Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
12-05-1996 - Giornata: 32 - Sesto San Giovanni - Breda


Pro Sesto AC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 80. Corti [Pr] 54. Rossi M.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Benedetti Silvano, Ferrarese Maurizio, Avallone Salvatore, Carletti Pierangelo [83. Gutili Enrico], Argentesi Giuseppino, Rossi Matteo [60. Fontana Gaetano], Mariotto Massimo, Rossi Giovanni [76. Memmo Massimiliano], Notaristefano Egidio, Fresta Salvatore A disp.:(P) Graziani Luca, Lizzani Maurizio All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
PRO SESTO AC: Tambellini, Corti, Beltrame, Di Gioia, Baraldi, Gardini, Albino, Signorelli [77. Tedoldi], Sala, Brocchi [60. Nino], Olivari [85. Parise]. A disp.: Malatesta, Cesari. All.: Vannini Franco

Arbitro: Ingenito Luigi (Nocera Inferiore) [Magro, Signorello]
Note
Espulso 86. Argentesi [A]. Ammoniti: Beraldi [P], Benedetti [A], Angoli: 6-5. Spettatori: 3.000 (incasso L. 34.000.000) Giornata di pioggia ininterrotta. Terreno inizialmente in discrete condizioni poi allentato. Inizio gara ore 16.00

Commento
SERIE C1 In vantaggio a Sesto San Giovanni, i grigi si fanno raggiungere DALLA GIOIA ALLA RABBIA E adesso diventa fondamentale la gara con il Saronno L’Alessandria vuole vincere, ma la Pro Sesto non dà strada. Il leit motiv della gara al ‘Breda’ è tutto in questi due concetti. Che, alla fine, si traducono in un pareggio sicuramente meno utile ai grigi di quanto non lo sia per i padroni di casa, che sperano almeno nel quartultimo posto, per poter sfruttare il miglior piazzamento negli spareggi salvezza. Discorso diverso per la compagine grigia: la corsa ai play off non è certo compromessa, ma senza dubbio più difficile. I primi 45 minuti scivolano via sotto una pioggia battente con l’Alessandria più vivace in avanti, ma raramente pericolosa, se si escludono un paio di calci piazzati e due conclusioni dal limite tra le braccia di Tambellini. Per il suo ‘collega' di reparto Toccafondi solo ordinaria amministrazione. E così si deve attendere l'11'’ (dopo quasi quattro minuti di interruzione per i fumogeni) per registrare la punizione che Notaristefano tocca ad Argentesi: gran botta da trenta metri, forte ma centrale, tra le braccia del numero uno sestese. Al 24’ azione di prima degli ospiti: Fresta taglia il campo, chiamando in causa Matteo Rossi, che gira subito per Giovanni Rossi, ma l’attaccante è un attimo in ritardo su una palla leggermente lunga. Un minuto dopo Fresta duetta ancora con Notaristefano, che salta un paio di avversari e poi dal vertice sinistro accenna un diagonale, preda di Tambellini. Brivido al 29’ per un traversone insidioso dalla sinistra di Brocchi, sul quale Carletti manca la deviazione in area, ma Toccafondi e attento. Alessandria pericolosa al 35’ con Carletti, che dalla linea di fondo scodella un invitante pallone: lo cattura Fresta e batte a colpo sicuro, ma sulla traiettoria c’è Corti, che tocca in angolo. E i grigi insistono in avanti: sugli sviluppi di un angolo Tambellini, ‘pressato’ da Giovanni Rossi, perde palla, ma nessun giocatore mandrogno è pronto alla deviazione. Si arriva cosi ai minuti di recupero senza altre emozioni. Ma prima dell’intervallo ci sono un paio di fiammate. Prima Ferrarese ha sui piedi un ottimo pallone, ma lo calcia fuori. E sul capovolgimento di fronte è Albino, imbeccato da Signorelli, a concludere malamente dall’altezza del dischetto. Chiude in avanti la Pro Sesto: si guadagna anche una punizione, che Gardini calcia direttamente tra le braccia di Toccafondi. Poi, dopo l’intervallo, uno squarcio di sereno in una giornata uggiosa. Ci pensa Matteo Rossi, firmando un gol, che ha ricordato - per la bellezza dell’esecuzione – quelli realizzati a Leffe, ispiratore Notaristefano, abile a collocare il pallone sui piedi di Fresta smarcato sulla fascia destra. Bravo anche l’attaccante, capace di saltare con i suoi dribbling stretti due avversari e poi di alzare la testa quel tanto che basta per vedere il numero 7 al centro dell’area: suggerimento millemetrico, gran botta di destro e palla alle spalle di Tambellini. E il momento migliore per l’Alessandria: i lombardi accusano il colpo, si scoprono anche in difesa e al 63’ Fresta ha sui piedi il pallone per chiudere il match. Lo imbecca ancora Notaristefano, ma il numero 11, anziche avanzare in area, prova subito la conclusione e Di Gioia si salva con un pizzico di fortuna, toccando la sfera in angolo. Ben poco da annotare