Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
26-11-1995 - Giornata: 13 - Carpi - Sandro Cabassi


Carpi AC - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Lizzani Maurizio, Gutili Enrico, Avallone Salvatore, Carletti Pierangelo, Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo [75. Venturi Mauro], Notaristefano Egidio, Rossi Giovanni [86. Vivani Manuel], Fontana Gaetano, Fresta Salvatore A disp.:Cappella Alessio, (P) Graziani Luca, Memmo Massimiliano All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
CARPI AC: Ripa, Sarracino, Faccio, Terraciano, Leonardi, Sala, Lunardon [55. Spatari], Antonioli, Cancellato, Masitto, Corradi [70. Centi]. A disp.: Castefidardo, Bianchini, Pulga. All.: De Biasi Gianni

Arbitro: Apricena Matteo (Firenze) [Zinzi, Perillo]
Note
Ammoniti: Avallone [A], Gurili [A], Notaristefano [A], Cancellato [C]. Angoli: 10-6 Spettatori: 1.000 Cielo coperto, leggera pioggia, terreno allentato. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 II nuovo ‘ciclo’ inizia con tiri punto, meritato, a Carpi GRIGI AVVISAGLIE DI RIPRESA Si notano già i primi effetti della ‘cura; Ferrari, ma c’è ancora molto da lavorare L’era Ferrari inizia con un punto. Meritato, anche se al ‘Cabassi’ l’Alessandria ha palesato ancora, a tratti, antichi difetti. Eliminarli è compito - più difficile - che ora attende il nuovo tecnico. C’è da cancellare quella paura che, ogni tanto, annebbia le idee e manda in confusione fa difesa. C’è da costruire di più a centrocampo (dove, va detto, si è notata l'assenza di Mariotto), c’è da provare ad offendere con maggiore determinazione, insistendo nell’uno contro uno che, invece, a Carpi è mancato. Ferrari lo sa e da domani pomeriggio imposterà il lavoro anche su questo. Ai grigi, comunque, il merito di essere la prima squadra ad aver bloccato l’attacco - il più prolifico del girone - dei biancorossi, ieri per la prima volta all’asciutto davanti al loro pubblico. Se si fosse osato di più, insistendo sui ritmi dei primi venti minuti, la gara avrebbe anche potuto assumere un volto diverso Ma è anche questo un difetto che Ferrari proverà subito a correggere. Spazio alla cronaca: nel primo tempo Alessandria bella fino al 20’, Carpi per gli altri 25 minuti. E cosi le occasioni più limpide sono per i padroni di casa e Toccafondi, alla mezzora, deve ‘volare’ per alzare sulla traversa l’insidioso colpo di testa di Sala. E pensare che la partenza è tutta di marca grigia: ci si aspetta un Carpi aggressivo e. invece, sono gli uomini di Ferrari a prendere subito in mano il pallino, padroni a centrocampo e spavaldi sulle fasce. Gli attacchi alla porya difesa da Ripa fruttano, però, solo due angoli consecutivi e un tiro, centrale, di Notaristefano, bloccato dall’estremo difensore. Al 20’ Argentesi prova una conclusione velleitaria, direttamente su punizione da 40 metri: la palla è nettamente a lato. L'Alessandria rallenta e il Carpi cresce. E al 21’ i biancorossi - fino a questo momento ben controllati - si affacciano per la prima volta nella metacampo avversaria: è subito brivido, sulla conclusione dai venti metri di Antonioli che Gutili tocca in angolo. Il Carpi insiste; schemi semplici, ma efficaci, e rapide triangolazioni, che creano qualche affanno di troppo nella retroguardia grigia. Al 31' un affondo sulla destra frutta un angolo: lo batte Antonioli sul secondo palo Saia colpisce a botta sicura e Toccafondi s’inarca, con ottima scelta di tempo, alzando la sfera con la punta delle dita quel tanto che basta per toglierla dall’angolino alto. E Sala prova anche la conclusione di piede: ancora una volta a pennellare il traversone in