Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
17-12-1995 - Giornata: 16 - Saronno - Stadio Comunale


Saronno SC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 56. rig. Lugnan [Sa] 8. Rossi M.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Gutili Enrico, Mariotto Massimo, Carletti Pierangelo, Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo, Notaristefano Egidio [65. Livon Peter], Avallone Salvatore, Fontana Gaetano, Fresta Salvatore [75. Nepa Fabio] [87. Venturi Mauro] A disp.:Giraldi Daniele, (P) Graziani Luca All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
SARONNO SC: Spinelli, Sironi, Grossi [27. Mondoni], Occhioni, Ottolina, Vanali, Lugnan, Giani, Terraneo, Marziano [46. Pozzi][79. Bogdanov], Cattaneo. A disp.: Biasetto, Ricci. All.: Bersellini Eugenio

Arbitro: Papini Vittorio (Perugia) [Rella, Gasperini]
Note
Espulso 58. Mariotto [A]. Ammoniti: Occhioni [P], Sironi [P], Carletti [A], Avallone [A]. Angoli: 6-3. Spettatori: 1.700. Cielo coperto, terreno allentato. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 Va ancora troppo a corrente alterna l'Alessandria PARI MA SENZA CONVINCERE Pesano ancora troppo il fattore psicologico e le mille paure senza senso Siamo alle solite: in vantaggio dopo solo otto minuti, contro un avversario sicuramente alla portata dei grigi, con tutte le condizioni per giocare in tranquillità e provare a colpire in contropiede. La situazione ottimale per cercare di strappare tre punti ad un Saronno dal gioco - almeno nei primi 45 minuti - abbastanza prevedibile. E, invece, dopo l’intervallo l’Alessandria è tornata in campo con quella maledetta paura che annebbia le idee e finisce per favorire lo sparring partner. I lombardi sono cresciuti e i grigi si sono spenti: verso la porta difesa da Spinelli solo un paio di tiri, quando già la squadra era in inferiorità numerica per l’espulsione di Mariotto. Un rigore evitabile, il rischio anche di andare sotto (se non fosse staro annullato, peraltro giustamente, il gol di Terraneo), ancora molta, troppa confusione, anche - e soprattutto – in avanti, dove c’è da augurarsi che la sosta giovi a un Fresta irriconoscibile rispetto alle prime giornate. Gara dai due volti: meglio l’Alessandria nella prima frazione. Saronno padrone del gioco nella seconda. Otto minuti di ‘prove generali’. Poi, al primo vero affondo, l’Alessandria colpisce: è Mariotto ad avviare la manovra, appoggiando a Fontana che, di prima, con un passaggio da manuale, mette in azione Matteo Rossi. Dal limite dell’area il tornante grigio ha il tempo per girarsi (senza l’assillo del suo marcatore, inspiegabilmente fermo ad osservare), aggiustare la mira e, con un rasoterra, mandare la sfera nell’angolino basso alla destra di Spinelli. Il Saronno prova a reagire, ma il suo gioco è molto prevedibile, con schemi ripetitivi, imperniati sui lanci di Occhioni in avanti dove, a turno, Terraneo, Lugnan e Cattaneo prova a saltare gli avversari di turno. Gli unici pericoli arrivano, però, su calci piazzati: al 18’ batte Terraneo dal limite, respinge la barriera e la sfera è sui piedi di Lugnan, che la calcia direttamente tra le braccia di Toccafondi. Un minuto dopo è Cattaneo a provare la trasformazione dal limite: il pallone, questa volta, perfora i cinque uomini in casacca grigia, ma è ancora facile preda dell’estremo difensore alessandrino. Alla mezzora sull’angolo battuto dalla destra da Fontana, la difesa si salva non senza affanno. E al 34’ e Terraneo, servito da Lugnan, a calciare in corsa sull’esterno della porta difesa da Toccafondi. Prima dell’intervallo si registra ancora