Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
19-11-1995 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Carrarese Calcio 1 - 2 (1 - 0)
RETI: 37. Rossi G.[A] 59. Campioli [Ca] , 92. Benfari [Ca]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Gutili Enrico, Argentesi Giuseppino, Carletti Pierangelo, Avallone Salvatore, Rossi Matteo, Mariotto Massimo, Rossi Giovanni, Notaristefano Egidio [64. Fontana Gaetano], Fresta Salvatore A disp.:(P) Graziani Luca, Lizzani Maurizio, Memmo Massimiliano, Vivani Manuel All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
CARRARESE CALCIO: Rosin, Giannasi, Donà, Salvalaggio, Matteazzi, Maran, Polidori [82. Sala], Superbi, Benfari [90. Conti], Vergassola, Campioli. A disp.: Ceccotti, Pagani, Biagi. All.: Baldini Silvio

Arbitro: Silvestrini Livio (Macerata) [Molari, Menichetti]
Note
Ammoniti: nessuno Angoli: 1-6 Spettatori: 3.000 (2.342 paganti, incasso L. 45.874.000) giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 La sconfitta interna con la Carrarese fa inferocire i tifosi GRIGI, LA DOMENICA PIU' BRUTTA Alessandria, ancora una volta è tutto da rifare Ci eravamo illusi. Tutti, tifosi compresi, mai cosi numerosi al ‘Moccagatta’ in questa stagione. E' bastata una Carrarese ordinata, grintosa, con tanto fiato da spendere fino al 90’ (e anche oltre) per far tornare alla realta - triste, ma vera – di un’Alessandria che balbetta, che si perde in un bicchiere d’acqua, che vive di fiammate improvvise - brevi - alternate a lunghi e preoccupanti vuoti. Dopo dodici giornate i problemi sono sempre i soliti: non un passo in avanti - e viene da pensare che Leffe sia stato, purtroppo, un episodio isolato - se possibile addirittura qualcuno indietro. C’è di che allarmarsi, perchè adesso si sono giocate anche le carte del calciomercato. Ma la situazione non è migliorata: si sono rivisti i difetti di tre settimane fa, con una squadra che a centrocampo non ha fantasia, che insiste in un’azione centrale, anche quando si vede chiaramente che tutti i varchi sono chiusi, e che non sfrutta mai le fasce. Che la tattica debba essere ben diversa lo si è intuito proprio in occasione del gol che ha dato il momentaneo vantaggio. Finalmente - si sono detti in molti - l’avranno capito che si deve insistere spingendo a destra e a sinistra. Niente da fare: solo dieci minuti spumeggianti prima dell’intervallo. Poi il buio più totale: grande confusione, idee annebbiate, una sorta di paura che non è accettabile mai, tantomeno da ‘professionisti seri’. E così una Carrarese sicuramente in crescita, ma non certo irresistibile ha finito per meritare i tre punti. Nel primo tempo trenta minuti senza acuti. Ma con i toscani padrona del centrocampo, con un pressing efficace che l’Alessandria dimostra di soffrire molto. Per i grigi solo un guizzo, al 6’: Giovanni Rossi resiste ad una carica di Maran e verticalizza bene su Matteo. L’idea è buona, la conclusione non forte, facile preda di Rosin. Al 18’ marmiferi vicini al gol: la difesa fatica a liberare l’area, la palla e sui piedi di Superbi che, da 25 metri, scarica un bolide di sinistro. Traversa piena. Il pericolo sembra scrollare i grigi: finalmente si affacciano nella metacampo avversaria con idee più chiare: prima Giannasi libera con affanno, poi la conclusione di Notaristefano è bloccata in presa alta da Rosin. E il momento migliore per i padroni di casa. L’apice al 37’: Avallone scavalca la difesa e apre bene per Gutili sulla fascia sinistra. Dieci metri in progressione, assist millimetrico per la testa di Giovanni Rossi che, ben appostato sul secondo palo, schiaccia in rete: palla sul palo interno e poi alle spalle di Rosin. La Carrarese accusa il colpo, l’Alessandria diventa spavalda. E al 40’ Giovanni Rossi potrebbe raddoppiare: accenno di contropiede, con Matteo Rossi che lancia il suo omonimo. Passaggio perfetto, diagonale di prima intenzione, che attraversa lo specchio della porta. Rosin è battuto, la sfera esce di un soffio a lato. Un minuto dopo un avventato retropassaggio della difesa grigia mette in azione Polidori. Ma questa volta Toccafondi gli prende bene il tempo. Prima dell’intervallo ancora al tiro i grigi: l’azione più bella è quella di Fresta, che semina gli avversari come birilli, ma alza poi la palla di un metro sulla traversa. Ci si aspetterebbe una ripresa in attacco e, invece, l’Alessandria ritorna in campo trasformata. In negativo: con il passare dei minuti scompare dal campo e la crisi si accentua dopo il pareggio della Carrarese. Punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore, che Campioli cerca e poi batte: il tiro non è irresistibile, ma aggira la barriera e batte Toccafondi