Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
16-09-2012 - Giornata: 3 - Forlì - Tullio Morgagni


Forlì FC - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 72. Rossi D.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Mazzuoli Andrea, Menassi Roberto, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Mora Luca, Caciagli Simone, Ferretti Andrea [62. Rossi Davide], Roselli Fabio [83. Tanaglia Filippo], Bertocchi Davide [75. Filiciotto Alberto] A disp.:Bianchi Nicolò , Boron Andrea, (P) Pavanello Marco, Viviani Federico All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
FORLI' FC: Ginestra, Ingegneri, Orlando, Martini [70. Oggiano], Sampaolesi, Evangelisti, Sozzi [89. Mordini], Sabato, Filippi, Melandri, Petrascu [77. Buonaventura]. A disp.: Casadei, Versi, Scarponi, Bergamaschi. All.: Bardi Attilio

Arbitro: Arbitro: Di Martino Antonio (Teramo) [Zancanaro, Baccini]
Note
Ammoniti: Orlando [F], Sampaolesi [F], Evangelisti [F], Menassi [A], Barbagli [A], Caciagli [A], Bertocchi [A], Rossi [A]. Angoli: 4-2. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 1.800. Giornata di sole, terreno buono. Inizio gara ore 15.00

Commento
UN GOL E QUATTRO MIRACOLI Alessandria formato trasferta: a Forlì decidono un gol di Rossi, appena entrato, e le parate di Servili Romagna? Speriamo presto». Se potesse, il presidente Maurizio Pavignano farebbe una richiesta speciale alla Lega Pro per portare i Grigi sempre da queste parti. Dove vale la regola dei tre punti: con goleada e travolgendo il fano, ma anche lottando e soffrendo con un Forlì che è matricola di valore e - su questo siamo d’accordo con il pronostico di Giovanni Cusatis - disputerà un campionato importante. Due prestazioni diverse, ma il comunque denominatore è la capacità del gruppo di calarsi nella partita e di tirare fuori le energie necessarie e le giocate giuste a seconda della rivale da battere, dell’atteggiamento tattico, delle caratteristiche dei singoli. Perché non è un caso se Luca Mora mette palla dentro perfetta sul secondo palo: Davide Rossi, alla fine emozionato e felice come un bambino, è bravo a colpire di testa, perché non avrà i centimetri di Ferretti o Fanucchi, ma ha il guizzo, la finta di corpo, il movimento per mandare fuori causa la difesa. Ma Mora pennella quel cross e Rossi incrocia imparabilmente perché Cusatis sa che, nelle palle inattive, i romagnoli di Bardi (compagno di squadra del ds Menegatti al Giarre) non marcano mai a uomo, ma a zona. E, allora, in settimana, ci si allena all’infinito, fino allo sfinimento, per imparare il movimento giusto, quello che può far male. Quello che può decidere una partita. Questa è l’Alessandria: gruppo che si sacrifica, che ha punti di riferimento, tanto da non smarrirsi quando infortuni e squalifiche obbligano a qualche rivoluzione. Gruppo che studia e si prepara: Cusatis sapeva bene della velocità del tridente offensivo, che si è vista solo per metà del primo tempo, e neppure tanto insidiosa e incisiva. Perché ben contrastata e limitata. «Caso mai abbiamo sofferto di più il palleggio dei tre difensori e con il centrocampo. I tre attaccanti li abbiamo limitati bene. Soffrendo, rischiando, ma giocando sempre e provando a vincere». Questione di testa, di gruppo che sta diventando squadra. Con il sorriso di Davide Bertocchi, l’immagine simbolo di questa vittoria, insieme all’abbraccio finale a Andrea Servili, letteralmente sommerso dai compagni. Felici, tutti e due, non per se stessi, non per il primo gol in grigio o per quattro interventi che hanno del miracoloso. «Felici per l’Alessandria. Perché questa può essere già una prima svolta » il pensiero di Davide e Andrea. La sintesi perfetta del nuovo corso dell’Alessandria: gioventù che ha numeri, esperienza che non si stanca di stupire.