una puntata dell’Alessandria in avanti, che sortisce il secondo angolo. Lo batte Fontana, Matteo Rossi prova il bis personale, ma è Sironi a spazzare via una palla pericolosa. Quindici minuti di pausa e la partita cambia: evidentemente Berseilini, negli spogliatoi, cerca di scuotere i suoi. Con le parole giuste, perche al 51’ i biancoazzurri (per l’occasione in casacca rossa) vanno vicinissimi al pareggio: la punizione della destra di Cattaneo è destinata all’incrocio dei pali senza il volo provvidenziale di Toccafondi, che toglie letteralmente la sfera dalla rete e, con la collaborazione di Carletti, completa il disimpegno. Al 56’, però, l’Alessandria capitola: Fresta viene in contatto con Mondoni, il difensore del Saronno finisce a terra e l’arbitro, questa volta, è a pochi passi dall’azione e decreta il penalty fra le proteste dei giocatori in maglia grigia. Lo batte Lugnan - fino a quel momento molto ‘opaco’ - il portiere dell’Alessandria intuisce la traiettoria, sfiora la palla, ma non riesce ad intercettarla. E l’1 a 1 e dopo meno di due minuti, con gli avversari caricati, ecco la seconda ‘tegola’: Mariotto espulso per aver tentato di ‘bloccare’ una decisione del signor Papini, forse intenzionato ad ammonire Fresta. E, invece, sul taccuino dei cattivi finisce il centrocampista: cartellino rosso e Ferrari, in panchina, non fa nulla per nascondere la sua rabbia. Non basta: al quarto d’ora grosso pericolo sul tiro di Lugnan, troppo libero da controlli, che da ottima posizione scaraventa sul fondo la più ghiotta delle occasioni. L’Alessandria rischia di andare sotto al 64’: passaggio smarcante, in profondità, di Mondoni che fa proseguire Lugnan: il suo diagonale sembra destinato ormai ad insaccarsi, ma Terraneo vuole essere sicuro che la palla finisca in rete e cosi si produce in una seconda deviazione. Peccato, però, che il guardialinee avesse già segnalato la posizione di offside proprio di Terraneo. Ferrari, a questo punto, prova l’unico cambio tattico possibile, inserendo Livon a fare il libero e avanzando Argentesi. Esce anche un Fresta ancora molto scialbo e, al suo posto entra il debuttante Nepa. E Bersellini inserisce solo all’80’ il giocatore a detta dei tifosi lombardi piu pericoloso, il bulgaro Bogdanov. Il Saronno, dunque, prova a vincere, ma l ’Alessandria, pur con difficoltà e brividi, riesce ancora a difendersi. In un caso, all’ 83’, si porta in avanti e sulla punizione battuta, dalla sinistra, da Fontana, la deviazione di Argentesi è alta. Ancora un rischio un minuto dopo: il diagonale di Mondoni attraversa tutta l’area e la palla danza davanti alla porta difesa da Toccafondi senza che Terraneo arrivi in tempo per la deviazione. E' l’ultimo pericolo: nel finale ci sono anche cinque minuti per Venturi, ma a quel punto non si affonda più. Si toma a casa con un punto, il quinto della gestione Ferrari. Ma il lavoro da svolgere, per il momento, non accenna a diminuire. Anzi. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) In vantaggio l'Alessandria raggiunta a Saronno DOPO UN BUON PRIMO TEMPO I GRIGI RISCHIANO IL KAPPAO' Primo tempo disinvolto, ripresa rinunciataria. Ecco i due volti mostrati dall'Alessandria contro il Saronno. E' finita con la divisione dei punti. Un po' di fortuna in più e i padroni di casa avrebbero potuto conquistare la posta piena. I grigi viaggiano ora a centro classifica, a dieci punti dalla capolista Ravenna (che ha pareggiato a Modena) e a nove dai fanalini di coda Leffe e La Spezia, entrambi sconfitti, rispettivamente a Prato e a Carrara. Il Saronno in classifica è a tre punti dall'undici