Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
21-01-1996 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Prato AC 0 - 2 (0 - 2)
RETI: 18. rig. De Francesco [Pr] , 44. De Francesco [Pr]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio [81. Livon Peter], Gutili Enrico, Avallone Salvatore, Benedetti Silvano, Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo [62. Giraldi Daniele], Mariotto Massimo, Rossi Giovanni [71. Venturi Mauro], Notaristefano Egidio, Fresta Salvatore A disp.:(P) Graziani Luca, Vivani Manuel All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
PRATO AC: Cudicini, Mascheretti, Barni, Moscardi, Masini, Giannoni, D'Aversa [75. Cimarelli], Doga, De Francesco [90. Califano], Manni, Brunetti [81. Campolattano]. A disp.: Palmieri, Chiti. All.:Veneri Giorgio

Arbitro: Ciulli Massimo (Roma) [Toniolo, Renosto]
Note
Recupero della gara rinviata il 30.12.1995 Ammoniti: Mascheretti [P], Moscardi [P]. Angoli: 15-3. Spettatori: 2.500 (1.302 paganti, incasso L. 25.579.000) Giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 II risultato di ieri fuga gli ultimi dubbi sui play off ADDIO SOGNI DI GLORIA Alessandria, meglio pensare alla salvezza Incredibile: doveva essere la gara del rilancio. Magari insieme a quella con il Montevarchi, due grosse occasioni a disposizione dei grigi per rientrare in corsa per un traguardo che, alla vigilia, ci si era forse illusi di poter ancora rincorrere. E, invece, sono bastati 45 minuti con il Prato per riportare tutti alla realtà. Amara, perché la partita di ieri, impietosamente, ha detto che l’Alessandria non è squadra da play off. Perché? Molto semplice: perché per centrare i tre punti bisogna, anzitutto avere continuità. Venti minuti di assedio fruttano, magari, molti applausi, ma se non si tira in porta è poi difficile sperare di fare gol o, almeno, di farne uno più degli avversari. E poi la difesa: troppi sbandamenti, una serie di errori e ingenuità che qualsiasi avversario sfrutta. E poi ringrazia. E se mister Ferrari non grida alla disfatta, ma anzi riesce a cogliere qualche segnale positivo nonostante lo 0 a 2, il campo boccia questa Alessandria, che nella ripresa non ha avuto la forza di reagire. Eppure in 45 minuti un risultato si può ancora ribaltare: ce lo ha confermato, proprio ieri, il Monza. Ma serve altro spirito, altra determinazione. I difetti, purtroppo, restano: non ci piace il termine ‘cronici’, ma forse, in questo momento, è il più efficace. E così – con 21 punti - ancora fuori dalla zona calda, ma pochissimo - l’obiettivo cambia bruscamente: altro che play off - anche i tifosi l’hanno ribadito, in coro, nel dopo gara - è meglio preoccuparsi di evitare i play out. E pensare che, almeno nelle fasi iniziali, l’Alessandria, tutto sommato, era piaciuta. In un centrocampo orfano di Fontana (che, però, da domani dovrebbe riprendere gli allenamenti) funzionava, soprattutto, quella diagonale allestita dal mister. Fulcro della manovra un Notaristefano in buona forma, puntuale nei passaggi, sicuro negli appoggi. Ma il Prato non sta a guardare e al 13’ Giannoni libera De Francesco. Il giovane puntero - prodotto del vivaio del Milan - precede Benedetti e scarica una conclusione ravvicinata, che Toccafondi riesce a neutralizzare. Cinque minuti e i toscani rompono il ghiaccio: Brunetti serve Manni, che si allarga e avanza verso la porta grigia. Tenta il pallonetto per scavalcare Argentesi e il libero non trova di meglio che intercettare la palla con la mano, sotto gli occhi del signor Ciulli. Rigore: dagli undici metri batte De Francesco, Toccafondi intuisce, ma non tocca la sfera. Una doccia fredda: j grigi accusano un leggero sbandamento, poi, per una ventina di minuti, salgono in cattedra. Ed è in questa fase che si ha l’illusione di un pareggio e, chissà, anche di qualcosa di più. Al 27’ l’azione più bella, tutta di prima: Gutili serve Giovanni Rossi, che appoggia a Fresta. Gran botta di destro, dal limite, e Cudicini vola a deviare in angolo. Protestano i grigi, al 31’ sulla conclusione di Matteo Rossi diretta in porta. Ci mette una mano Giannoni, in area, ma l’arbitro opta per l’involontarietà. L’Alessandna insiste ancora e al 36’, su azione di corner, Argentesi raccoglie e batte a colpo sicuro. La difesa si salva, la palla carambola sui piedi di Giovanni Rossi, che tocca verso il palo lontano. Cudicini si allunga ancora e, con la punta delle dita, nega il pareggio. A un minuto dall’intervallo la mazzata. Mascheretti libera di