Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
24-09-1995 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Modena FC 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 56. Bello F.[A] 27. Mantelli [Mo]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Pascucci Carlo, Gutili Enrico, Argentesi Giuseppino, Carletti Pierangelo, Ferrarese Maurizio, Sacchetti Paolo, Avallone Salvatore, Fresta Salvatore, Vivani Manuel [61. Mariotto Massimo], Memmo Massimiliano [50. Bello Fabio] A disp.:Bonadei Fabio, Giraldi Daniele, (P) Graziani Luca All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
MODENA FC: Bandieri, Mantelli, Bambini, Sanò, Gola, Cappelletti, Paolino [88. Montipò], Garau, Muoio [71. Colletto], Valentini, Romairone. A disp.: Pizzoferrato, Iovino, Toni. All.: Regno Carlo

Arbitro: Paparesta Gianluca (Bari)
Note
Espulsi: 60. Argentesi [A], 65. Garau [M] Ammoniti: Vivani [A], Argentesi [A], Garau [M], Paolino [M]. Angoli: 6-3. Spettatori: 3.000 (2.299 paganti, incasso L. 53.124.000) Giornata calda. Inizio gara ore 15.00

Commento
SERIE C1 II Modena domina un tempo, ma i grigi reagiscono nella ripresa e colpiscono un palo nel finale ALESSANDRIA, PAURA E POI RABBIA Anche per oggi non si vola. L’Alessandria si deve accontentare di un punto e il pubblico alla fine rumoreggia. Poteva andare diversamente, ma e indubbio che i grigi soffrono in zona gol per la mancanza di un centravanti da area di rigore da affiancare a Fresta. L’azione che potrebbe cambiare il volto della partita capita sulla testa di Memmo, dopo 35” : Fresta con una serie di finte si libera dalla destra e centra per la deviazione volante del giovane attaccante, che manda la palla fuori di un soffio. E un match di grande intensità. Il Modena dei giovanissimi ha gioco, raddoppia in fase di marcatura, sostiene le punte Muoio e Romairone. L’Alessandria non è ancora come vorrebbe Motta e Fresta è troppo spesso solo contro tutti. Al 22’la prima replica degli emiliani: Muoio va in fuga, evita il tentativo di fallo di Argentesi, dribbla anche Toccafondi in uscita e poi batte a colpo sicuro, ma per sua sfortuna (e per fortuna dei grigi) sulla linea c’e Maciste Carletti che salva. Il gol e nell’aria. Punizione di Bambini, sale dalle retrovie Mantelli, si alza altissimo e gira di testa, imprendibile per Toccafondi. E non è finita. Alla mezzora Paolino, liberissimo sulla destra, cerca la soluzione personale anziché appoggiare centralmente a Romairone. La gradinata Nord rumoreggia: “Vogliamo un tiro in porta”, gridano gli ultras. Ma il Modena gira a mille e chiude i varchi, quasi ogni centimetro del campo. Per i grigi c’è spazio soltanto per invenzioni dei singoli. Come al 45’, quando Gutili serve Fresta che si gira e di sinistra prova a cercare l'angolino lontano, trovando però il braccio proteso di Bandieri che devia in corner. Ripresa. Subito (1’) ci prova Sacchetti, servito da Fresta, ma la conclusione del tornante si perde sull’esterno della rete. Motta prova allora a giocare la carta Bello, in campo al 5’ al posto di Memmo. I grigi spingono sull’acceleratore. Spinge soprattutto Gutili sulla sua solita corsia di sinistra e dal suo piede arriva un pallone d’oro (9’) per Avallone che, libero in area, batte su Bandieri, poi riprende Pascucci e il suo tiro viene ribattuto dalla difesa; riprende ancora Avallone ma il Modena chiude ancora. Non si salva, però, la formazione ospite, un minuto dopo: Fresta da sinistra spedisce basso nell’area piccola dove Bello, da due metri, infila di testa in porta. Il pubblico spinge in avanti l’Alessandria ma la voglia di strafare gioca un brutto tiro a capitan Argentesi, che già ammonito scalcia Romairone a due passi da Paparesta, che gli sventola sotto il naso il cartellino rosso. Ma al 20’torna l’equilibrio anche numerico. Se ne va Garau, già ammonito, dopo un fallaccio su Fresta. L’Alessandria può farcela. Al 29’Gutili fugge e serve al centro Fresta che conclude di sinistro superando Bandieri ma