tutt’altro che immune da colpe. Il portiere prima accenna a spostarsi verso il palo destro, poi inspiegabilmente ritorna al centro della porta, giusto in tempo per veder scivolare in rete la palla calciata dall’attaccante. L’Alessandria è k.o.: avrebbe davanti ancora mezzora per provare ad incrementare il vantaggio, ma gli undici in campo si muovono senza la minima traccia di schema, disordinatamente, sempre in affanno, con inutili lancio in zone del campo sguarnite e regolarmente superati dagli avversari. Motta inserisce Fontana, ma il giocatore evidenzia tutte le carenze di una condizione neppure al 50 per cento. E cosi la Carrarese spadroneggia. Al 70’ la sventola di Donà da 20 metri è alzata sulla traversa da Toccafondi. I padroni di casa si vedono solo al 79’: Fresta ha un ottimo pallone, entra in area, salta un avversario, ma poi si esibisce in un tiro tutto da dimenticare. Il pubblico fischia - a ragione - e la contestazione esplode al 92’: Benfari sfugge per la prima volta alla guardia di Ferrarese, ma purtroppo è quella decisiva. Anche perchè nessun compagno della difesa è pronto a chiudere e, anzi, il centravanti ha il tempo di notare l’indecisione di Toccafondi (che prima accenna l’uscita e poi torna sui suoi passi) e infilarlo così in scioltezza, con un bel diagonale. Gli uomini in casacca gialloblu si abbracciano, quelli in maglia grigia possono solo chiedere scusa ai tremila che hanno avuto fiducia. E sono stati ripagati con un’altra delusione. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Grigi in vantaggio con Giovanni Rossi, nella ripresa Campioli e Benfari trascinano i toscani ALESSANDRIA KO AL MOCCAGATTA SENZA LOTTARE In pieno recupero passa la Carrarese, Motta rischia la panchina Inaspettato capitombolo casalingo dei grigi che danno via libera ad una ordinata ed attenta Carrarese vittoriosa con il punteggio di 2-1. I padroni di casa hanno disputato una pessima partita suscitando le ire dei tifosi che, al triplice fischio finale, hanno vivacemente ed a lungo contestato l'allenatore Gianfranco Motta. Una decisione sulla sorte del tecnico dell'Alessandria si avrà oggi dopo una riunione del consiglio di amministrazione, presente anche il direttore sportivo Renzo Melani. Eppure la gara di ieri, nonostante la giornata «storta» di più di un giocatore, sembrava incanalata verso un successo, non legittimo, ma utile per la classifica. Invece, in vantaggio nel primo tempo, i padroni di casa, subita la rete del pareggio su calcio piazzato, sono andati progressivamente alla deriva fino al punto da incappare, nei minuti di recupero, nel raddoppio della squadra toscana. L'inizio è sonnolento. Con i toscani a giostrare a centrocampo ed i grigi a studiarne le opportune contromisure. Ma i brividi, e non soltanto per il freddo, arrivano per il pubblico alessandrino. 18': su servizio smarcante di Benfari, capitan Superbi, da oltre venti metri, lascia partire un bolide che si stampa sulla traversa. L'Alessandria viaggia a ritmi lenti stentando a costruire azioni efficaci. Dopo la mezz'ora, Mariotto e compagni ingranano la giusta marcia ed al 37' passano a condurre. Avallone serve sulla sinistra Gutili che galoppa verso il fondo e centra: sul dosato pallone, interviene Giovanni Rossi che batte imparabilmente Rosin. Tre minuti dopo, ancora Giovanni Rossi in evidenza, ma il suo tiro, in diagonale, lambisce il palo e Notaristefano (41') manda la sfera oltre la traversa da fuori area. Al 47' dopo un tentativo infruttuoso di Fresta, cross dalla sinistra di Gutili e per un soffio Matteazzi anticipa di testa su Giovanni Rossi pronto alla deviazione in fondo alla rete. Ripresa ancora di marca alessandrina. Fresta, al 2', impegna in due tempi Rosin; al 4' Avallone ruba palla a Dona e porge a Giovanni Rossi che esegue precipitosamente e in maniera maldestra. I grigi sembrano controllare la gara. Ma è un'illusione. 14': fallo di mano commesso, ad una ventina di metri dalla porta alessandrina, da Mariotto. Campioli, con destrezza, di destro aggira la barriera e con una pallone niente affatto forte insacca alla sinistra di Toccafondi. L'Alessandria incassa il colpo e non riesce a reagire. La Carrarese è padrona del campo anche se l'occasione per vincere capita ai grigi. 34': Matteo Rossi vede libero sulla sinistra Fresta e lo serve: finta dell'attaccante che mette fuori causa Giannasi, ma tiro «sporco», e Rosin para senza difficoltà. In pieno recupero, gli ospiti, che non hanno mai rinunciato ad attaccare, si assicurano i tre punti. In contropiede Vergassola serve rasoterra Benfari che, in corsa, brucia Ferratrese e Toccafondi segnando. