Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2023/2024
Serie C
13-02-2024 - Giornata: 26 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Mantova 1911 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 13. Bombagi F. [Ma]

Alessandria US 1912 Farroni Alessandro, Ciancio Simone, Fiumanò Filippo, Gega Ertijon [78. Femia Nicolás], Parrinello Theo [58. Cusumano Francesco Paolo], Sepe Alfonso [58. Gazoul Marwane], Nichetti Marco Emilio, Soler Ian [78. Mangni Doudou], Rossi Enrico, Siafà Oscar, Samele Luigi [58. Laukžemis Karolis] A disp.:(P) Barmaz Yannick, Busatto Tommaso, Mame Ass Ndir, Pellegrini Lorenzo, Pellitteri Alessandro, (P) Spurio Andrea All.: Banchini Marco

Formazione avversaria
MANTOVA 1911: Festa, Maggioni, Redolfi, Brignani, Celesia, Muroni, Bani [71. Fedel], Bombagi, Wieser, Galuppini [80. Bragantini], Monachello [71. Mensah]. A disp.: Sonzogni, Burrai, Debenedetti, Fiori, Radaelli, Napoli, Panizzi, Argint, De Maio, Giacomelli. All.: Possanzini Davide.

Arbitro: Centi Matteo (Terni) [Renzullo, Cataneo; IV: Milone]
Note
Ammoniti: 40. Samele [A], 47. Soler [A], 53. Nichetti [A], 61. Cusumano [A], 63. Gazoul [A], 64. Gega [A], 87. Redolfi [M]. Angoli: 2-4. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 521 paganti, 356 abbonati, incasso € 3.284. Serata fresca terreno in discrete condizioni. Statistiche: Tiri totali: 4-6; in porta: 1-1; fuori: 1-4; bloccati: 2-1; fuorigioco: 1-2; Falli: 22-11. (fonte Sofascore) Inizio martedì ore 20,45

