Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
18-11-2012 - Giornata: 12 - Casale Monferrato - Natale Palli


Casale Calcio AS - Alessandria US 1912 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 41. Curcio [Ca] 53. Ferretti A.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Cammaroto Vincenzo, Barbagli Mirko, Mazzuoli Andrea, Tanaglia Filippo, Roselli Fabio, Caciagli Simone, Rossi Davide [46. Bertocchi Davide], Fanucchi Jacopo, Ferretti Andrea [88. Filiciotto Alberto] A disp.:Bianchi Nicolò , Boron Andrea, Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Pavanello Marco, Viviani Federico All.: Cusatis Giovanni

Formazione avversaria
CASALE CALCIO AS: Ruzittu, Monaco [67. Sicurella], Cirina, Moretto, Giunta, Cristiano, El Kamch, Molino [85. Grieco], Steri, Curcio, Siega [78. Cinque]. A disp.: Dinaro, De Martino, Silvestri, Russo. All.: Perra Virgilio

Arbitro: Benassi Gianluca (Bologna) [Giampietruzzi, Miceli]
Note
Ammoniti: Tanaglia [A], Caciagli [A], Cristiano [C], Monaco [C], Mazzuoli [A], Moretto [C], Roselli [A], Cinque [C], Cirina [C]. Angoli: 6-3. Recuperi: 3.+ 3. Spettatori: 1.000 (854 paganti, incasso € 5.600). Cielo parzialmente nuvoloso, terreno rovinato. Inizio gara ore 14.30

Commento
La voglia di risalire del Casale e quella di emergere dall’anonimato dell'Alessandria si equivalgono e alla fine l'1-1 nel derby sta bene a entrambe le formazioni. I ragazzi di Cusatis rimpiangono le tre nitide palle gol non concretizzate a inizio partita (potevano cambiare la storia del match), i nerostellati le chances divorate da Cinque. Si parte a mille all’ora e al 6' i grigi sfiorano l’1-0. Sponda di Rossi per Fanucchi, che calcia a botta sicura ma Ruzittu compie il primo miracolo di giornata. E' però il Casale a provare a fare la partita con El Kamch, migliore in campo, che ci prova senza fortuna da fuori area. L'Alessandria sembra sonnecchiare, ma è come un serpente, pronta a colpire. Su angolo di Caciagli spizzica Fanucchi, seconda gran parata del portiere di casa. E' assedio dei grigi. Su azione d'angolo palla a Ferretti sul vertice dell'area piccola, girata all'angolo lontano e altro exploit di Ruzittu. Alla mezz'ora fuori Siega, che dopo un solo minuto aveva riportato la distorsione alla caviglia, per Cinque. E l'ex promessa dalla Lazio poco prima della pausa spreca l'incredibile. Erroraccio di Barbagli che regala palla all'attaccante il quale davanti a Servili s'allunga la palla e poi spara alto. Nemmeno il tempo di rifiatare e Cristiano dalla destra mette in mezzo per Curcio che s'inarca in mezzo all'area e ricordando il grandissimo Rummenigge regala ai 1100 del Palli una rovesciata che non lascia scampo a Servili. Ripresa e 1-1 alla prima fiammata ospVenezia – Bellaria 4-4 ite. Tanaglia per Caciagli che centra basso, Ferretti vince il corpo a corpo con Monaco e trova la deviazione nell'angolo. La reazione del Casale passa da una gran palla strappata sulla mediana da El Kamch con apertura per Cinque che sfrutta uno svarione di Gambaretti e si presenta solo davanti a Servili, facendosi però iptonizzare dal portiere ospite. Nel finale Perra e Cusatis le provano tutte, senza però trovare la mossa vincente. Ultimo brivido quando Molino guadagna una punizione appena fuori area. Calcia lo specialista Grieco, palla di poco fuori sulla destra di Servili, comunque ben posizionato. