Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
03-09-1995 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Brescello US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 26. Memmo M.[A] 69. Tedeschi [Br]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Bonadei Fabio, Argentesi Giuseppino, Pascucci Carlo, Avallone Salvatore, Giraldi Daniele [73. Bello Fabio], Mariotto Massimo, Memmo Massimiliano, Vivani Manuel [86. Damiani Alessandro], Fresta Salvatore A disp.:Cappella Alessio, (P) Graziani Luca, Salierno Vito All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
BRESCELLO US: Bonato, Merli, Salamone, Mautone, Quaglia, Siviero, Goldoni, Bertolotti, Tedeschi [69. Remondina], Franzini [77. Rimondini], Pompini [81. Manca]. A disp.: Colacicco, Bocchialini. All.: Chierico.

Arbitro: Linfatici (Viareggio) [Conzutti, Fornasin]
Note
Ammoniti: Murelli [B], Argentesi [A]. Angoli: 6-5. Spettatori: 3.500 (2.582 paganti, incasso L. 50.499.000) Giornata di sole, leggermente ventilata, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
SERIE C1 Dopo la sconfitta di Montevarchi, arriva la seconda doccia fredda GRIGI, ALTRA DELUSIONE Il Brescello impone il pari. Fischi e contestazione per Motta Zero punti a Montevarchi, uno solo con il Brescello: media tutt’altro che da primi posti per un’Alessandria che vive, davanti al suo pubblico, un’altra domenica da dimenticare. Prova opaca, solo qualche impennata nel primo tempo. Ma, paradossalmente, la squadra piace ancora meno di quella vista in campo sette giorni fa in Toscana, perche questo Brescello da l’impressione di essere compagine di caratura inferiore ai rossoblu di Braglia. Un gruppo di ‘faticatori’ della palla, che hanno avuto però il merito di non arrendersi una volta passati in svantaggio. Al contrario, hanno reagito, disputando una ripresa sicuramente superiore - sia tecnicamente che tatticamente - ai padroni di casa. Sono bastate, dunque, due sole gare per far tornare tutti con i piedi per terra: l’organico c’è, gli uomini, presi individualmente, hanno grosse qualita. Nei confronti con le due matricole e mancato il gioco, componente fondamentale e irrinunciabile. D’accordo, quattro uomini del calibro di Gutili, Carletti, Sacchetti e Fontana non si possono regalare a nessuno. Ma il gol di Memmo - sicuramente la cosa più bella di questa gara – e rimasto purtroppo un episodio isolato. Ci si aspettava, dopo quella bella invenzione, una gara in crescendo. E, invece, i padroni di casa sono calati e dopo il pareggio sono quasi scomparsi. Ci sono state, e vero, un paio di conclusioni dal limite di Avallone e qualche azione in mischia, ma per Bonato i pericoli sono stati davvero pochi. Che il Brescello non e disposto a fare concessioni lo si intuisce fin dalle prime battute: al 2’ Pompini raccoglie una respinta corta di Avallone e calcia sull’esterno della rete. Poi e l’Alessandria a prendere in mano le redini della gara. Al 21’ la prova generale del gol: punizione di Argentesi, tocco di Vivani che libera Fresta in area. Cannonata di destro, che sibila sulla traversa. Un minuto ed e il Vivani show: salta ben quattro avversari e dalla destra centra basso per Memmo che, in scivolata, di sinistro, infila Pangolino basso alla destra del portiere. Gli emiliani provano a ristabilire la parita su punizione: la calcia Salomone, la sfera sfiora il palo alla sinistra di Toccafondi. Prima del riposo sono ancora i grigi a farsi pericolosi in area: azione del tridente d’attacco, con lancio di Giraldi su Fresta. Un paio di finte, poi l’assist per Memmo che, questa volta, si vede neutralizzare il tiro da Quaglia. In avvio di ripresa la doccia fredda del pareggio: Saiomone lavora un bel pallone sulla sinistra e centra per Tedeschi, tutto solo (ma dove era Pascucci?) in mezzo all’area, libero di battere un Toccafondi che non è immune da colpe. L’Alessandria è frastornata, reagisce solo con un paio di conclusioni e una serie di angoli. Ma la porta di Bonato non capitola. Si invoca l’ingresso di Damiani (perche non prima, quando il Brescello ha mandato in campo l’ennesimo difensore?), che arriva solo all’88’: troppo tardi per provare ad inventare qualcosa. Tre fischi dell’arbitro, molti di più dagli spalti. E la gara con lo Spezia diventa gia una prova d’appello, che non si puo più fallire. