Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
28-01-1996 - Giornata: 20 - La Spezia - Alberto Picco


Spezia Calcio - Alessandria Calcio US 2 - 2 (0 - 0)
RETI: 84. Ghirardello [Sp] , 90. Ghirardello [Sp] 77. Memmo M.[A], 80. Rossi G.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Gutili Enrico, Avallone Salvatore, Benedetti Silvano, Argentesi Giuseppino [82. Livon Peter], Rossi Matteo [75. Vivani Manuel], Mariotto Massimo, Rossi Giovanni, Notaristefano Egidio, Memmo Massimiliano [79. Venturi Mauro] A disp.:Giraldi Daniele, (P) Graziani Luca All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
SPEZIA CALCIO: Santarelli, Nincheri, Affuso [68. Garau], Sabbadin, Frascella, Jozic, Capecchi [61. Labardi], Leoni, Cecchini, Dalla Costa, Ghirardello. A disp.: Adami, Bonfigli, Sogliani. All.: Carpanesi Sergio

Arbitro: Strocchia Felice (Nola) [Montalbano, Alesi]
Note
Ammoniti: Cecchini [S], Avallone [A], Sabbadin [S], Ferrarese [A], Gutili [A], Rossi Giovanni [A]. Angoli: 4-4. Spettatori: 2.000 (paganti 1.318, incasso L. 24.591.000) Cielo coperto, temperatura primaverile, terreno pesante ma in condizioni accettabili. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 Avanti di due gol all’81’, l’Alessandria si fa raggiungere a Spezia QUEI CINQUE MINUTI DI FOLLIA Sfuma una grossa occasione: dietro il pareggio ancora troppe ingenuità Entrerà negli annali del calcio – questa sfida al ‘Picco’ - per quattro gol in meno di un quarto d’ora. Ma, soprattutto, per cinque minuti di autentica follia dell’Alessandria. Perchè, in vantaggio per 2 a 0 all’83’ si può pensare di tutto, fuorchè a errori e ingenuità tali da rimettere in corsa un’avversaria che, a quel punto, era, a dir poco, già al tappeto. Non l’hanno capito, i grigi, che l’esperienza (di cui questa squadra, potenzialmente, è dotata) va messa a frutto proprio in momenti come questi, quando si deve amministrare con razionalità, senza cedere sul piano della concentrazione. Non l'hanno fatto e a Ghirardello - punta di belle speranze, ma fino ad ora autore solo di gol ‘inutili’ - non è sembrato vero. Risultato: un pareggio poco produttivo per entrambe, soprattutto per la formazione di Ferrari. E pensare che, questa volta, i progressi erano stati più marcati. Ancora alternati – purtroppo - a fasi di black out, che regolarmente si pagano. Qualche rischio di troppo anche nel primo tempo: Alessandria vivace e anche bella fino alla trequarti, ancora con affanni negli ultimi sedici metri. Se il punteggio si assegnasse considerando il possesso di palla, i grigi andrebbero al riposo in vantaggio. Ma la regola non l’hanno ancora introdotta e cosi dopo 45 minuti il punteggio è ancora ad occhiali e fotografa, nel complesso, un sostanziale equilibrio (anche nel numero delle occasioni, oltre che nei calci d’angolo battuti), anche se Mariotto e compagni qualche pericolo lo corrono, in un finale tutto di marca spezzina. Il primo quarto d’ora, invece, è tutto alessandrino: al 4 ’ Notaristefano pennella un assist per Giovanni Rossi, che colpisce a botta sicura, ma trova sulla sua strada un attento Santarelli. Un minuto dopo Jozic pecca di eccessiva sicurezza e finisce per concedere a Memmo la possibilità di farsi largo in area e raccogliere il lancio in profondità di Rossi. E Santarelli, questa volta, è costretto ad uscire di piede. Al 14’, però, è lo Spezia ad andare vicinissimo al gol: Avallone ‘regala’ palla, a centrocampo, a Dalla Costa, che serve bene in profondità Cecchini. L’attaccante, a tre metri, gira verso la porta e ci vuole un salvataggio miracoloso in angolo