Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1996/1997
Serie C1
20-10-1996 - Giornata: 7 - Alzano Lombardo - Carillo Pesenti Pigna


Alzano 1909 Virescit FC - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Ferrarese Maurizio, Bertoni Mauro Tomaso, Mariotto Massimo, Lizzani Maurizio, Bellini Andrea, Della Morte Ivano [80. Giraldi Daniele], Tedesco Salvatore, Califano Gianni [61. Fontana Gaetano], Notaristefano Egidio, Memmo Massimiliano A disp.:Carletti Pierangelo, De Martini Andrea, Scaglia Massimiliano, (P) Speranza Ruggero All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
ALZANO 1909 VIRESCIT FC: Guercilena, Ardenghi, Dagani, Zanini, Inverardi, Bertoncelli, Obbedio, Giani [75. Bolis], Ferrari, Sanfratello [85. Asara], Milanese [66. Madonna]. A disp: Donati, Quaglia, Bertoni, Boninsegna All.: Piantoni.

Arbitro: Silvestrini (Macerata) [Oddo, D’Angelo]
Note
Ammoniti: Tedesco [A], Ferrarese [A], Bellini [A], Giani [Al], Memmo [A]. Angoli: 4-4. Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 1.000 Giornata di sole, terreno pesante. Inizio gara ore 15.00

Commento
Non è ancora l’Alessandria formato trasferta che tutti – Ferrari per primo – vorrebbero vedere. Perché la squadra che ha messo alle corde il Modena doveva mirare ad un bottino più consistente contro una matricola volenterosa. E, invece, l’appuntamento con la vittoria esterna slitta di nuovo. Al 3 novembre - si spera - quando, a Spezia, anche gli ex acciaccati (ieri positivi i rientri di Ferrarese e Fontana) saranno più vicini alla condizione ottimale. La cronaca del settimo turno di andata ha, nel primo tempo, un eroe. Con il numero uno sulla maglia: scocca il 32’ quando Paolo Toccafondi vola a catturare la deviazioni di Ferrari. E l’occasione più limpida in un primo tempo in cui gli sbadigli prevalgono sulle emozioni. Almeno in casa grigia: l’Alessandria si affaccia solo un paio di volte nell’area piccola dei lombardi e, soprattutto, palesa problemi di raccordo tra un centrocampo opaco e il tandem d’attacco Califano - Memmo. Non fa molto di più l’Alzano che, però, può almeno mettere sul piatto una maggiore pressione offensiva. Che è evidente già nelle prime battute: al 2’ la punizione di Inverardi è centrale, bloccata senza difficoltà da Toccafondi. Al 10’ ancora un tiro piazzato: se ne incarica Giani e per poco una deviazione di Bellini non complica la vita all’estremo difensore. Al quarto d’ora sono i grigi a beneficiare di una punizione dal limite sinistro. Della Morte sceglie una palla a girare, sul primo palo: è destinata nell’angolino basso, ma Guercilena è di parere diverso, si allunga e para. Al 21’ fa tutto Memmo: ruba palla a centrocampo, resiste ad un paio di cariche, entra in area, ma trova la resistenza di Dagani, che intercetta il tiro. In tre minuti - dal 22’ al 25’ - il momento migliore dell’Alessandria: prima l’iniziativa di Bertoni, che Califano non riesce a concretizzare, poi un’apertura di Memmo per Della Morte che. Dal limite destro, scarica un diagonale e Guercilena si allunga in tuffo per catturare la sfera. Terza opportunità per Memmo: l’assist dalla destra è di Califano, l’incornata - sul secondo palo - tra le braccia del numero uno bergamasco. Poi l’Alessandria va in letargo, complice anche un infortunio, che costringe Memmo a restare a bordo campo per dieci minuti (tre punti per una ferita allo scroto). E si risveglia l’Alzano. Che al 32’ ha l’opportunità più ghiotta: Dagani conquista palla nella sua meta campo, avanza e poi chiama in causa Bertoncelli. È libero di provare una sgroppata sulla sinistra e poi calibrare un assist per Ferrari, indisturbato al centro dell’area: il capitano gira bene, ma non sa di dover fare i conti con un super Toccafondi che firma il primo miracolo. Meno di un minuto e i padroni di casa ci riprovano: il rasoterra è di Giani, per fortuna che Ferrarese ci mette un piede e sventa il pericolo. Al 40’ Della Morte è anticipato da Guercilena, che gli impedisce di coordinarsi per il tiro. È più vivace la ripresa. Con un Alzano votato all’attacco tambureggiante e un’Alessandria più lucida e più determinata, anche se ancora con qualche incertezza di troppo in difesa. Si divertono sicuramente di più i mille spettatori sulla tribunetta del centro sportivo comunale (buon impianto, ma un po’ limitato per la categoria). Quelli