Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
31-03-1996 - Giornata: 27 - Ravenna - Bruno Benelli


Ravenna US - Alessandria Calcio US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 4. Fontana G.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Avallone Salvatore, Marchesi Marcello [66. Livon Peter], Mariotto Massimo, Benedetti Silvano, Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo, Notaristefano Egidio, Rossi Giovanni, Fontana Gaetano [88. Vivani Manuel], Fresta Salvatore [70. Memmo Massimiliano] A disp.:Giraldi Daniele, (P) Graziani Luca All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
RAVENNA US: Bozzini, Rinaldi [65. Fermanelli Fabrizio], Marrocco, D'Aloisio, Mero, Fimognari, Giorgetti, Gadda [82. Agostini], Schwoch, Zauli, Tacchi. A disp.: Pisano, Mengucci, Pregnolato. All.: Rumignani Giorgio

Arbitro: Vendramin Giacomo (Castelfranco Veneto) [Ricci, Pavia]
Note
Ammoniti: Toccafondi [A], Fresta [A], Mariotto [A], Livon [A], Tacchi [R], Fermanelli [R]. Angoli: 10-4. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 4.000 (2.363 paganti, incasso L. 37.758.000) Giornata di sole, leggermente ventilata, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
SERIE C1 L’Alessandria espugna anche il campo della capolista GRIGI, MAI COSI IN ALTO Gara perfetta - E coi tre punti di Ravenna i playoff sono vicini Che bella Alessandria! Ancora più che a Como. Brava, matura, determinata: una squadra che piace, quella che espugna il campo della prima della classe. E lo fa con pieno merito, centrando cosi il terzo successo consecutivo in trasferta. Gol dopo trenta secondi a Como, gol dopo quattro minuti a Ravenna: i grigi ormai si sono specializzati in partenze lampo. Questa volta costringono l’ambiziosa capolista ad inseguire: è il primo tassello di una grande vittoria, del collettivo. E il vantaggio avrebbe potuto arrivare anche prima, al secondo minuto e 15 secondi: angolo di Fresta dalla sinistra, pallone che danza nell’area piccola dei giallorossi, con Bozzini incerto nella presa e la difesa in affanno sui tentativi di Fontana e Matteo Rossi. E' solo l’anticipazione di quanto accade una manciata di secondi dopo: sul rilancio dal fondo di Toccafondi Fontana conquista palla a centrocampo, avanza di qualche metro, vede Bozzini fuori dai pali e scaglia un bolide da trenta metri che s’insacca nell’angolino basso alla destra del portiere. Si ripete la festa, in campo e sugli spalti, con gli Ultras e il Grizzly Club sempre presenti. Il Ravenna, però, ci mette poco a riordinare le idee e ad iniziare il suo assalto tambureggiante: al 7’ Benedetti respinge la conclusione ravvicinata di Tacchi, ben appostato sul secondo palo. Rischia l’Alessandria al 17’: gioco pericoloso, in area, di Avallone per fermare un’incursione di Tacchi. L’arbitro assegna la punizione a due: palla collocata un paio di metri a lato del dischetto di rigore, tutti i grigi in barriera e Gadda pronto al tiro. Attimi lunghissimi, interminabili, prima del tiro, di Marrocco, respinto. Ma per il fiscalissimo signor Vendramin Toccafondi ha commesso una irregolarita. Cartellino giallo per il portiere e seconda esecuzione: replica Marrocco, sulla linea spazza via Mariotto. I giallorossi insistono: al 24’ conclusione in corsa, dai 25 metri, di Zauli, alta a lato. Poi, al 31’, lo show di Stefan Schwoch e il miracolo di Sasa Avallone: il bomber della C1 - fino a questo momento in ombra, ben controllato da Benedetti - cambia marcia, semina quattro avversari e poi allarga su Zauli; Toccafondi prova a chiudergli lo specchio della porta, la palla lo supera, ma sulla linea di porta si materializza Avallone, con guizzo eccezionale, e riesce a mandare