(Il Piccolo - Mimma Caligaris) I grigi si riprendono in Romagna quello che avevano lasciato in casa contro la Pro Patria e sbancano 1-0 Forlì. A un primo tempo di marca locale, fa seguito una ripresa nella quale l’Alessandria contiene con più ordine le sfuriate dei rivali e sa mettere la testa fuori dal guscio al momento giusto. Sugli scudi Rossi, autore del gol, e Servili, che conserva il vantaggio con tre super parate, ma anche Menassi gioca 90' di grande spessore. Prime fasi di studio con le due squadre che cercano di prendere le misure: gli avanti del Forlì dimostrano subito di essere pungenti nell'uno contro uno, mentre i grigi provano ad innescare un paio di volte Ferretti, con altrettanti lanci a scavalcare il centrocampo. Primo lampo all'11': proprio Ferretti approfitta della «dormita» di Martini ma né Mora né Bertocchi credono nell’azione del compagno e non seguono il cross. Rispondono i biancorossi al 17' con una combinazione Patrascu-Filippi fermata dallo sbandieramento del guardalinee. Il pressing molto alto dei locali «schiaccia» i grigi a ridosso della loro trequarti difensiva, Cusatis si sbraccia dall'area tecnica chiedendo di impostare palla a terra. Alla mezz'ora, altro brivido per i mandrogni, col bolide di Evangelisti sul quale Servili ci mette del suo nell'evitare la capitolazione. La propensione al pressing degli attaccanti forlivesi costringe molte volte i due centrali di difesa a chiamare in causa Servili in alleggerimento. Il portierone salva ancora il risultato nel finale di primo tempo (44') allungandosi sulla sua sinistra per deviare in angolo una conclusione ravvicinata di Filippi, ben servito da Petrascu. Non cambia il refrain ad inizio ripresa con il Forlì sempre asfissiante sui portatori di palla avversari, ma Cammaroto e compagni resistono aiutati anche dalla verve dei centrocampisti, molto efficaci in interdizione ma più in difficoltà quando è ora di costruire. Ferretti regge un'ora poi Cusatis fa debuttare Rossi. Grigi con minor peso in avanti ma con un giocatore bravo nell'uno contro uno. Al 21' il duo avanzato alessandrino confeziona la prima palla gol: il tiro di Bertocchi è deviato di piede in angolo da Ginestra. Avvisaglie del gol che è «timbrato» dal neo entrato Rossi: sugli sviluppi di un corner l’ex cremonese di testa anticipa tutti, inzuccando perfettamente. La risposta forlivese al 27' con un sinistro al volo di Evangelisti che si stampa sul palo a Servili battuto. Temendo il forcing del Forlì, mister Cusatis si copre togliendo un attaccante (Bertocchi) e rinforzando il centrocampo con Filiciotto che si piazza a fianco di Mora. Al 41' Servili salva nuovamente la porta deviando d'istinto puro (con la gamba) una botta a colpo sicuro di Evangelisti: i tifosi di casa gridano al gol ma la palla sfila in calcio d'angolo. L'ultima emozione la regala ancora il migliore in campo, Servili, al 49', negando la gioia del pareggio a Filippi. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Casale-Bellaria Igea M. 1-2 Castiglione-Giacomense 0-0 Fano A.J.-Milazzo 3-3 Forlì-Alessandria 0-1 Monza-Bassano V. 2-1 Pro Patria-Rimini 4-1 Renate-Savona 1-2 Santarcangelo-Un. Venezia 1-1 Vallée d`Aoste-Mantova 1-3 CLASSIFICA: Savona p. 9, Alessandria, Forlì, Renate, Pro Patria 6, Bellaria, Giacomense, Castiglione 5, Venezia, Mantova 4, Monza (-4) 3, Santarcangelo, Milazzo, Fano 2 Bassano, Vallée d'Aoste, Casale 1, Rimini 0 Monza 4 p. di penalizzazione. MARCATORI: 5 reti: Virdis (Savona). 3: Degano (Alessandria); Filippi (Forlì); Finotto (Monza); Falomi (Pro Patria); Brighenti (2, Renate); Godeas (1, Venezia). Il punto sul campionato Attenzione al Savona, che sembra essere lontano anni luce dalla tribolatissima stagione scorsa e adesso pare lanciato verso una stagione da protagonista: sul campo del Renate (che pure aveva vinto le prime due partite) arriva la terza vittoria ancora con Virdis a segno, stavolta con una micidiale doppietta che lo porta a quota 5 tra i marcatori. Cade anche il Forlì, altra squadra che aveva vinto le prime due partite: la matricola romagnola viene battuta in casa e agganciata dall' Alessandria, salito al secondo posto insieme alla Pro Patria che ha travolto il Rimini, andato in vantaggio con Taddei (al debutto dopo le due giornate di squalifica) e poi crollato nella ripresa. L' unica gioia per la ricca pattuglia romagnola del girone la regala il Bellaria, che nel deserto di Casale (ancora a porte chiuse per la lunga squalifica) vince con l' esperto Marco Bernacci che segna un rigore con il cucchiaio. A proposito di rigori: un' altra stella del torneo, Berrettoni del Bassano, ha fallito il suo all' 11' della ripresa e anche per questo il Monza ha potuto vincere. Da segnalare infine il risveglio del Mantova, che ha vinto sul campo del Valle d' Aosta, mentre il Venezia ancora non ingrana e ha infilato il primo pareggio stagionale. (La Gazzetta dello Sport)