Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
18-02-1996 - Giornata: 22 - Modena - Alberto Braglia


Modena FC - Alessandria Calcio US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 26. Caruso [Mo] , 92. Melchiori [Mo] 57. Rossi G.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Benedetti Silvano, Gutili Enrico, Ferrarese Maurizio [10. Salierno Vito], Lizzani Maurizio [67. Livon Peter], Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo [78. Venturi Mauro], Mariotto Massimo, Rossi Giovanni, Vivani Manuel, Memmo Massimiliano A disp.:Giraldi Daniele, (P) Graziani Luca All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
MODENA FC: Bandieri, Mantelli, Di Bin [69. Bambini], Gola, Ferrari, Cappelletti, Paolino, Melchiori, Toni [55. Muoio], Caruso [83. Colletto], Valentini. A disp.: Masini, Montipò, Colletto. All.: Melotti Mauro

Arbitro: Gabriele Marco (Frosinone) [Armaroli, Piazza]
Note
Rigore parato 47. a Memmo [A]. Ammoniti: Salierno [A], Lizzani [A], Gutili [A] Angoli: 4-2 Recuperi: 5.+ 3. Spettatori: 2.500 (1,403 paganti, incasso L. 26.690.000) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
SERIE C1 Dopo Spezia, l’Alessandria getta al vento altri punti nella fase finale della gara con il Modena GRIGI: E' FATALE ANCORA LA ‘ZONA CESARINI’ Il gol decisivo al 90 ’, ma la squadra paga ancora troppi errori, specie in difesa - E il silenzio continua Ko al 90’. Di quelli che lasciano il segno, perché al ‘Braglia’ il pareggio i grigi lo avevano in tasca, nonostante un rigore sbagliato e una grossa indecisione nell’azione del vantaggio modenese. Con una ripresa tutto sommato discreta (episodio del penalty a parte) i ragazzi di Ferrari erano riusciti a raddrizzare una gara iniziata male. Ma non è bastato pensare di avercela fatta: anche il calcio insegna che quando si è convinti di essere al traguardo c’è sempre qualche trappola in agguato. Una trappola che, a Modena, ha assunto la forma di un paio di leggerezze difensive, abbinate alla volontà e alla lucidità offensiva dei rivali. E così quando Melchiori ha colpito di destro gonfiando la rete, a Enzo Ferrari non è rimasto che sfogare la sua rabbia contro la panchina. Rabbia motivata, perché una squadra che ha anche avuto, nelle fasi iniziali della ripresa, la palla per il vantaggio non può cedere così, manifestando ancora troppi difetti, accentuati da una raffica di assenze. Brutta Alessandria nei primi 45 minuti: una squadra che non sembra neppure lontana parente di quella che, solo sette giorni prima, aveva superato – ben oltre l’1 a 0 - il Montevarchi. Un passo all’indietro e forse anche qualcosa di più per una compagine che scopre - ma, in fondo, è più che altro una conferma – di soffrire terribilmente la mancanza di un uomo di ordine e fantasia quale è Gaetano Fontana. E così anche un Modena modesto non fatica più di tanto a chiudere il primo tempo in vantaggio di un gol, che premia anche un evidente maggior possesso di palla. In casa grigia, invece, idee annebbiate e scarsa verve in avanti. Bandieri è, praticamente, inoperoso, al contrario del collega di ruolo Toccafondi, che già al 7’ è chiamato ad un’uscita in tuffo sul traversone dalla sinistra di Caruso, leggermente toccato da Paolino. Il portiere grigio respinge con buona scelta di tempo, la palla è raccolta da Mantelli, che la calcia di prima intenzione sull’esterno della rete. Al 10’ Ferrari è costretto al primo cambio: problemi muscolari impediscono a Ferrarese di proseguire la gara, al suo posto entra Salierno. Due minuti dopo e si registra l’unica conclusione alessandrina verso la porta difesa da Bandieri: è di Argentesi, su punizione, dai 25 metri, centrale, neutralizzata senza problemi. Fasi di stanca fino al 26’. Ci pensa ancora il Modena ad infiammare gli infreddoliti tifosi: al 26’ è capitan Paolino a mettere in azione il giovane Toni (poca cosa davvero questo centravanti che la scorsa stagione aveva così ben impressionato!). Blocca Toccafondi. Ma un minuto dopo l’Alessandria capitola: dalla sinistra Paolino