fino alla mezzora quando - dopo una girandola di cambi (dentro Fontana e Memmo nei grigi, Nino e Tedoldi nell’undici di casa) - si sveglia la Pro Sesto. Decide che non si deve assolutamente cedere il passo all’Alessandria e, anzi, si deve almeno provare a raddrizzare la gara. E cosi, dopo un brivido su un’incursione di Albino (troppo libero di svariare sulla fascia), sulla quale ci mette una pezza Avallone, al 79’ due rimpalli - e anche qualche ingenuità di troppo - mettono sui piedi di Sala un pallone d’oro. La difesa riesce ancora a respingere, ma la palla finisce sui piedi di Corti, che non perdona. E nel finale l’Alessandria rischia anche: prima sul colpo di testa di Sala, che si perde di poco a lato e poi sul tentativo di contropiede di Nino, che costa il cartellino rosso ad Argentesi, costretto a fermarlo per impedirgli di andare in porta. La Pro, però, si getta ancora in avanti, quasi come se avesse un conto aperto con l’Alessandria e una vittoria potesse salvare l’intera stagione. A tempo scaduto percussione di Tedoldi, che entra in area, viene in contatto con Notaristefano e finisce a terra. I lombardi gridano al rigore, ma l’arbitro fa cenno di proseguire. Ancora per pochi istanti. Poi il triplice fischio. Che lascia l’amaro in bocca. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) A Sesto San Giovanni un pareggio che allontana l'aggancio ai playoff IL BREDA UN SOGNO IN GRIGIO Piemontesi in vantaggio, raggiunti nel finale Il «Breda» si conferma stregato per l'Alessandria, che non va oltre l'1-l contro la Pro Sesto, e deve rimandare l'aggancio alla zona play-off. Su un campo pesante, i grigi hanno faticato ad impostare le abituali trame di gioco, ma sono comunque passati in vantaggio a inizio ripresa. I tre punti sembravano in cassaforte e invece i padroni di casa hanno pareggiato nel finale con un gol rocambolesco. La cronaca: fasi iniziali di studio, poi la squadra di Ferrari prende il sopravvento e ci prova al 9' con Argentesi, che su punizione impegna Tambellini. Gli ospiti insistono e sfiorano ancora la rete con Notaristefano, il cui sinistro non sorprende il portiere della Pro Sesto. Al 23', Carletti si improvvisa ala destra, e crossa per Fresta, che batte al volo: deviazione provvidenziale di Baraldi in calcio d'angolo. La prima azione dei biancazzurri è di Signorelli (31') che si incunea in area ma sbaglia il controllo a pochi metri da Toccafondi. L'Alessandria si riaffaccia nell'area avversaria al 36', ed è bravo Tambellini a precedere Giovanni Rossi. Forcing dell'Alessandria in avvio di ripresa. I grigi conquistano tre corner consecutivi e tengono in costante apprensione la retroguardia lombarda, che capitola al 53'. Fresta difende caparbiamente il pallone sull'out di destra e fa partire un fendente che trova pronto all'appuntamento Matteo Rossi: zampata di sinistro ed è 1-0. Esultano gli oltre 500 tifosi al seguito della squadra, ma la Pro non ci sta e si catapulta in avanti. Mister Vannini fa entrare la terza punta, Nino, al posto di Brocchi, e la partita cambia volto, anche perché l'Alessandria arretra troppo il baricentro del gioco. Si aprono voragini nel centrocampo dei grigi, che faticano a contenere e non riescono a sfruttare i varchi in contropiede. Fresta divora l'occasione del 2-0, poi è un monologo dei locali, più freschi sul piano atletico. Toccafondi non deve compiere interventi determinanti, ed è graziato al 64' da Signorelli (stop mancato a due passi dalla porta) e due minuti più tardi da Sala, che gira a lato di testa. Al 79', arriva il pari che gela l'Alessandria. Sala vince un paio di rimpalli e si presenta davanti a Toccafondi: tiro rimpallato alla disperata da Avallone, ma la palla carambola su Corti, che è lesto a spingerla nel sacco. (La Stampa - Ed. Sport - Massimo Delfino) «Ci è mancato un pizzico di cattiveria» AVALLONE E' SUPER Benedetti e Argentesi fuori il prossimo turno «Ci è mancato un pizzico di cattiveria: eravamo in vantaggio, e potevamo chiudere la gara, ma i ragazzi si sono rilassati, ed erano ormai convinti che i tre punti fossero acquisiti. Ho urlato dalla panchina, e li ho invitati a cercare il secondo gol, ma purtroppo è arrivato il pari degli avversari, sull'unico tiro in porta». Mastica amaro Enzo Ferrari, negli spogliatoi del «Breda»: è consapevole che l'occasione sciupata dall'Alessandria contro la Pro Sesto potrebbe costare cara, in prospettiva playoff. «Abbiamo comandato la partita a nostro piacimento, creando un paio di occasioni nel primo tempo, e