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Ai punti più Alessandria che Casale. E non certo perché nel conto finiscono anche quelli che capitan Cammaroto si ritrova in testa alla fine di un derby che non è stato una battaglia, nonostante gli otto cartellini gialli. Un derby non bello e l’ennesimo pareggio, che sposta ancora in avanti nel tempo, per i grigi, l’appuntamento con la vittoria. Indietro fino al 1976, reti di Frigerio e Marullo, all’Alessandria il successo a Casale manca da quasi tanto tempo quanta è la lontananza dalla serie B. Non mettiamo in discussione la voglia di interrompere questo digiuno, però un conto è il desiderio, anche forte, altra è la capacità di trasformarlo in realtà. Tre occasioni in 20 minuti sono un segnale di vitalità, ma non ci si può accontentare di esaltare il portiere avversario, istintivo, anche bravo, sicuramente ‘graziato’ dagli attaccanti alessandrini. Cusatis è convinto che questa è la strada giusta e sicuramente il gruppo non si è portato dietro le scorie di una settimana vissuta con la testa più fuori che dentro al campo. Ha sbandato, l’Alessandria, solo dopo l’eurogol di Curcio. Di positivo c’è la capacità di reagire e recuperare il risultato, ma con quasi 40’ a disposizione per provare a vincere i tentativi non sono stati poi molti, anzi, e la sensazione del pareggio accettato da tutte e due è maturata troppo in anticipo rispetto al triplice fischio. Il Casale, rivoluzionato tatticamente, con più di un giocatore in un ruolo diverso da quello abituale, ha avuto un atteggiamento da derby, dove la sostanza conta più della qualità e dove spesso gli episodi decisivi nascono da una giocata di rimessa, da una ripartenza. Che fosse un pareggio quasi inevitabile lo dice anche il fatto, che a parte i due gol, tutti e due belli per esecuzione, i migliori in campo, da una parte e dall’altra, sono i due motori del centrocampo, El Kamch per i nerostellati e Roselli per i grigi. La conseguenza naturale è il segno ‘X’, quello che ai tifosi proprio non piace, perché si ha quasi la sensazione di una tregua non dichiarata, ma praticata. «Volevamo vincere questo derby: per noi, per i tifosi, per la società», insiste Cusatis. Ma spesso c’è una bella differenza tra volere e potere. Quella di ieri al ‘Palli’ Cronaca: Primo Tempo: Modulo speculari, tutte e due le squadre si schierano con il 4-3-1-2. Alessandria con alcune novità: Degano non ce la fa, Fanucchi trequartista dietro Ferretti e Rossi. Centrocampo dinamico con Tanaglia al posto di Mora, in difesa torna Cammaroto. Nel Casale il nuovo tecnico Perra alza la posizione di Cristiano a destra e, a sinistra, abbassa Giunta. Siega in attacco, Steri novità dall’inizio, schierato trequartista; 6’ occasione gol per l’Alessandria: sul primo palo sponda di testa di Caciagli, all’altezza del dischetto il destro a botta sicura di Fanucchi e grandissima parata di Ruzittu, d’istinto; 18’ la prima conclusione del Casale, dai 30 metri, a effetto, di El Kamch, buona idea, ma Servili è attento e blocca; 19’ ancora i grigi : Caciagli dalla bandierina di sinistra, di testa gira Fanucchi e ancora Ruzittu nega un gol fatto; 21’ terza opportunità per l’Alessandria, il destro di Ferretti in area è destinato in rete, ma sulla linea salva Molino; 40’ clamorosa occasione per il Casale: errore di Barbagli, Cinque si allunga la palla e tenta il pallonetto sull’uscita di Servili e la palla passa di un nulla sull’incrocio; 41’ Casale in vantaggio: taglio da destra di Cristiano, prodezza di Curcio, sforbiciata alla Parola, imparabile. Secondo tempo: Alessandria deve rinunciare a Rossi, per un problema muscolare. Dentro Bertocchi; 9’ Finalmente Feretti: pareggia l’Alessandria, Tanaglia taglia il campo per Caciagli, cross teso Ferretti prende il tempo a Moretto e schiaccia di testa alle spalle di Ruzittu; 21’ super Servili: va a vuoto Gambaretti, Cinque ha una prateria davanti, entra in area e il portiere esce benissimo e gli sradica palla anticipando un tiro a botta sicura; 42’ punizione dal vertice destro, batte Grieco, palla sul fondo; 48’ si gioca fino al 48’, ma senza che il risultato cambi più. E la lunga serie di pareggi tra Casale e Alessandria continua. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Ci sono abitudini che non tramontano e così anche il derby di campionato numero 63 fra Casale e Alessandria si è chiuso in parità, facendo registrare con ogni probabilità, da qui a fine stagione, il record di presenze sugli spalti del “Natal Palli”. Fra casa e fuori, dal 1987 ad oggi, la sequenza storica propone ben 13 “ics” in 16 scontri diretti. Gli spettatori non hanno raggiunto il migliaio, ma con i tempi che corrono, nei portafogli e soprattutto nelle abitudini della gente - senza dimenticare la pessima classifica dei nerostellati - anche da questo punto di vista ci si può ritenere soddisfatti. La prodezza di Curcio Una piccola grande novità tuttavia c’è stata, perché da 25 anni a questa parte tutte le gare disputate nella capitale del Monferrato a livello professionistico (sei volte su sette in assoluto, con l’unica eccezione del memorabile 3-1 in serie D del 3 dicembre 2006), si erano sempre chiuse sullo 0-0, mentre domenica pomeriggio si è visto perlomeno un gol per parte. E che gol! Se alcune edizioni della sfida fra Cinghiale Nerostellato e Orso Grigio non erano certo passate alla storia per lo spettacolo, l’ultima sarà ricordata per l’eccezionale gesto tecnico di Alessio Curcio che, a tre minuti dallo scadere del primo tempo, ha regalato il vantaggio al Casale su calibrato assist di Cristiano. Una rovesciata stilisticamente perfetta, peraltro non nuova nel repertorio dell’attaccante campano, fulminea e precisa da una dozzina di metri a infilarsi in diagonale alle spalle dell’esperto portiere Servili, inutilmente proteso in tuffo sulla sua destra a difesa della porta “lato Canale”. Era dal 5 ottobre 1986 che il Casale non andava a segno contro l’Alessandria a livello di Serie C e in quel caso era stato Gino a violare la porta degli storici rivali. Non ci sarebbe stato modo migliore per interrompere il lungo digiuno! Le parate di Ruzittu. Purtroppo l’acrobazia di Curcio è stata parzialmente vanificata dopo nove minuti della ripresa da un altro gol di buona fattura, siglato di testa da Ferretti, perentorio nel girare il pallone in quello stesso angolo basso nel quale si era infilato poco prima. Nulla da fare neppure per Ruzittu, bravo in apertura di match a salvare in ben tre circostanze la propria porta su altrettante nitide palle-gol costruite dagli ospiti. L’Alessandria, priva dell’infortunato Degano e dello squalificato Mora, era partita meglio, ma non aveva concretizzato. La rete dell’1-1 è giunta invece in un frangente del match in cui il Casale stava abilmente riuscendo ad addormentare la contesa. Dal pareggio in poi non si è visto granché, anche se la gara è stata comunque vibrante fino al triplice fischio finale, come dimostrano i nove cartellini gialli sventolati dal direttore di gara, bravo a tenere in pugno la situazione. La tattica di mister Perra. Il debutto sulla panchina nerostellata (e fra i professionisti) del nuovo allenatore sardo Virgilio Perra può ritenersi soddisfacente, anche se non è arrivata la vittoria che avrebbe consentito il balzo in classifica. Complice anche l’assenza per infortunio di Guccione, che si protrarrà purtroppo a lungo, si è passati da un atteggiamento con Rodolfi tendente allo “zemaniano” - con un 4-3-3 tanto bello