area e Antonioli. il difensore colpisce la sfera di piatto destro e la manda a fil di palo. Siamo al 44’, un minuto dopo è l’Alessandria ad avere l’occasione giusta: dal limite il tiro di Matteo Rossi, che costringe Ripa ad allungarsi sulla sinistra e neutralizzare - in angolo - questo tentativo. il Carpi, però, vuole i tre punti e, prima di tutto, quel gol che nelle gare casalinghe, fino alla sfida con i grigi, non era mai mancato. E cosi, già in avvio di ripresa, Cancellato e Masitto prima dettano e poi ‘coinvolgono’ nella manovra anche Lunardon: la conclusione è affidata a lui, finisce fuori dallo specchio della porta difesa da Toccafondi. Finalmente i grigi tornano a sfruttare le fasce: azione in velocità e ultimo passaggio per Fontana, che prova la conclusione in diagonale. Buona l’intuizione, meno brillante il tiro. Forse allarmato da questa incursione alessandrina, De Biasi prova a mettere in difficoltà gli avversari con una terza punta: entra Spatari – prelevato a novembre dal Chievo, via Brescello - e il Carpi insiste in avanti, anche se per Toccafondi c’è solo ordinaria amministrazione. Al 75' applausi per Matteo Rossi, che difende caparbiamente un pallone e quasi dall’altezza della linea di fondo, scodella un assist per il suo omonimo Giovanni. L’attaccante, sul secondo palo, e puntuale all’appuntamento con la palla, ma il suo colpo di testa esce di poco sull’esterno della rete. Due minuti dopo ci prova Masitto: punizione da 25 metri, con deviazione della barriera che spiazza Toccafondi. Ma, per fortuna, il tocco cambia anche la traiettoria della sfera: fuori bersaglio. All’81’ l’occasione più ghiotta per il Carpi. Una grossa ingenuità, in area, di Carletti mette Cancellato in condizione di calciare a colpo sicuro da un paio di metri. Toccafondi è battuto, ma sulla linea bianca c’è Notaristefano, che spazza via la sfera. Lo scampato pericolo ‘scrolla’ l’Alessandria per due volte proprio Notaristefano torna nei suoi 'panni' originali di suggeritore e imbecca prima Fresta (tiro cross bloccato da Ripa) e poi Gutili, che salta bene tre avversari, si accentra e prova un pallonetto che è di poco fuori bersaglio. C’è ancora un brivido all’87’ sugli sviluppi di una punizione battuta da Cancellato sulla quale la difesa, inspiegabilmente, si addormenta e per poco Spatari non va alla conclusione. Poi - complice il buio che avvolge il ‘Cabassi’ - nessuno affonda piu. E il pareggio, tutto sommato, piace. Tanto al Carpi come all'Alessandria. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Dopo il cambio del tecnico, l'Alessandria pareggia 0-0 sul terreno del Carpi FERRARI CONQUISTA SUBITO UN PUNTO Salvataggio di Notaristefano sulla linea di porta Finisce 0-0, un risultato che accontenta entrambe le squadre, anche se il Carpi rispetto all'Alessandria è andato più vicina al gol. Partiva bene la squadra piemontese poi i padroni di casa salivano in cattedra senza però trovare l'acuto vincente. L'Alessandria al Cabassi era priva di Ferraresi e Mariotto ma trovava un Carpi anch'esso menomato per le assenze dei tre squalificati Pantanelli, Lanna e Longhi. La squadra di Ferrari, neo tecnico dei grigi, rompeva subito gli indugi rendendosi pericolosa al 5' quando Notaristefano dal limite dell'area lasciava partire un sinistro che Ripa bloccava a terra. Intraprendente e combattiva l'Alessandria assumeva fin dalle prime battute il comando delle operazioni. Più aggressiva e tonica la formazione piemontese costringeva il Carpi ad una fase iniziale di puro contenimento anche se il dominio tattico dei grigi non coincideva con azioni offensive di una certa pericolosità. Il centrocampo, soprattutto, era