Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
22-10-1995 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Como Calcio 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 15. Fresta S.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Gutili Enrico, Argentesi Giuseppino, Carletti Pierangelo, Bonadei Fabio, Sacchetti Paolo [84. Cappella Alessio], Avallone Salvatore, Rossi Giovanni [90. Memmo Massimiliano], Mariotto Massimo, Fresta Salvatore [80. Vivani Manuel] A disp.:Giraldi Daniele, (P) Graziani Luca All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Zanin, Dato [49. Ungari], Galia, Zamuner, Zappella, Consonni, Collauto, Mazzoleni [73. De Ascentis], Ferrigno, Cecconi, Lomi [78. Vignaroli]. A disp.: Ferrario, Bravo. All.: Scanziani Alessandro

Arbitro: Manari (Teramo) [Vergari, Ficociello]
Note
Espulso: 75. Avallone [A] Ammoniti: Dato [C], Collauto [C], Toccafondi [A], Avallone [A]. Angoli: 9-5. Spettatori: 2.500 (1.867 paganti, incasso L. 35.982.000) Giornata di sole, terreno in buone condizioni Tafferugli tra tifosi a fine gara. Inizio gara ore 15.00

Commento
SERIE C1 Contro il Como decide un eurogol del solito Salvatore Fresta ALESSANDRIA, UN CALCIO ALLA CRISI Una prodezza che vale tre punti e ravvicinamento alla zona play off Eccola, finalmente, un’Alessandria che vince e convince. D’accordo, non è ancora tutto perfetto, ci sono ancora ingranaggi da oliare un po’. Ma la squadra vista in campo con il Como è, senza dubbio, la migliore di questa prima parte della stagione. “Pensiamo prima ai lariani, che sono caricati dal successo con il Modena”, aveva ribattuto, in settimana, mister Motta a chi indicava come ‘obbligatori’ i sei punti nelle due gare casalinghe. E così - con la filosofia dei piccoli passi - ecco l’Alessandria rialzare la testa e, con tre risultati utili consecutivi, tornare a guardare verso l’alto. Un’impresa che, quest’anno, non le era ancora riuscita. Contro l’undici di Scanziani, finalmente, progressi consistenti, che hanno convinto anche il pubblico. Quel pubblico che, al 16’, è esploso in una lunga ovazione per festeggiare l’eurogol di Salvatore Fresta. Una rete bella due volte: per come è stata costruita, con Sacchetti nei panni di ‘pittore’, per pennellare un assist millimetrico. E bella per quella rovesciata all’altezza del dischetto del rigore degna di palcoscenici da serie A. L’Alessandria, questa volta, non si è fermata al gol: questa volta ha dimostrato che i palloni non solo li sa conquistare a centrocampo, ma li sa anche difendere ed è capace di replicare, imponendo alla gara un ritmo che - specie nella prima mezzora - ha creato non pochi problemi ai rivali. Ripercorriamo, allora, le fasi salienti di questo successo, che ha avuto un altro grande protagonista, al fianco di Fresta: Paolo Toccafondi, sempre pronto all’appuntamento con i bolidi che Zamuner, Consonni e Collauto hanno provato a scagliare per scardinare la retroguardia grigia. La prima occasione è per il Como, al 2’: angolo di Collauto, sul primo palo testa di Lomi. La sfera scheggia la traversa. Replica l’Alessandria con una progressione di Gutili, che s’invola sulla fascia e poi calibra un traversone sul quale Sacchetti, al centro dell’area, è un attimo in ritardo per la deviazione di testa. Il gol al 16’, bellissimo. Mariotto serve Sacchetti, sulla fascia destra: l’ex bolognese alza la testa, vede i compagni in area e lancia un invito a Fresta che – in mezza rovesciata, con ottima scelta di tempo, grandi doti acrobatiche e splendido controllo della palla - batte Zanin. Al 18’ inizia il ‘Toccafondi show’: su un pallone insidioso che sbuca da una mischia il portiere replica con classe. Al 23’ l’Alessandria potrebbe colpire ancora, in contropiede: Avallone fa tutto da solo, conquista palla e spinge in avanti la squadra. Poi, però, non si avvede di Gutili smarcato sulla sinistra e serve centralmente Rossi, sul quale chiude la difesa. Al 28’ ancora Toccafondi sugli scudi, questa volta per negare il gol a Ferrigno. E al 40’ il ‘portierone’ grigio è ancora in primo piano, con ua respinta a pugni uniti sul bolide da 30 metri di Zamuner. In avvio di ripresa la difesa lariana lascia tutto solo Carletti che, da pochi passi, schiaccia di testa un insidioso pallone, ma Zappella spazza via. Due minuti dopo Consonni