Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
08-10-1995 - Giornata: 7 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Massese US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 22. Rossi G.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Gutili Enrico, Argentesi Giuseppino, Carletti Pierangelo, Avallone Salvatore [64. Bonadei Fabio], Giraldi Daniele [57. Sacchetti Paolo], Mariotto Massimo, Rossi Giovanni, Vivani Manuel, Fresta Salvatore [86. Memmo Massimiliano] A disp.:(P) Graziani Luca, Pascucci Carlo All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
MASSESE US: Mancini, Di Nicolantonio [78. Carillo], Sassarini, Pizzimenti, Birarda, Doni, Sturba, Spataro [60. Andreini], Lorenzini, Mazzei, Ratti [73. Rassu]. A disp.: Pinna, Pellegrini. All.: Andreazzoli Aurelio

Arbitro: Borelli Paolo (Roma) [Ferrara, Tovone]
Note
Ammoniti: Mazzei [M], Birarda [M], Ferrarese [A], Carletti [A]. Angoli: 4-7. Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 2.500 (1.840 paganti, incasso L. 43.796.000) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
SERIE C1 Torna alla vittoria V Alessandria, con il gol del nuovo arrivato Rossi GRIGI, TRE PUNTI ‘SCACCIACRISI’? L'attesa reazione del ‘dopo Empoli - Ma il gioco deve ancora migliorare Veni, vidi, vici: dai condottieri romani a Giovanni Rossi. Arriva, l’ex comasco (e ex grigio), si fa trovare puntuale all’appuntamento con l'assist di Fresta e firma il gol della vittoria. Vittoria attesa, chissà, forse determinante. Se lo augurano tutti, a partire dai 2.500 spettatori presenti sugli spalti del ‘Moccagatta’, che non hanno assistito ad una gara entusiasmante sul piano del gioco, ma hanno finalmente festeggiato il successo inseguito a lungo, il secondo della stagione. Tre punti pesanti e l’uomo giusto in attacco. C’è di che essere contenti, in attesa di ulteriori progressi - necessari - sul piano del gioco. Per intanto la classifica si muove e in un campionato così equilibrato i distacchi sono recuperabili. Basta trovare continuità, quella che è mancata in casa grigia in questa prima parte della stagione. In sette giorni una trasformazione radicale rispetto ad Empoli: in terra toscana si era toccato il fondo, la reazione era, quanto meno, doverosa. C’è stata, ma vale solo - sia ben chiaro - come punto di partenza. E pensare che, in avvio di gara, complice la paura, i grigi hanno anche rischiato di andare sotto. Al 17’ Sturba sfrutta un’indecisione di Gutili, ruba palla e serve Lorenzini in profondità. Toccafondi lo anticipa. Cinque minuti e Rossi firma il gol decisivo. L’azione è preceduta da un salvataggio in fallo laterale di Pizzimenti che, con la punta del piede, anticipa Giraldi. Sugli sviluppi invenzione di Fresta, che gira di prima intenzione un gran pallone in area. E il neo acquisto è pronto a schiacciare la palla in rete. Esultano i tifosi, sotto la curva è un groviglio di maglie grigie. Ma non è finita: è al 28’ Toccafondi si ripete, ancora su Lorenzini, chiudendogli lo specchio della porta. Carletti completa l’intervento, deviando la palla in angolo. Nella fase finale lo show di Salvatore Fresta: prima scodella un assist per Gutili (chiuso poi dai difensori), poi si inventa, nella stessa azione, prima suggeritore e poi realizzatore, con un tiro cross molto insidioso, sul quale nessun compagno è pronto alla deviazione. Al 44’ l’occasione più limpida: ancora un lancio di Fresta per Avallone che fa scattare in contropiede Giraldi. Il numero 7 dà l’impressione di essere in vantaggio sul portiere Mancini, ma è l’estremo difensore ad avere la meglio, con un’uscita di poco fuori dal limite. La ripresa si apre con una insidiosa punizione di Sassarini al 55’: aggira la barriera e la sfera sibila di poco a lato del palo di sinistra. Al 60’ grigi vicini al raddoppio, prima con Fresta e poi con Argentesi. Reclama l’Alessandria, al 62’, per un atterramento di Fresta in area, ad opera di Pizzimenti: l’attaccante è in ottima posizione per girare in porta il suggerimento di Sacchetti, ma è letteralmente mandato per le terre, per il signor Borelli, però, è tutto regolare. Anche Rossi ha la palla per la doppietta personale: lo serve Gutili, ma Doni, con un po’ di fortuna, gli tocca la palla in angolo. Si fa viva la Massese al 77’: il tiro di Andreini è neutralizzato in due tempi da Toccafondi. Allo scadere c’è ancora spazio per un assist millimetrico di Sacchetti per la testa di Memmo. Ma per l’arbitro - ‘re’ degli sbagli - l’attaccante è reo di gioco pericoloso. Si soffre ancora nei tre minuti di recupero. Poi, finalmente, la vittoria. