Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2006/2007
Serie D
14-03-2007 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Canelli AC 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 21. rig. Della Morte I.[A] 68. rig. Lentini [Ca]

Alessandria US 1912 Campana Emiliano, Russo Marco [66. Grillo Antonio], Cesari Damiano, Rodighiero Gabriele, Taormina Giovanni, Friso Vincenzo, Viscomi Damiano, Della Morte Ivano [72. Marantino Mario], Kyeremateng Basty, Lorieri Fabio, Millesi Orazio [72. Montante Marco] A disp.:Belmonte Emilio, (P) Lucarno Federico, Manetti Alessandro, Pezzica Gabriele All.: Azzali Romeo

Formazione avversaria
CANELLI AC: Mogni, Di Maria, Moretti, Cocito, Marchisio, Nuccio [62. Busolin], Mirone, Lentini, Costanzo, Modica [62. Lovisolo], Spinelli [60. Cori]. A disp: Tagliapietra, Rizzo, Cascio, Spinacorona. All. Pallavicini Giuseppe

Arbitro: Rizzo Giovanni (Barcellona Pozzo di Gotto) [Cazzaniga, Chirico]
Note
Recupero della gara rinviata il 04.02.2007 Ammoniti: Cocito [C], Millesi [A], Costanzo [C], Busolin [C]. Angoli: 5-4. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 500 Inizio gara ore 14.30