Commento
I FARI ILLUMINANO IL MOCCA MA PER I GRIGI È NOTTE FONDA Una rete segna il Mantova all’Alessandria in notturna, è l’episodio che condanna la squadra di Banchini alla sconfitta nel testa-coda del campionato ma c’è sicuramente la consapevolezza che il tasso tecnico visto in campo rispecchia la differenza di classifica. Non trascendentale il Mantova che pare aver quasi fatto il compitino e nulla più, purtroppo (e lo diciamo con vero rammarico) questa Alessandria facciamo fatica a pensare come farà a combattere fino alla fine della stagione. E sperando di sbagliarci ci affidiamo alla speranza, l’ultima a morire del Popolo Grigio. Ma contro il Mantova i valori si sono evidenziati e non c’è stato nulla da fare. Vero che potevano pareggiare i Grigi con Femia all’89’ (tiro respinto con bravura da Festa) ma il match si era già incanalato nel segno dei virgiliani dopo soli 14’ di gioco. Mantova dagli schemi elementari e smarcamenti sempre efficaci: la capolista da un saggio da libro del calcio con Maggioni servito solitario sulla destra, cross per Bambagi che anticipa tutti di testa e insacca. Ma quante colpe nella mancata lettura della situazione e poi la marcatura di Bambagi affidata non certo ad una torre della difesa. Così l’Alessandria fatica ad imbastire due passaggi di fila, il Mantova gioca al piccolo trotto e quando accelera mette paura anche se non trova la stoccata. Alla fine, 90 minuti e più di patimento, con la speranza del pari, la sofferenza sugli spalti e la consapevolezza che è “notte fonda” quando il Mocca si “spoglia”. (Museo Grigio - Mauro Bavastri) ALESSANDRIA NON SEGNA MAI. AL MANTOVA BASTA UN GOL Decide Bombagi dopo 13', lasciato libero di schiacciare di testa. Due tiri sono il bottino, misero, dei Grigi Adesso di attaccanti ce ne sono sei, ma il risultato è lo stesso. L’Alessandria è sterile ed è anche poco pericolosa, una punizione nel primo tempo e una conclusione nel finale della ripresa. Una miseria, che giustifica e sottolinea l’ultimo posto. Al Mantova, che fa turn over, basta Bombagi, dopo 13′, lasciato libero di schiacciare di testa (marcatura assurda su di lui), per confermare il suo solidissimo primato. Senza strafare e rischiando il minimo indispensabile. Anche meno. Alla fine la Nord e anche i distinti ‘respingono’ i giocatori. E c’è contestazione per la proprietà (IlPiccolo.net – Mimma Caligaris) IL MANTOVA È INARRESTABILE. STAVOLTA CI PENSA BOMBAGI E L’ALESSANDRIA VA A PICCO Alla capolista con l’ultima basta un gol Decide il fantasista preso dal Catanzaro Possanzini è da applausi: vittoria n. 20 Il Mantova con la vittoria numero 20 vola verso la Serie B, l’Alessandria ha trovato la sconfitta numero 16 e precipita verso la Serie D. Era una partita senza pronostico, uno di quei testa coda da goleada. E invece l’Alessandria ha tenuto fino alla fine, sperando nel pareggio. E l’occasione è pure arrivata, al 44’ della ripresa, con l’argentino Femia che ha impegnato il portiere Festa in tuffo sulla sinistra. Ma per il resto è stata una partita monotematica, con il Mantova a dominare il campo, irretendo gli avversari con un palleggio narcotizzante, fatto di superiorità tecnica, di scambi di posizione, di controllo assoluto di ogni metro quadrato di erba. Un calcio che in Serie C non si vede mai, lo ha definito il tecnico dei grigi Banchini, «un calcio sopra la categoria». Soprattutto divertente. La squadra di Possanzini ha giocato a memoria, partendo da dietro, sempre con la palla bassa. Ogni elemento in possesso ha sempre 2-3 soluzioni a disposizione, un compagno che l’aiuta, un altro che copre lo spazio, un altro che scatta e propone il passaggio. Le mosse Banchini ha provato a sfidare la capolista con l’aggressività (6 ammoniti alla fine), ma la fisicità inserita nel mercato di gennaio non è bastata ad una squadra che sembra credere ancora nella salvezza, ma quando prende gol si smarrisce e torna a pasticciare. Il gol è arrivato presto, nel primo