Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
14-01-1996 - Giornata: 19 - Brescello - , Giovanni Morelli


Brescello US - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 52. Pompini [Br] 55. Fontana G.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Livon Peter, Gutili Enrico, Avallone Salvatore, Carletti Pierangelo, Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo [82. Vivani Manuel], Notaristefano Egidio, Rossi Giovanni [87. Cappella Alessio], Fontana Gaetano, Fresta Salvatore A disp.:(P) Graziani Luca, Memmo Massimiliano, Venturi Mauro All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
BRESCELLO US: Colacicco, Murelli, Salamone [62. Rimondini], Grossi, Mundula, Remondina, Oldoni, Bertolotti, Pompini, Mautone [85. Bocchialini], Tedeschi [69. Manca]. A disp.: Bonato, Quaglia. All.: Viviani Mauro

Arbitro: Alario Dario (Civitavecchia) [Petroli, Loglisci]
Note
Espulso: 80. Carletti [A] Ammoniti: Fontana [A], Gutili [A], Carletti [A], Notaristefano [A]. Argentesi [A]. Angoli: 9-6 Spettatori: 1.500 Cielo coperto. Terreno pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 L’Alessandria pareggia a Brescello e si assicura il forte difensore UN PUNTO E BENEDETTI Un mese senza gare si fa sentire. Almeno per 45 minuti. L’intervallo, però, ha un effetto ‘rigenerante’ nei confronti dei grigi. Il colpo di frusta, poi, lo dà quel gol di Pompini, al 51’, che porta in vantaggio i padroni di casa. L’Alessandria, finalmente, si scuote e la reazione è quella di una squadra che ha smesso di avere paura e prova ad osare. Crescono Fontana e compagni e alla fine il pari - conquistato nel breve volgere di quattro minuti – sta anche un po’ stretto. Eppure nel primo tempo le occasioni più ghiotte sono per il Brescello, che bellissimo non lo è, ma certo più pratico dei grigi, in affanno in difesa e incerti negli appoggi. Tedeschi e Pompini - che pure fulmini di guerra non sono - mettono spesso in difficoltà Livon e Carletti, spesso costretti a ricorrere al fallo a centrocampo sono gli uomini in casacca gialloblù a conquistare – e giocare - il maggior numero di palloni e per la retroguardia locale i pericoli si contano sulle dita di una mano. Per la verità l’unica vera opportunità, per gli uomini di Ferrari è al 41’: Avallone allarga sulla destra per Fresta che prova un diagonale di sinistro. Colacicco, questa volta, è fuori causa, ma la palla taglia l’area piccola del Brescello e si perde di poco a lato. Prima indecisione di 50 da parte dell’Alessandria, che si espone, con eccessiva facilità, agli affondi degli uomini di Viviani. Già al 1’ Salamone salta Avallone e scodella, dalla sinstra, un assist per la testa di capitan Bertolotti: la sfera sfiora il palo alla sinistra di Toccafondi, spegnendo in gola l’urlo del gol agli oltre mille tifosi locali. Quattro minuti dopo un lancio da metacampo pesca Pompini in ottima posizione e, soprattutto, in vantaggio su Carletti. Toccafondi è costretto ad un’uscita di piede, in sforbiciata, per evitare la conclusione dell’attaccante. L’azione prosegue e l’estremo difensore grigio chiude anche sul secondo tentativo, di Tedeschi. L’Alessandria si affaccia nella metacampo avversaria al 9’: Fontana per Avallone, tiro centrale, tra le braccia di Colacicco. Al 16’ ancora il capitano nelle vesti di suggeritore: il suo appoggio all’indietro è per Notaristefano, la conclusione centrale è neutralizzata senza difficoltà. Due minuti dopo risponde Salomone, dai 20 metri: stessa sorte. Al 21’ ci prova Fontana, direttamente su calcio di punizione: barriera aggirata, palla abbondantemente fuori. Poco oltre la mezzora il Brescello prova a vivacizzare la gara: una sorta di arrembaggio che frutta, al 36’, un invitante suggerimento dalla destra di Oldoni e per fortuna Pompini, al centro dell’area, svirgola la palla e la difesa riesce a chiudere. Prima dell’intervallo l’occasione per i grigi e tre minuti di recupero decisi dal signor