scodella una palla al centro dell’area, dove la difesa, ammassata all’altezza del dischetto del rigore, dovrebbe ‘liberare’. Condizionale più che mai d’obbligo: il colpo di testa di Argentesi è troppo debole, si trasforma in un assist per Caruso che, in corsa dalla fascia sinistra, colpisce bene e, con un diagonale a mezza altezza, fa secco Toccafondi. Alla mezzora la prima azione manovrata dell’Alessandria: Matteo Rossi apre bene per Memmo, in buona posizione, ma il centravanti perde l’attimo giusto e si fa chiudere da tre difensori. In pieno recupero (alla fine saranno ben cinque i minuti in più giocati nella prima frazione) ancora un brivido sul colpo di testa di Paolino, che si alza di poco sulla traversa. Cosa avrà detto Ferrari ai suoi nell’intervallo resta un mistero (da svelare, chissà, alla fine del silenzio stampa). Sicuramente una ‘ramanzina’ salutare: la squadra sembra trasfomata, non certo radicalmente, ma almeno tanto da mettere in difficoltà un Modena che, fino a quel momento, aveva rischiato ben poco. Effetto immediato, dunque. Passano 60 secondi e al primo affondo l’Alessandria guadagna un calcio di rigore: Memmo sta per saltare, ma un braccio di Ferrari lo manda per le terre. Penalty netto - lo ammetteranno, alla fine, anche i giocatori modenesi - ed è lo stesso Memmo che s’incarica della trasformazione (dopo aver consultato la panchina). Tiro angolato, ma abbastanza debole: Bandieri intuisce, si allunga e toglie la sfera dall’angolino basso alla sua sinistra. Non ha buona sorte anche la successiva mischia in area: la difesa gialloblù allontana il pericolo. Ma l’Alessandria insiste: osa di più e intorno al quarto d’ora vive sicuramente la sua fase più brillante. Aperta dal pareggio, al 57’: Memmo si sgancia bene sulla sinistra, allarga che Vivani, lesto a inserirsi e a giostrare in area evitando un paio di difensori e poi a calibrare un assist millimetrico per la testa di Giovanni Rossi, ottimamente appostato sul secondo palo. Questa volta Bandieri può solo raccogliere la sfera nella rete. E tre minuti dopo i grigi hanno l’occasione più ghiotta per raddoppiare: azione in fotocopia, con il ‘duetto’ iniziale Memmo - Vivani: il numero dieci inventa ancora, questa volta per Matteo Rossi, ma la conclusione del tornante non ha la stessa sorte di quella del suo omonimo. Poi oltre venti minuti in cui i due portieri hanno solo lavoro di ordinaria amministrazione, con un’Alessandria più vivace in fase di costruzione, ma sempre incerta al momento di concretizzare. Il finale, invece, è tutto di marca modenese: all’83’una staffilata dai 30 metri di Valentini, che si perde sul fondo. All’85’ una parata - miracolo di Toccafondi sul colpo di testa ravvicinato di Paolino, imbeccato da Melchiori. E quando ormai si pensa che l’1 a l suggellerà i novanta minuti (per la verità quasi cento, visto l ’ampio recupero anche nella ripresa) al ‘Braglia’, il Modena trova il gol dei tre punti: 90’ appena scoccato quando Bambini evita il controllo di Argentesi sulla fascia sinistra e scodella un assist che taglia tutto il campo. Non saltano i difensori grigi (anche un esperto come Benedetti), lo fa Paolino e il colpo di testa diventa una ‘sponda’ perfetta per Melchiori che, pochi metri oltre il limite, scarica un destro al volo. Imparabile per Toccafondi. E così Modena torna a guardare i play off. Alessandria, invece, deve guardarsi da una Massese che ha rosicchiato un punticino e che ora si prepara allo scontro diretto. Fra due settimane. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Il gol partita del Modena a tempo scaduto L'ALESSANDRIA FALLISCE UN RIGORE ED E' BEFFATA L'Alessandria esce a testa bassa dal confronto esterno con il Modena. I grigi a dire il vero non hanno demeritato, ma la sfortuna si è accanita contro di loro: oltre ad aver sbagliato un calcio di rigore, i ragazzi di Ferrari hanno subito il gol partita a tempo abbondantemente scaduto. Ritmi blandi, livello tecnico scadente da parte di entrambe le formazioni, poche occasioni limpide da rete e tanta confusione. I padroni di casa hanno spinto con più decisione sull'acceleratore, anche se forse le palle gol migliori le ha avute l'Alessandria. Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. La cronaca. Corre il 7' e i padroni di casa sono subito pericolosi. Toccafondi è bravo ad anticipare Paolino con un'uscita kamikaze; sulla respinta si avventa il terzino Mantelli che a porta vuota, anche se in condizioni precarie di equilibrio, calcia a lato. Noia mortale fino al 25', con le squadre che si limitano a tocchettare senza mai prodursi in affondi pericolosi. A rompere questa fase di stallo sono i locali con un'incursione di Tom che, giunto a tu per tu con Toccafondi, viene a contatto in modo sospetto con Argentesi. Il Modena chiede il rigore, ma l'arbitro decide di sorvolare. Passano due minuti e il team di Melotti va in rete. Una sponda di testa del giovane centravanti Toni imbecca Mantelli in area, il laterale è abile a far proseguire a favore dell'accorrente Caruso, che da pochi passi fredda Toccafondi. E' l'ultimo sussulto della prima frazione di gioco. La ripresa inizia con l'Alessandria subito pericolosissima. Corre il 46' e Gola stende in area Memmo. Il direttore di gara, lo scadente Gabriele di Frosinone, nella circostanza non ha dubbi e indica il dischetto. Della battuta si incarica lo stesso Memmo ma la sua conclusione non è né sufficientemente forte né tantomeno angolata e Bandieri ha modo di deviare. L'Alessandria continua a spingere alla ricerca del pareggio e raccoglie il frutto dei suoi sforzi al 59': Memmo passa a Viviani che è abilissimo a tagliare la difesa gialloblù con un perfetto cross per Giovanni Rossi, l'attaccante non ha difficoltà a mettere la palla in rete. Quattro minuti dopo i ragazzi di Ferrari sfiorano il gol del vantaggio, ma Bandieri si oppone con bravura al diagonale di Matteo Rossi. All'87' Modena pericoloso con un colpo di testa di Paolino tolto dall'incrocio dei pali da Toccafondi. E' il preludio del gol vittoria realizzato da Melchiori al 92' con una bella semi rovesciata volante su cross di Valentini. (La Stampa - Ed. Sport - P.V.) Memmo fallisce dagli undici metri, allo scadere Melchiori inchioda i mandrogni: 2-1 GRIGI "GENEROSI", IL MODENA GRAFFIA Senza il leader Fontana la compagine perde lucidità L'ultimo minuto è stato fatale ai grigi nella trasferta di Modena. Un eurogol di Melchiori ha deciso una sfida tra due squadre che hanno evidenziato problemi in ogni reparto e hanno fornito uno spettacolo desolante. Non mancano certo le attenuanti per l'Alessandria, che si è presentata al «Braglia» priva di Avallone, Notaristefano, Fontana, Carletti e Fresta, e ha perso dopo soli nove minuti Ferrarese, vittima di uno stiramento. Sono scesi in campo molti rincalzi, che hanno fatto ciò che hanno potuto. Purtroppo, di calcio vero se n'è visto poco, anche perché il Modena è apparso inconsistente ed è stato a lungo fischiato dai propri sostenitori. Il pari sarebbe stato il risultato più giusto: a un primo tempo di sterile supremazia dei «canarini», è corrisposto un avvio di ripresa di marca mandrogna. Memmo ha fallito un rigore, Giovanni Rossi ha segnato l'1-1 e Matteo Rossi si è fatto deviare dal portiere emiliano il tiro del possibile vantaggio. Nelle azioni pericolose dell'Alessandria, c'è stato lo «zampino» di Vivani, l'unico tra i grigi a meritare più della sufficienza. Ma la squadra di Ferrari ha dimostrato di essere «Fontana dipendente». Senza l'ex padovano, il centrocampo fatica a costruire manovre lineari, e le punte devono sempre giocare con le spalle alla porta. Si intuisce che le idee ci sono, ma non vengono mai messe in pratica per la mancanza di atleti di personalità. Se a ciò si aggiungono i cronici errori difensivi (in occasione del gol iniziale dei gialloblù, ha sbagliato l'intero reparto arretrato), ecco spiegato il quadro della situazione in casa grigia. E' opportuno aggiungere che a Modena la squadra del «patron» Amisano non ha mai sfruttato le fasce laterali. Se Gutili ha limitato