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L'Alessandria risale in graduatoria grazie al successo sulla Massese LA NOVITA' ROSSI RILANCIA I GRIGI Suo il gol-partita: era arrivato giovedì dal Como Un sospiro di sollievo per i grigi dopo il successo di misura (1-0) contro la Massese. A risolvere l'incontro ci pensa l'ultimo arrivato in casa «mandrogna», Giovanni Rossi, 29 anni, prelevato giovedì scorso dal Como. All'Alessandria, dopo la partenza di Damiani, mancava un ariete, un giocatore in grado di manovrare al limite e dentro l'area di rigore. E Rossi si è integrato in fretta nel collettivo. Al 22' del primo tempo mette nel sacco un pallone servito da Avallone e perfezionato di misura da Fresta. Una vera prodezza che lascia di stucco gli avversari. Un gol-panacea per la squadra di Motta, che fino a ieri si trovava a dividere con Como, Leffe e la stessa Massese il terz'ultimo posto in graduatoria. Giovanni Rossi (che aveva militato ad Alessandria per un paio di mesi, nell'autunno dell'88) ha disputato una buona prova e al termine della partita i tifosi gli hanno tributato un lungo applauso. Così come una buona dose di consensi l'ha ricevuta Fresta, generoso e di grande aiuto in fase di costruzione. Una prova di carattere l'hanno disputata anche Avallone, costretto a lasciare il terreno di gioco nella ripresa, e Mariotto. All'osannato Rossi nella gambe non sono mancati i 90 minuti e lo ha dimostrato, andando vicino al raddoppio nella ripresa su assist di Gutili, ma è stato bravo Doni ad anticiparlo e mettere in angolo. Le occasioni per rimpinguare il bottino non sono comunque mancate alla compagine grigia: allo scadere del primo tempo Giraldi si è trovato a tu per tu con il portiere, ma anziché cercare il pallonetto ha preferito dribblare ed è stato anticipato dall'estremo difensore. Nella ripresa, al 14' il nuovo entrato Sacchetti calibra bene in area per Rossi, ma l'ex lariano arriva in ritardo sul pallone e la difesa libera. Sul successivo angolo è Argentesi a mandare la palla a fil di palo. Nonostante il gol di svantaggio la reazione degli ospiti non arriva. I bianconeri (per l'occasione in casacca nera) si limitano alle «trovate» del centravanti Lorenzini, l'unico in grado di rendersi pericoloso in almeno un paio di occasioni. Ma l'attenta marcatura di Carletti toglie vivacità al bomber toscano. Ancor prima del fischio finale, una sparuta schiera di tifosi della Massese lascia la curva sud e si porta sotto le tribune per contestare il tecnico Andreazzoli. Torna invece il sorriso sul volto del presidente Amisano: «E' stata una gara sofferta, ma alla fine abbiamo meritato ampiamente il successo. La squadra ha bisogno di poter lavorare in serenità. Il campionato è lungo, c'è tempo per recuperare il terreno perduto». (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) Il neoacquisto s'integra alla perfezione nel collettivo: sigla la rete del successo e va vicino al raddoppio CI VUOLE ROSSI PER RISVEGLIARE L'ALESSANDRIA Il tecnico Motta: «Starno stati abili a non farci imbrigliare» Il primo a fare la sua comparsa in sala stampa è Giovanni Rossi. Un ritorno dopo sette anni con la maglia dei grigi. «Più che emozione dice l'ultimo acquisto -, ho provato piacere. E' sempre una grande soddisfazione giocare davanti al pubblico che ti dà la spinta in più, ti fa mettere la gamba anche quando dentro sei svuotato di energie. Per noi era importante ottenere i tre punti che costituiscono una autentica iniezione di fiducia. Con il passare delle domeniche dovremo migliorare ancora». Rossi non è egoista. «Se mi capita di buttare dentro la sfera - dichiara - va bene. Ma non è questo l'aspetto determinante. E' invece necessario che la squadra sia un tutt'uno, senza che alcuno di noi si monti la testa. Così possiamo senza dubbio fare bene». Per Gianfranco Motta l'analisi della partita è lucida. «Una gara delicatissima per entrambe le squadre. La Massese cercava di aggirarci, di inserirsi al