Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1995/1996
Serie C1
19-05-1996 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Saronno SC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Avallone Salvatore [36. Gutili Enrico], Mariotto Massimo, Carletti Pierangelo, Livon Peter, Rossi Matteo [65. Memmo Massimiliano], Notaristefano Egidio, Rossi Giovanni [78. Giraldi Daniele], Fontana Gaetano, Fresta Salvatore A disp.:(P) Graziani Luca, Lizzani Maurizio All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
SARONNO SC: Biasetto [46. Spinelli], Chiarella, Mondoni, Occhioni, Sironi, Vanoli, Terraneo, Giani, Lugnan [88. Pozzi], Marzio, Cattaneo [79. Ricci]. A disp.: Spinelli, Marziano. All.: Bersellini Eugenio

Arbitro: Cardella Antonio (Torre del Greco) [Titolo, Perrone]
Note
Ammoniti: Vanoli [S], Carletti [A], Fresta [A], Gutili [A]. Angoli: 7-5. Spettatori: 4.000 (2.876 paganti, incasso L. 57.136.000) Cielo coperto, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
SERIE C1 Svaniscono a 90’ dalla conclusione del campionato le speranze di play off GRIGI, INUTILE ASSALTO Anche Cadetti al centro dell’atco, ma il Saronno non cede La rincorsa finisce con 90 minuti di anticipo. Serviva la vittoria, con il Saronno. E, invece, è arrivato uno 0 a 0 che va bene solo agli ospiti per sperare nella salvezza diretta, senza passare per la lotteria dei play out. Per i grigi il punto e il verdetto definitivo: addio poule promozione, perché se la matematica consente ancora di sperare in un aggancio, anche in caso di successo a Prato e sconfitte di Monza e Fiorenzuola, l’undici di Ferrari sarebbe comunque in svantaggio negli scontri diretti. E così si chiude un capitolo molto bello, che almeno è servito a dare un senso ad una stagione fino all’inizio dell’anno molto deludente. Certo è che l’Alessandria di ieri era molto più simile a quella di tre mesi fa, poco lucida, pronta si a lottare dal 1’ al 95’, ma anche con il rischio di scoprirsi troppo, specie a centrocampo, dove i varchi sono stati molti per il Saronno. E' iniziato tutto cosi: la testa sul campo, un orecchio al ‘Brianteo’, a Leffe e a Fiorenzuola. E il Saronno anche a Brescello. Punti pesantissimi, dall’una e dall’altra parte. Logico, dunque, attendersi una condotta di gara aggressiva, anche da parte degli uomini di Bersellini. E la prima incursione in area è proprio per gli ospiti: si sgancia bene Marzio, su un accenno di contropiede, e il diagonale finisce a lato. Al 3’ replica Fontana: la punizione finisce alta. Passano due minuti e i grigi hanno la prima occasione: Notaristefano imbecca Giovanni Rossi in area, il difensore di turno è fuori causa, il centravanti potrebbe servire Fresta, in ottima posizione, ma finisce solo per bisticciare con il pallone e l’azione sfuma. Prova a farsi perdonare al 12’: ancora un assist e di Notaristefano, millimetrico. Giovanni Rossi arriva sulla palla e la tocca quel tanto che basta per costringere Biasetto alla parata in due tempi. Al 14’ grigi ancora molto vicini al gol: ispira sempre Notaristefano, con un’apertura sulla destra per Matteo Rossi che, dalla linea di fondo, calibra un traversone per la testa di Giovanni Rossi. C’è l’illusione del gol, purtroppo solo quella!. Insistono gli uomini di Ferrari e al 18’ Notaristefano illumina ancora: chiama in causa Fresta, che smista un ottimo pallone per Matteo Rossi. Il tornante si decentra e poi alla conclusione di potenza preferisce un diagonale che e troppo debole per impensierire Biasetto. Brivido al 23’ per una sciabolata di Marzio che si perde di poco a lato. E quattro minuti dopo è Vanoli, dal limite, a provare la botta all’incrocio dei pali, che è di poco fuori bersaglio. La