Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2006/2007
Serie D
03-12-2006 - Giornata: 13 - Casale Monferrato - Natale Palli


Casale Calcio AS - Alessandria US 1912 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 44. rig. Panzanaro [Ca] , 67. Ianni [Ca] , 70. Cusano [Ca] 16. Lorieri F.[A]

Alessandria US 1912 Campana Emiliano, Grillo Antonio, Rodighiero Gabriele, Cesari Damiano, Taormina Giovanni, Viscomi Damiano, Friso Vincenzo [83. Della Morte Ivano], Ponte Giulio [69. Kyeremateng Basty], Lorieri Fabio, Marantino Mario, Montante Marco [69. Millesi Orazio] A disp.:Aliotta Fabiano, (P) Lucarno Federico, Ragnoli Maurizio, Zamirri Francesco All.: Tufano Felice

Formazione avversaria
CASALE CALCIO AS: Pettinari, Marchetti, Ianni [95. Lerda Alessandro], Chini, Panzanaro, Sacco, Cusano, Latartara, Semplice [84. Steri], Spinaci [67. Ebagua], Caredda. A disp.: Fusetto, Lanciato, Tondi, Maniero. All.: Lerda Franco.

Arbitro: Peretti Giorgio (Verona) [Capicotto, Nicchetto]
Note
Espulsi: Negretti [C – all 2.], Dionisi [C – Dg], 91. Ebagua [C]. Ammoniti: Rodighiero [A], Campana [A], Marchetti [C], Ianni [C], Millesi [A], Panzanaro [C], Ebagua [C]. Angoli: 2-2. Recuperi: 2+ 0. Spettatori: 3.000 Giornata fredda e piovosa, terreno allentato. Inizio gara ore 14.30

