad alzare in maniera decisa il proprio baricentro e l’Alessandria soffre un po’ la pressione. Con il passare dei minuti i grigi provano a rifarsi avanti ma non chiamano mai in causa il portiere avversario. Nel finale i padroni di casa rimangono in inferiorità numerica per l’espulsione di Femia che nel giro di 7’ viene prima ammonito per proteste e poi per un intervento falloso. Ma il match non si sblocca dallo 0-0. L’Alessandria torna a fare punti dopo quattro sconfitte consecutive ma serve ai grigi soltanto per muovere appena la classifica. Il risultato assume così l’amaro sapore della sconfitta, considerando che manca un’altra partita in meno al termine della regular season e, soprattutto, che la vittoria manca da ben 10 gare. Tutto ciò davanti a uno stadio semivuoto e con la malcelata contestazione dei tifosi, che al termine del match hanno provato ad attendere i giocatori all’uscita carraia del Moccagatta ma sono poi stati dissuasi anche dall’intervento delle forze dell’ordine. (La Stampa ed. Alessandria – Fabrizio Pozzi) L’ALESSANDRIA NON VINCE MAI Spicca il pareggio dell’Alessandria, che resta all’ultimo posto: non segna da 6 partite (550 minuti) e non vince da 10; il nuovo portiere Spurio ha detto no all’Arzignano e i tifosi hanno fatto una piccola contestazione. (La Gazzetta dello Sport) Pari in casa ALESSANDRIA, MAL DI GOL Ingollabile. Perché una squadra che vuole salvarsi non può stare 555 minuti senza segnare. D'altra parte l'Alessandria di oggi non ha punte: Mangni è lontano da una condizione accettabile, Gazoul è uguale con l'aggiunta che, contro difese fisicate, finisce per sparire. Così un Arzignano che, come i Grigi, fatica a trovare la porta, alza l'intensità nella ripresa e non corre mai grossi rischi. Le occasioni, per i padroni di casa, nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, soprattutto il colpo di testa di Cusumano che, a portiere battuto, Gemignani spazza via sulla linea. Nella ripresa la miglior opportunità è per Mastalli, a tu per tu con Boseggia, ma perde l'attimo per angolare e sul tiro sventa un altro ex, Piana. Contestazione alla società, invitata a tirare fuori i soldi annunciati. (Tuttosport – m.c.) L’attacco resta a digiuno IL GRIFO È SENZA ARTIGLI SOLO PARI AD ALESSANDRIA L’Arzignano nel primo tempo subisce i Grigi ma nella ripresa fallisce il colpo del ko con le occasioni di Mattioli e Cazzadori Un punto in saccoccia, ma la classifica ora fa un po’ paura. Il Grifo non va oltre lo 0-0 al Moccagatta, in casa dell’Alessandria, ultima della classe. Di fronte si trovano il peggior attacco del girone (quello dei Grigi) e il terzultimo. Non sorprende dunque che ne esca una partita che non regala grandi emozioni, anche perché ora i punti iniziano a pesare come macigni. L’Arzignano ne avrebbe voluti tre, per certi versi è un’occasione sprecata, ma dall’altra parte la squadra di Banchini si è dimostrata solida. Ecco allora che un punto, che guardando la classifica serve a poco, può diventare un mattoncino importante per la banda Bianchini per raggiungere, passo dopo passo, l’obiettivo: la salvezza, che i giallocelesti non perdono mai di vista. Parlando di scelte, il tecnico di Villaverla ritrova il suo pilastro al centro della difesa, Piana, e sulle fasce tornano ad operare Davi a destra e Gemignani a sinistra, mentre in mezzo al campo Bordo sostituisce capitan Casini, squalificato. L’inizio è tutt’altro che scoppiettante, le due formazioni si studiano, il Grifo si ritrova inusualmente schiacciato nella propria metà campo con l’Alessandria che gira palla, ma non fa paura. La partita Per appuntare le prime conclusioni serve far scorrere