quarto di gara, e su quello il Mantova ha campato di rendita giocando al gatto col topo, costringendo i giocatori di casa ad un torello continuo, corse a vuoto, sfociato talvolta nell’irruenza degli interventi fallosi. La gara l’ha decisa un acquisto di gennaio, Francesco Bombagi, arrivato dal Catanzaro e al suo primo gol: un gol da 3 punti incornando un cross da destra di Maggioni dopo un possesso infinito. L’Alessandria non ha mollato e Banchini ha provato coi cambi a giocarsi il tutto per tutto, mettendosi 3-4-3 e pressando alto, poi, nel finale, giocando con 4 attaccanti. Ma la capolista ha retto bene, ripartendo anche. Troppa differenza. (La Gazzetta dello Sport – Raimondo Bovone) Match incanalato subito in favore degli ospiti GRIGI IMPOTENTI, MANTOVA IN CONTROLLO ALLA CAPOLISTA BASTA UNA RETE DOPO 13’ Virgiliani in gol al primo affondo, poi si accontentano di gestire la partita senza troppo infierire l’Alessandria non dà mai la sensazione di poter pareggiare, anche se ci prova con Sepe e Femia Non sfugge ai pronostici la sfida tra Alessandria e Mantova che termina con il successo per 1-0 della capolista che si è rivelata complessivamente superiore come attestano i 49 punti che ora dividono le due squadre in classifica. Le opposte compagini si presentano con un ampio turnover rispetto alla più recente uscita. Certamente obbligato quello dell’Alessandria che oltre ai tre squalificati Foresta, Mastalli e Nunzella deve rinunciare anche a Rota, il quale non appare neanche in distinta ed è rimpiazzato da Fiumanò, al debutto con la maglia dell’Alessandria. Mister Banchini, che conferma il 3-5-2, decide di assegnare una maglia da titolare a Parrinello, finora impiegato una sola volta nel finale della trasferta a Vicenza. Sul fronte opposto il tecnico Possanzini rivoluziona la sua squadra cambiandone ben cinque rispetto alla vittoriosa gara di venerdì con la Triestina e disegna un 4-2-3-1 dove Monachello è il terminale offensivo. Nelle battute iniziali del match le due squadre mantengono ritmi piuttosto contenuti ma gli ospiti, pur con uno schieramento molto rinnovato, confermano la propria propensione a costruire gioco dal basso ed impongono improvvise accelerazioni potenzialmente molto pericolose. Ai virgiliani basta meno di un quarto d’ora per passare in vantaggio. Galuppini lavora il pallone nella trequarti ed apre per Maggioni che crossa sul secondo palo dove l’accorrente Bombagi insacca di testa eludendo la marcatura troppo morbida di Parrinello. Il divario tecnico tra i padroni di casa e la capolista è fin troppo evidente ma i grigi provano comunque a rimanere in partita. L’impressione, comunque, è che il Mantova giochi quasi al gatto con il topo e allora l’Alessandria prova ad alzare i toni agonistici nella parte finale di una prima frazione molto dispendiosa sul piano fisico anche perché prevalentemente trascorsa ad inseguire l’elegante quanto rapido giro palla degli ospiti. Nella ripresa la formazione di Banchini prova a cercare una scintilla che non arriva nemmeno dopo il triplice cambio del tecnico. A crescere è soltanto il numero di cartellini gialli che il direttore di gara sventola ai danni dei grigi che alla fine saranno sei. Con il passare dei minuti si esaurisce anche la spinta emotiva con la quale l’Alessandria aveva cominciato la ripresa e il Mantova riprende definitivamente in mano il pallino del gioco. Allo scadere Femia, dalla distanza, prova a spaventare Festa che risponde deviando in angolo. (La Stampa ed. Alessandria – Fabrizio Pozzi) L’ALESSANDRIA CADE CON IL MANTOVA Prima non si segnava perché non c’erano attaccanti. Adesso di attaccanti ce ne sono sei, ma il risultato è lo stesso. L’Alessandria è sterile ed è anche poco pericolosa, una punizione nel primo tempo e una conclusione nel finale della ripresa. Una miseria, che giustifica e sottolinea l’ultimo posto. Al Mantova, che fa turnover, basta Bombagi, dopo 13’, lasciato libero di schiacciare di testa