Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2006/2007
Serie D
22-04-2007 - Giornata: 31 - Savona - Valerio Bacigalupo


Savona FBC - Alessandria US 1912 3 - 3 (0 - 2)
RETI: 46. Prunecchi [Sa] , 75. Pellegrini [Sa] , 81. Prunecchi [Sa] 30. Cesari D.[A], 32. Manetti A.[A], 94. Grillo M.[A]

Alessandria US 1912 Campana Emiliano, Grillo Antonio, Cesari Damiano, Rodighiero Gabriele, Taormina Giovanni, Friso Vincenzo, Kyeremateng Basty [62. Ponte Giulio], Marantino Mario, Della Morte Ivano [66. Millesi Orazio], Manetti Alessandro, Montante Marco [84. Belmonte Emilio] A disp.:Grillo Marco, (P) Lucarno Federico, Russo Marco, Viscomi Damiano All.: Azzali Romeo

Formazione avversaria
SAVONA FBC: Illiante, Vanoli, Molinari [54. Orefice], Pellegrini, Giuntoli, Barone, Concas, Di Pietro [55. Siciliano], Prunecchi, Fiore [67. Grabinski], Moronti. A disp: Fanelli, Pandolfino, Davanzante, Romani. All. Riolfo Giancarlo

Arbitro: Sin Figheri Giovanni (Sassari) [Salierno, Di Renzo]
Note
Espulsi: 70. Riolfo [S - All], 74. Romani [S – dalla panchina], 84. Siciliano [S], Friso [A]. Ammoniti: Cesari [A], Ponte [A]. Angoli: 6-6. Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: 800 Giornata di sole, terreno discreto Inizio gara ore 15.00