si salva in angolo, anticipando Fresta, chiamato ancora alla conclusione da Sacchetti. Al 56’ Toccafondi è ancora da applausi: una palla, colpita da 30 metri da Consonni, sbuca all’improvviso tra una selva di giocatori, ma il numero uno grigio si distende e tocca in angolo. Sacchetti spinge ancora in avanti l’Alessandria: questa volta il suggerimento in profondità è per Rossi, sul quale esce Zanin, con qualche brivido. Al 61’ Sacchetti prova la conclusione personale, di prima intenzione: la palla è alta di poco. Reclama il Como al 63’ per un fallo di Avallone su Lomi: il giocatore cade in area, ma l’intervento – per l’arbitro - è iniziato prima della linea bianca. Il Como insiste: il tiro di Ferrigno è respinto ancora da Toccafondi, irrompe Zappella e la palla sfiora l’incrocio dei pali. Alla mezzora grigi vicini al raddoppio: la punizione dai 25 metri di Argentesi dà l’illusione del gol, ma passa di un soffio a lato. Forcing finale: l’Alessandria resta in dieci per l’espulsione di Avallone (già ammonito, corre incontro a Collauto mentre batte la punizione e Manari lo castiga). In cinque minuti ancora due miracoli di Toccafondi: all’84’ sulla punizione di Zamuner, all’89’ sulla conclusione ravvicinata di Cecconi. Un grande portiere, un gol da antologia. E l'Alessandria torna a sorridere. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) ALESSANDRIA RESPIRA, COMO BATTUTO Tre punti pesanti quelli ottenuti dai grigi contro un Como bene organizzato. L'Alessandria ha sofferto solo nel quarto d'ora finale anche per l'espulsione rimediata da Avallone, al secondo cartellino giallo. L'avvio è di marca lariana. Già al 1' brivido per i padroni di casa: su angolo di Collauto, salta più in alto di tutti Lomi, ma la palla scheggia la parte superiore della traversa. Al 5' pallone in gradinata da parte di Zappella in proiezione offensiva. I grigi al quarto d'ora passano in vantaggio. Avvia l'azione Fresta che apre sulla destra per Sacchetti lesto a rimettere al centro: in area si trova pronto all'appuntamento lo stesso Fresta che, in sforbiciata, batte imparabilmente Zanin. L'Alessandria insiste nella ricerca del raddoppio-sicurezza. Al 22' Avallone serve, in posizione centrale, Rossi preceduto da Consonni che rimedia. Toccafondi viene chiamato in causa da conclusioni insidiose di Collauto (su punizione al 24') e Lomi (28'), respingendo, altresì, di pugno, prima dell'intervallo, una bordata da oltre venti metri di Zamuner su calcio piazzato. Ripresa con i grigi subito in avanti. Su punizione di Mariotto, assist aereo di Carletti in «zona calda», ma nessun compagno ne approfitta. Due minuti dopo Sacchetti smista in area per Fresta, anticipato, in angolo, da Consonni. Il Como diventa più audace. 11': punizione da venti metri di Consonni e Toccafondi devia con intuito. L'Alessandria non si rinchiude nella propria metà campo. Al quarto d'ora Sacchetti conclude precipitosamente alle stelle, dal limite. I lombardi premono. Al 18' punizione di Collauto respinta corto da Toccafondi, Carletti rimedia in corner. I padroni di casa pungono in contropiede. Al 29' ci prova Argentesi su calcio piazzato: la sfera dà l'illusione del gol sfiorando l'incrocio dei pali. II finale è ad alta densità emotiva. Al 37' Avallone viene espulso e il Como cerca il pareggio. Una punizione, dal limite, di Zamuner è neutralizzata in due tempi da Toccafondi che si ripete al 44' negando il gol a Vignaroli servito esemplarmente da Lomi. La parola di diritto spetta al presidente dell'Alessandria Gino Amisano dopo la sofferta vittoria con il Como (1-0). «La mia contentezza dice il patron dei grigi - è al massino perchè abbiamo disputato una bella partita, meritando la vittoria. Il gol di Fresta è sì un eurogol, come si suol dire, ma ho apprezzato tutta l'azione che ha portato alla marcatura». Il tecnico Motta analizza con obbiettività l'incontro: «Abbiamo ottenuto una vittoria molto importante con grande soddisfazione da parte di tutti.' E per giunta contro un Como che si è presentato in campo con ottime credenziali. Che ci fosse da soffrire lo sapevamo fin dallo scorso mese di luglio». E aggiunge: «L'abbiamo spuntata noi. Gli azzurri ci hanno fatto soffrire fino al termine. Abbiamo realizzato un gran bel gol ed, inoltre, siamo stati capaci di creare altre opportunità. Mi