risposta di Fresta al 28’ e al 30’: la prima conclusione dal vertice sinistro dell’area finisce di poco a lato, la seconda – su assist di Notaristefano – è centrale, tre le braccia di Biasetto. Al 34’ ancora un’occasione: la palla spiove nell’area del Saronno e prima Matteo Rossi, poi Fresta (trattenuto) e Mariotto provano la conclusione. La difesa lombarda si salva in angolo (e i grigi accennano proteste per un presunto penalty). Al 38’ ritenta Vanoli: sventola dal limite (ignorando Fontana a terra e, quindi, la necessità di interrompere il gioco per i soccorsi) e Toccafondi compie il primo miracolo, volando all’incrocio per togliere la palla dal sette e mandarla in angolo. Tre minuti e ci prova anche Terraneo in un finale di marca lombarda: fugge a Carletti e prova la conclusione, alta di poco sulla traversa. Fin qui un’Alessandria che certo non brilla come in altre sfide, ma almeno tre o quattro palle gol riesce a crearle. Quando si torna in campo e ricomincia la battaglia, i quasi quattromila spettatori sugli spalti hanno, purtroppo, la conferma che non è la squadra degli ultimi due mesi, che la forma non brillante di qualcuno pesa, che l’ansia di centrare l’obiettivo a tutti i costi finisce solo per annebbiare le idee. E così sono gli uomini di Bersellini a rendersi pericolosi per primi, al 56’, sul comer di Marzio che Lugnan prova a girare di controbalzo, con palla a sfiorare l’incrocio. L’Alessandria si fa viva due minuti dopo: tiro cross dalla sinistra di Fontana che taglia tutta l'area e Mariotto e un attimo in ritardo per la deviazione. E i grigi reclamano anche per un vistoso intervento di Occhioni, che si disinteressa della palla e manda per le terre, in area, Giovanni Rossi. L’arbitro, invece, vede solo un fallo dell’attaccante grigio. Sono sbilanciati in avanti i padroni di casa, e al centro del campo hanno buon gioco i rossi lombardi, che trovano varchi sempre più ampi. Al 59’ ancora Toccafondi superstar, coi pugni sul tiro di Terraneo. Il capolavoro, l’estremo difensore, lo compie alla mezzora, alzando contro la traversa una punizione tagliata di Cattaneo. I grigi ci provano ancora: Ferrari inventa Carletti centravanti per l’ultimo quarto d’ora e inserisce anche Giraldi che, appena entrato (e imbeccato proprio dal difenore), scarica da due passi una conclusione destinata nell’angolino basso se non ci fosse un piede di Spinelli a toccarla in angolo. Finale all’arma bianca: all’ 85’ l’urlo del gol si spegne in gola quando Fresta, a porta vuota, schiaccia incredibilmente fuori un perfetto assist di Fontana. In pieno recupero anche l’incornata di Carletti, generosissimo, ma questa volta la sfera e a lato. E dopo cinque minuti di prolungamento arriva il momento di salutare i play off, a lungo rincorsi, sfiorati per alcune settimane e ora di nuovo lontani. L'appuntamento - speriamo – è solo rimandato di una stagione. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) La squadra di Enzo Ferrari ha sprecato occasioni decisive con Giovanni Rossi, Carletti e Fresta ALESSANDRIA, ADDIO SPAREGGI-PROMOZIONE Amaro congedo casalingo per i grigi bloccati dal Saronno Bloccati in casa dal Saronno (0-0), i grigi si congedano dal pubblico amico e danno l'addio alla possibilità di raggiungere in extremis gli spareggi promozione. L'Alessandria ha disputato una partita attenta, ma troppe sono state le occasioni fallite che hanno determinato il risultato di parità. Al 5' Giovanni Rossi non controlla una palla invitante in area e favorisce il recupero di Chiarella. Sette minuti dopo Fontana serve in profondità Giovanni Rossi il cui tocco al volo, in corsa, trova pronto Biasetto. I padroni di casa insistono. 