sull’assist di Maggioni per confermare il suo solidissimo primato. Alla fine la Nord e anche il rettilineo ‘respingono’ i giocatori grigi che si avvicinano per un dialogo. E c’è contestazione nei confronti della proprietà (Tuttosport – Mimma Caligaris) IL MANTOVA CONTINUA LA CORSA CON IL MINIMO SFORZO Ad Alessandria segna subito Bombagi, poi è gestione – Possanzini col turnover cambia sei titolari – Manca lo spunto per chiudere il match e nel finale Festa salva il risultato. Il Mantova non sbanda nel testacoda di Alessandria e batte con il minimo scarto la Cenerentola del campionato mantenendo gli 8 punti di vantaggio sul Padova secondo in classifica, vittorioso a Busto Arsizio. I biancorossi scendono in campo conoscendo già il risultato dei rivali e questo magari li condiziona un po', ma gestiscono bene la pressione. Pur non giocando la miglior gara della stagione, specie nella fase offensiva, l’Acm tiene in pugno il gioco e alla fine merita i tre punti, frutto del gol in avvio segnato da Bombagi. La corsa continua e già sabato al Martelli ci sarà da affrontare la Pro Patria. Ampio turnover. Come annunciato alla vigilia, Possanzini attua un ampio turnover. Rispetto all'ultimo match i volti nuovi nell’undici titolare sono ben sei: Maggioni, Muroni, Bani, Wieser, Bombagi e Monachello. Il centrocampo in particolare, orfano di capitan Burrai acciaccato, è completamente nuovo. In avanti poi ci sono Monachello e Bombagi dal primo minuto insieme all’inamovibile Galuppini. L’Alessandria risponde con un 3-5-2 che vede il giovane Samele e il gigante Siafa in prima linea. Subito avanti. Il tema dell’incontro, abbastanza scontato, è chiarissimo fin dai primi minuti del match. Il Mantova domina il possesso palla e fa la partita, l’Alessandria pressa alto e spera di beccare in fallo i biancorossi per approfittarne. L’Acm però dopo nemmeno un quarto d’ora sblocca la partita: un’azione orchestrata magistralmente da Galuppini porta al cross da destra Maggio; la palla è diretta verso il secondo palo, dove l’accorrente Bombagi di testa infila l’1-0 proprio sotto il settore dove sono assiepati i quasi 250 tifosi virgiliani. E diventa il diciottesimo giocatore diverso dell’Acm di Possanzini ad andare a segno in questa stagione. Un record pazzesco. Ipno-zona sterile. La rete non cambia l’inerzia dell’incontro ma non fa neanche scomporre i padroni di casa, che continuano a correre come forsennati e a pressare alto il Mantova. I biancorossi provano anche soluzioni alternative, costruendo con due soli difensori anziché tre e alternano il possesso palla con lanci su Monachello, maltratto dai difensori avversari ma non assecondato dal mediocre arbitro Centi. Il succo del discorso è che il primo tempo fila via senza grosse emozioni. Al 21’un brivido a Festa lo provoca Nichetti, che calcia sotto la barriera una punizione dai venti metri e sfiora il palo. Poi bisogna attendere il 33’ per vedere i biancorossi pericolosissimi in area: Muroni serve con un cucchiaio Monachello, anticipato in extremis da un difensore piemontese; la palla va verso l’accorrente Maggioni che a due passi dalla porta cicca il destro concludendo a lato. Al 37’, infine, l’Acm perde una palla in uscita a l’Alessandria riesce a mettere Nichetti nelle condizioni di calciare in area: Brignani si oppone ed evita guai. Gestione sicura. Nella ripresa il Mantova gestisce ancora meglio il possesso palla, anche perché col passare dei minuti i grigi cominciano a perdere colpi e non sono più così precisi nel pressing, ricorrendo a falli sistematici per fermare i biancorossi. Al quarto d’ora mister Banchini prova a inserire forze fresche e ad aumentare il potenziale offensivo della squadra, prima con una punta in più (Gazoul), poi arrivando con l’ingresso di Mangni a schierare una formazione con in pratica 4 attaccanti. Possanzini risponde a metà tempo con Fedel per Bani e Mensah per Monachello. Poi (35’) anche con Bragantini per Galuppini