mandando la palla a infrangersi sul palo. Ora è il Modena che arranca, ma ci vorrebbe anche un pizzico di fortuna, che i grigi di questa prima parte della stagione non hanno. Al 31’ ancor Fresta (forse il migliore dei suoi) si porta sulla fascia e poi serve Sacchetti, che “sballa” il tiro. Non si passa e anche il Modena si accontenta del pareggio. Al 35’ si rifanno pero vivi i gialloblu, con Cappelletti, che di sinistro brucia le mani a Toccafondi. Finale con i grigi tutti nella metacampo avversaria. Al 42’ un cross di Gutili destinato a Sacchetti viene provvidenzialmente deviato da Gola in corner. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Delusione dei fans per il mancato successo dell'Alessandria (1-1) che si fa applaudire solo nella ripresa GRIGI, UN PARI CHE LASCIA L'AMARO IN BOCCA Motta: «Abbiamo dimostrato di sapere reagire con forza» Molti tifosi grigi al termine del primo tempo avrebbero voluto lasciare gli spalti e tornarsene a casa. L'Alessandria fino a quel momento aveva deluso sul piano del gioco: idee annebbiate, scarsa incisività e nessuna triangolazione. Poco per sperare di mettere ko la capolista Modena. Tra l'altro, gli emiliani, impeccabili a centrocampo, avevano trovato anche la via del gol su una delle rare incursioni verso la porta difesa da Toccafondi. Autore della rete il terzino Mantelli, sgusciato dalle retrovie e lesto a deviare di testa una palla calciata su punizione da Bambini. E quattro minuti più tardi i «canarini» avrebbero anche potuto raddoppiare con Paolino ben lanciato in area. Il tiro era però fuori misura. Ma l'Alessandria si è fatta perdonare nella ripresa: ha pareggiato all'11' e nell'ultima mezz'ora è andata vicina al gol in quattro occasioni. Al rientro dagli spogliatoi i «mandrogni» sono apparsi trasformati. Il tecnico ha escluso il giovane attaccante Memmo per far posto a Bello. E quest'ultimo ha impiegato poco più di cinque minuti per trovare la via del gol: bel cross di Fresta dalla sinistra e palla che si è infilata a fil di palo su deviazione di testa del trequartista. Il pareggio ha rinfrancato ì grigi che da quel momento hanno preso d'assedio l'area dei «canarini», ma con poco fortuna. Già al 9', pero, Avallone a tu per tu con il portiere s'era trovato sui piedi la palla del 2 a 1, ma dopo un batti e ribatti la difesa aveva liberato. Al 20' un forte tiro di Fresta finiva di poco alto, mentre lo stesso attaccante al 29' faceva urlare al gol: su cross calibrato di Gutili l'ex avellinese colpiva in diagonale e a portiere battuto andava a raccogliere il palo interno, ma l'effetto faceva carambolare la palla nell'area piccola. A pochi minuti dal fischio finale era ancora Sacchetti ad andare vicino al gol su assist del mobilissimo Gutili. Il tornante perdeva l'attimo per calciare e la difesa riusciva a liberare. Nei primi 45' è stato il Modena a tenere il bandolo della matassa, anche se proprio allo scadere Fresta s'è trovato sui piedi una palla d'oro: sempre su assist di Gutili l'ex bomber avellinese si è liberato in area di un paio d'avversari e in mezza rovesciata ha sparato a fil di palo, ma Bandieri è stato bravo a deviare in angolo. Dopo la beffa di Fiorenzuola l'Alessandria sperava in una prova d'orgoglio della squadra e nei tre punti per riprendere quota in graduatoria. «Lo spettacolo non è mancato - dichiara il presidente Amisano -, peccato per il risultato: ci sta un po' stretto. Il campionato è comunque ancora lungo, arriverà anche il nostro momento». (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Roberto Gelato) E' finita come lo scorso aprile la sfida con il Modena: 1-1 il risultato finale con un'Alessandria dai due volti. «Siamo partiti molto bene spiega l'allenatore Motta -, anzi benissimo. Avevamo preparato a dovere la partita. E il nostro inizio è stato ruggente aggredendo il Modena che sapevo essere compagine che ha sempre un avvio a razzo. Primi venti minuti a nostro completo favore con l'occasione capitata a Memmo. Invece