Alario, ‘fischietto’ insicuro e decisamente troppo casalingo. Si toma in campo e per cinque minuti si ha l’impressione che nulla sia cambiato, perché in avanti si vede solo il Brescello, per due volte con Oldoni, prima chiuso da Gutili in angolo (dopo aver saltato Argentesi) e poi pronto a schiacciare di testa (con palla di poco a lato) un suggerimento di Salamone dalla sinistra. E al 51’ arriva il gol: l’azione si sviluppa sulla destra, avviata da Tedeschi, che serve in profondità Oldoni. Quasi dall’altezza della linea di fondo il numero 7 scodella un suggerimento al centro che Pompini, in netto anticipo su Carletti, raccoglie e gira in rete, spiazzando Toccafondi. Il colpo del ko? Al contrario: è l’episodio che cambia il volto al match. La prima conferma - la più importante - solo quattro minuti dopo: questa volta è l’Alessandria a muoversi bene sulla destra, con Avallone che chiama in causa Fresta. E l’attaccante si fa ‘perdonare’ il lungo digiuno di gol inventando un assist ad effetto che capitan Fontana, in acrobazia - beffando la difesa emiliana - manda alle spalle di Colacicco. Splendida intuizione, esecuzione altrettanto bella. E il capitano insiste: al 58’ Colacicco compie una prodezza, alzando di un soffio sulla traversa la gran botta su punizione, che aveva lasciato impietrita la barriera. Tre minuti dopo l’estremo difensore è battuto, ma questa volta il calcio piazzato di Fontana, carico di effetto, si stampa sull’incrocio dei pali e ricade in campo. L’Alessandria cresce, torna ancora vicina al gol al 74’, con un diagonale di Fresta che un difensore intercetta con il corpo (e un tocco di mano volontario?). Ci potrebbero essere le premesse per insistere in attacco - la condizione fisica è nettamente superiore a quella degli avversari – ma a dieci minuti dalla fine si deve fare i conti con l’handicap dell’inferiorità numerica. Fuori Carletti – per una inutile reazione che potrebbe costargli più di una giornata - e grigi costretti a rallentare il ritmo, per non esporsi troppo. Il Brescello, comunque, accusa la fatica, anche se all’89’ ha la forza per tentare l’ultimo assalto: errore di Argentesi e deviazione, in area, di Manca che, quasi in scivolata, con la punta del piede, tocca la sfera, mandandola a lato di una manciata di centimetri. Sarebbe stata una beffa, che l’Alessandria non avrebbe meritato certo. In fondo ci sarebbe quasi da recriminare per il punto. Ma con una certezza: giocando per 90 minuti sui livelli del secondo tempo si potrà davvero pensare ad una rimonta che, con due gare da recuperare, è oggi più che mai possibile. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Firma il pari alessandrino con il Brescello E' CAPITAN FONTANA A "SALVARE" I GRIGI E' un buon punto quello conquistato dall'Alessandria a Brescello. La squadra di Ferrari ha sofferto l'aggressività dei locali, soprattutto nel primo tempo, però non ha mai perso la testa. Nella ripresa, subito il gol, Fontana e compagni riequilibravano subito il risultato. Calata la spinta offensiva del Brescello, l'Alessandria osava qualcosa di più in attacco, però l'espulsione di Carletti a dieci minuti dal termine consigliava un atteggiamento prudente. Pareggio giusto per quanto visto in novanta minuti giocati su un terreno pesante. Brescello e Alessandria bissano così lo stesso punteggio dell'andata. Due squadre impegnate a centrare diversi obiettivi (salvezza senza play-out i locali, aggancio ai play-off gli ospiti). Si parte e subito il Brescello impone il proprio ritmo. Fuga di Salamone, traversone a centroarea dove il colpo di testa di Bertolotti termina a lato di un soffio (1'). L'Alessandria soffre l'aggressività dei padroni di casa e soprattutto sembra accusare la lunga assenza di un mese dalle partite di campionato. Ferrari appiccica Carletti a Pompini e Livon su Tedeschi. Argentesi è il libero, mentre Avallone frena le iniziative di Salamone spostato da terzino a mezzosinistro. Gutili