il settore più positivo della squadra di Ferrari, mentre il Carpi non riusciva a mettere in movimento i rapidi Masitto e Cancellato. Per vedere il Carpi dalle parti di Toccafondi bisogna aspettare il 20' quando prima Cancellato e poi Terracciano si vedevano respingere due conclusioni da distanza ravvicinata. Al 30' un'azione che ha fatto gridare al gol: Corradi dalla bandierina pescava libero sul secondo palo Sala il cui colpo di testa era alzato sopra la traversa da un prodigioso colpo di reni del portiere. Ripresosi dallo sbandamento iniziale il Carpi aumentava il ritmo e al 32' Masitto costringeva ancora Toccafondi ad una parata a terra. Analoga azione al 36' ma stavolta Masitto, leggermente decentrato sulla destra lasciava partire un diagonale con scarsa mira. L'Alessandria arretrava vistosamente il baricentro del gioco e al 43' ancora un inserimento dalle retrovie di Sala creava panico nella retroguardia piemontese. Il suo tocco ravvicinato di piatto destro finiva per accarezzare la base del montante. Prima dello scadere l'Alessandria si rifaceva vedere dalle parti di Ripa e un bel tiro da fuori di Matteo Rossi costringeva il portiere a deviare in angolo. Nella ripresa il copione della partita non cambiava di molto rispetto al finale del primo tempo. Al 1' Lunardon si girava bene ma il suo tiro finiva alto. Le due squadre compivano un gran lavoro a centrocampo senza però trovare varchi nelle opposte retroguardie. L'Alessandria al 25', con Giovanni Rossi, incornava di poco a lato su cross proveniente dalla destra di Matteo Rossi. Il Carpi rispondeva al 26' con Masitto il cui tiro su punizione veniva deviato dalla barriera e per poco non si insaccava. Al 35' l'occasione più ghiotta della gara sui piedi di Cancellato che sugli sviluppi di un calcio d'angolo si vedeva capitare la palla tra i piedi e a colpo sicuro scagliava verso la porta. Toccafondi era battuto ma sulla linea Notaristefano riusciva a ribattere salvando poi la porta dalla zampata di Spatari. Al 40' un colpo di testa di Spatari non trovava pronto nessun compagno alla deviazione vincente. L'ultimo sussulto era dell'Alessandria: al 45' Fresta lanciato verso la porta veniva anticipato da un un'uscita di piede di Ripa, fuori area. (La Stampa - Ed. Sport - Carlo Alberto Razzoli) Piccolo passo in avanti dei mandrogni, che a Carpi conquistano un punto importante "QUANTA FATICA DOVER RICOMINCIARE" Ferrari severo: vanno eliminate molte incertezze Il tecnico Enzo Ferrari può ritenersi soddisfatto. L'Alessandria ha ottenuto al «Cabassi» di Carpi un punticino utile per la classifica e il morale. Certo, i grigi devono ancora migliorare sul piano del gioco, ma si è già notato qualche progresso rispetto al passato. «Abbiamo cominciato l'incontro con buona personalità dice il neo allenatore -. I ragazzi hanno cercato di fare ciò che avevo chiesto, e ci sono riusciti in parte. Poi, è subentrato un pizzico d'affanno: difensori e centrocampisti hanno gestito male il possesso di palla, sbagliando troppi rilanci e favorendo le azioni del Carpi. Bisogna lavorare per eliminare queste incertezze, che potevano costare care». Ferrari promuove invece gli attaccanti, che hanno fatto movimento ma non sono quasi mai arrivati alla conclusione. «Non era facile trovare varchi con gli aitanti marcatori emiliani - sostiene il trainer -. Fra l'altro, le limitate dimensioni del terreno di gioco penalizzavano le azioni offensive. Vorrei però che le punte provassero con maggiore continuità il dribbling "uno contro uno", anche a costo di sbagliare. Ripeto, è necessario avere più convinzione e cattiveria in zona-gol». La «prima» di Enzo