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) Assembramento subito a fine partita: centinaia di tifosi si precipitano contro la rete che divide lo spazio percorribile verso le tribune dagli spogliatoi. Obbiettivo ò Gianfranco Motta. Ai cori contro il tecnico («Motta vattene», «Basta con l'Alessandria»), si aggiungono elogi cantati verso il presidente Amisano. «Gino, Gino» inneggiano gli sportivi invitando il «patron» ad assumere la decisione di esonerare l'allenatore. Gli animi sono esacerbati dalla sconfitta contro la Carrarese ma ancora più dal non gioco, o quasi, espresso dall'Alessandria. In attesa di provvedimenti (Amisano domani è impegnato ad una mostra mercato di attrezzature per ciclo e moto), la parola al presidente, scuro in volto: «Non stiamo in piedi. E' inutile spendere soldi al mercatino di novembre e poi avere risultati come questi. Non li vedo preparati, sono stanchi, quasi seduti per terra. Altro che irritarsi. Non posso accettare un tale tipo di gioco da una squadra come quella vista contro la Carrarese. E'una vergogna lo spettacolo offerto al pubblico». «E pensare - aggiunge Amisano - che sugli spalti c'era una partecipazione notevole di sportivi. Non so di chi è la colpa. Ma io come responsabile presidente dell'Alessandria mi sento in dover di chiedere pubblicamente scusa ai tifosi. Anch'io ho delle colpe ma la squadra contro i toscani ha proprio dimostrato il niente». Il presidente è infuriato. «Sono già sceso nello spogliatoio ed ho fatto le mie rimostranze al tecnico ed ai giocatori. Guardate la Carrarese. Alla fine della partita i giocatori toscani correvano ancora come se l'incontro fosse iniziato da pochi minuti. E noi non c'eravamo proprio. Fino a quando è rimasto in campo Notaristefano, il centrocampo ha tenuto bene. Poi tutto si è sfasciato». Prova di appello, presidente? «Quali prove. Che cosa devo fare? Valuterò con riflessione insieme agli altri dirigenti ed a Renzo Melani. Sulla partita soltanto negli ultimi venti minuti del primo tempo ci siamo espressi come si conviene ad una squadra del nostro calibro. Ma se sulla carta siamo più forti, sul campo ci siamo dimostrati lenti come le lumache». Per l'allenatore Gianfranco Motta una domenica «nera». «Nessuna giustificazione esordisce il tecnico -. Abbiamo giocato male e perso. Giustificata la contestazione anche se nei miei confronti una specie di prevenzione fin da quando sono arrivato un anno fa. La colpa è soprattutto mia e della squadra. Siamo ritornati a vedere l'Alessandria di qualche settimana addietro. Appena subito ii gol ci blocchiamo, non capisco per quali motivi. Forse è una questione caratteriale ma di sicuro così non si fa strada. Io attendo con serenità le decisioni della società, unico organismo che può valutare se ho lavorato bene o male. Ma credo nella mia attività che intendo svolgere, da sempre, nel miglior modo possibile. Andremo ad analizzare la gara contro la Carrarese per studiarne i risvolti negativi e trarne utili indicazioni». (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Roberto Gelato) RISULTATI: Brescello – Como 0-1 Massese – Spezia 2-0 Modena – Leffe 2-1 Montevarchi – Ravenna 2-0 Prato – Monza 0-0 Pro Sesto – Carpi 1-1 Saronno – Empoli 0-0 Spal – Fiorenzuola 1-1 CLASSIFICA: Fiorenzuola, Spal p. 23; Empoli, Ravenna 22; Montevarchi, Modena 20; Como 18; Carpi, Monza 17; Carrarese, Alessandria, Prato 15; Massese 14; Saronno, Pro Sesto 12; Leffe 10; Brescello 9, Spezia 8. MARCATORI: 8 reti: Benfari (Carrarese) 7: Cecconi (Como, 3); Maffioletti (Leffe) 6: Balesini (Empoli), 5: Cancellato, Masitto (Carpi, 1); Clementi (Fiorenzuola, 1); Romairone (Modena, 2); Giorgio (Monza); Califano (Prato). Il punto sul campionato In vetta restano in due: Spai e Fiorenzuola dividono tutto (gol e punti), compreso il primato. Per il momento, invece. il Ravenna scivola al secondo posto, battuto da un Montevarchi che, con questi tre punti riscatta subito lo stop di Como e, insieme al Modena, si conferma ‘rivelazione’ del girone di andata. Al suo fianco, appunto, la squadra modenese, che ha rischiato grosso con il Leffe, ma nella ripresa e riuscita a ribaltare la situazione. Alle zone alte si avvicina anche il Como, che prosegue la serie positiva espugnando il campo del Brescello, penultimo della classe, al quale il cambio tecnico pare non aver ancora giovato. Alle spalle degli emiliani solo lo Spezia, battuto nel ‘quasi derby’ che permette, invece, alla Massese di staccarsi di nuovo dalle ‘zone calde’. L’Empoli non va oltre il pareggio a Saranno, ma il punto basta per raggiungere il Ravenna in seconda posizione. Prato e Carrarese acciuffano l’Alessandria, Monza e Carpi fanno un altro piccolo passo in avanti. Al contrario dei grigi, però, verso l’alto. (Il Piccolo)