piemontese, a quota diciassette. L'Alessandria di Ferrari ha palesato i soliti problemi di concentrazione, soprattutto nella seconda parte della gara, quando i biancocelesti di casa li hanno costretti sulla difensiva non riuscendo mai a rendersi pericolosi, anche dopo aver subito la rete del pareggio. Da quel momento in poi è stato un autentico assedio, con in mezzo anche un gol annullato al Saronno per un fuorigioco ritenuto passivo dai padroni di casa ma che l'arbitro ha ritenuto di punire. Inizio gara favorevole all'Alessandria, che al primo affondo passa in vantaggio. E' il solito Matteo Rossi, che, recuperata palla, lascia partire dal limite dell'area un gran tiro che si insacca alla destra di Spinelli. Il Saronno reagisce, pian piano sale di tono ma riesce solo a racimolare qualche punizione dal limite che però non impensierisce troppo Toccafondi. Altra musica nella ripresa: già al 48' Terraneo manda a lato un diagonale dal limite, e 3' più tardi Cattaneo, su punizione dal vertice destro dell'area di rigore, coglie in pieno l'incrocio dei pali. Sono le prove generali del gol che arriva al 56': Mondoni viene atterrato in area da Fresta, l'arbitro indica il dischetto del rigore. Il penalty è trasformato da Lugnan con un potente tiro. Il gol non placa i padroni di casa, che spingono ancora sull'acceleratore. Al quarto d'ora Lugnan, da posizione favorevole, spreca una clamorosa palla gol a due passi da Toccafondi; quindi, al 64', l'episodio contestato dai padroni di casa. Mondoni serve Giani in piena area, tocco delizioso a superare Toccafondi in uscita e Terraneo proprio sulla linea mette dentro un pallone che stava comunque già entrando in rete. Il direttore di gara annulla per off-side fra le proteste dei locali. Non cambiano le cose fino al 90', in pieno recupero l'ultima occasione capita ad Ottolina che di testa manda a lato di poco. (La Stampa - Ed. Sport - Stefano Biserni) Lo sfogo dell'allenatore al termine del match con il Saronno. I grigi deludono nella ripresa FERRARI: UN ARBITRAGGIO A SENSO UNICO Il solito Rossi in gol, ma manca la concentrazione La solita Alessandria «a due facce» regala un punto al Saranno e deve rinviare ancora la risalita verso le zone alte. Il tecnico Enzo Ferrari ha un diavolo per capello, e a fine gara non risparmia critiche ai giocatori e all'arbitro, accusato di aver fischiato a senso unico contro i grigi. «Ho contato venticinque punizioni ai nostri danni, molte delle quali al limite dell'area - afferma il tecnico -. E' inaudito spezzettare le azioni ad ogni contatto veniale. Ripeto da un mese che le giacchette nere della terza serie sono troppo fiscali. Con questo sfogo non intendo però giustificare la prova scadente dei ragazzi, nel secondo tempo: avevamo in pugno la gara, ma abbiamo commesso errori clamorosi». Sia chiaro, l'Alessandria non aveva esaltato nei 45' iniziali, ma era passata in vantaggio con un bel gol di Matteo Rossi e aveva controllato senza patemi la sterile reazione dei locali, che lanciavano in area innocui palloni dalla trequarti. Ci si attendeva il «colpo di grazia» a un Saranno inconsistente. Purtroppo, però, dallo spogliatoio è uscita una squadra con le idee confuse, che si è fatta schiacciare dai lombardi. Ormai, il ritornello è ben noto. «In difesa, siamo andati in affanno - dice Enzo Ferrari -. Carletti e Ferrarese sono stati spesso in difficoltà, mentre Gutili ha fatto un passo indietro rispetto alla partita con la Pro Sesto. I centrocampisti e gli attaccanti non hanno invece sfruttato un paio di occasioni in superiorità numerica e non hanno avuto la necessaria personalità per