Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
10-09-1995 - Giornata: 3 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Spezia Calcio 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 82. Damiani A.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Gutili Enrico, Argentesi Giuseppino, Pascucci Carlo, Avallone Salvatore, Sacchetti Paolo [84. Carletti Pierangelo], Mariotto Massimo [75. Bonadei Fabio], Memmo Massimiliano [57. Damiani Alessandro], Vivani Manuel, Fresta Salvatore A disp.:Bello Fabio, (P) Graziani Luca All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
SPEZIA CALCIO: Menghini, Nincheri, Accuso, Moro, Vecchio [46. Sabbadin], Frascella, Labardi, Bianchi [79. Pepe], Cecchini, Dalla Costa [69. Filippi], Castelli. A disp.: Agnesini, Arco. All.: Onofri Claudio

Arbitro: Baglioni Duccio (Prato) [Orsini, Biagiotti]
Note
Rigore parato al 82. a Damiani [A]. Sulla ribattuta del portiere lo stesso giocatore ha segnato Espulsi: Motta [A – All] e Onofri [S – All]. Ammoniti: Pascucci [A], Bianchi [S], Sabbadin [S], Gutili [S], Moro [S], Fresta [A]. Angoli: 10-8 Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 3.000 (2.240 paganti, incasso L. 43.383.000) Giornata di sole, leggermente afosa. Terreno in buone condizioni Inizio gara ore 16.00

Commento
SERIE C1 Un gol di Damiani dà i tre punti ai grigi, dopo novanta minuti di battaglia ALESSANDRIA, FINALMENTE! Alessandria, finalmente! Dopo due prove scialbe i grigi si scuotono e con un solo balzo sono già li, a centroclassifica, staccati di soli tre punti da quel Fiorenzuola che sarà il prossimo avversario in campionato. Novanta minuti di battaglia, al ‘Moccagatta’, tra due formazioni già alla prova d’appello. E il campo ha mostrato che la graduatoria un po’ bugiarda lo è, se è vero che in novanta minuti di occasioni ne sono state create, da una parte e dall’altra, con i portieri migliori in campo. Certo, la forma non è ancora quella dei giorni migliori, ma qualche progresso si è notato. E la vittoria dovrebbe contribuire a rasserenare l’ambiente. Anche lo Spezia - che recrimina sull’episodio del gol - non è formazione da ultimo posto, ma in questo avvio sta sicuramente pagando la condizione ancora precaria di quegli uomini che, arrivati a preparazione già iniziata, accusano sul campo questo ritardo. Novanta minuti di battaglia, dicevamo, che un arbitraggio negativo ha rischiato di far degenerare in rissa. Dopo lo show di Menghini da una parte e Toccafondi dall’altra, all’80’ l’episodio decisivo: Avallone lancia in profondità Damiani, che entra in contatto con Menghini. Per gli spezzini è fallo sul portiere, per il signor Baglioni di Prato è calcio di rigore. Sacchetti pare volersi incaricare dalla trasformazione, Motta dalla panchina si alza e indica, invece, Damiani. L’ex bolognese, però, non sente e resta fermo a pochi centimetri dal dischetto. Il tecnico si sbraccia, rimedia anche l’espulsione, ma finalmente Damiani - rigorista designato già in settimana – va sulla palla. Si può calciare: tiro centrale, Menghini respinge, ma l’attaccante grigio è pronto a ribadire in rete. E il ‘Moccagatta’ può esplodere. Tre punti importanti per la squadra grigia, un’altra giornata con molte recriminazioni per i bianconeri liguri (ieri in casacca gialla), che restano sul fondo, in compagnia della Carrarese. Verdetto giusto? Tutto sommato si. anche se nella ripresa gli ospiti sono andati in almeno due occasioni vicinissimi al gol e solo un Toccafondi superlativo ha salvato il risultato. Nel primo tempo, invece, si è vista, soprattutto, l’Alessandria. Gia al 2’ Fresta rovescia in area un pallone che Memmo, di testa, alza di un soffio sulla traversa. Quattro minuti e lo stesso Fresta – imbeccato benissimo da Vivani - potrebbe sbloccare il punteggio ma Menghini si oppone al suo tiro, togliendo letteralmente la palla dal sette. Sugli sviluppi dell’angolo secondo salvataggio dell’estremo difensore spezzino: conclusione dal limite di Sacchetti, e questa volta Menghini si oppone con i pugni. Solo al quarto d’ora i liguri si affacciano nella metacampo grigia: Affuso sbuccia il pallone, che s’impenna a campanile e Toccafondi e costretto al salvataggio in angolo. Dal 20’ al 37’ e