il cronometro fino a dopo il 20’, da una parte ci prova l’ex Vicenza e Arzignano Enrico Rossi, dall’altra Lunghi, l’esito è lo stesso: palla a distanza siderale dallo specchio. Negli ultimi 15’ della prima frazione invece sale di ritmo il match: al 32’ la girata di Grandolfo termina tra le braccia di Spurio, Foresta, nell’area gialloceleste, sbaglia ancora la mira,mentre Lakti e Parigi vengono parati dal portiere di casa. Brivido in casa Grifo al 44’: sugli sviluppi di un corner Cusumano incorna e indirizza sotto il sette, dove però c’è provvidenzialmente appostato Gemignani che salva sulla linea. Si va a riposo sul pareggio e nella ripresa è un altro Arzignano: l’Alessandria arriverà dalle parti di Boseggia in sole due occasioni, su cui a metterci la pezza sarà Piana, mentre Bordo e compagni provano a spingere. Il problema però è che i giallocelesti non riescono a concretizzare: i tentativi di Bordo e Parigi terminano sul fondo, mentre al 24’ l’ultimo arrivato Mattioli ha forse la migliore occasione. Spurio non arriva su un cross dalla destra, l’attaccante arzignanese colpisce di testa, palla ancora out. Mister Bianchini prova allora a giocarsi anche la carta Cazzadori, ma il classe 2004 ha due buone occasioni che non riesce a sfruttare: al 42’ perde l’attimo per puntare verso la porta in contropiede e al 45’ sull’ottimo cross di Davi la sua zuccata non centra la porta. L’Arzignano dunque si deve accontentare del pareggio. (Il Giornale di Vicenza – Anna Fabrello) RISULTATI: Atalanta U23 – Renate rinv. Fiorenzuola – Lumezzane 1-1 Legnago – Trento 0-0 Mantova – Giana Erminio 2-0 Novara – Padova 0-3 Pro Patria – AlbinoLeffe 0-0 Pro Sesto – Pro Vercelli 0-0 Triestina – Pergolettese 1-1 Vicenza – Virtus Verona 0-0 CLASSIFICA: Mantova p. 57, Padova 50, Triestina 46, Atalanta U23* 37, Pro Vercelli 36, Vicenza 34, Virtus Verona 33, Lumezzane 32, Giana Erminio 31, AlbinoLeffe 30, Renate, Pro Patria 29, Legnago, Arzignano 28, Pergolettese, Trento 27, Novara, Fiorenzuola 19, Pro Sesto 18, Alessandria (-1) 14. Ogni una gara in meno MARCATORI: 12 RETI Fumagalli T. (Giana); Lescano (Triestina); 11 RETI Galuppini (Mantova); 10 RETI Rocco (Legnago); 9 RETI Casarotto (Virtus Verona); 8 RETI Maggio (Pro Vercelli). Il punto sul campionato La capolista Mantova prosegue tranquilla nel suo percorso verso la Serie B regolando con il più classico dei punteggi la Giana Erminio. Alle sue spalle il Padova chiude nella prima mezz’ora la sfida con il Novara. I due gol di vantaggio chiudono la pratica e terza rete nel finale di gara mette il suggello ad una netta superiorità. La Triestina si fa bloccare in casa dalla Pergolettese e scivola a -4 dai patavini; la panchina di Tesser comincia a traballare. Per quanto riguarda la coda la sfilza di pareggi registrata nel turno odierno non muove la classifica. Tra le squadre classificate a destra della classifica solo il Novara perde mentre tutte le altre incamerano un punto. Da notare che, dopo tempo immemorabile, una partita viene rinviata per nebbia: il posticipo Atalanta U23-Renate rinviato a data da destinarsi per visibilità nulla sul terreno atalantino.

Girone A

Alessandria US 1912 - Arzignano Valchiampo 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

ARZIGNANO VALCHIAMPO: Boseggia, Davi, Piana, Boffelli, Gemignani [89. Bernardi], Lakti, Bordo, Antoniazzi [78. Cazzadori], Lunghi [46. Centis], Parigi, Grandolfo [65. Mattioli]. A disp.: Pigozzo, Botti, Cariolato, Zanon, Campesan, Milillo. All.: Bianchini Giuseppe

Arbitro: Luongo Fabio Rosario (Napoli) [Barcherini, Cassano; IV: Scarano]

Note

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