di fede grigia si alzano tutti in piedi quando, al 59’, l’arbitro sorvola su un fallo di Zanini in area. Bella azione, quella ispirata da Califano, con un’apertura millimetrica per Memmo: il numero undici controlla bene e poi tenta di Saltare il suo controllore di turno, che lo stende davanti agli occhi del signor Siivestrini. Dagli spalti si ha l’impressione di un penalty netto, confermata anche dalle versioni dei diretti interessati. Solo il fischietto maceratese è di diverso avviso. E così, mentre si recrimina ancora per l’occasione non concessa, al 60’ si rischia di andare sotto: scatta Ardenghi, evita anche Bellini (ed è l’unica volta in cui il libero grigio concede spazi agli avversari), prova un dribbling a rientrare e si prepara a scaricare un bolide verso la porta difesa da Toccafondi. Provvidenziale l’intervento di Lizzani, che intercetta la sfera e la tocca in fallo laterale Al 62’ ci prova Sanfratello: il tiro al volo finisce un paio di metri a lato. Poi tocca all’Alessandria rendersi pericolosa: al 64’ Guercilena è costretto ad uscire per anticipare la deviazione di Memmo. Passano dieci minuti e Ferrari impegna di nuovo Toccafondi. E il momento delle punizioni di capitan Fontana (a proposito: ben tornato!): la prima la calcia all’81’, il portiere bergamasco sbaglia l’uscita, ma Lizzani - sul secondo palo - non riesce a coordinarsi e l’opportunità sfuma. Due minuti e l’Alessandria ha l’occasione più limpida: nasce dai piedi di Tedesco, che difende bene il pallone e poi chiama in causa il nuovo entrato Giraldi. Colpisce di collo pieno l’ex fiorentino, tutto solo davanti alla porta, ma l’estremo difensore riesce ad intuire le sue intenzioni e a toccare la sfera quel tanto che basta per metterla in angolo. Lo 0 a 0 ormai è scritto. Non riescono a cambiarlo le due fiammate in pieno recupero: al 91’ il piazzato di Fontana sfiora l’incrocio dei pali, al 93’ ancora Toccafondi protagonista, con un’uscita tempestiva per anticipare Ferrari. Sono gli ultimi scampoli di un pareggio che, per i grigi, diventa il prologo di un mese forse determinante per gli obiettivi di questa stagione: Brescello, Siena e Spai in casa, Spezia in trasferta. Con l’intermezzo della Coppa (Il Piccolo) Equo pareggio (0-0) tra Alzano e Alessandria, al termine di un incontro ricco di emozioni, che ha divertito il pubblico. Sul risultato, ha influito però una dubbia decisione dell'arbitro, che ha negato agli ospiti un rigore (fallo su Memmo a metà ripresa) apparso netto dalla tribuna. «Per avere un penalty a favore - ha tuonato l'allenatore Ferrari negli spogliatoi - dovranno sparare ai nostri giocatori. L'arbitro era a un metro dall'azione, eppure ha finto di non vedere». Si è giocato su un campo pesante, ma le due squadre non si sono risparmiate: ne è uscito un match molto combattuto, ma anche pregevole sotto il profilo tecnico. Partenza sprint dell'Alzano: trascorrono 2' e Inverardi ci prova su punizione ma non sorprende Toccafondi. La replica dei grigi arriva al 14', con il vivace Della Morte che impegna a terra Guercilena. Al 21', Memmo se ne va sulla fascia ma viene contrastato in area da Dagani al momento del tiro. Un minuto dopo, Califano non trova il guizzo vincente all'altezza del dischetto del rigore. Brivido al 32' per la difesa alessandrina: su cross di Bertoncelli, Ferrari gira di sinistro nell'angolino, ma Toccafondi si supera e nega la rete al centravanti avversario. La ripresa è ancor più vivace: Milanese e Ferrari tengono in apprensione i diretti marcatori e sull'altro fronte è Memmo a fare il «diavolo a quattro». Al 59' l'episodio che fa discutere: Memmo salta in dribbling Zanini, e il numero quattro del¬l'Alzano lo trattiene in modo vistoso. L'arbitro non fa una piega, e lascia proseguire, tra le proteste dei grigi. Al 61' occasione per Ferrari, che si libera al limite, ma sciupa con un piatto destro troppo debole per sorprendere Toccafondi. Nell'ultimo quarto d'ora, entrambe le squadre provano a vincere, e si sbilanciano alla ricerca del gol. I capovolgimenti di fronte si susseguono, ma gli attaccanti sono imprecisi. Al 77' Fontana calcia sopra la traversa un piazzato da ottima posizione e all'80' Lizzani arriva con un attimo di ritardo su un assist dello stesso Fontana. L'Alessandria sfiora il gol anche all'82', con il nuovo entrato Giraldi