ancora l'Alessandria a provare a pungere, ma senza la determinazione dei primi minuti. Si annotano i colpi di testa di Sacchetti, Argentesi, Memmo e Pascucci: la palla viaggia sempre a pochi centimetri dalla traversa. Poi, a pochi istanti dall’intervallo, lo Spezia replica: da una mischia in area sbuca Cecchini, che schiaccia di testa, ma Toccafondi compie il primo miracolo e tocca in angolo. Nella ripresa botta e risposta, con i portieri grandi protagonisti. Al 56’ il bolide dal limite di Nincheri (sugli sviluppi di una punizione toccata da Dalla Costa), alzato in angolo da Toccafondi. Al 61’ il colpo di testa ravvicinato di Sabbadin, che il numero uno grigio sventa, con altrettanta bravura. Al 66’ tocca a Menghini raccogliere gli applausi per il salvataggio - miracolo sulla conclusione sotto porta di Argentesi: una prodezza, quando già il pubblico era pronto a esultare per il gol. Al 70’ vola ancora Toccafondi, per alzare sulla traversa il tiro di Filippi. Poi, all’80’ l’episodio del rigore, le contestazioni, la trasformazione mancata e il provvidenziale colpo di testa di Damiani. Sull’immediato capovolgimento di fronte i liguri protestano per una caduta in area di Castelli. Per l’arbitro è tutto regolare e in campo il clima è sempre più caldo. I grigi, però, non cadono nella trappola: controllano la gara, non reagiscono alle provocazioni e a tempo scaduto potrebbero colpire ancora, in contropiede. Va via Fresta, allarga sulla fascia per Gutili e sul traversone insidioso del numero 3 la difesa spezzina si salva non senza affanno. Tre minuti di recupero, poi il triplice fischio. L’Alessandria ingrana la marcia, lo Spezia è ancora in panne. (Il Piccolo) Lo Spezia si arrende a 9 minuti dal termine ALESSANDRIA, E' DAMIANI A FIRMARE IL GOL-PARTITA Vittoria sofferta, ma tutto sommato meritata per i grigi contro uno Spezia che ancora non è riuscito a smuovere la classifica e adesso divide l'ultima posizione della graduatoria con la Carrarese. E' finita 1 a 0, con un gol di Damiani, subentrato nella ripresa al giovane Memmo. Al 36' della ripresa, imbeccato da Gutili, si è trovato a tu per tu con il portiere, ha provato a scavalcarlo, ma l'estremo difensore spezzino lo ha aggianciato e per l'arbitro non ci sono stati dubbi: calcio di rigore. Dal dischetto Damiani ha tirato di potenza, ma Menghini ha intuito la traiettoria. Sulla corta respinta, questa volta l'attaccante non ha fallito. Dicevamo, gara sofferta. E in realtà, la squadra grigia è apparsa ancora piuttosto legata e incapace di dialogare, soprattutto a centrocampo: troppi lanci lunghi a cercare le isolate punte e poche incursioni sulle fasce. Soprattutto a ridosso della linea mediana l'Alessandria è riuscita a praticare il pressing solo nei primi e negli ultimi minuti della gara. Ed è proprio nel finale che si è vista l'Alessandria di precampionato. Nonostante tutto, le occasioni da gol non sono mancate e sono stati i due portieri indubbiamente i migliori in campo. Toccafondi in almeno tre occasioni ha negato agli spezzini la soddisfazione del gol: al 45' su colpo di testa a mezza altezza di Cecchini, ancora al 16' del secondo tempo su incornata di Sabbadin e nel finale su una fiondata di Filippi. Menghini non è stato però da meno: ha compiuto una prodezza al 7' su tiro ravvicinato di Fresta e si è ripetuto al 20' della ripresa su una vera e propria bomba da distanza ravvicinata di Argentesi, che ha fatto urlare al gol. Poi, nel finale, quando ormai la partita sembrava destinata a terminare in parità, il gol di Damiani: una iniezione di fiducia per l'undici piemontese. (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) Damiani dal dischetto fa soffrire i tifosi, poi sigla la prima rete stagionale. Spezia ancora a zero punti GRIGI, UNA VITTORIA CHE FA TORNARE LA FIDUCIA Il Presidente Amisano: "Questa volta ho rischiato l'infarto" L'episodio del rigore ha determinato qualche incomprensione immediata fra mister Motta e Paolo Sacchetti. La spiegazione, chiara, la fornisce il tecnico: «Nessun problema. Tutto è stato chiarito negli spogliatoi senza alcuna conseguenza e problemi. Sacchetti l'ha fatto in buona fede. Il fatto ò che quando sono in campo i rigoristi sono Damiani e