la sfera in angolo. Poi, fino all’intervallo, i portieri restano inoperosi: il Ravenna avrà, forse, un maggior possesso di palla, ma l’Alessandria di pericoli non ne corre più. Nell’intervallo i padroni di casa cambiano le maglie, ma neanche questo ‘stratagemma’ sortisce l’effetto sperato. Dopo un minuto si registra l’incursione di Schwoch, con apertura, sottoporta, per Tacchi. Ma ‘San Avallone’ è puntuale alla deviazione. Al 48’ si riaffaccia in area l’Alessandria: il giovane Marchesi chiama in causa Giovanni Rossi, appoggio a Fresta e apertura, sulla destra, per Matteo Rossi, che chiude con un diagonale debole, catturato senza difficolta da Bozzini. Poi, in sette minuti, dal 51’ al 58’, lo show di Giorgetti, il migliore in maglia giallorossa: prima innesta la ‘quarta’, semina tre avversari e calibra un rasoterra, che si perde di poco a lato del palo destro, poi si esibisce in due dribbling dei suoi, con palla di potenza sull’esterno della rete. Toccafondi toma protagonista al 64’, con un intervento plastico sul tiro cross di Schwoch dalla sinistra. A questo punto Rumignani gioca la carta della terza punta: richiama Rinaldi e inserisce Fabrizio Fermanelli. Replica Ferrari, gettando nella mischia Livon, marcatore puro, al posto di Marchesi (buon debutto il suo). Mossa azzeccata, visto che Giorgetti - fino a quel momento in versione più offensiva, controllato dal giovane difensore – arretra la sua posizione, a dar man forte alla retroguardia. Tra un cambio e l’altro Fontana, dalla sinistra, pennella un suggerimento per Giovanni Rossi, che è in ritardo per la deviazione aerea. E, subito dopo, c’è da annotare lo slalom di Fresta, concluso con un tiro sul primo palo, che costringe Bozzini alla deviazione in angolo. Al 70’ l’attaccante cede il posto a Memmo che, per poco, non riesce subito ad inserirsi su un retropassaggio azzardato di D’Aloisio a Bozzini. Il Ravenna ci prova al 77’: prima Zauli e poi Giorgetti vanno alla conclusione, ma la difesa si chiude bene. Sul capovolgimento di fronte incespica ancora Bozzini e per la seconda volta Memmo non trova il guizzo giusto. Rumignani tenta anche la carta Agostini, ma i giallorossi hanno le idee annebbiate. Più lucida l’Alessandria che, nel primo minuto di recupero, impegna ancora l’estremo difensore ravennate: l’instancabile Avallone (ormai vicinissimo al traguardo delle 100 gare in maglia grigia) apre per Memmo, ma il tiro è ‘telefonato’ e questa volta Bozzini non si fa sorprendere L’attesa del triplice fischio è lunga: cinque interminabili minuti prima di un applauso liberatorio per celebrare questo en plein in trasferta. Non accadeva da anni. E adesso i play off sono diventati straordinariamente vicini. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) I grigi di Ferrari risalgono in classifica e si avvicinano alla zona playoff ALESSANDRIA IMPLACABILE FUORI CASA A Ravenna secondo successo esterno consecutivo Alessandria implacabile in trasferta. Per la seconda domenica consecutiva la squadra di mister Ferrari ha conquistato l'intera posta. Dopo l'exploit di Como, un successo che avvicina i grigi alla zona «play-off». L'undici piemontese il collettivo è prevalso sulle individualità dei giallorossi romagnoli - è andato quasi subito a rete. Al 4', Fontana approfittava di un errore ravennate e tirava dai 25 metri: la palla assumeva una strana traiettoria, che sorprendeva il portiere Bozzini. Cominciava la riscossa dei padroni di casa, che hanno trovato nel terzino Avallone l'autentico baluardo. Al 17' il difensore anticipava Tacchi sotto porta, due minuti più tardi salvava sulla linea una punizione a due calciata da Marrocco all'altezza del dischetto, al 32' sventava