da vedere quanto purtroppo poco redditizio - a uno schieramento più simile a un 4-5-1, idealmente più attento a non concedere spazi nelle retrovie. In partenza, infatti, il solo Siega è stato schierato largo a sinistra con licenza di svariare a supporto di Curcio, mentre Cristiano ha agito a destra da centrocampista di fascia e Steri – uno di cui giustamente Perra si fida, conoscendolo da tempo – si è collocato in posizione di “finto” trequartista per disturbare la fase d’impostazione altrui. Ben altro messaggio sarebbe arrivato alla squadra se in quel ruolo fosse partito titolare Grieco, inserito solo negli ultimi minuti. L’innesto “forzato” di Cinque al posto del claudicante Siega poco dopo la mezz’ora del primo tempo, ha poi regalato alla squadra quel briciolo di peso offensivo in più che ha infastidito la retroguardia ospite: l’ex Mantova ha fallito una clamorosa palla-gol poco prima della rete di Curcio e a metà ripresa non ha concretizzato un invitante suggerimento in profondità, ma resta l’impressione che abbia spunti in velocità per rivelarsi importante, di qui in avanti. Da Rodolfi a Perra, in ogni caso, non è cambiata la tendenza a soffrire nei primi minuti e a non riuscire a difendere l’eventuale vantaggio: settimo pareggio su dodici incontri, non si scappa. Ora il Casale è atteso dalla più che difficile trasferta di Bassano del Grappa, dove tornerà il regista Pani al quale è stato scontato un turno di squalifica (Il Monferrato - Gianluca Marchese) RISULTATI: Fano – Bassano 0-2 Mantova – Rimini 2-2 Monza – Forlì 3-0 Renate – Milazzo 0-0 Santarcangelo – Pro Patria 1-5 Savona – Giacomense 1-0 Venezia – Bellaria 4-4 Vallée d'Aoste – Castiglione 0-0 CLASSIFICA: Savona p. 26, Castiglione 25, Pro Patria 23, Bassano 21, Renate 20, Forlì 19, Alessandria 18, Mantova 16, Monza (-4), Venezia, Bellaria 15, Santarcangelo 12, Giacomense 11, Rimini 10, Fano (-1), Vallée d'Aoste (-1), Milazzo 7, Casale (-5) 5. Casale 5, Monza 4, fano e Vallè d'Aosta 1 punti di penalizzazione. MARCATORI: 13 reti: Virdis (Savona). 9 reti: Varricchio (Giacomense). 8 reti: Serafini (Pro Patria), Brighenti (Renate).7 reti: Degano (Alessandria), Ferrari (Castiglione), Gasbarroni (Monza). 6 reti: Fall (Bellaria), Del Sante (Mantova), Cozzolino e Falomi (Pro Patria), Anastasi (Santarcangelo) Il punto sul campionato Nuovo cambio al vertice, con il Savona che effettua il contro-sorpasso sul Castiglione e torna in vetta: la capolista ringrazia ancora il capocannoniere Virdis, autore del gol numero 13 (miglior marcatore tra i professionisti). Alle spalle però si registra la scalata sempre più veemente della Pro Patria, che con il suo formidabile attacco (29 reti, il migliore in Lega Pro) segna 5 volte (e sbaglia un rigore con Serafini) sul campo del Santarcangelo e avvicina la prima posizione. E sale bene anche il Bassano, che ha vinto a Fano grazie a un'altra rete di Berrettoni.Finisce 1-1 l'attesissimo derby tra Casale e Alessandria, che però ha avuto una cornice modesta di pubblico: da applausi il gol in rovesciata di Curcio. Nel pareggio tra Mantova e Rimini episodio curioso sul pareggio locale: il tiro di Franchi entra in porta e buca la rete uscendo, il guardalinee non indica il gol, ma serve un conciliabolo di due minuti con l'arbitro per decretare il gol.Il Forlì resta in 9 e crolla sul campo del Monza, che registra l'ennesima puntata della telenovela societaria: Filippo Colonna, che ha in mano un preliminare d'acquisto del club, ha ribadito il proprio interesse, facendo così dietrofront dopo aver annunciato in settimana la sua uscita di scena. (Gazzetta dello Sport).