le proiezioni per badare al temibile Mantelli, Matteo Rossi è stato soverchiato da Di Bin, che pure non è un fulmine di guerra. Analizzando la prova dell'Alessandria nei vari reparti, sono riemerse lacune già segnalate a Carpi, Saronno, Brescello e Spezia. La difesa non ha mai dato impressione di solidità, e il duo Benedetti-Argentesi si è fatto beffare più volte, persino sui palloni alti. A centrocampo, poi, Mariotto ha fatto un passo indietro rispetto alla prova con il Montevarchi, mentre il giovane Salierno ha contrastato con una certa efficacia Caruso, ma è stato costretto a troppi falli. In attacco, infine, tutti conoscono i limiti di Memmo e Rossi, che non possono sopperire alle carenze tecniche solo con volontà, impegno e determinazione. Quello del «Braglia» è stato dunque un altro boccone amaro per i tifosi che hanno seguito in terra emiliana i propri beniamini. Gli stessi ultras hanno quasi rinunciato a contestare, hanno risolto in anticipo gli striscioni e si sono rassegnati alla «beffarda» sconfitta. Già, perchè mai come ieri è appropriato il proverbiale detto «piove sul bagnato». Cosa poteva capitare a un'Alessandria alle prese con mille problemi da risolvere? Ovviamente una rete subita al 90', quando almeno si pregustava un pareggio che non avrebbe modificato i contenuti del commento, ma avrebbe dato ossigeno alla classifica. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Como – Carrarese 2-0 Empoli – Prato 0-0 Fiorenzuola – Ravenna 0-1 Massese – Carpi 0-0 Montevarchi – Pro Sesto 0-0 Monza – Leffe 2-0 Spal – Brescello 2-1 Spezia – Saronno 1-1 CLASSIFICA: Ravenna p. 43; Empoli, Spal 40; Monza 38; Montevarchi 33; Como, Fiorenzuola, Modena 32; Carpi 31; Prato 30; Saronno 29; Carrarese 27; Alessandria 26; Massese 23; Brescello 21; Pro Sesto 19; Leffe, Spezia 14 MARCATORI: 13 reti: Schwoch (Ravenna); Guidoni (Monza). 12: Cecconi (Como, 4). 11: Cancellato (Carpi, 2); Benfari (Carrarese); Maffioletti (Leffe, 3); Giorgio (Monza). 8: Clementi (Fiorenzuola, 1); Lorenzini (Massese, 3) Il punto sul campionato Il Ravenna vince, saluta e se ne va. Tre punti pesanti a Fiorenzuola: fanno scivolare una rivale temibile Fiori dalla zona play off e, soprattutto, permettono di allungare sulle più agguerrite inseguitrici. Gia, perchè l’Empoli dimostra di faticare molto - da un paio di giornate a questa parte - a trovare la strada del gol (a secco nella trasferta a Carrara e anche nel derby con il Prato): con il pareggio conserva la seconda posizione, ma adesso e a ‘-3’ dalla capolista e, per di più, non e da solo. Lo ha raggiunto la Spal, che ha faticato contro un Brescello battagliero, ma alla fine l’ha spuntata, sia pure di misura. Consolida la terza posizione il Monza: due gol al fanalino Leffe, per salire a quota 38, molto vicina alle damigelle d’onore del girone A. E sul quinto gradino (l’ultimo valido per accedere alla fase finale) resta, in solitaria, il Montevarchi, che dopo tre sconfitte toma a far punti: per la verità uno solo, meno di quanto mister Braglia aveva pronosticato contro una Pro Sesto modesta. A un passo dalla zona ‘promozione’ ecco spuntare il Como: per i lariani un grosso balzo in avanti, a spese della Carrarese, che ha ripreso a marciare a corrente alternata. Gli uomini di Scanziani sono ora a una sola lunghezza dal Montevarchi, affiancati al Fiorenzuola e al Modena, che proprio l’Alessandria ha contribuito a proiettare di nuovo a ridosso del vertice. Non riesce al Saronno l’impresa di collezionare un altro successo in trasferta: la squadra di Bersellini è raggiunta nel finale dallo Spezia che si conferma specialista in questi recuperi in ‘zona Cesarini’ (e l’Alessandria ne sa qualcosa). I liguri, cosi non sono più da soli all'ultimo posto: hanno raggiunto il Leffe, al quale non ha giovato il ritorno in panchina di Patrizio Sala. In un turno avaro di gol il terzo 0 a 0 è a Massa: il punto serve al Carpi per assestarsi a centroclassifica e ai padroni di casa per ridurre il distacco dalla sestultima, l’Alessandria. (Il Piccolo)