far girare la palla. Mancano tranquillità e convinzione: il pallone scotta tra i piedi dei giocatori che sbagliano cose elementari». Anche la condizione fisica non ò sembrata ottimale. «E' vero, la sosta giunge opportuna per intensificare la preparazione - aggiunge l'allenatore -. Fresta, ad esempio, ha bisogno di riposo, altri devono lavorare Capitan Fontana si è mosso bene, ma non è stato supportato dai compagni a fondo per acquisire il ritmo dei 90 minuti». Tornando alla gara di Saronno, Ferrari ribadisce che «si è persa un'occasione importante per dare una svolta alla stagione. Ma quando siamo rimasti in inferiorità numerica per l'ingenua espulsione di Mariotto, ho persino temuto di perdere. Per fortuna, è stata giustamente annullata una rete ai lombardi: in quel momento, ho pregato S. Antonio perché l'arbitro si avvedesse del fuorigioco, e così è stato. Poi, negli ultimi 15', la squadra si è disposta bene in campo e non ha corso particolari rischi. Paradossalmente, siamo stati più bravi con l'uomo in meno, perché abbiamo chiuso tutti i varchi e limitato al minimo le disattenzioni». Tra i grigi ha esordito il giovane Nepa, che ha rilevato l'abulico Fresta, ma è stato a sua volta sostituito da Venturi. «Ho effettuato l'ultimo cambio solo per perdere tempo - precisa il mister -. Nepa si era mosso bene, e meritava di giocare fino al 90'. Ma non potevo sconvolgere l'assetto di difesa e centrocampo, che avevo già modificato con l'ingresso di Livon e lo spostamento in mediana di Argentesi. Ecco perché ho preferito sacrificare l'ex del Baracca Lugo». (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Massimo Delfino) RISULTATI: Carrarese – Spezia 1-0 Como – Monza 1-2 Empoli – Massese 2-0 Modena – Ravenna 0-0 Montevarchi – Fiorenzuola 2-1 Prato – Leffe 1-0 Pro Sesto – Brescello 1-1 Spal – Carpi 1-1 CLASSIFICA: Ravenna p.30; Empoli, Spal 29; Montevarchi 28; Fiorenzuola, Modena 25; Como, Carrarese, Monza 23; Carpi, Alessandria 20; Massese, Prato 19; Saronno 17; Pro Sesto 16; Brescello 15; Leffe, Spezia 11 MARCATORI: 10 reti: Cecconi (Como, 4), 9: Maffioletti (Leffe, 2), 8: Benfari (Carrarese); Schwoch (Ravenna), 7: Cancellato (Carpi); Balesini (Empoli); Lorenzini (Massese, 2); Giorgio (Monza) Il punto sul campionato La Toscana esulta: Empoli e Montevarchi sono sempre più vicini alla vetta. Nel giorno in cui il Modena impone lo 0 a 0 alla capolista Ravenna e il Carpi strappa un prezioso pareggio a Ferrara, le novità in vetta arrivano dalle compagini ‘etnische’. L’Empoli vince in scioltezza il derby con la Massese, la ‘matricola’ Montevarchi si dimostra sempre più smaliziata e concreta, conquista i tre punti nello scontro diretto con un Fiorenzuola che accusa una fase di crisi, dalla quale fatica ad uscire (D’Astoli rischia?). E cosi l’undici di Spalletti è secondo, alla pari con i ferraresi, ad una sola lunghezza dalla prima della classe. E il ‘Monte’ è terzo, da solo, con un punto in meno. Vittorie importanti per Monza e Carrarese, che si avvicinano cosi alla zona play off: i brianzoli espugnano il ‘Sinigaglia’ di Como, interrompendo cosi la lunga serie positiva dei lariani. E i marmiferi allungano il ‘filotto’ iniziato, in pratica, con l’uscita di scena di Orrico. Il pareggio non serve molto a Brescello e Pro Sesto, che restano in zona play out. E si comunica ancora di più la situazione di Spezia e Leffe: a Carrara la dimostrazione che la ‘rinascita’ dei liguri è stata solo un episodio, mentre i bergamaschi cedono di misura a Prato, permettendo ai padroni di casa di allontanarsi - anche se solo di due punti – dalla zona a rischio. (Il Piccolo)