Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
10-03-1996 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Monza Calcio 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 7. Carletti P.[A] 6. Erba [Mo]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Benedetti Silvano, Salierno Vito, Avallone Salvatore, Carletti Pierangelo, Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo [74. Giraldi Daniele], Notaristefano Egidio, Rossi Giovanni [66. Memmo Massimiliano], Fontana Gaetano [79. Vivani Manuel], Fresta Salvatore A disp.:(P) Graziani Luca, Livon Peter All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
MONZA CALCIO: Castellazzi, Sanfratello, Radice, Saini, Viali, Rossi, Asta, Giorgio, Guidoni, Erba, Gheller [84. Gallo]. A disp.: Locatelli, Mandelli, Averani, Cavicchia. All.: Boldini Simone

Arbitro: Ayroldi Nicola (Molfetta) [Polito, Romano]
Note
Ammoniti: Benedetti [A], Caretti [A], Saini [M], Sanfratello [M], Giorgio [M]. Angoli: 4-5. Spettatori: 1.600 (1.209 paganti, incasso L. 25.476.000) Giornata di sole, molto fredda. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
SERIE C1 Pareggio col Monza: le emozioni tutte nei primi minuti CARLETTI SALVA L'ALESSANDRIA Lo stopper dei grigi risponde al gol di Erba Un piccolo punto, per un’Alessandria che non ha fatto davvero molto per meritare di più. Anzi, ha rischiato - e non poco – contro una delle migliori formazioni del campionato, ieri - meno male – efficace solo fino alla trequarti. Il momento poco positivo della coppia Giorgio – Guidoni (25 in gol in due) ha ‘graziato’ la formazione di Ferrari che, comunque, ha palesato ancora difficoltà in avanti, dove viene da dire che, a questo punto, Memmo meriterebbe più spazio, perché non sarà forse bello a vedersi, ma almeno lotta con grinta e, pur sbagliando ancora, prova ad offendere (al contrario di uno spento Giovanni Rossi e di un Fresta che è gradualmente scomparso dal campo). In una gara come questa un elemento come Gutili avrebbe potuto sicuramente essere utile, ma anche nelle file dei monzesi mancava la coppia titolare dei centrali. E poi - concedetecelo – più che recriminare sugli assenti è meglio rimboccarsi le maniche e provare ad offendere di più. La cronaca registra un avvio scoppiettante (che illude un po’ tutti): due gol in otto minuti e, al 9’, una punizione a due in area, con grosso brivido per un retropassaggio che, per poco, non mette sui piedi di Asta il pallone del vantaggio. Per dieci minuti una gara vivace, con botta e risposta che infiamma il pubblico. La prima incursione in area è del Monza: Gheller s’incunea bene nella retroguardia grigia e calibra un cross che Asta, all’altezza del dischetto del rigore, alza di esterno destro sulla traversa. Scocca il 6’ quando Asta gioca un buon pallone sulla fascia destra: lo scodella in area dove Erba evita senza problemi il controllo di Benedetti, incredibilmente fermo, e da pochi passi manda alle spalle di un incolpevole Toccafondi. Doccia fredda. Ma il ‘Moccagatta’ alza il tono dell’incitamento. La squadra di Ferrari lo sente, si getta a testa bassa in avanti e sull’insidioso traversone dalla destra di Fresta Saini tocca in angolo, anticipando tutti gli uomini in maglia grigia. Ma è solo il prologo del pareggio: dalla bandierina Fontana, Matteo Rossi spizza la palla e Carletti, tutto solo all’altezza del secondo palo, firma il suo primo centro stagionale. Dalla curva i cori sono tutti per lui, Maciste, beniamino dei tifosi. Ma l’esultanza si spegne meno di sessanta secondi dopo: grossolana ingenuità di Argentesi che appoggia all’indietro a Toccafondi proprio mentre sulla destra avanza, come al solito, lo scatenato Asta. Toccafondi non ha certo il tempo