di Toccafondi per evitare lo 0 a 1. Torna in avanti l’Alessandria, ma il colpo di testa di Giovanni Rossi al 16’, su assist di Mariotto, è centrale. Ancora un’occasione al 34’, con un rasoterra di Memmo, bloccato dall’estremo difensore spezzino. Poi è forcing dei padroni di casa, favoriti da una improvvisa flessione dei grigi. Al 41’ è Cecchini ad avere un buon pallone, al 45’ Ghirardello, solo davanti a Toccafondi, manca una facile girata. E un minuto dopo esplode la protesta dello Spezia per un presunto mani in area di Mariotto sul tiro dalla destra di Capecchi. Per l’arbitro - il mediocre Strocchia - tutto regolare. Dopo l’intervallo una ripresa, per oltre metà, ‘fotocopia’ della prima frazione: l’Alessandria prevale per il possesso di palla, va anche alla conclusione con Memmo e Gutili, ma lo Spezia non rischia oltre il dovuto. E finiscono sul taccuino anche un paio di tiri di Cecchini, che si trova a suo agio a dialogare con il nuovo entrato Labardi. Dalla mezzora, però, la gara s’infiamma: la prima opportunità è per Giovanni Rossi che, da eccellente posizione, opta per un tiro maldestro, ampiamente fuori bersaglio. Ma l’Alessandria insiste e al 76’ il diagonale in corsa di Memmo, imbeccato da Notaristefano, da l’illusione del gol. Per avere la certezza, però, bisogna attendere meno di 60 secondi. Scocca il 77’ quando la manovra dell’Alessandria si sviluppa sulla fascia sinistra, con Vivani (entrato da poco al posto di Matteo Rossi) nelle vesti di suggeritore. Sul suo assist, in mezzo all’area c’è pronto Memmo per una splendida deviazione al volo di sinistro che batte Santarelli. Lo Spezia è frastornato, i grigi insistono. E cosi, all’81’, completano quello che sembra un micidiale e decisivo ‘uno-due’: nasce ancora sulla sinistra l’azione, orchestrata da Gutili che apre su Giovanni Rossi. E il centravanti, in corsa, al volo, gonfia ancora la rete. E' fatta: a otto minuti dalla fine anche i meno ottimisti fanno già i conti con tre punti che, risultati alla mano, rappresentano un buon salto in avanti. E, invece, non è finita. Per merito dello Spezia, che non si arrende, e per colpa dell’Alessandria, che spiana incredibilmente la strada agli avversari. All’84’ Ghirardello, in mezzo a tre uomini, vede Toccafondi fuori dai pali e, quasi dal limite destro dell’area, lo batte con un tiro ad effetto. Ci sarebbe ancora la possibilità di amministrare il vantaggio - anche se ridotto - ma i grigi patiscono oltre il dovuto gli assalti, anche disordinati, degli spezzini. Che, all’88’, sfiorano il pareggio con Cecchini, imbeccato da Labardi: a meno di sette metri dalla porta il centravanti spara clamorosamente fuori. E mentre dagli spalti il pubblico comincia a sfollare (e sulla gradinata degli Ultras bianconeri tira aria di contestazione), una palla che Labardi calcia, con la forza della disperazione, in area, è raccolta e ben giocata da Ghirardello (in presunta posizione di offside), che ha il tempo di girarsi e battere da pochi passi, per la seconda volta Toccafondi. E l’Alessandria, a questo punto, può solo recitare il mea culpa (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Contro lo Spezia L'ALESSANDRIA SCIUPA DUE GOL DI VANTAGGIO Il colpaccio sfuma al 90' quando Ghirardello concede il bis e fissa il 2-2 dello Spezia. L'Alessandria in doppio vantaggio conquista un pari decisamente prezioso (specie dopo il ko interno con il Prato nel primo dei due recuperi), ma che, a conti fatti, non premia la condotta più ordinata e più concreta dei grigi. Specialmente sul centro campo (Avallone, Mariotto e Notaristefano, con