momento opportuno in area e noi alla prima difficoltà eravamo costretti a commettere fallo. Ma è altrettanto vero che quando noi ripartivamo anche i giocatori toscani erano costretti a ricorrere ad interventi decisi. Chiaramente qualche spavento all'inizio l'abbiamo avuto. Era presente una paura latente sugli spalti ed in campo: nessuno parlava o, meglio, fiatava. Giustamente dico io: dopo la pessima prestazione di domenica scorsa ad Empoli che ha consegnato un'Alessandria moribonda, dopo la vittoria contro la Massese rilevo che l'Alessandria è ancora in convalescenza». Aggiunge Motta: «Impegno e volontà di ben figurare esistono in tutti. Bisogna convincerci di più dei nostri mezzi: qualche giocatore importante incomincia a dare il proprio apporto e qualcosa si incomincia a vedere sul piano del gioco. Ciò dimostra che anche in precedenza io non ho mai accampato scuse». C'è il rammarico per un risultato più rotondo nel punteggio finale. «Dopo la rete del nostro vantaggio - dice il tecnico - abbiamo avuto la possibilità di raddoppiare. Il tema tattico era evidente: la Massese è squadra molto brava a far girare palla ed una volta passati al comando a noi toccava il compito di tamponare le offensive dei toscani cercando di utilizzare gli ampi spazi lasciati liberi dagli avversari e che sicuramente dovevamo sfruttare meglio». Elogi per tutti, in conclusione, da parte dell'allenatore: «Bravi i giocatori schierati per quanto ciascuno ha saputo mettere in campo. Se le nostre due punte, in avanti, giocheranno sempre con un continuo movimento, certamente creeranno problemi alle difese costruendo un maggior numero di occasioni da rete». L'allenatore conclude così: «La partita è andata come avevo previsto. Inoltre c'era in me il timore che potesse riproporsi qualche intoppo come in altri incontri. E poi qualche brivido si è avvertito ancora. Ad esempio su quel disimpegno fra Argentesi e Gutili abbiamo rischiato di fare la classica frittata, a dimostrazione che quello è stato un episodio frutto della paura e del momento psicologico delicato. Pensavo che la gara si sarebbe decisa sugli episodi, e così è stato. Ma il gol non è stato un caso. E' una situazione che proviamo in allenamento. E' arrivata la persona giusta (Rossi, ndr) per provare anche questo schema. La partita di Empoli? Non mi va ancora giù». (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Roberto Gelato) RISULTATI: Carrarese – Montevarchi 0-0 Empoli – Monza 3-0 Leffe – Brescello 2-2 Modena – Fiorenzuola 0-1 Prato – Spezia 2-0 Pro Sesto – Spal 1-0 Ravenna – Carpi 2-0 Saronno – Como 0-0 CLASSIFICA: Fiorenzuola, Montevarchi p. 16; Ravenna 15; Empoli, Modena 14; Spal 12; Carpi 10; Saronno, Prato 9; Monza, Alessandria 8; Brescello, Carrarese 7; Como, Leffe 6; Massese, Pro Sesto 5; Spezia 4. MARCATORI: 5 reti: Masitto (Carpi, 1); Romairone (Modena, 2), 4: Benfari (Carrarese); Balesini (Empoli); Maffioletti (Leffe); Califano (Prato), 3: Paolino (Modena); Giorgio (Monza); Sala (Pro Sesto); Gadda, Schwoch (Ravenna); Marzio (Saronno, 1); Colacone (Spal). Il punto sul campionato E cosi, passo dopo passo, eccolo li, in vetta, il Fiorenzuola di D’Astoli, che quest’anno ha fatto a tutti una promessa: per evitare gli ‘inconvenienti’ degli spareggi la B e meglio conquistarla subito, senza passare per i play off.Che la compagine rossonera fosse una della favorite erano sicuri in molti: adesso il campo sta dimostrando che, almeno quello, e un pronostico azzeccato. Ne sa qualcosa il Modena, che dopo sei turni ha perso l’imbattibilita, davanti al suo pubblico. In vetta, però, i piacentini non sono da soli: c’è il Montevarchi, che ieri ha conquistato, a Carrara, il primo pareggio stagionale. Al secondo posto resta da solo il Ravenna, che rischia grosso, in casa, contro il Carpi, ma alla fine riesce a chiudere sul 2 a 2 una gara che, ad un certo punto, è sembrata compromessa per gli uomini di Buffoni. Cade ancora la Spai, in casa del ‘fanalino’ (ora ex) Pro Sesto: il cambio in panchina non e dunque servito? Valutazioni analoghe per lo Spezia, sempre più nei guai: la sconfitta a Prato relega i liguri all'ultimo posto. Cresce l’Empoli: tre palloni nella rete del Monza, prossimo avversario dei grigi. Il Como, invece, non riesce ancora a decollare (Il Piccolo)