per un’uscita con i piedi, può solo gettarsi sulla sfera e abbrancarla con le mani. Evita il gol, ma non la giusta punizione a due in area (come impone il regolamento che il signor Ayroldi interpreta molto bene). Batte Erba, la barriera respinge e allontana il pericolo. Poi, dopo i fuochi d’artificio dell’inizio, venti minuti di quiete. Il Monza ha buon gioco a centrocampo, ma non affonda. E i grigi giocano di rimessa, nel tentativo di sfruttare eventuali varchi che, però, la retroguardia brianzola raramente concede. Si va avanti così per una ventina di minuti, senza grosse emozioni. E si arriva al 27’, per annotare la staffilata dai 25 metri di Erba, che Toccafondi blocca senza problemi. Al 39’ si rivede l’Alessandria: la conclusione di controbalzo di capitan Fontana esce di un metro a lato della porta difesa da Castellazzi. Prima dell’intervallo, da calcio d’angolo, un’opportunità per i grigi: angolo dalla sinistra di Fresta, Argentesi, in corsa, calcia la palla sull’esterno della rete. Nella ripresa si gioca per venti minuti. E il Monza ha in mano il ‘pallino’, bello a vedersi fino alla trequarti ma, per fortuna dei grigi, poco brillante negli ultimi sedici metri. Al 53’, però, l’Alessandria rischia di andare da nuovo sotto: incursione di Radice, padrone incontrastato della fascia sinistra. Il terzino entra in area e calibra un cross destinato ad un paio di compagni, ben appostati in area. E meno male che, a pochi passi dalla porta, c’è il solito Carletti, che in sforbiciata salva in angolo. Fontana e compagni provano ancora a sfruttare un tiro da fermo: dalla bandierina calcia ancora Fresta, alla deviazione aerea va Benedetti, ma non ha la stessa sorte del suo compagno di reparto, nel primo tempo. La sfera si perde sul fondo e questa resta, di fatto, l’unica conclusione (se si eccettua un paio di tiri dalla lunga distanza) dei padroni di casa nella ripresa. Al quarto d’ora Monza ancora in avanti: buona manovra, assist per Sanfratello che, al centro dell’area, si coordina bene, ma non centra lo specchio della porta. Tre minuti dopo ancora un’occasione per le ‘furie rosse’ di Boldini: playmaker è l’onnipresente Saini, che apre bene sulla sinistra per Erba, il goleador del primo tempo semina, in velocità, i difensori, entra in area e, in corsa, calibra un diagonale rasoterra, insidioso ma non molto forte, facile preda dell’attento Toccafondi. Siamo al 62’: da questo momento fino al triplice fischio quattro sostituzioni (tre per i grigi, una per il Monza) e l’unica conclusione della giornata di Guidoni, molto ben controllato da Carletti. Il Monza recrimina, l’Alessandria sta ancora in silenzio. E - come dice il proverbio - chi tace acconsente. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Botta e risposta: al monzese Erba replica Carletti ALESSANDRIA, DUE MINUTI PER ACCIUFFARE IL MONZA Il risultato è maturato nello spazio di centoventi secondi. Al gol del Monza, dopo sei minuti, immediata replica dei grigi per l'1-1 che permette all'Alessandria di compiere un altro piccolo passo in avanti verso il centro classifica. La squadra piemontese, in campo ancora una volta in formazione di emergenza per le assenze degli infortunati Ferrarese, Lizzani e Gutili e dello squalificato Mariotto, inizia in «soggezione». Ed il Monza, più rapido, cerca subito di approfittarne. Dopo una girata fuori misura (2') di Asta, su invito di Gheller, al 6' i biancorossi passano in vantaggio. Asta scambia con Giorgio e centra: Erba, lasciato incustodito da Benedetti, insacca di testa da pochi passi, spiazzando Toccafondi. I grigi rimediano quasi subito. Angolo calciato da Fontana; Benedetti allunga la traiettoria in piena area di rigore, con palla per