il rientrante Matteo Rossi) la compagine alessandrina si fa preferire a quella spezzina, mentre nel settore offensivo l'esperto Rossi e il deciso Memmo (sostituisce l'acciaccato Fresta) mettono in crisi la retroguardia di casa. Sul fronte difensivo poi Ferrarese e Benedetti non lasciano scampo ai diretti avversari, anche se nelle battute conclusive Ghirardello realizza una doppietta. I quattro gol arrivano nell'ultimo quarto d'ora. La troupe di Enzo Ferrari spezza la situazione di parità al 32' della ripresa: il nuovo entrato Vivani è protagonista di un bel disimpegno sulla sinistra, poi centra la sfera, che il mancino Memmo in girata insacca sulla sinistra dell'incolpevole Santarelli. Nel giro di tre minuti il raddoppio: Gutili effettua un cross verso l'area e Gianni Rossi al volo mette fuori causa il portiere aquilotto. E' fatta per l'Alessandria? Macché. Lo Spezia riesce a dimezzare le distanze al 39': Ghirardello con un pallonetto scavalca Toccafondi. A questo punto i bianchi di Carpanesi riprendono fiducia e dopo una conclusione alta di Cecchini al 43' pareggiano al 45'. Lungo lancio dalle retrovie del libero Jozic e la sfera nell'area avversaria deviata da Cecchini di testa finisce a Ghirardello che, ancora di destro (lui che è sinistro), infila il guardiano ospite. (La Stampa - Ed. Sport - Donatella Bartolini) Dopo 70' minuti di supremazia territoriale, la compagine mandrogna si disunisce nel finale (2-2) GRIGI, CINQUE MINUTI DI FOLLIA COLLETTIVA Il tecnico: "Per l'ennesima volta ingenui in difesa" Grigi, cinque minuti di follia collettiva. E' questo l'unico commento plausibile alla gara di Spezia, che la squadra di Ferrari ha dominato per oltre settanta minuti. Due gol, altre quattro occasioni sciupate di un soffio, mentre i padroni di casa erano «in bambola» e stavano subendo la dura contestazione dei tifosi. Purtroppo, l'Alessandria di quest'anno resuscita anche i morti, e al «Picco» è riuscita a rivitalizzare gli aquilotti che fino ad allora non erano mai stati pericolosi. «E' incredibile, per l'ennesima volta siamo stati ingenui in difesa - sostiene mister Ferrari -. Abbiamo ritenuto che la partita fosse chiusa, e ci siamo rilassati. Sono davvero amareggiato, e mi spiace per i ragazzi, che stavano giocando in modo splendido ma ora hanno il morale a terra». Perché una squadra esperta accusa ogni domenica questi cali di tensione? «Sinceramente, non so rispondere - dice Ferrari -. Preferisco dimenticare gli ultimi minuti e vorrei invece analizzare l'incontro nella sua globalità. La squadra si è espressa in modo davvero convincente, ha fatto pressing e non ha mai rinunciato a cercare la rete. Sono state create diverse occasioni, e sono arrivati anche i gol che in passato erano mancati. 1 centrocampisti hanno fatto girare la palla con efficacia, e ogni giocatore ha applicato bene gli schemi studiati in allenamento. Tutto perfetto, tranne lo sciagurato finale». «Lo Spezia era già sotto la doccia, ma l'abbiamo riportato in campo - afferma il capitano dei mandrogni Mariotto . Con tre punti, avremmo compiuto un buon passo in avanti in classifica, e avremmo riacquistato l'affetto dei sostenitori, che sugli spalti stavano già esultando per il 2-0. Ora, invece, un filo sottile ci lega agli ultras: non dovremo più fallire per non subire le meritate critiche». Ma a chi si devono attribuire le responsabilità per le reti subite nel finale? E' sotto accusa l'intero reparto arretrato, ma forse le colpe maggiori sono del portiere Toccafondi, che si è fatto trovare fuori dai pali sul pallonetto di Ghirardello (gol