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) SERIE C1 - Soltanto 1-1 nell'esordio in casa CONTRO IL BRESCELLO DELUDE L'ALESSANDRIA Tifosi delusi all'uscita del Moccagatta. Dopo lo scivolone di Montevarchi, i sostenitori grigi s'attendevano una prova d'orgoglio da parte della squadra di Motta. E, invece, l'Alessandria si è dovuta accontentare della divisione della posta con la matricola Brescello (1-1) al termine d'un match opaco e senza grandi emozioni. Gli emiliani si sono presentati in Piemonte decisi a portare a casa un punto prezioso nella corsa alla salvezza. Toccafondi e compagni volevano invece riscattarsi, dando prova di essere formazione in grado di guardare alle zone alte della classifica. Ma, ancora una volta, all'undici grigio è mancata la determinazione necessaria per mettere in difficoltà un'avversaria ordinata e che sa giocare a memoria. La zona attuata da Chierico ha messo in difficoltà la trequarti alessandrina che in poche occasioni è riuscita a mettere gli attaccanti in condizione di tirare. Le uniche tre «fiondate» verso la porta di Bonato sono partite dai piedi di Avallone (ma è stata brava la difesa per ben due volte a mettere in angolo) e di Fresta. La conclusione dell'ex bomber dell'Avellino è finita però d'un palmo sopra la traversa. Per il tecnico Motta ci sarà ancora molto da lavorare: i grigi insistono nel cercare lanci in profondità, senza sfruttare le fasce e la triangolazione rasoterra. E con un attacco composto da giocatori non altissimi, il gioco aereo sarebbe in ogni caso da evitare. La squadra è troppo allungata per pretendere di superare gli avversari in velocità. Prerogativa quest'ultima di attaccanti come Fresta e Giraldi. Indubbiamente l'assenza di Fontana, Sacchetti e Gutili a metà campo - ma anche di Carletti in difesa - ha finito per rendere il centrocampo vulnerabile in fase di interdizione, ma soprattutto di costruzione. Sono comunque i grigi ad andare in vantaggio: è il 26' del primo tempo. Il giovane Vivani sulla destra, in slalom stretto, si libera di quattro avversari e mette in area un rasoterra che Memmo è pronto a deviare in rete. Ancora prima (al 20'), lo stesso Fresta servito da Vivani aveva fatto urlare al gol da posizione favorevole. Al 40' su punizione di Salamone dal limite la palla passa a fil di palo. Sul capovolgimento di fronte Giraldi serve Fresta che dà a Memmo, ma il giocatore perde il tempo per il tiro e la difesa sventa. All'inizio della ripresa la doccia fredda per i padroni di casa: al 3' il mobilissimo Salamone si libera sulla sinistra e crossa per Tedeschi che tutto solo nell'area del portiere insacca. Da quel momento i grigi non riescono più a raccapezzarsi: gli unici due brividi per il portiere Bonato vengono al 20' quando Fresta lancia Memmo, ma il centravanti colpisce male; quindi sul forte tiro di Avallone, toccato con la punta del piede da Quaglia, con la sfera che s'impenna altissima. Fischi al tecnico e alla squadra grigia all'uscita degli spogliatoi. «Ci avevate promesso un campionato da vertice, e invece siamo già in fondo alla classifica», sbottano in molti. Ma il tecnico si difende: «Senza quattro pedine importanti, e con qualcuno in ritardo di condizione, non potevamo fare di più. La rete del Brescello è stata una mazzata. Abbiamo provato a vincere solo con lanci in profondità, perché non riuscivamo più a correre». (La Stampa - Sport - Piero Abrate) Il pareggio, successivo allo scivolone di domenica a Montevarchi, ha lasciato con l'amaro in bocca gli sportivi. Ed è iniziata una mini contestazione nei minuti finali ed al fischio di chiusura dell'arbitro soprattutto verso mister Motta. Dice al riguardo il mister dell'Alessandria: «In parte capisco i tifosi. Però ci siamo esaltati troppo in precampionato e chiaramente, è quasi matematico, al primo risultato negativo avremmo avuto questo tipo di contestazione. Tuttavia il pubblico, e lo dico onestamente, senza alcuna piaggeria, fino all'ultimo minuto ci ha incitato cercando di farci avanzare di quei venti metri che prima avevamo perso perché eravamo in panne». Aggiunge l'allenatore: «Proteste che