l'avanzato Carletti che di testa insacca a porta vuota. L'incontro pare destinato ad offrire ancora emozioni. Ma è solo illusione. Fino al riposo soltanto tentativi. Al 27' Erba, appena dentro l'area, impegna a terra Toccafondi; al 39' esecuzione in controbalzo di Fontana con sfera fuori. Argentesi nei minuti di recupero si incarica si mandare la palla sull'esterno della rete da posizione impossibile. Nella ripresa il Monza riparte a testa bassa alla ricerca della vittoria. Al 9' discesa di Francesco Rossi e palla filtrante per Radice con Carletti che, con autorevolezza, mette in angolo sbrogliando una difficile situazione. L'Alessandria stenta a proporre efficaci azioni offensive. Al 18' Saini mette in movimento Erba che, con una puntata centrale, impegna Toccafondi. Mister Enzo Ferrari cerca di dare uno scossone togliendo l'insufficiente Giovanni Rossi ed inserendo Memmo. Questi si mette in evidenza al 26' mandando fuori su opposizione di Castellazzi. Ferrari sostituisce anche Matteo Rossi con Giraldi ma l'Alessandria non riesce a trovare spunti brillanti. Ed i brianzoli ripartono alla caccia dei tre punti. Ma senza rendersi molto pericolosi. Soltanto al 37' biancorossi insidiosi. Guidoni, tuttavia, finalizza sopra la traversa un'azione veloce impostata da Asta e proseguita da Erba. Sul finire l'Alessandria prova a «graffiare». Dapprima al 41': cross di Fresta, scontro aereo Castellazzi-Radice, ma il portiere riesce a recuperare in un secondo tempo la palla. Ed un minuto dopo Memmo mette in area un pallone invitante: Castellazzi è pronto a bloccare. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) Buon risultato (1-1) per i mandrogni contro un Monza che lotta per il salto di categoria GRIGI, UN PARI CHE SODDISFA TUTTI E Carletti raccoglie applausi assieme al D.S. Melani Tempi duri per le grandi della C1 contro i grigi. Dopo l'Empoli, anche il Monza ha dovuto accontentarsi della divisione della posta al «Moccagatta», al cospetto di un'Alessandria abile in fase di contenimento e attenta nel chiudere ogni varco. I brianzoli hanno comandato le operazioni a centrocampo, ma i pericoli per Toccafondi sono arrivati col «contagocce». «Un altro punto guadagnato, nel faticoso cammino verso posizioni di classifica più tranquille» era il commento unanime, a fine gara. Impossibile dare torto ai tifosi. Sul rettangolo verde, si è infatti vista una squadra organizzata e con le idee chiare (quella lombarda), opposta a un'Alessandria che ha profuso ogni energia, ma ha dimostrato ancora paurosi limiti nella costruzione e nella finalizzazione del gioco. Non a caso, i migliori tra i grigi sono stati i «guerrieri» Carletti e Avallone, ben sostenuti dal giovane Salierno. Con Fontana e il rientrante Notaristefano al di sotto dello standard abituale, era lecito attendersi qualche invenzione da parte delle punte. Invece, è stato il buio totale, e il portiere ospite Castellazzi ha potuto trascorrere un pomeriggio di assoluto relax. Ormai il ritornello fisso per l'Alessandria è il «vorrei, ma non posso». I giocatori cercano di applicare gh schemi voluti dal tecnico, e di fare movimento a ridosso dell'area avversaria, ma non riescono a cavare il classico «ragno dal buco». Stop e controlli di palla approssimativi, triangoli che non si chiudono mai scarsissimo fiuto del gol: con queste premesse, è utopistico sperare in conclusioni di una certa entità degli attaccanti in casacca grigia. E, con il Monza, sarebbe finita male se Carletti non avesse siglato la prima rete stagionale, con un azzeccato colpo di testa su angolo di capitan Fontana. Erano trascorsi appena due minuti dal vantaggio brianzolo, e l'inzuccata del lo stopper è stata quanto mai provvidenziale. Attacco