Commento
Il derby che conta premia i nerostellati. All’Alessandria non basta il gol più bello, quello di Lorieri CASALE ESULTA VENT'ANNI DOPO I grigi bocciati, gli uomini di Lerda sono più squadra. E Campana evita un passivo severo Non vinceva un derby da vent’anni, il Casale. E da più di cinquanta non lo faceva rifilando tre reti all’Alessandria. Due tabù sfatati in una sola partita. Anzi, in 45’, quelli dopo l’intervallo, quelli che mettono a nudo tutti i limiti dei grigi, che sono di gioco, di soluzioni tattiche, anche di carattere. Magari attenuati dal palo del Borgomanero e dalla traversa di Masitto a Lavagna, ma alla lunga le pecche vengono fuori. E, puntuali, sempre nella gara che conta di più, quella che una tifoseria intera ha aspettato, costruito, sognato, immaginato. Cullato come la partita della svolta, magari del sorpasso, della rincorsa alla capolista che non si ferma, del Casale che resta dietro, di una supremazia provinciale che sarà pur sempre solo in serie D, ma comunque ha il suo peso. Finito, tutto: il risveglio è brusco, per i 500 e più della Nord in trasferta, anche per gli altri 200 che si accomodano in tribuna. Non per Casale e per i casalesi, che avevano assaggiato il piacere dei tre punti in Coppa Italia, ma adesso si gustano un pranzo ben più ricco e sostanzioso. Senza aver rubato, sia chiaro, il cibo di bocca a nessuno, perché l’Alessandria della ripresa è una squadra che abbassa il baricentro e si alza troppo presto dalla tavola dei tre punti. Bocciata dalle cifre, che non sono solo gli otto punti da recuperare su chi è in vetta e dei cinque dal Casale (una enormità): il girone di andata, fino ad ora, ha detto una verità, scomoda, ma da accettare, che i grigi sono puntualmente bocciati all’esame con le grandi. Mettiamo pure nel conto l’attenuante di quella traversa, perché sul 2-0, sarebbe stata un’altra partita e, crediamo, un altro secondo tempo, anche se non abbiamo la possibilità della controprova. Ma una squadra che ha carattere e voglia, ha dentro di sé anche la capacità di reagire a un risultato che, in sei minuti, si capovolge, dall’ipoteca sui tre punti al pareggio con un rigore contestato. Invece, la reazione vera è quella del Casale, che già in Coppa aveva impressionato, tatticamente, e che si conferma: ha ragione Felice Tufano quando dice, giocando in casa, toccava ai neri fare la partita, ma da questo a consegnare il risultato nelle mani degli uomini di Lerda ce ne passa. Tanto, anche troppo, quella corsia di sinistra spalancata a Caredda , il vero motore, un incubo per Taormina che, per un poco lo bracca, ma l’86 del vado gli scappa da tutte le parti e l’aiuto dei compagni della retroguardia è scarso, quando non del tutto inesistente. Perché la difesa meno battuta del girone si scopre incredibilmente debole e pasticciona e l’Alessandria deve ringraziare Campana se il punteggio non assume proporzioni tennistiche. E se, per un tempo, la gabbia costruita per Latartara funziona, alla lunga si dimostra soluzione limitata, perché il Casale ha altre fonti di gioco, in mezzo al campo e anche sulle fasce, dove giganteggia uno come Panzanaro, che molti invidiano a Lerda e fanno bene. Si dirà: un derby deciso da episodi, un rigore da rivedere, il raddoppio con una deviazione influente e il terzo gol con un fallo non fischiato ai danni di Grillo. E si potrà anche obiettare che la rete più bella è quella di Lorieri. Scusateci, ma questa lettura sarebbe solo un comodo paravento dietro il quale nascondere i limiti di una squadra alla quale continua a mancare qualcosa, e qualcuno, per il salto di qualità. Il Casale ce l’ha, Bertacchi dice che non serve andare sul mercato e forse ha ragione se i sostituti di Priore e Coletto se la cavano così bene. L’Alessandria, però, è meglio che sul mercato torni, perché i conti fatti alla fine dell’andata, come annuncia il presidente Bianchi, potrebbero non quadrare. Cronaca. Primo tempo: 3' la prima palla pericolosa è del Casale: punizione dal vertice destro, a pelo d'erba Panzanaro, manca la deviazione Semplice, Campana controlla in presa bassa; 7' ancora il Casale: la posizione è quasi la stessa, destinato nell' angolino basso, dove si avventa Cusano e Campana si salva in angolo con l'aiuto del palo e di Taormina; 11' punizione dalla trequarti sinistra per l'Alessandria, batte Viscomi, tagliato, Lorieri non ci arriva per la deviazione aerea e Pettinari blocca in presa alta: 14' Casale vicino al gol, Spinaci salta Cesari al limite e tocca in mezzo per Cusano che, all'altezza del dischetto, calcio a lato; 16' Alessandria in vantaggio: Viscomi apre per Montante, che sale a sinistra e poi tocca a Lorieri, rasoiata di destro, nell'angolino più lontano; 21' manovra bene l'Alessandria, Lorieri chiude triangolo con Marantino e poi scodella in area per Montante, che potrebbe calciare al volo, ma mette palla a terra e la difesa recupera; 38' occasione