Commento
A Savona l’Alessandria, con il doppio vantaggio, si fa rimontare. Aggressione a Friso GRIGI, IL PARI E LE BOTTE Buttato a terra e pestato, il centrocampista ha in volto ecchimosi e i segni dei tacchetti Pari vero, anche se chi va al riposo con due gol di vantaggio - come l’Alessandria - dovrebbe gestirli meglio, con più testa, meno appagamento e più convinzione nei propri mezzi. Ma se il 3-3 finale, alla fine, ci sta tutto, non ci sta quanto accade negli spogliatoi. E, ancora prima del triplice fischio, l’aggressione a Vincenzo Friso poco dopo aver lasciato il campo, insieme a Siciliano, rosso per entrambi per reciproche scorrettezze. Dagli spalti e dal campo nessuno si accorge del fatto. «Lo abbiamo scoperto quando siamo entrati negli spogliatoi e abbiamo trovato Friso con i segni evidenti del pestaggio - racconta l’allenatore Romeo Azzali - e ancora in stato confusionale, per il colpo e per la paura». La dinamica manca ancora di alcuni dettagli, soprattutto il nome di chi, o di coloro, che hanno riservato un pessimo trattamento al centrocampista alessandrino. «Al 38’ della ripresa, mentre Friso, espulso (e anche questo è discutibile) scendeva la scaletta per raggiungere lo spogliatoio - spiega ancora il tecnico - qualcuno lo ha spinto a terra, colpendolo al volto, anche con una scarpata. I segni sono evidenti sulla faccia del ragazzo, che è gonfia e presenta tagli, ecchimosi e il segno, netto, dei tacchetti». Quando Friso racconta, la reazione dei compagni è immediata: fuori dalla stanza e in corridoio, per chiedere spiegazioni, anche alzando voci e mani. Vola qualche colpo di troppo, le parole non si contano, c’è anche un vetro che va in frantumi. Tutto questo prima che intervengano i carabinieri per sedare la rissa. «Friso è stato aggredito, è un gesto vigliacco. Saranno giocatore e società a decidere se sporgere denuncia», aggiunge Azzali. Intanto, però, il dottor Piero Gatto decide di sottoporre, già in serata, Friso a visita specialistica, per avere un quadro chiaro. «Niente tac al cranio, come si era pensato in un primo momento, per escludere versamenti e ematomi. La visita è servita per verificare il quadro clinico, che non è preoccupante. La diagnosi completa parla di trauma cranico, ferite al labbro inferiore, ecchimosi sul volto e anche graffi - spiega ancora il medico sociale - con una prognosi di almeno 7 giorni. La denuncia? È una scelta del ragazzo, perché in questo caso si può procedere solo a querela di parte» (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Vergognoso epilogo del match del «Bacigalupo», finito 3-3 fra Savona e Alessandria. L’ex di turno, Friso, espulso al 39’ del secondo tempo, insieme a un avversario, viene atteso da qualche avversario nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi e lì si consuma un agguato, con il giocatore dei grigi «calpestato» con i tacchetti e costretto addirittura a ricorrere a una Tac in ospedale. Dopo l’episodio, si scatena una rissa da saloon. Sul campo, l’Alessandria va al riposo in vantaggio di due reti, grazie a un pallonetto di Cesari al 30’ e un fendente di Manetti al 32’. Un duplice colpo che stordisce i savonesi, a un passo da un clamoroso tracollo per l’inconsistenza del centrocampo e una difesa traballante al cospetto dei velenosi contropiedi orchestrati da Della Morte e portati avanti dal velocissimo Kyeremateng. Nella ripresa, però, i grigi si fanno infilzare dopo appena 2’ da Prunecchi e il gol ringalluzzisce i biancoblù liguri. Qualche ritocco alla posizione dei giocatori e l’innesto dell’esperto Siciliano fa cambiare volto al Savona che sullo slancio capovolge il risultato prima con Prunecchi e poi con Pellegrini. L’Alessandria stenta a riprendersi e il Savona va ripetutamente vicino al quarto gol con Grabinski, Pellegrini e Prunecchi. Qualche scintilla in campo provoca la doppia espulsione di Siciliano e Friso, affrontatisi come due galletti, e l’allontanamento dalla panchina prima dell’allenatore Riolfo poi del giocatore Romani. E a tempo quasi scaduto l’Alessandria pareggia con un perentorio colpo di testa di Grillo: 3-3. A fine gara il parapiglia negli spogliatoi. (La Stampa) Scoppia una rissa nel dopo partita di Savona-Alessandria. Accade tutto nel corridoio che porta agli spogliatoi della due squadre. Mentre Giancarlo Riolfo è in piena conferenza stampa, si sentono urla e colpi poco lontano. A questo punto l’intervista viene sospesa e si vede di tutto. Una gran confusione in primis, poi giocatori che vengono alle mani. Il team manager Acri, dell’Alessandria, funge da buttafuori vicino al cancello. Prende a male parole un corrispondente di Alessandria. Più avanti si assiste ad una rissa da film western. Vecchie ruggini tra giocatori: ma secondo una prima ricostruzione, Friso (ex giocatore del Savona in C2) dice di essere stato aggredito dai giocatori del Savona. I nomi ovviamente non escono ma Friso lascia una traccia. Ci sono due giornalisti di Alessandria che raccontano questa versione: «Sembra che i coinvolti siano i giocatori espulsi durante la partita. Friso è stato