Ferrari sulla panchina dei grigi poteva essere rovinata dall'arbitro, che ha richiamato il mister, colpevole di aver protestato in modo eccessivo per una punizione a metà campo accordata al Carpi. «In serie C, le "giacchette nere" sono più severe rispetto alle altre categorie professionistiche - dice ancora il trainer -. Lo avevo già sperimentato in passato, subendo due espulsioni. Nel massimo campionato, invece, non sono mai stato allontanato anzitempo dalla panchina». Tornando alla gara, il presidente Gino Amisano elogia le due squadre, e ricorda che «in casa il Carpi aveva sempre segnato, e si era imposto nettamente su avversarie di valore. Se oggi non ce l'ha fatta, è merito dell'Alessandria che ha disputato una discreta partita». «Dopo i venti minuti iniziali, speravo addirittura di portare a casa i tre punti - aggiunge il "patron" dei grigi -. Invece, il Carpi ha reagito, e ci ha messo in difficoltà con le incursioni dei due attaccanti, Masitto e Cancellato, davvero temibili». Nell'Alessandria, sono piaciuti Gutili e Giovanni Rossi, mentre capitan Fontana ha alternato iniziative pregevoli a momenti di pausa. «L'infortunio lo ha tenuto lontano dal campo per troppi mesi - commenta Ferrari -. Ma è un giocatore straordinario, e lo dimostrerà nel prosieguo della stagione. A Carpi si è mosso benino: da lui, però, pretendo molto di più». Chi ha invece imparato presto la «lezione» è Gutili, che ha imperversato sulla fascia sinistra, ed è andato anche al tiro in due occasioni, con scarsa fortuna. «Il tecnico mi ha detto di spingere senza paura, e ho cercato di accontentarlo - afferma l'ex pistoiese -. Ritengo comunque che non si debbano valutare le prestazioni dei singoli, ma quella globale della squadra, che sta crescendo e può ancora inserirsi tra le protagoniste del campionato». (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Massimo Delfino) RISULTATI: Brescello – Massese 2-2 Carrarese – Spal 0-0 Como – Pro Sesto 3-1 Fiorenzuola - Prato 1-1 Leffe - Empoli 1-1 Monza – Modena 2-2 Ravenna - Saronno 2-1 Spezia – Montevarchi 0-2 CLASSIFICA: Ravenna p. 25; Fiorenzuola, Spal 24; Empoli, Montevarchi 23; Como, Modena 21; Carpi, Monza 18; Carrarese, Alessandria, Prato 16; Massese 15; Saronno, Pro Sesto 12; Leffe 11; Brescello 10; Spezia 8 MARCATORI: 9 reti: Cecconi (Como, 4), 8: Benfari (Carrarese) 7: Maffioletti (Leffe), 6: Balesini (Empoli); Clementi (Fiorenzuola, 1); Lorenzini (Massese , 2); Schwoch (Ravenna) Il punto sul campionato dei tre nuovi tecnici che ieri hanno debuttato sulle panchine di Ravenna, Alessandria e Spezia. Meglio di tutti è andata a Rumignani: il 2 a 1 sul Saranno permette ai romagnoli di ritornare in vetta, sfruttando anche il mezzo passo falso di Fiorenzuola e Spal: gli emiliani rischiano con il Prato, a bersaglio per primo, e solo nella ripresa evitano uno stop pesante. E la Carrarese spumeggiante mette le briglie anche agli uomini di Bianchetti. L’accoppiata che, fino alla vigilia di questo tredicesimo turno, era alla guida della C1 scivola cosi in seconda posizione. Distanze ravvicinate, comunque: tra la prima e le seconde una lunghezza, lo stesso ‘spazio’ tra il tandem Spal – Fiorenzuola e il duo in terza posizione: l’Empoli, fermato sul pari a Leffe, e raggiunto da un Montevarchi che castiga lo Spezia, rende amaro l’esordio di Carpanesi e, soprattutto, conferma di trovarsi a suo agio tra le ‘grandi’. A ridosso del podio ecco il Como: sotto di un gol, rimonta e travolge la Pro Sesto. Pareggi a Brescello e Monza, con grandi rimonte delle squadre di casa. Ma al Modena (2 a 2 a Monza) il punto serve per restare li, a un passo dai play off. (Il Piccolo)