14': Fontana apre per Notaristefano, lesto ad appoggiare per Matteo Rossi, il cui traversone è messo a lato da Giovanni Rossi. Al 24', in un contrasto con Toccafondi, Avallone si infortuna alla spalla sinistra: rientra dopo tre minuti, ma prima dell'intervallo deve alzare bandiera bianca cedendo il posto a Gutili. Il Saronno punge a tratti. Al 27' Cattaneo serve Vanoli il cui sinistro sorvola di poco la traversa. I grigi replicano subito dopo con Fresta, ma la mira è sbagliata. Biasetto (31') blocca la conclusione centrale di Fresta ed al 34' l'Alessandria fruisce di una ghiotta opportunità. Avallone scende sulla sinistra e centra: la difesa dei lombardi pasticcia, Biasetto mette a terra Matteo Rossi ma il gioco prosegue. Alla fine Giovanni Rossi conclude ma Chiarella mette in angolo. Ripresa con avvio favorevole ai rossi lombardi. All'11' Giani serve Vanoli e Carletti, in scivolata, anticipa in angolo. Dalla bandierina batte Marzio e Lugnan, di prima, staffila fuori misura. Toccafondi respinge al 14' un rasoterra di Terraneo. E due minuti più tardi su un lungo cross di Fontana, Giovanni Rossi viene atterrato da Occhioni: l'arbitro non interviene. I grigi, incitati a gran voce dal Enzo Ferrari, tecnico alessandrino, non è riuscito a raggiungere i playoff nonostante un buon girone di ritorno pubblico, provano a vincere ed un sinistro di Fontana (22') viene bloccato a terra da Spinelli subentrato in avvio di secondo tempo all'infortunato Biasetto. Ma il Saronno non accetta il pareggio. 32': dopo vari conciliaboli, punizione di Vanoli, dal limite, neutralizzata da Toccafondi. Ferrari prova a spostare Carletti in attacco retrocedendo Mariotto a difensore. E proprio il numero cinque è protagonista in positivo anche se sfortunato. Al 34' un suo assist aereo mette in condizione Giraldi di battere Spinelli, ma in extremis Occhioni spedisce in angolo. Occasione d'oro al 39': centro di Fontana e Fresta, tutto solo, di testa, invece di insaccare a porta vuota, colpisce la sfera malamente. Con rabbia i grigi spingono sull'acceleratore. Al 42', su invito di Notaristefano, Carletti, in scivolata, arriva con una frazione di ritardo. E, nei minuti di recupero, Carletti di testa spedisce a lato di un soffio. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) Grigi, addio ai playoff SOLO UNO 0-0 CON IL SARONNO Il sogno dei playoff è svanito, ma dopo lo 0-0 con il Saranno i tifosi hanno voluto ugualmente tributare un applauso ai loro beniamini, che in campo hanno dato l'anima, giocando con determinazione anche se con scarsa lucidità. Il pubblico merita la copertina e un bel dieci in pagella per l'attaccamento dimostrato alla squadra. C'è un pizzico di delusione per aver mancato l'obiettivo, ma i supporter sono convinti che «con qualche ritocco, la squadra potrà raggiungere la serie B già il prossimo anno». Nessun dramma negli spogliatoi: volti distesi tra giocatori e dirigenti, e la consapevolezza di aver comunque ottenuto il miglior risultato dell'ultimo ventennio. «Purtroppo, abbiamo cominciato tardi la rincorsa alle posizioni di vertice - commenta l'allenatore Enzo Ferrari -. Era inevitabile che qualche elemento arrivasse logoro o acciaccato alle sfide decisive. Anche contro il Saranno, però, i ragazzi si sono battuti con determinazione, creando diverse palle-gol. Non le hanno sfruttate per i noti limiti sotto porta». «L'Alessandria ha segnato 29 reti in 33 partite - aggiunge il presidente Amisano -, Troppo pochi per cullare ambizioni di promozione. Col Saronno, Ferrari il mister ha provato persino a spostare in avanti lo stopper Carletti, e questo è un segnale che la dice lunga sulla sterilità del reparto offensivo». Se i grigi hanno sciupato almeno 6-7 