per il raddoppio grigio: Marantino taglia a destra per il solito Montante, tocco all'indietro per Friso, destro potente un metro dentro l'area e traversa piena, e Pettinari che sfiora con la punta delle dita; 39' protesta il Casale per un intervento di Rodighiero su Cusano, che cade in area, raccoglie palla Caredda, ma la conclusione è sul fondo; 44' pareggia il Casale: calcio di rigore, perché Caredda va terra in un contrasto con Cesari. Dal dischetto Panzanaro infila Campana. Secondo tempo: 13' Casale vicino al raddoppio, destro di Cusano dal limite, si distende Campana e toglie palla dall'angolino; 15' tutta di prima la manovra casalese, Spinaci impiega un tempo eterno per girarsi e poi tocca all'indietro a Latartara, che inciampa sul pallone; 22' Casale in vantaggio: Chini mette in mezzo da destra, sinistro di Ianni un metro dentro l'area, che infila Campana, complice una deviazione influente di Rodighiero; 25' terzo gol del Casale: uno show di Caredda a sinistra, ubriaca Taormina e poi evita Cesari, mette in mezzo, insidioso, Campana smanaccia, la palla s'impenna, Ebagua non ci arriva, ma Cusano sì, di testa corregge in rete; 32' occasione per il quarto gol, Panzanaro suggerisce da sinistra, Ebagua schiaccia di testa e Campana si supera e toglie palla dall'angolino; 42' punizione per i grigi, Della Morte cerca l'angolino basso, la palla esce di un metro sul fondo; 48' ancora il Casale, Steri conquista palla a metacampo e allarga per Sacco, in mezzo dove Grillo va a vuoto e Caredda colpisce a botta sicura, ma Campana si supera e evita l'umiliazione ai grigi; 51' sinistro di Lorieri da 25 metri, sul fondo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Che derby, che vittoria memorabile! Domenica pomeriggio bastava osservare i volti dei tifosi nerostellati all’uscita dal Natal Palli per comprendere come grazie allo splendido 3-1 in rimonta sull’Alessandria la gente casalese si sia ormai pienamente riconciliata con la propria squadra dopo un paio di stagioni davvero molto sofferte. Erano in pochi, dopo il match, a pensare alla categoria d’appartenenza, magari qualcuno fantasticava sognando già la categoria superiore, ma in ogni caso tutti si erano goduti la bella prestazione e le emozioni sportive e campanilistiche regalate dalle due squadre. Sono aspetti che devono far rifettere chi vuol migliorare il calcio attuale. UN PUNTO DI PARTENZA, NON CERTO DI ARRIVO Dal 1951 l’«orso grigio» non subiva tre gol dal «cinghiale nerostellato» ed inoltre la vittoria è ancor più bella perché giunta in rimonta, dopo il vantaggio iniziale di Lorieri che aveva fatto temere il peggio. Il dato più concreto, in prospettiva futura, sono i tre punti conquistati, anche se un pezzettino di stagione è ormai al sicuro. Solo un pezzettino, però. Ora la squadra dovrà continuare ad inseguire Savona e Canavese, facendo tesoro dell’importante spinta emotiva ricevuta. QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA... L’appiglio più comodo, per la rivale sconfitta e ferita nell’orgoglio, è la traversa colpita da Friso sullo 0-1. Ebbene sì, il raddoppio avrebbe forse potuto chiudere il match, ma se si analizza meglio la prima frazione di gioco si nota come l’Alessandria sia andata in gol in una delle due sole occasioni create nei primi quarantacinque minuti. L’altra è proprio quella della traversa. Per il resto il Casale ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco, perdendo la bussola solo per un breve ed equilibrato frangente dopo il vantaggio dei grigi. Il primo quarto d’ora era stato a senso unico ed anche il finale del tempo ha visto i nerostellati in netta ripresa, non solo per il raggiunto pareggio. (Il Monferrato - Gianluca Marchese) RISULTATI: Canavese – Borgomanero 5-2 Casteggiobroni – Pro Belvedere 1-2 Castellettese – Sestri Levante 0-0 Giaveno – Canelli 1-1 Lavagnese – Orbassano 1-1 Saluzzo – Imperia 0-0 Savona – Vado 2-0 Voghera – Rivarolese 2-0 CLASSIFICA: Savona p. 30, Canavese 28, Casale 27, Orbassano 24, Alessandria 22, Pro Belvedere 21, Lavagnese, Voghera 20, Borgomanero 16, Imperia, Castellettese 15, Saluzzo 13, Rivarolese 12, Casteggiobroni, Giaveno, Sestri Levante 11, Vado 7, Canelli 6. Il punto sul campionato Il treno di testa prosegue la marcia ma perde due vagoni: a fronte delle vittorie id Savona (2-0 al Vado), Canavese (5-2 al Borgomanero) e Casale (3-1 all'Alessandria nel ritrovato derby alessandrino) l'Orbassano (solo 1-1 a Lavagna) e la stessa Alessandria non tengono il ritmo. Le distanze tra squadra e squadra cominciano ad aumentare e la situazione di delinea in maniera forse definitiva relativamente alle ambizioni delle singole. In coda, malgrado il pareggio colto dal Canelli a Giaveno (importante solo per il fatto che si trattava di uno scontro diretto), lo stesso Canelli ed il Vado sembrano sempre più destinati ad occupare la due poltrone che danno la retrocessione in Eccellenza.