dell'1-2). Quella segnatura ha ridato morale agli «aquilotti», che hanno creduto fino in fondo nella rimonta. Sul «bis» dell'ex veronese, invece, Livon è stato ingannato da una lieve deviazione di Cecchini, e la palla è arrivata a centro area, proprio sui piedi del centravanti spezzino. «Era il 90', e noi abbiamo lasciato libero in area un giocatore avversario - sottolinea lo sconfortato presidente Gino Amisano -. Sono "nero", e la mia delusione è maggiore rispetto a domenica scorsa, quando il Prato ci aveva battuto in casa. Perdere fa male, ma questo pareggio è più duro da digerire, perché è giunto al termine di un match dominato. E' stata la migliore Alessandria della stagione, eppure ha raccolto un punto: è davvero un'annata storta, e non oso pensare a cosa accadrà quando la prestazione dei ragazzi sarà meno efficace». Rincara la dose «Sasà» Avallone: «In due gare, abbiamo gettato al vento cinque punti commenta -. Non è solo sfortuna, ci mancano gli attributi nei momenti cruciali». (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Como - Prato 1-0 Empoli - Pro Sesto 2-2 Fiorenzuola - Carrarese 1-0 Massese - Saronno 0-1 Modena - Brescello 0-0 Montevarchi - Spal 0-2 Monza - Carpi 4-1 Ravenna – Leffe 3-1 CLASSIFICA: Empoli, Ravenna p. 39; Spal 36; Monza 35; Montevarchi* 32; Fiorenzuola 31; Modena 29; Como* 27; Prato 26; Saronno 25; Carpi, Carrarese 24; Alessandria 22; Massese* 20; Brescello 18; Pro Sesto 17; Leffe, Spezia 13 Una gara in meno MARCATORI: 12 reti: Guidoni (Monza); Schwoch (Ravenna) 11: Cecconi (Como, 4) 10: Giorgio (Monza) 9: Cancellato (Carpi, 1); Benfari (Carrarese); Maffioletti (Leffe, 2) 8: Clementi (Fiorenzuola, 1) Il punto sul campionato Frena l’Empoli e il Ravenna e di nuovo li, sul primo gradino del podio, pronto a lottare per quella B che è nei programmi da due stagioni. Ci ha pensato la Pro Sesto (che, evidentemente, nella settimana di pausa ha lavorato molto e assimilato schemi e strategie del nuovo tecnico), che in terra toscana ha anche sfiorato il successo e, comunque, non ha certo palesato timori reverenziali nei confronti della ‘rivelazione’ di questo torneo. I romagnoli, invece, non hanno avuto problemi a sbarazzarsi di un Leffe che, di fatto, ha resistito solo per un tempo, cedendo poi alla distanza. Crescono le ambizioni della Spal: merito della vittoria sul campo di una rivale diretta per i play off, quel Montevarchi ancora molto scosso per il grave lutto (in settimana si e spento il presidente) che ha colpito il club rossoblu. Ma la squadra del momento resta il Monza: a suon di affermazioni e di gol è salito al terzo posto, ad un solo punto dagli spallini e a quattro dalla vetta. Una rimonta sulla quale, fino a poche settimane fa, ben pochi avrebbero scommesso. E, invece, i brianzoli crescono gara dopo gara: il 4 a 1 rifilato al Carpi è la dimostrazione di uno stato di salute davvero eccellente e, soprattutto, di un amalgama e di un equilibrio di gioco che hanno fatto salire le quotazioni degli uomini di Boldini. Riprende quota il Fiorenzuola: un solo gol basta per mandare k.o. la Carrarese e riprendere la corsa verso le zone alte. Adesso solo un punto separa gli emiliani dalla quota play off. Il Saronno continua a beneficiare della cura Bersellini: 1’1 a 0 in trasferta lancia i lombardi a centroclassifica e complica ulteriormente la situazione a Massa. Il Brescello si conferma ‘re’ nei pareggi (primato che divide con il Carpi): il dodicesimo lo colleziona a Modena. Ritrova il sorriso anche il Como: l'1 a 0 vale anche il sorpasso proprio ai danni del Prato. (Il Piccolo)