fanno parte del costume, però che siano rivolte a me o a qualche giocatore, in questo momento le ritengo esagerate. La mia colpa, nelle scorse settimane, forse è stata quella di non aver fatto subito con decisione il pompiere. Se la gente ha un pizzico di pazienza, possiamo fare delle buone cose; altrimenti rischiamo di commettere pasticci». Circa il Brescello, Motta è esplicito e dice senza mezzi termini: «Che gli emiliani giocassero meglio di noi in questo momento, lo sapevamo. E' una squadra per dieci undicesimi identica a quella della scorsa stagione. In sostanza il Brescello attualmente sta meglio di noi. E non eravamo impreparati. Tuttavia speravamo di portare via ugualmente un risultato positivo, quello che ci avrebbe sbloccato del tutto sul piano psicologico». Dice ancora il mister dei grigi: «La squadra ha avuto un crollo proprio dopo avere subito il gol. La rete degli avversari nom mi è assolutamente piaciuta ed è stata determinata da un nostro errore, puntualmente pagato. Da quel momento ci siamo proprio bloccati e così abbiamo buttato alle ortiche la vittoria». Sulla disposizione in campo Ancora una delusione per i fans: la squadra di Motta è apparsa troppo imballata di Avallone e Bonadei, pronta la replica di Motta: «La posizione dei due giocatori non cambia nulla ed è irrilevante sull'andamento della gara. Era soltanto importante adattare i singoli alle caratteristiche di Oldoni e Franzini». L'utilizzo in «zona Cesarmi» di Alex Damiani ha fatto storcere il naso a più di un tifoso. Spiega il tecnico :«E' la solita storia. Quando non si fa risultato, i migliori sono sempre quelli fuori. Io guardo ai fatti: mercoledì Memmo si è mosso molto bene. E contro il Brescello, fin che l'ha sorretto la condizione fisica, l'attaccante ha confermato quanto di buono evidenziato in Coppa italia. Ha segnato un gol, ne ha sfiorato un altro: i problemi non sono questi». Ed il mister li elenca: «Abbiamo fuori per infortunio Sacchetti, Fontana e Carletti oltre a Gufili squalificato. Altri si sono allenati a corrente alternata come Ferrarese, Vivani e lo stesso Memmo. Pascucci inoltre è arrivato un mese dopo con conseguenti difficoltà nella preparazione. Se noi riusciamo in questo momento a portarci fuori con dei risultati un pochino fortunosi, anche non giocando bene, quando saremo a posto completamente giocheremo anche molto meglio e faremo più punti. Purtroppo ieri non abbiamo giocato bene, pur crando qualcosa in più dei gialloblu: tutto sommato, il pari è un risultato giusto». A giudizio di Gino Amisano «non bisogna guardaree troppo per il sottile alle prima partite di campionato. Ribadisco che la squadra c'è. Contro il Brescello hanno giocato quasi tutti giocatori nuovi, che sono alla ricerca dell'amalgama e che non si sono mai trovati insieme. Al contrario degli emiliani che da anni sono un gruppo compatto. E' questione di pazientare. Non dico che arriveremo ai playoff od alla serie B, ma sicuramente disputeremo un ottimo campionato. Sono pia che fiducioso in questa nostra formazione». (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Roberto Gelato) RISULTATI: Empoli – Como 0-2 Fiorenzuola – Carpi 2-0 Leffe – Spezia 2-1 Massese – Montevarchi 0-1 Modena – Saronno 3-1 Prato – Carrarese 4-2 Pro Sesto – Monza 0-3 Ravenna – Spal 2-0 CLASSIFICA: Modena, Ravenna, Montevarchi p.6; Monza, Como, Fiorenzuola, Leffe 4; Prato, Spal 3; Brescello 2; Alessandria, Massese, Carpi, Saronno, Empoli, Pro Sesto 1; Spezia, Carrarese 0 MARCATORI: 3 reti: romairone (Modena, 1), Califano (Prato), 2: Cecconi (Como), Colacone (Spal). Il punto sul campionato La seconda giornata allunga la classifica, lasciando tre formazioni a punteggio pieno. Ma se per il Ravenna è normale, Modena e Montevarchi sono sorprese. I canarini volano grazie ad un super Romairone mentre la matricola toscana ‘raddoppia’ con un altro 1-0. Si fan sotto Monza e Como, carri armati in trasferta, Fiorenzuola e Leffe, favorito il primo e ‘passista’ il secondo. Lascia quota 0 il Prato, che raggiunge la Spal, la quale resta a metà solo, crediamo, momentaneamente. Seguono 9 compagini ancora a digiuno di vittorie: tra esse vi sono 2 ‘matricole’ e 6 ‘pericolanti’ dello scorso torneo. (Il Piccolo)