il fatto che mi ha sorpreso e mi sorprende tuttora è che alla minima difficoltà, al più piccolo spavento, la squadra intera si blocca». Aggiunge l'allenatore dei grigi: «In effetti abbiamo dovuto registrare un vuoto di venticinque minuti fra la prima occasione dei «canarini» e la fine del primo tempo: roba non da squadra esperta come la nostra. Poi è bastato un episodio per sbloccarci. E nella ripresa siamo stati largamente superiori agli avversari. L'Alessandria della ripresa è la vera Alessandria. Bisogna lavorare, come stiamo facendo, per eliminare paure, timori, insomma remore ingiustificate: non so più che cosa inventare per togliere questo velo dalla testa dei giocatori». «Per di più - prosegue il mister -, possiamo contare su un pubblico che ci incita e ci è sempre vicino. Probabilmente è una formazione non sufficientemente dotata di carattere o forse ci vuole proprio un bel risultato, che oggi avremmo meritato, per sbloccarci del tutto». E facendo una disamina complessiva della gara, aggiunge: «Nel secondo tempo abbiamo creato quattro occasioni da rete limpidissime. Comunque sottolineo un particolare: abbiamo rimediato una partita che non era facile da ribaltare». Così conclude Motta: «In fondo non dobbiamo spaventarci per un errore che commettiamo. Altrimenti è come darsi la zappa sui piedi. Fra un tempo e l'altro ho detto ai giocatori di esprimersi con maggiore tranquillità. Ed i fatti mi hanno dato ragione. Si è vista in azione un'altra Alessandria. Sulla seconda parte della gara non'c'è proprio nulla da dire. L'impegno è sempre massimale. Peccato che c'è gente che ha paura e si nasconde ed arretra di dieci metri: non so il perchè in quanto io non dò simili disposizioni. Sia a Fiorenzuola che nella ripresa contro il Modena abbiamo fatto vedere che siamo capaci di giocare e creare opportunità. Dobbiamo crescere ancora». Sulla punizione che ha originato la rete degli ospiti, conclude Motta: «Abbiamo subito il gol di testa. E pensare che quest'anno in difesa abbiamo quattro spilungoni. Eppure continuiamo ad essere trafitti su palle alte. Sicuramente in quell'attimo c'è stata una disattenzione: cercheremo di analizzare il motivo alla ripresa degli allenamenti per evitare di subire ancora in questo modo». Nella sala stampa anche un battibecco fra il presidente Gino Amisano ed il mister del Modena Carlo Regno. Quest'ultimo riconosce «che il risultato è giusto. Al primo tempo a nostro favore - dice il tecnico - ha fatto riscontro una ripresa a netto favore dell'Alessandria. I grigi sono cresciuti e potevano anche vincere la sfida. Invece hanno colto il palo e noi siamo usciti con un punto molto importante. Saranno pochissime le squadre che riusciranno a vincere al Moccagatta». Infine l'ex Giancarlo Romairone: «Confesso che sono rimasto commosso dall'accoglienza dei tifosi. Testimonianza che qualcosa di buono ho compiuto l'anno scorso. Mi dispiace soltanto per qualche ex compagno che non avuto parole troppo tenere nei miei confronti». (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) RISULTATI: Brescello – Spal 0-1 Carpi – Massese 2-1 Carrarese – Como 2-0 Leffe – Monza 0-3 Prato – Empoli 0-2 Pro Sesto – Montevarchi 0-1 Ravenna – Fiorenzuola 2-1 Saronno – Spezia 3-0 CLASSIFICA: Ravenna p.13; Spal, Montevarchi 12; Modena 11; Montevarchi 10; Carpi, Empoli 8; Monza 7; Brescello, Prato 6; Saronno, Massese, Alessandria, Leffe 5; Como 4; Carrarese 3; Pro Sesto 2; Spezia 1 Il punto sul campionato Il Ravenna è la nuova capolista solitaria del girone dopo aver sconfitto, di misura, il Fiorenzuola. La Spal ha espugnato il campo del Brescello, cosi come ha fatto il Montevarchi a Sesto San Giovanni; entrambe hanno scavalcato lo stesso Fiorenzuola insediandosi al secondo posto. Successo del Carpi sulla Massese; colpo in trasferta dell'Empoli in casa del Prato. Altra batosta patita dallo Spezia stavolta ad opera del Saronno. Gli spezzini restano all'ultimo posto da soli, visto che la Carrarese ha vinto.