colpito alla testa con alcune tacchettate. I segni li abbiamo visti, ci sono». Il giocatore è stato portato in ospedale per una tac. Il commento di mister Riolfo: «Ho fatto i complimenti ai giocatori, hanno tirato fuori gli attributi nel secondo tempo, dopo aver regalato due gol che l’Alessandria non meritava. Ancora una volta ci è mancata la cattiveria per arrivare con il risultato in porto, è la causa per cui si è perso il campionato». Poi la rissa negli spogliatoi riparte con l’argomento della sua espulsione. «Non siamo mica in chiesa, l’arbitro mi ha cacciato per una protesta che ritengo civile...». Ma si innervosisce quando parla del rapporto tra tifosi, squadra e società. «Lo staff tecnico, i giocatori e la società si preoccupano di fare il meglio possibile per il Savona. Un grosso lavoro fatto in fretta e furia dopo aver scongiurato il fallimento, ma non mi sembra sia ripagato dalla critica e da una parte di tifoseria. Condivido che questa piazza meriti la C2, ma prima bisogna rimboccarsi le maniche. Io non accetto attacchi personali sulla mancanza di stimoli e sul carattere, come le critiche mosse a società, giocatori e dirigenti. Se qualcuno venisse a vedere gli allenamenti, prima di parlare...». Riolfo è un fiume in piena e parla del suo rapporto con Grabinski: «Non esiste nessun “caso”. Ho avuto un diverbio con lui ed il giocatore ha sbagliato in alcune cose, ma tra noi non ci sono problemi. E fatemi spendere due parole per il debutto di Orefice, classe ‘89, che sembrava un veterano». (La Stampa - Ed. Savona) Altro giro, altro regalo. Dopo il 2-2 di Vado ne matura un secondo: finisce 3-3 con l’Alessandria. Che raggiunge i padroni di casa al quarto dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro. Su una colossale dormita della difesa, piedi incollati per terra sul calcio d’angolo della disperazione. Sbuca la testa di Grillo che in 191 partite non aveva mai segnato prima, in serie D. E come ciliegina sulla torta, al copione non poteva mancare anche una rissa. Una partita farcita di 6 gol, 4 espulsioni, in cui il Savona si è trovato sotto di due reti, alla fine del primo tempo, più che altro per la sua dabbenaggine. Inguardabile la squadra biancoblù per 45 minuti. Messa male in campo con Di Pietro che dovrebbe fare il centrocampista ed invece insegue Della Morte da difensore aggiunto e lascia scoperta la sua porzione di campo. Il Savona non arriva mai al tiro, mentre l’Alessandria dopo essersi divorato un gol con Kyeremateng a porta sguarnita (bravo Iliante che respinge il tiro a botta sicura di Della Morte), segna due reti in due minuti. Errore di Vanoli sul contropiede dei piemontesi e palla che arriva pennellata sul piede di Cesari. Tocca comodo in pallonetto che scavalca Iliante. Due minuti e questa volta è Pellegrini che perde palla e innesca Della Morte. Preziosismo dell’ex genoano per Manetti e diagonale che non lascia scampo. Nell’intervallo Riolfo sfoga la sua rabbia sulla porta dello spogliatoio. Lo si vede già dopo un minuto e 20 secondi quando Prunecchi tocca in rete, di testa, una conclusione di Moronti non trattenuta dal portiere Campana. Si gioca solo nella metà campo dell’Alessandria. Dal 9’ al 21’ arrivano cinque cambi. Nel Savona Orefice (al suo esordio in serie D) rileva Molinari, schierato pochi minuti prima dell’inizio della gara per un problema occorso a Riggio. Poi Riolfo butta nella mischia Siciliano e Grabinski. Sale in cattedra anche l’arbitro: prima caccia mister Riolfo per proteste (25’) e quattro minuti dopo, spedisce sotto la doccia anche Romani seduto in panchina. La tensione sale e se fuori è sparuta la presenza dei supporter dell’Alessandria, in campo è evidente che vi siano ancora delle ruggini. Al 30’ Pellegrini trova un golasso da fuori area. Gran botta che si infila sull’angolo destro di Campana. Ma non è finita la rimonta continua: al 35’ strepitosa rete di Prunecchi in acrobazia sulla torre di Grabinski. Succede di tutto: espulsi Friso e Siciliano (38’) e dopo che il Savona sciupa tre occasioni davanti allla porta, viena punito al 94’ da Grillo. Finisce 3-3. (La Stampa) RISULTATI: Canavese - Sestri Levante 3-0 Casale - Imperia 2-3 Casteggio Broni - Vado 2-2 Castellettese - Rivarolese 2-2 Giaveno - P. B . Vercelli 2-2 Lavagnese - Borgomanero 2-1 Saluzzo - Orbassano Cirie 1-2 Voghera - Canelli 1-1 CLASSIFICA: Canavese p.69; Savona 60; Casale 57; Orbassano Cirie 48; Giaveno, Voghera, Alessandria, P. B . Vercelli 44; Lavagnese 41 Borgomanero 40; Rivarolese 37; Imperia 34; Saluzzo 32; Sestri Levante, Vado 28; Casteggiobroni, Canelli 26; Castellettese 25. Il punto sul campionato Campionato in pugno per la Canavese dopo la vittoria contro il Sestri Levante. Rocambolesca sconfitta del Casale nel match contro l’Imperia: vantaggio dei padroni di casa con Spinaci, su rigore, la doppietta di Chiarlone ha ribaltato il punteggio. Pareggio di Ebagua e rete decisiva siglata da Benassi a 14’ dalla fine del match. Successo, in trasferta, dell’Orbassano sul campo del Saluzzo. Pari interno del Giaveno opposto alla Pro Belvedere Vercelli.