soffre la vivacità di Oldoni (il migliore dei suoi), mentre a centrocampo i grigi propongono Notaristefano e Fontana, contrapposti a Bertolotti e Mautone. In avanti appare poco ispirato Matteo Rossi, marcato da Murelli, mentre Fresta potrebbe sfruttare senz'altro meglio gli spazi lasciatigli dal suo controllore Mundula. La partita è combattuta, ma occasioni da rete clamorose, dopo quella sciupata in avvìo da Bertolotti, non se ne vedono. Pompini è impreciso e vanifica i suoi sforzi al momento di concludere. Dalle parti di Colacicco, l'Alessandria si presenta, nel primo tempo, una sola volta, però l'azione meritava miglior sorte. Da Avallone per Fresta (40') che fa due passi e lascia partire un rasoterra fuori di un niente. Nella ripresa il Brescello passa. Travolgente discesa di Oldoni sulla fascia destra e preciso servizio al centro per Pompini che non può sbagliare (52'). Riprovevole gesto dell'attaccante verso i suoi tifosi che lo avevano contestato, e si ricomincia con l'Alessandria che appare in difficoltà. Ci pensa Fontana (55'), il migliore dei grigi, a sistemare le cose approfittando di uno sbandamento difensivo del Brescello. Da Fresta in diagonale per il capitano, appostato sul vertice sinistro dell'area, libero di calciare a rete. Il pari è una mazzata per i padroni di casa, mentre galvanizza gli ospiti. Ancora Fontana, su punizione da una trentina di metri: la sua violenta bordata centra in pieno un palo a portiere battuto (61'). Le squadre cominciano ad accusare la fatica e l'Alessandria, paga del risultato, perso Carletti a dieci minuti dal termine (espulso per fallo di reazione su Bertolotti), preferisce non rischiare oltre. (La Stampa - Ed. Sport - Enrico Boni) RISULTATI: Carpi - Fiorenzuola 2-0 Carrarese - Prato 0-1 Como - Empoli 1-2 Montevarchi - Massese 2-0 Monza - Pro Sesto 5-0 Saronno - Modena 0-0 Spal - Ravenna 2-1 Spezia - Leffe 0-0 CLASSIFICA: Empoli p.38; Ravenna 36; Spal 33; Montevarchi* 32; Monza* 29; Fiorenzuola, Modena 28; Carpi, Carrarese 24; Como, Prato 23; Saronno 22; Alessandria** 21; Massese* 20; Brescello 17; Pro Sesto 16; Leffe, Spezia 12 Due gare in meno Una gara in meno MARCATORI: 11 reti: Cecconi (Como, 4); Schwoch (Ravenna), 9: Benfari (Carrarese); Maffioletti (Leffe, 2); Giorgio, Guidoni (Monza) 8: Cancellato (Carpi), 7: Balesini (Empoli); Clementi (Fiorenzuola, 1); Lorenzini (Massese, 2); Paolino (Modena) Il punto sul campionato Una nuova ‘regina’ per la C1. Sull’Empoli avevano scommesso in pochi, in estate. Ma la squadra di Spalletti & Co, passo dopo passo, è salita in vetta. Magari non entusiasmando, ma cogliendo i risultati ‘pesanti’ al momento giusto: anche ieri, quando è andata ad espugnare il campo del Como, ridimensionando le ambizioni degli uomini di Scanziani, proprio nel giorno in cui il Ravenna, alla vigilia di questo turno davanti a tutti, è caduta a Ferrara, sotto i colpi di una Spal che in questo derby si giocava molte chances di tornare in corsa per la promozione diretta. E cosi, lassù, a quota 38 ci sono i toscani, con due lunghezze di margine sui ravennati. Gli spallini sono terzi, a ‘-5’, ma sicuramente molto caricati da questa affermazione. Nel gruppo delle protagoniste si conferma il Montevarchi, che ricaccia in zona play out la Massese. Sugli scudi ieri - insieme all’Empoli – il Monza. Il 5 a 0 alla Pro Sesto (alla quale non ha giovato il cambio in panchina) è il miglior passaporto per i play off. Se il campionato finisse oggi, infatti, i brianzoli avrebbero eliminato dalla corsa un Fiorenzuola che continua a marciare a corrente alternata, ieri ‘bastonato’ da un Carpi che, con questi tre punti, torna in una posizione ‘tranquilla’. Prato corsaro in quel di Carrara, Saranno ancora imbattuto sotto la gestione Bersellini (0 a 0 con il Modena), nulla di fatto in coda, dove Spezia e Leffe non riescono a superarsi. Ma il punto serve poco: solo a proseguire appaiate la marcia sul fondo. (Il Piccolo)