Commento
SCIALBI E SENZA GIOCO: IL CANELLI MERITA DI PIU' Ci risiamo. Non che ci fosse molto da esaltarsi, perché la vittoria di Imperia era stata faticosa e solo dal dischetto e quella con l’Orbassano altrettanto risicata, con un secondo tempo allarmante. Forse, chissà, quel quinto posto occupato dopo molte settimane ha tolto un po’ di lucidità di lettura a tutti, perché quei campanelli nella ripresa di domenica, sono suonati tutti, e anche forte, contro un Canelli che, al contrario dell’Alessandria, ha giocato a calcio, con i limiti di una classifica che condiziona, ma almeno con schemi studiati e mandati a memoria. Che, invece, non si sono visti nell’Alessandria: solo lanci lunghi in avanti, palloni spesso sparacchiati senza un costrutto, le uniche azioni accettabili dai piedi di Della Morte, che avrà anche solo un’ora di autonomia, ma c’è da augurarsi che tenga, per quei 60’, perché altrimenti si rischia il buio pesto e il derby di mercoledì ha riproposto limiti noti, forse troppo in fretta accantonati. L’Alessandria è questa, domenica a Borgomanero anche senza Lorieri, che mercoledì si è fermato al 40’ della ripresa. «Temo un lungo stop» la prima diagnosi di Romeo Azzali, che gli accertamenti di ieri hanno confermato i timori della prima ora: distrazione muscolare di primo grado alla coscia destra, la prossima settimana una seconda ecografia per verificare le condizioni e, se sarà confermato il primo esito, il dottor Piero Gatto parla di due settimane di recupero, in campo quasi sicuramente dopo la pausa per Pasqua. Infortuni a parte, però, la gara con il Canelli ha ribadito come alcuni uomini siano obbligati: in difesa Cesari, che quando gli altri si fermano arriva sempre con la sua zampata provvidenziale, e anche Rodighiero , che a Borgomanero sarà l’ex di turno, molto atteso. Ma anche Grillo, perché Russo avrà pur avuto problemi fisici, ma comunque il passo, sulla fascia, non è quello che serve per aiutare a salire la squadra e anche in copertura ci sono limiti evidenti. In mezzo al campo Friso si danna, a costo di perdere in lucidità, e Viscomi sconta anche un po’ di ruggine, perché da tempo non gioca 90’ di fila. «Ha recuperato e giocato molti palloni», replica Azzali. Però la realtà è che il centrocampo dell’Alessandria non ha un costruttore di gioco e quando anche riesce a rompere quello degli altri, poi manca di disegni e geometrie - e di chi è in grado di darli - per imporre il suo. E questo, per una squadra che vorrebbe arrivare ai playoff, non è un limite di poco conto. Come non lo è il fatto che gli ’87 a disposizione del tecnico non gli permettono grandi scelti: giovani che, al contrario di quelli di altre squadre di vertice, non fanno la differenza. Felici di essere smentiti nelle prossime partite, ma Kyeremateng e Marantino non ci stanno riuscendo e lo stesso vale per Pezzica. Forse, invece di perdersi dietro percentuali societarie, sarebbe meglio pensare a questo. Intanto, a Borgomanero, c’è una squadra da ripensare in attacco: Montante scalpita, «anche se sono di avere davanti a me giocatori come Belmonte, Millesi, Della Morte e Lorieri, mica concorrenti facili », ma in una gara come quella con i novaresi il suo estro e la sua rapidità potrebbero essere utili, soprattutto se il ballottaggio è con il Millesi di mercoledì, che proprio non è riuscito a incidere. Perché anche lui, come tutta l’Alessandria, non ha continuità. E scusate se è poco per chi ha nella testa i playoff. (Il Piccolo) Il Canelli torna da Alessandria con un punto prezioso e anche con qualche rimpianto. I tanto temuti grigi, che tra l’incontro d’andata e la Coppa Italia avevano rifilato 8 gol agli spumantieri, si sono rivelati molto più rinunciatari del previsto. La partita disputata ieri al «Moccagatta» è terminata 1-1, frutto di due rigori. Si trattava del recupero del 21° turno, saltato a febbraio in segno di lutto e protesta per l’uccisione a Catania dell’ispettore Raciti. La compagine di casa era reduce dal 2-0 incassato dalla Rivarolese. Gli azzurri avevano pareggiato 0-0 con il Saluzzo in una gara in cui avevano sprecato una dozzina di azioni da rete. Il mister Beppe Pallavicini è stato costretto a fare a meno in partenza a Diego Fuser. Il capitano è stato tenuto a riposo per un risentimento muscolare che risaliva all’allenamento di rifinitura di sabato. Sceso in campo con il Saluzzo, Fuser era stato costretto a uscire al 70’. Al suo posto Pallavicini ha schierato un difensore un più: il giovane De Maria. Ad aprire le marcature per primi sono stati i grigi: Lorieri si infila in mezzo a tre difensori del Canelli e cade in area. Vane le proteste degli azzurri che sostenevano che il giocatore non fosse mai stato toccato da Cocito. Per l’arbitro è rigore: sul dischetto va Della Morte, ex allievo di Pallavicini al Torino, e batte Mogni. Si è al 23’. Il Canelli non si disunisce. Anzi, tira fuori cuore e grinta e cinge d’assedio l’Alessandria nella sua metacampo. Allo scadere Spinelli sfiora il palo di testa. Nella ripresa l’attaccante esce per far posto allo junior Cori. Il Canelli parte all’attacco e al 65’ beneficia di un penalty per un fallo di mani di Friso. Si incarica della battuta Lentini che trafigge Campana per il giusto 1-1. Domenica un’altra dura trasferta attende gli astigiani che affronteranno il Casale. (La Stampa Asti) RISULTATI: Borgomanero - Castellettese 0-0 Canavese - Savona 1-1 Casale - Casteggiobroni 1-0 Imperia - Rivarolese 2-0 Lavagnese - Voghera 0-0 Orbassano - Sestri Levante 3-1 Saluzzo - Giaveno 1-3 Vado - Pro Belvedere Vercelli 1-1 CLASSIFICA: Canavese p. 56; Savona 51; Casale 49; Orbassano, P.B. Vercelli 40; Alessandria 39; Voghera 36; Borgomanero, Giaveno 35; Lavagnese 34; Rivarolese 33; Imperia 29; Saluzzo 25; Castellettese, Sestri Levante 24; Canelli 23; Vado 20; Casteggiobroni 19. Il punto sul campionato Il recupero della giornata a suo tempo rinviata per la morte dell'ispettore Raciti non ha prodotto sorprese. Lo scontro diretto tra le capoliste si è concluso con un neutro 1-1 che ha lasciato le cose come stavano. Solo il Casale, battendo il Casteggiobroni si è portato alle spalle dei liguri aumentando il rimpianto per i troppo punti buttati via nei momenti cruciali della stagione. In fondo alla graduatoria le carte tendono a rimescolarsi con il Vado che ha staccato il Casteggio e rimane in scia al Canelli mentre il Sestri Levante è raggiunto dalla Castellettese. Sei squadre in sei punti (compreso il Saluzzo che è davanti) per i sei posti di layout e retrocessione. L'Imperia per ora è in posizione tranquilla ma quattro punti non sono sufficienti per essere al sicuro.