occasioni nitide, gli ospiti non sono stati a guardare, e il lavoro per il portiere Toccafondi non è mancato. «E' normale aver corso qualche rischio in contropiede - spiega Ferrari -. Il pareggio non serviva, e le abbiamo tentate tutte per incamerare i tre punti, anche a costo di perdere la gara. In fase di interdizione, non siamo stati impeccabili, ma non bisogna dimenticare che abbiamo dovuto rinunciare dopo mezzora ad Avallone Evidentemente, non era l'annata giusta: gli infortuni ci hanno penalizzato in modo eccessivo, e anche nel penultimo match abbiamo perso una pedina chiave». Il tecnico friulano non intende però recriminare, ed evita pure il giudizio sull'arbitro, che è stato a lungo contestato dal pubblico. Il signor Cardella di Torre del Greco ha forse un conto in sospeso con l'Alessandria: nel '93-94, aveva «inventato» a Como il rigore decisivo in favore dei lariani, la stagione successiva si era reso protagonista di una direzione discutibile in Spal-Alessandria (2-1 per i ferraresi). Ieri, ha negato ai padroni di casa un rigore per fallo su Giovanni Rossi, poi non ha espulso il già ammonito Vanoli, estraendo e rimettendo subito nel taschino il cartellino giallo. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Brescello – Pro Sesto 4-2 Carpi – Spal 1-1 Fiorenzuola – Montevarchi 2-1 Leffe – Prato sosp. Massese – Empoli 0-0 Monza – Como 1-0 Ravenna – Modena 3-0 Spezia – Carrarese 0-0 CLASSIFICA: Ravenna p. 68; Spal 61; Empoli 59; Monza, Fiorenzuola 50; Como 48; Alessandria 47; Prato* 45; Carpi 44; Carrarese 42; Modena 41; Montevarchi 39; Saronno 37; Brescello 36; Spezia 31; Massese, Pro Sesto 30; Leffe* 22 *Una gara in meno MARCATORI: 21 reti: Schwoch (Ravenna) 20: Cecconi (Como, 5), 16: Guidoni (Monza), 14: Cancellato (Carpi, 3); Benfari (Carrarese), 13: Giorgio (Monza), 12: Esposito (Empoli); Maffioletti (Leffe, 4), 11: Pompini (Brescello, 5) Il punto sul campionato Il Ravenna può festeggiare. Tre gol al Modena e i giallorossi sono in B. Non che la promozione fosse in discussione: dopo la sconfitta ad Empoli era sta rimandata solo di una settimana. E la squadra di Rumignani, puntuale, ha regalato ai suoi tifosi una prestazione da prima della classe, riconquistando la serie cadetta che inseguiva dall’estate ‘94, quella delle contestazioni. I punti di vantaggio sono sette: non è certo la marcia trionfale del Bologna della passata stagione, ma certo è un buon bottino ed un eccellente biglietto da visita. Nella penultima giornata altri quattro verdetti: Pro Sesto, Massese e Spezia disputeranno i play out e l’Alessandria - ahimè – è fuori dalla lotta per la poule promozione. Sul fondo resta da indicare la quarta formazione che giocherà gli spareggi salvezza: grazie alla vittoria sulla Pro Sesto (radicalmente cambiata rispetto a sette giorni fa, visto che ha rimediato una sonora scoppola), il Brescello è ad un solo punto dal Saronno e il campionato domenica propone proprio lo scontro diretto, sul campo dei lombardi. In alto, con Spal ed Empoli che mantengono le posizioni, è il giorno di Monza e Fiorenzuola: il successo nel derby con il Como potrebbe essere la ‘mossa’ giusta. E lo stesso vale per i rossoneri di Tomeazzi. Il Como, che insegue a due punti ha il turno più facile, ma con le situazioni ormai definite, soprattutto sul fondo, il distacco potrebbe bastare alle due compagini che dividono il quarto posto. La 33a giornata avrà una coda in settimana: un violento temporale ha fermato Leffe e Prato, alla mezzora del primo tempo, sullo 0 a 0. Il regolamento impone che la gara venga recuperata prima di domenica: il verdetto servirà solo ai toscani, in corsa - con i grigi - per un posto in Coppa Italia. (Il Piccolo)