Fresta. Al momento del penalty, Sacchetti era girato dall'altra parte. Fra tanta confusione, non si è accorto che io indicavo a Damiani di battere la massima punizione». Conclude Motta: «Eppoi non è vero che manca il feeling fra allenatore e giocatori: sono cose ridicole. Basta andare negli spogliatoi per rendersi conto che è tutto diverso da come qualcuno insinua». Per il presidente Gino Amisano un successo voluto a tutti i costi: «Abbiamo sfiorato il gol tre volte, con belle azioni. Non dimentichiamo che la nostra è una squadra da mettere insieme. Diamo tempo al tempo. Sono convinto che l'Alessandria verrà fuori partita dopo partita». Aggiunge il patron: «Ho rischiato anche l'infarto. Per fortuna è andata bene con quel rigore, peraltro molto evidente. Il portiere dei liguri ha travolto Damiani determinando il penalty. E così abbiamo portato a casa i tre punti che ci interessavano per la classifica, il morale dei ragazzi e per il pubblico». Amisano ha una parola di elogio per gli Ultras. «Ieri hanno aiutato veramente moltissimo la squadra dal primo all'ultimo minuto - aggiunge -. Peccato che fra gli Ultras ci sia una decina di scalmanati. Ma nell'insieme t,li Ultras servono parecchio in quanto non fanno mai mancare l'incitamento caloroso ai giocatori in campo». Sull'andamento complessivo dell'incontro Motta dichiara: «Lo Spezia, l'anno scorso, si è classificato al sesto posto. Attualmente la formazione è composta da nove undicesimi della scorsa stagione mentre noi eravamo soltanto con due Un contrasto a centrocampo tra l'ex grigio Bianchi e il giovane Vivani della vecchia guardia. Questa è una piccola, grande differenza. I liguri erano reduci da due sconfitte immeritate. Sapevamo che lo Spezia andava aggredito, essendo squadra molto brava a giocare sulle punte mobilissime. Dovevamo stare all'erta ed essere organizzati. Mi pare che, soprattutto nel primo tempo, abbiamo assolto benissimo il compito. Poi quando ho chiesto ai giocatori di guadagnare dieci metri in avanti, purtroppo ciò non è accaduto in quanto ci manca ancora qualcosa. Sacchetti ha incominciato a stare solo in copertura; Mariotto è afflitto da una febbriciattola che gli procura giramenti di testa. Inoltre Memmo e Vivani: la prima partita si fa sempre bene, poi alla seconda si paga lo scotto». Conclude il mister: «Abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo e penso che abbiamo legittimato la vittoria. Perché le occasioni procurate dallo Spezia sono venute su due angoli e su una punizione, mentre noi ne abbiamo creata qualcuna in più attraverso la manovra corale. La partita è stata abbastanza piacevole, sebbene a sprazzi. Mariotto e Vivani dopo un'oretta hanno accusato problemi di resistenza. Abbiamo comunque rimediato. I tre punti dovrebbero tranquillizzare un attimino l'ambiente: il che non farebbe male a nessuno». (La Stampa - Ed. Alessandria - Roberto Gelato) RISULTATI: Brescello - Modena 2-2 Carpi - Monza 4-0 Carrarese - Fiorenzuola 0-1 Leffe - Ravenna 1-1 Prato - Como 1-0 Pro Sesto - Empoli 1-1 Saronno - Massese 2-2 Spal - Montevarchi 1-0 CLASSIFICA: Modena, Ravenna, Fiorenzuola p. 7; Prato, Spal, Montevarchi 6; Leffe 5; Carpi, Como, Alessandria, Monza 4; Brescello 3; Massese, Saronno, Empoli, Pro Sesto 2; Spezia, Carrarese 0 MARCATORI: 3 reti: romairone (Modena, 1), Califano (Prato), 2: Cancellato (Carpi), Masitto (Carpi), Cecconi (Como), Maffioletti (Leffe), Lorenzini (Massese), Cavicchia (Monza), Colacone (Spal). Il punto sul campionato Nella giornata in cui i grigi finalmente colgono la loro prima vittoria, il risultato che fa sicuramente più scalpore è la sonora sconfitta ( 0-4!) subita dal Monza in quel di Carpi. Così, mentre la coppia Modena - Fiorenzuola viene raggiunta in testa dal Fiorenzuola, in coda rimangono ancora a bocca asciutta sia Spezia che Carrarese, per le quali la prossima domenica potrebbe già essere quella dell’appello definitivo. Intanto la Spal di Guerini, che sembrava a rischio prima di questa gara, sconfiggendo di misura la sorprendente matricola Montevarchi risale prepotentemente la china, attestandosi, in compagnia proprio dei toscani e del Prato, ad una sola lunghezza di distanza dalla vetta della classifica. (Il Piccolo)