da bocciare in blocco Male Giovanni Rossi e Fresta in evidenza Salierno e Avallone. Avallone è in crescita e sta tornando sui livelli della scorsa stagione Raggiunto il pareggio, Notaristefano e compagni hanno pensato bene di non strafare. Hanno lasciato al Monza il controllo del match, hanno atteso i biancorossi nella tre-quarti e non hanno concesso spazi ai temuti Giorgio, Guidoni e Asta. Una tattica perfetta, ma anche l'implicito riconoscimento della netta superiorità dei rivali. Persino il pubblico ha capito che questa Alessandria non può dare di più. Gli Ultras hanno incitato a gran voce i propri beniamini (c'è stato, tra l'incredulità generale, pure un coro pro-Melani), e dalla tribuna sono partiti applausi ad ogni tentativo di contropiede. La frattura tra tifosi, squadra e dirigenza sembra dunque definitivamente sanata. Non c'è stato invece il «disgelo» dei grigi nei confronti dei cronisti locali. Un segnale di distensione è arrivato nel prepartita con la consegna delle copie delle formazioni a tutti i giornalisti, ma dopo il 90' le bocche dei protagonisti sono rimaste cucite. Così, negli spogliatoi, si sono potute registrare solo le opinioni del tecnico monzese, Simone Boldini, e dei dirigenti del club lombardo, soddisfatti per i risultati provenienti dagli altri campi della C1. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Carrarese – Carpi 2-0 Empoli – Montevarchi 4-1 Fiorenzuola – Spezia 1-2 Leffe – Spal 1-0 Modena – Como 1-1 Prato – Saronno 2-1 Pro Sesto – Massese 1-1 Ravenna – Brescello 2-1 CLASSIFICA: Ravenna p. 52; Spal 46; Empoli 45; Monza 40; Como 39; Prato 37; Fiorenzuola 36; Montevarchi 35; Modena 33; Carrarese 32; Carpi, Alessandria 31; Saronno 29; Brescello 27; Massese 25; Pro Sesto 23; Leffe 18; Spezia 17 MARCATORI: 17 reti: Schwoch (Ravenna). 16: Cecconi (Como, 5), 14: Guidoni (Monza), 12: Cancellato (Carpi, 3), 11: Benfari (Carrarese); Maffioletti (Leffe, 3); Giorgio (Monza) 9: Pompini (Brescello, 3); Esposito (Empoli); Lorenzini (Massese, 3) Il punto sul campionato La giornata delle sorprese. Ma anche delle conferme. Per il Ravenna, che marcia spedito verso la serie B. Soffrono, i romagnoli, nel confronto con il Brescello, ma alla fine la spuntano, sia pure di stretta misura. E adesso i punti di margine sulla più immediata delle inseguitrici diventano sei: molti, forse non ancora sufficienti - in questa fase della stagione - a considerare chiusa la corsa per il primato, ma certo in grado di dare alla squadra di Rumignani una certa tranquillità per le prossime gare. Al secondo posto resta la Spal, ma proprio i ferraresi sono stati protagonisti, loro malgrado, di una delle sorprese della giornata, battuti a Leffe, da una squadra che da moltissimi turni non assaporava i tre punti e che, in ogni caso, vanta la peggior retroguardia del girone. L’undici spallino si vede così avvicinare da un Empoli che ha interrotto il periodo dei pareggi, strapazzando il Montevarchi. Quarto è il Monza, che ringrazia il Modena per aver rimontato lo svantaggio con il Como. Rivelazione del momento - anzi, meglio sarebbe considerarla ormai una ‘certezza’ - è il Prato, che si fa prepotentemente avanti: batte il Saronno - ripiombato così a un passo dalla zona play out - e avanza la sua candidatura per un posto nella poule finale. A fare strada ai ragazzi di Veneri è anche il Fiorenzuola, battuto in casa - altro risultato difficilmente pronosticabile - da uno Spezia che, nonostante il 2 a 1, non riesce a lasciare l’ultimo posto in classifica. Cade ancora il Carpi, raggiunto dai grigi (che, però, sono sorpassati dalla Carrarese). Il pareggio nell’anticipo di sabato, infine, non toglie dai guai Pro Sesto e Massese. (Il Piccolo)