nell’evidente intento di sfruttare in contropiede gli ampi spazi che gli avversari sono costretti a lasciare. Di emozioni però al “Moccagatta” non se ne registrano. Fanno eccezione un diagonale di Muroni che al 22’' sfiora il palo e un paio di contropiede non finalizzati da Monachello e Bragantini. A tratti la cosa più divertente è ascoltare il capo ultrà alessandrino che con il megafono prende in giro la sua società e il suo mister, ironizzando sulla pochezza della squadra ultima in classifica. Brividi e festa finale. Si arriva così ai minuti finali, con la squadra di casa che butta in campo tutta la foga agonistica di cui è capace per provare a rimontare. E al 44’ ci va vicinissima, quando Femia esplode il sinistro dal limite e Festa è costretto a una super parata per dire di no e salvare il risultato. Poi c’è ancora il tempo per un altro contropiede sbagliato da Bombagi (assist facile mancato per Bragantini) e per la festa finale della squadra sotto la curva dei tifosi biancorossi. Un altro passo verso il sogno serie B è fatto. (Gazzetta di Mantova – Massimo Biribanti) RISULTATI: AlbinoLeffe – Atalanta U23 0-1 Giana Erminio – Legnago 1-2 Lumezzane – Trento 0-2 Novara – Pro Sesto 1-0 Pergolettese – Fiorenzuola 1-2 Pro Patria – Padova 0-2 Triestina – Renate 1-3 Vicenza – Pro Vercelli 2-0 Virtus Verona – Arzignano 1-0 CLASSIFICA: Mantova p. 63, Padova 55, Triestina 46, Vicenza 43, Atalanta U23 41, Pro Vercelli, Lumezzane 38, Legnago, Virtus Verona 37, Pro Patria 35, AlbinoLeffe 33, Renate, Arzignano 32, Trento, Giana Erminio 31, Novara 28, Pergolettese 27, Fiorenzuola 26, Pro Sesto* 19, Alessandria* (-1) 14. Ogni * una gara in meno MARCATORI: 12 RETI Fumagalli (Giana, ora al Como); Galuppini (Mantova); Lescano (Triestina); 11 RETI Rocco (Legnago); 9 RETI Casarotto (Virtus Verona ora all’Entella); 8 RETI Zoma (AlbinoLeffe); Maggio, Mustacchio (Pro Vercelli); Redan (Triestina) Il punto sul campionato Detto del Mantova vincitore ad Alessandria, il Padova prosegue l’inseguimento al Mantova tornando a vincere dopo due pareggi e confermando la tradizione a Busto Arsizio, dove non perde dal 2008: regalo di compleanno per Vincenzo Torrente (58 anni lunedì) e vittoria meritata, con un palo e una traversa in un minuto e poi i gol; stop alla Pro Patria dopo i 16 punti su 18 nel 2024. Buio profondo per la Triestina, alla terza sconfitta di fila, nonostante il vantaggio di Anzolin: immediato il pareggio del Renate, che poi nel finale ha fatto il sorpasso. Sempre più convincente il Vicenza di Stefano Vecchi: terza vittoria di fila e terzo posto nel mirino (adesso la stessa Triestina ha soltanto tre punti di vantaggio), con un primo tempo di alta classe e un Della Morte che ha strappato applausi. Le altre Ancora Siren Diao (arrivo di gennaio) per l’Atalanta U23: dopo il gol alla Pro Vercelli, decide il derby con l’AlbinoLeffe, che prima era stato salvato da Marietta. Buona la prima per Francesco Baldini: il Trento ha vinto sul campo di un Lumezzane meno brillante del solito. Secondo 1-0 di fila per il Novara che rivede la salvezza: Kerrigan fa la differenza, segna Calcagni (tiro deviato), Pro Sesto in crisi (1 gol e 0 successi nelle ultime 11). La Virtus (prima gioia del 2024) vince il derby grazie a Damir Ceter, in gol dopo tre mesi. Terza vittoria consecutiva del Legnago, sempre più giù la Giana (4 ko di fila): a segno anche l’ex Rocco. (La Gazzetta dello Sport)

Girone A

Alessandria US 1912 - Mantova 1911 0 - 1 (0 - 1)

RETI:

13. Bombagi F. [Ma]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

MANTOVA 1911: Festa, Maggioni, Redolfi, Brignani, Celesia, Muroni, Bani [71. Fedel], Bombagi, Wieser, Galuppini [80. Bragantini], Monachello [71. Mensah]. A disp.: Sonzogni, Burrai, Debenedetti, Fiori, Radaelli, Napoli, Panizzi, Argint, De Maio, Giacomelli. All.: Possanzini Davide.

Arbitro: Centi Matteo (Terni) [Renzullo, Cataneo; IV: Milone]

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