concretizzando con Matteo Rossi una bella azione corale in avvio di ripresa - spiega il trainer friulano -. Sembrava fatta, ed invece i biancoazzurri hanno giocato con straordinario accanimento. Ma non avrebbero mai segnato, se non ci fosse stato quello sfortunato rimpallo che ha "aperto" la nostra retroguardia». Era il 79', e già da qualche minuto i grigi stavano soffrendo. Quasi certamente, è stata l'uscita dal terreno di gioco di Rossi a far saltare gli equilibri nella zona nevralgica del campo. «Il ragazzo era in riserva, e faticava a contenere le incursioni del numero tre lombardo - dice Ferrari -. Così, ho deciso di inserire Fontana, che avrebbe potuto impostare qualche contropiede, e di spostare Mariotto sulla fascia. E' vero, in quel momento è cominciata la reazione della Pro Sesto, ma Toccafondi non è mai stato impegnato fino al momento del gol». Anzi, è stato Fresta ad avere sul piede il match-ball, ma ha tentato un dribbling di troppo su un difensore, e si è poi fatto rimpallare il tiro. In altre due circostanze, Notaristefano e compagni non hanno sfruttato la superiorità numerica nelle ripartenze, e hanno sbagliato l'ultimo passaggio. Il campo pesante può aver penalizzato i giocatori più tecnici dell'Alessandria? «Non credo, c'è stata qualche imprecisione, ma per oltre un'ora la squadra ha tenuto bene replica l'allenatore -. Ripeto, la partita l'abbiamo fatta noi: spiace averla pareggiata, perché con due punti in più saremmo arrivati al quarto posto. Ora invece, dovremo sudare per centrare l'obiettivo degli spareggi per la serie B. Ma ho ancora fiducia: se batteremo il Saranno, rientreremo in piena corsa, e ci giocheremo tutto nell'ultima sfida di campionato, a Prato». (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Carrarese – Leffe 3-0 Como – Fiorenzuola 3-0 Empoli – Ravenna 3-1 Modena- Spezia 0-0 Montevarchi – Monza 1-1 Prato – Brescello 2-0 Saronno – Carpi 0-1 Spal – Massese 2-0 CLASSIFICA: Ravenna p.65; Spal 60; Empoli 58; Como 48; Monza, Fiorenzuola 47; Alessandria 46; Prato 45; Carpi 43; Carrarese, Modena 41; Montevarchi 39; Saronno 36; Brescello 33; Spezia, Pro Sesto 30; Massese 29; Leffe 22 MARCATORI: 21 reti: Schwoch (Ravenna), 20: Cecconi (Como, 5), 16: Guidoni (Monza), 14: Cancellato (Carpi, 3); Benfari (Carrarese) 12: Esposito (Empoli); Maffioletti (Leffe, 4); Giorgio (Monza) 10: Pompini (Brescello, 4); Lorenzini (Massese, 3); Califano (Prato) Il punto sul campionato Ancora tutto da decidere. O quasi: la terzultima giornata ha scritto un solo verdetto, quello della prima retrocessione. Saluta la C1 il Leffe che, travolto a Carrara, ormai non ha più nessuna speranza di poter agganciare anche solo il penultimo posto. I punti di distacco restano, infatti, sette, ma con due sole gare a disposizione l’impresa è impossibile. E cosi i bergamaschi, che nelle passate stagioni avevano addirittura sfiorato l’ammissione ai play off, adesso scendono nella categoria inferiore, pagando forse errori in campagna acquisti e la scelta di cambiare più volte timoniere in panchina. Per il resto, invece, tutto rimandato: l’Empoli non ha voluto smentire la sua fama di guastafeste, fermando nettamente il Ravenna che, così, è costretto a rinviare ancora di una settimana i festeggiamenti per la B. E la Spal - che ha regolato la Massese con il classico 2 a 0 - teoricamente può ancora sperare, mantenendo inalterato anche il vantaggio sui toscani di Spalletti. Il discorso si complica scendendo di un gradino: cinque formazioni raccolte nel breve spazio di tre punti, tutte ancora con le possibilità di entrare nei play off. In questo momento e avvantaggiato di nuovo il Como, grazie al 3 a 0 nello scontro diretto con il Fiorenzuola, ma gli emiliani restano ad un punto, raggiunti dal Monza, che ha rischiato molto a Montevarchi, ma faticosamente ha riagguantato il pari. Un punto più sotto i grigi, che ora sentono sul collo il fiato di un Prato in gran forma, che vincendo per 2 a 0 di fatto condanna ai play out il Brescello. Gli emiliani per domenica prossima tiferanno Alessandria: è l’unica possibilita che ancora hanno – cercando, a loro volta, una vittoria con la Pro Sesto – per agganciare il Saronno, che ha dato strada al Carpi, rilanciandolo così nelle zone alte. Chi, invece, esce di scena dalla lotta per la poule promozione è il Modena: fa 0 a 0 con lo Spezia e si posiziona a centroclassifica, mentre i liguri sono in lotta proprio con la Pro per conquistare almeno il quartultimo posto, prezioso negli spareggi salvezza. (Il Piccolo)