sembra che la squadra abbia fatto qualcosa di buono, nel complesso. L'unico problema degli ultimi venti minuti è stato costituito dai ricambi: erano a disposizione calciatori dalla metà campo in avanti». Sull'arbitro Motta spende poche parole. «Bisogna prenderne atto delle decisioni ed accettare senza protestare inutilmente». L'allenatore pone l'accento su altro aspetto importante. «Il fatto è che il Como non ci stava a perdere e noi abbiamo continuato a lottare , a soffrire cercando azioni in contropiede. Ma ripeto: in squadra c'era qualche giocatore molto affaticato perchè aveva dato moltissimo. Onestamente non avevo sostituzioni all'altezza». Rispetto a Monza, l'Alessandria si è proposta un tantino in maniera diversa. «Tatticamente parlando - precisa Motta contro il Como si è registrato qualche spostamento sul campo. Il nostro primo problema era quello di spegnere la fonte del gioco avversario, ossia Zamuner. Dovevamo tamponare centralmente, aggirare con diagonali gli avversari, ed infatti sia Gutili che Sacchetti hanno assolto molto bene ai compiti loro affidati. Soprattutto nel primo tempo abbiamo sviluppato ottime azioni ed il gol è venuto da una di queste giocate con un cambio in diagonale ed un cross finalizzato dalla bella rovesciata di Fresta. Bravi a tutti i giocatori». Circa l'utilizzo di Gaetano Fontana ancora al palo per acciacchi muscolari, il tecnico dichiara: «Intanto Fontana deve ancora guarire ed andare in condizione. Con lui cercheremo di mettere in campo ugualmente una squadra equilibrata, con un pizzico in più di fantasia e di personalità. Fontana ha oramai abbastanza esperienza, non va guidato moltissmo: fra l'altro conosce bene Mariotto, hanno giocato insieme nella Reggina. Non è che adesso ci aspettiamo che Fontana risolva i nostri problemi. Però potrebbe essere l'elemento che, se sta bene, è in grado di risolvere qualche problemino». Il tecnico fa anche una considerazione. «Contro il Como abbiamo rischiato di giocare senza Ferrarese in dubbio fino ad un'ora prima della gara. Sarebbe stato un guaio». E conclude: «Sono convinto che abbiamo ancora molti margini di miglioramento e stiamo proprio lavorando in questo senso. Tocchiamo ferro: ma a parte la gara di Empoli, la squadra è sempre andata in crescendo». Ed è ufficiale: il difensore Carlo Pascucci è in lista di trasferimento. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) RISULTATI: Carrarese - Saronno 0-0 Empoli - Carpi 1-0 Fiorenzuola - Brescello 2-1 Leffe - Montevarchi 2-2 Modena - Spal 1-2 Monza - Spezia 1-0 Prato – Pro Sesto 0-3 Ravenna - Massese 0-1 CLASSIFICA Fiorenzuola p.19: Empoli, Ravenna, Spal 18. Montevarchi 17: Carpi, Modena 14; Monza, Alessandria, Prato 12; Pro Sesto 11; Saronno 10; Como 9, Massese, Carrarese 8; Brescello, Leffe, Spezia 7. MARCATORI: 6 reti: Balesini (Empoli), 5: Masitto (Carpi, 1); Benfari (Carrarese); Cecconi (Como, 3); Maffioletti (Leffe); Romairone (Modena, 2), 4: Clementi (Fiorenzuola, 1); Paolino (Modena); Califano (Prato); Schwoch (Ravenna); Colacone (Spal); Cecchini (Spezia, 4) Il punto sul campionato Pazzo campionato di C1. Ogni settimana una novità in vetta. E anche cambiamenti sul fondo. Emblematica, in questo senso, la sfida di Ravenna: alla Massese è riuscita quella che tutti avevano etichettato come ‘impresa impossibile’. La squadra ha voluto ‘salvare’ la panchina di Andreazzoli, al quale la società aveva concesso una prova di appello. E così è caduta una delle grandi favorite, scavalcata in classifica da quel Fiorenzuola che ha inguaiato il Brescello (ora ultimo, insieme al Leffe e ad uno Spezia al quale neppure il cambio in panchina pare aver giovato) e si è preparata nel migliore dei modi al confronto di Coppa Italia con l’Inter. Chi non cambia è l’inquilino del secondo posto, quell’Empoli che dopo quattro successi non va oltre lo 0 a 0, ma contro un Carpi che è sicuramente una delle realtà più belle di questa prima fase (salvo smentite già da domenica prossima!). Fra le squadre in rimonta c’è la Pro Sesto, che si è presa il lusso di strapazzare il Prato al ‘Lungo Bisenzio’. C’è chi sale (e l’Alessandria adesso è in questo gruppo), ma anche chi pare aver imboccato una brusca discesa: è il Modena, che dopo Como è riuscito a soddisfare i propositi di ripresa della Spal. (Il Piccolo)