sulla linea di porta un pallonetto di Zauli che aveva scavalcato Toccafondi. Ravenna ancora avanti nella ripresa, ma con scarsa lucidità. Ovviamente soddisfatto mister Ferrari: «Squadra concentrata, ottimo il pressing. Non abbiamo concesso spazio agli avversari, in particolare a Gadda, il regista, la vera fonte del gioco, e al capocannoniere Schwoch, bloccato dallo stopper Benedetti. Certo, non siamo perfetti, possiamo e dobbiamo migliorare ancora, ci attende un serio lavoro». Per il tecnico, «la manovra, nel secondo tempo, è stata meno fluida rispetto ai 45' iniziali, si è gettato via qualche pallone di troppo. Comunque, va bene così: sarei stato contento anche se fosse finita 1-1, ma ci stava pure il 2-0 a nostro favore». Tra gli alessandrini, ha debuttato Marchesi, classe 1977: «Ho deciso di schierarlo - ha spiegato il mister - dopo averlo seguito con cura in allenamento. Sia chiaro, non l'ho mandato allo sbaraglio. Doveva controllare il velocissimo Giorgetti. Nel primo quarto d'ora ha sofferto. Quindi ne ha preso le misure, annullandolo. Di sicuro ha un futuro». I risultati degli altri campi autorizzano l'Alessandria a sperare nel quinto posto, l'ultimo utile per disputare gli spareggi che valgono la promozione in B. Per scaramanzia, capitan Fontana non pronuncia la parola «play-off», ma è il primo a credere nelle possibilità della squadra: «Siamo un gruppo unito, e vogliamo toglierci altre soddisfazioni. La condizione fisica di tutti noi è buona. Viviamo alla giornata e non facciamo proclami». (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) La vittoria sulla capolista carica i mandrogni: approdare alla fase finale non è utopia GRIGI, I PLAYOFF A PORTATA DI MANO partita impeccabile, Fontana castiga il Ravenna Grigi belli e vincenti anche sul terreno della capolista: ed ora non è lontana la zona playoff. Con una prova straordinaria in ogni reparto, l'Alessandria ha costretto alla resa il Ravenna, e ha ottenuto il terzo successo consecutivo in trasferta. I romagnoli e il pubblico del «Benelli» sono stati annichiliti dalla partita perfetta di Fontana e compagni, che hanno dominato a centrocampo e hanno chiuso tutti i varchi in difesa. E' stata la fotocopia del match di Como, e il collettivo dei grigi ha prevalso sulle individualità dei giallorossi romagnoli. «Siamo stati bravi a fare pressing sui portatori di palla del Ravenna, e a non concedere spazio al regista Gadda, la principale fonte di gioco dei padroni di casa - dice, negli spogliatoi, il tecnico Ferrari -. Sono soddisfatto, perché la squadra si è dimostrata tonica e concentrata. Ma, credetemi, si può e si deve migliorare ancora». Il tecnico sottolinea che «nel secondo tempo, la manovra è stata meno fluida rispetto ai 45' iniziali, e si è gettato via qualche pallone di troppo. Comunque, va bene così: sarei stato contento anche se fosse finita 1-1, ma ci stava pure il 2-0 per noi». Il gol di Fontana in avvio ha gelato il Ravenna, e ha spianato la strada ai mandrogni, ma la chiave del successo è stata certamente la marcatura di Benedetti sul capocannoniere Schwoch. Lo stopper dei grigi ha annullato il centravanti avversario, che è dovuto entrare a centrocampo per trovare qualche pallone giocabile. «La sosta di due settimane ha giovato a Benedetti, che si è preparato bene ed è ora in ottima forma - afferma Ferrari -. Il suo apporto sarà determinante nella fase cruciale della stagione». Tra i grigi, ha esordito come fluidificante il giovane Marchesi (classe 1977), che se l'è cavata dignitosamente sulla fascia sinistra. «L'ho seguito in allenamento in queste settimane, e ho deciso di gettarlo nella mischia - continua il trainer friulano -, Sia chiaro, non