tacco, sulla trequarti destra, il solito De Francesco, autentica spina nel fianco della difesa. E l’attaccante, con un sinistro ad effetto, vede Toccafondi fuori dai pali e lo sorprende con una conclusione ‘diabolica’. Ci si attenderebbe almeno un tentativo di reazione nella ripresa. E, invece, i padroni di casa accusano un calo e sono gli ospiti ad avere più di un’opportunità per colpire in contropiede. Ferrari prova ad inserire Giraldi ed è proprio il nuovo entrato ad avere, al 77’, l’occasione più limpida: a un metro dalla porta, di testa, riesce solo a spedire la palla addosso a Cudicini. Tre minuti dopo ancora un diagonale di Giraldi, che il ‘ragnetto ‘ tocca in angolo. E all’86’ per poco non arriva il 3 a 0: Mascheretti ruba palla a Fresta a centrocampo, galoppa fino all’area di rigore e poi serve De Francesco che sfiora il tris. E l’ultima fiammata, ma solo per il Prato, perché per i grigi è già buio da tempo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Fermi i campionati, la giornata di ieri è stata decisa dai recuperi ALESSANDRIA, BRUTTO CAPITOMBOLO I piemontesi sconfitti in casa (0-2) dal Prato Grigi sfortunati e ko nel recupero di ieri contro un Prato bene organizzato ed opportunista. L'Alessandria ha rimediato una sconfìtta (2-0) che ne frena la risalita verso la media classifica. A concludere male la giornata ci ha pensato un ufficiale giudiziario che voleva confiscare parte dell'incasso. Ci ha pensato il presidente Amisano a pagare 22 milioni e mezzo per un debito (spalatura neve) della passata gestione. Dopo un buon primo tempo, con i toscani in difficoltà ma capaci di segnare, paradossalmente, le due reti decisive, i padroni di casa si sono trovati di fronte, nella ripresa, un Prato arroccato in difesa. Al via l'Alessandria si presenta senza Fontana, infortunato e Carletti, squalificato, ma con Benedetti al centro della difesa. L'ex torinista, al ritorno in gara ufficiale dopo 10 mesi, in marcatura su De Francesco ha dimostrato di patirne la vivacità. Il Prato si rende subito pericoloso. Dopo un tiro di De Francesco bloccato da Toccafondi, al 13' lo stesso attaccante del Prato chiama all'opera l'estremo alessandrino che rimedia in due tempi. Gli ospiti passano in vantaggio 5' più tardi. Brunetti serve in area Manni che tenta di evitare con un pallonetto Argentesi; questi tocca la palla con un braccio: rigore trasformato da De Francesco. I grigi reagiscono al 23' ma il sinistro su punizione di Notaristefano è alle stelle. Quattro minuti dopo Cudicini si supera deviando in angolo, con un gran balzo, una conclusione dal limite di Fresta. Al 32' su tiro di Matteo Rossi, Giannoni tocca la palla con un braccio, ma l'arbitro fa proseguire. L'Alessandria insiste: 36', in mischia prima tenta la sorte Argentesi e subito dopo Giovanni Rossi; sembra gol ma Cudicini manda in corner. Prima del riposo il raddoppio del Prato. Fresta perde palla in zona difensiva e dà via libera a De Francesco, che vede Toccafondi avanzato e con un sinistro perfetto insacca sotto la traversa. Ripresa con i grigi nella metà campo del Prato. All' 11' su angolo di Notaristefano, Giovanni Rossi e Benedetti mancano di un soffio la deviazione. Mentre Gutili al 24', ricevuta palla da Benedetti, scarica il sinistro sopra la traversa. Ultimo quarto d'ora di tentativi da parte dell'Alessandria. Al 32' assist aereo di Benedetti per Giraldi che, solo davanti a Cudicini, tocca debolmente ed il portiere blocca. Al 36' angolo di Fresta, Argentesi schiaccia di testa, ma senza impensierire l'estremo difensore del Prato, tra i migliori della sua squadra. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) Prima sconfitta interna per il tecnico Enzo Ferrari (2-0) nel recupero contro il Prato GRIGI DELUDENTI, TANTI FISCHI A MELANI Gruppo di supporter attacca il D.S. (che è assente) Vivace il dopo partita: un gruppo di sostenitori contesta il consulente sportivo Renzo Melani (non presente allo stadio) ed alcuni giocatori. L'inaspettata sconfitta contro il Prato, vittorioso per 2-0, fa irritare i supporter delusi dal comportamento della squadra. Per l'Alessandria è la terza battuta di arresto stagionale al «Moccagatta» dopo quelle con Ravenna e Carrarese. Per il presidente Gino Amisano «la squadra è stata colpita a freddo dal primo gol; poi siamo riusciti a disputare un ottimo primo tempo, ma il Prato era avvantaggiato dal fatto di doversi soltanto difendere». Enzo Ferrari esamina con lucidità lo stop. Per il tecnico è il primo «ko» interno