l'ho mandato allo sbaraglio, e sapevo che avrei potuto contare sulla sua vitalità. Doveva controllare il veloce Giorgetti, e nel primo quarto d'ora ha sofferto. Poi, ha preso le contromisure e non gli ha concesso spazio». I compagni più esperti hanno dato fiducia a Marchesi, gli hanno appoggiato spesso il pallone e lo hanno coinvolto nell'impostazione delle azioni d'attacco. Resta poco da aggiungere: è stata un'Alessandria «da favola», che ha esaltato gli Ultras al seguito e ha strappato applausi anche allo sportivissimo pubblico del «Benelli». E i risultati maturati sugli altri campi autorizzano davvero a sperare nell'aggancio al quinto posto, l'ultimo utile per disputare gli spareggi per la promozione in serie B. Per scaramanzia, capitan Fontana non pronuncia la parola «playoff», ma è il primo a credere nelle possibilità della squadra. «Siamo un gruppo unito, e vogliamo toglierci altre soddisfazioni - dice -. Fra l'altro, la condizione fisica di tutti i giocatori è buona, e il morale è alle stelle. Viviamo alla giornata e non facciamo proclami: ma se la fortuna ci assisterà, come è accaduto nelle ultime settimane, potremo preparare al meglio gli incontri decisivi». (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Carrarese – Brescello 2-2 Como – Spezia 1-1 Empoli – Spal 0-1 Fiorenzuola – Massese 0-0 Leffe – Pro Sesto 0-0 Modena – Montevarchi 1-0 Monza – Saronno 1-1 Prato – Carpi 1-1 CLASSIFICA: Ravenna p.53; Spal 52; Empoli 46; Monza 41; Como, Fiorenzuola 40; Prato 38; Alessandria 37; Carrarese, Montevarchi, Modena 36; Carpi 33; Saronno 30; Brescello 28; Massese, Pro Sesto 27; Spezia 21; Leffe 20 MARCATORI: 18 reti: Schwoch (Ravenna) 17: Cecconi (Como, 5), 14: Guidoni (Monza); Benfari (Carrarese), 12: Cancellato (Carpi, 3), 11: Maffioletti (Leffe, 3); Giorgio (Monza), 9: Pompini (Brescello, 3); Esposito (Empoli); Lorenzini (Massese, 3) Il punto sul campionato L’Alessandria riapre il campionato. Per se e per gli altri: sei punti in due trasferte diventano il trampolino verso i play off. E danno anche un nuovo volto alla classifica: adesso il Ravenna ha smesso i panni dalla ‘lepre’ da inseguire, sente il fiato sul collo di una Spal che alla promozione diretta - senza passare per la lotteria dei play off – ha sempre creduto e che, passando ad Empoli, ha visto salire, di prepotenza, le sue quotazioni. Un solo punto dalla vetta e, soprattutto, sei in più dei toscani di Spalletti: la lotta si riaccende e in questo momento gli uomini di Bianchetti hanno dalla loro la carica di chi rincorre e vede la meta ormai vicinissima. E se è battaglia per il primato, discorso analogo vale per la zona play off. Segnano il passo Monza e Como, fermate sull’ 1 a 1 interno da Saronno e Spezia: non e un grande momento per le due lombarde, che faticano a segnare - come nel caso dei lariani - rischiano addirittura di subire il secondo stop consecutivo. Non ne approfitta il Fiorenzuola, al quale la Massese impone il risultato ad occhiali. E così dalla terza alla quinta posizione resta tutto invariato. Anche sul sesto gradino il Prato si adatta alla ‘marcia’ a piccoli passi, dopo aver rischiato il ko per mano del Carpi. Chi, invece, si avvantaggia è proprio l’Alessandria, che scavalca anche il Montevarchi, battuto e raggiunto dal Modena. A ridosso del gruppetto che, oggi, giocherebbe gli spareggi ci sono ben cinque compagini raccolte in due punti. E anche sul fondo è grande bagarre: il Brescello impone il pareggio alla Carrarese, Leffe e Pro Sesto non fanno gol e si dividono la posta. Tutto da decidere, dunque, in testa come in coda. In 720 minuti tutti i verdetti di un torneo che da diverse stagioni non era cosi equilibrato. (Il Piccolo)