da quando, lo scorso 23 novembre, è stato chiamato alla guida dell'Alessandria. «Purtroppo due erroracci ci hanno punito mettendo la partita in salita». Poi si affida ai detti popolari: «Abbiamo sbagliato e, come dice il proverbio, chi sbaglia paga. Ed ancora: chi è cagion del suo mal pianga se stesso. E pensare che siamo andati benissimo nel primo tempo mettendo alle corde i toscani. Loro hanno approfittato di due episodi favorevoli. E quando si è in vantaggio, si può amministrare dall'alto, con maggiore tranquillità, la partita». «Nella ripresa - aggiunge l'allenatore - nonostante le difficoltà che si incontrano quando si deve risalire la corrente contro una squadra arroccata in difesa, abbiamo avuto un pregio: quello di non perdere mai la testa. Ed è un aspetto positivo da rilevare. Come anche il fatto di non avere mai mollato nel secondo tempo, quantomeno sul piano agonistico. Una risposta incoraggiante per il futuro immediato». Ferrari non si nasconde però troppo dietro i proverbi. Riconosce che esistono ancora difficoltà, soprattutto negli ultimi trenta metri, quando la squadra ò chiamata a concretizzare in gol il lavoro svolto a centrocampo. «Siamo andati vicinissimi al gol in un paio di occasioni. Ma ci sono problemi nella cosiddetta zona calda. Occorre lavorare ed insistere ancora a lungo anche per eliminare certe paure. Ammetto che la sconfitta cade in un momento inopportuno. Ci frena nella rincorsa alle posizioni più avanzate della graduatoria». Conclude l'allenatore: «Non smetteremo mai di prepararci al meglio per velocizzare le azioni. I ragazzi sono ben disposti. Ma si sa che nel calcio le maggiori difficoltà consistono proprio nel trovare la quadratura in fatto di segnature. Soltanto giocando sempre insieme si può migliorare. Siamo a scoprire una sconfitta che poteva essere evitata. E' uno schiaffo morale che va subito rimediato. Bisogna, quindi, avere la forza e la tenacia di guardare avanti, ad incominciare dal match di domenica a La Spezia». Sull'episodio discusso del rigore non accordato ai grigi sullo 0-1 per gli ospiti, il giudizio del mister: «Se l'arbitro fosse stato coerente, avrebbe dovuto fischiare il penalty sul tiro di Matteo Rossi deviato con un braccio da Giannoni. Una situazione identica a quella che un quarto d'ora prima aveva determinato il rigore per i toscani». (La Stampa - Ed. Alessandria - Roberto ùgelato) RECUPERI: Fiorenzuola-Monza 2-4 CLASSIFICA: Empoli p. 38; Ravenna 36; Spal 33; Montevarchi, Monza 32; Fiorenzuola, Modena 28; Prato 26; Como, Carpi, Carrarese 24; Saronno 22; Alessandria 21; Massese* 20; Brescello 17; Pro Sesto 16; Leffe* 13; Spezia 12 *Una gara in meno MARCATORI: 11 reti: Cecconi (Como, 4); Guidoni (Monza); Schwoch (Ravenna) 10: Giorgio (Monza), 9: Benfari (Carrarese); Maffioletti (Leffe, 2) 8: Cancellato (Carpi) 7: Balesini (Empoli); Clementi (Fiorenzuola, 1); Lorenzini (Massese, 2); Paolino (Modena) Il punto sul campionato Sorride solo il Monza in questa giornata di recuperi. Proprio quel Monza che, fino ad un mese fa, in molti avevano indicato come ‘delusione’ di questo torneo. Ma la prova che l’equilibrio regna sovrano viene proprio da questa grande rimonta, che ha portato i brianzoli a quota 32, in piena zona play off. Gli uomini di Boldini sono riusciti là dove l'Alessandria, fino ad ora, ha fallito: riuscire, cioè, a dare una sferzata ad una stagione che pareva già compromessa, mostrando quella volontà di reagire che, proprio ieri, e stata determinante a Fiorenzuola. Anche i lombardi erano sotto di due gol alla fine del primo tempo e, per di più, sul terreno avverso, contro un’avversaria che, alla vigilia, li inseguiva ad una sola lunghezza. Nella ripresa hanno trovato quattro gol: un’impresa che ne fa salire le quotazioni e che li affianca, per ora, al Montevarchi, al quarto posto. Nel clan rossonero, invece, l’atmosfera è pesante: si dice anche che potrebbe essere in discussione la panchina di D’Astoli. Tra Leffe e Como, sabato, lo stesso risultato di quel 30 dicembre in cui la gara fu sospesa a pochi minuti dall’intervallo: 1 a 1, con i padroni di casa che hanno molto da recriminare, per non aver saputo chiudere una gara in cui si sono trovati in doppia superiorità numerica e con un rigore a favore. Il pareggio ha l’unico effetto di lasciare lo Spezia da solo all’ultimo posto. Festeggia, naturalmente, anche il Prato: due vittorie consecutive in trasferta valgono un salto in avanti importante. Per la classifica e per il morale. (Il Piccolo)