che si vede deviare in corner da Guercilena un tocco d'esterno a botta sicura. Due buone chances pure per l'Alzano, ma i tiri di Obbedio e Ferrari non sorprendono l'attento Toccafondi. Finisce 0-0, e il pari lascia un pizzico d'amaro in bocca ad entrambe le formazioni, che volevano il successo per risalire posizioni in classifica. (La Stampa) Un punto guadagnato o due persi? è il dilemma che assilla l'allenatore dell'Alessandria, Enzo Ferrari, negli spogliatoi del Comunale di Alzano Lombardo. «Le opportunità per vincere non sono mancate, ma abbiamo anche rischiato qualcosa commenta il tecnico -. Spiace soprattutto perchè ci è stato negato un rigore grosso come una casa. L'arbitro era vicino all'azione, eppure ha lasciato proseguire. Sono davvero sconcertato, perchè non è la prima volta che accadono simili episodi». Ferrari ammette comunque che «nel primo tempo la squadra è stata contratta, e non si è espressa al meglio». E aggiunge: «I ragazzi faticavano a costruire manovre di un certo rilievo a causa del terreno pesante. Si affondava letteralmente nel campo, e gli atleti più tecnici erano penalizzati. Ecco il motivo della prova sotto tono di Notaristefano: inoltre, Tedesco non si è ripetuto sui livelli di quindici giorni fa, e Califano è stato inferiore a Menimo in attacco». Il mister dei grigi elogia l'Alzano, che giudica «un'ottima compagine, che non rinuncia a giocare e cerca sempre la via del gol. L'avevo detto che bisognava prestare molta attenzione ai bergamaschi, e i fatti mi hanno dato ragione. Ritengo però che l'Alessandria sia stata in affanno solo verso la mezz'ora del primo tempo, quando Memmo era fuori campo per infortunio». Si temeva la sostituzione, ed invece il giovane attaccante è rientrato in campo dopo le cure mediche. «Purtroppo, ha riportato una ferita allo scroto, e ha perso molto sangue - dice ancora il trainer dei grigi -. C'è voluto qualche minuto per rimetterlo in sesto, e in quei frangenti i lombardi ne hanno approfittato per creare insidie a Toccafondi». Il portiere si è però dimostrato insuperabile, e anche la difesa ha retto benissimo, trascinata dal «gigante» Bellini e dai positivi Lizzani e Ferrarese. «Tutto bene nel reparto arretrato, ma c'è ancora molto da migliorare a centrocampo e in I mandrogni non vanno oltre lo 0-0: squadra contratta soprattutto nel primo tempo Grigi «stregati» dal modesto Alzano Proteste per il rigore negato all'attaccante Memmo Toccafondi fa il miracolo Massimiliano Memmo è stato l'uomo più pericoloso in fase offensiva avanti - continua Ferrari -. Non va dimenticato che anche oggi ho mandato in campo tre giocatori fermi da un mese (Della Morte, Fontana e lo stesso Ferrarese; ndr), e altri con qualche acciacco. A piccoli passi, stiamo raggiungendo la forma ideale, ma saremo al "top" solo tra qualche settimana». Le sconfitte di Siena e Brescello (scavalcate in vetta dal Carpi) permettono all'Alessandria di restare a ridosso dell'alta classifica. Si è formata una «grande ammucchiata» e sta per cominciare un mese cruciale, che vedrà i grigi opposti alle due ex capolista, la Spal e lo Spezia. «Sasà» Avallone, che ieri non ha giocato per squalifica, promette che la squadra sarà pronta per questi impegni. «Ho visto i compagni reattivi e determinati, soprattutto nel secondo tempo - afferma -. Nelle prossime sfide, dovremo solo confermare i progressi evidenziati ad Alzano, e giocare in modo identico sia al "Moccagatta" che in trasferta. Il mister pretende che la squadra acquisisca la mentalità vincente su ogni campo, e contro qualsiasi avversaria. Nel finale dello scorso campionato, c'eravamo riusciti, ora siamo sulla strada giusta e vogliamo inanellare una lunga serie di risultati utili». (La Stampa) RISULTATI: Brescello – Saronno 1-2 Carpi – Spal 3-2 Carrarese – Monza 0-0 Como – Novara 0-0 Fiorenzuola – Treviso 1-3 Montevarchi – Spezia 0-0 Pistoiese – Modena 0-1 Prato – Siena 2-1 CLASSIFICA: Carpi p.14; Brescello, Prato, Siena 13; Treviso 12 Saronno, Modena 11; Alessandria, Pistoiese 9; Novara, Spal 8; Montevarchi, Alzano, Spezia, Carrarese 7; Como, Monza 6; Fiorenzuola 2 MARCATORI: 5 gol: Putelli (Spal, 2 r.), 4 gol: Masitto (Carpi); Grabbi (Modena, 2 r.), 3 gol: Bertolotti (1 r), Tedeschi (Brescello), Savi (Fiorenzuola); Il punto sul campionato Primato storico: il Carpi strapazza la Spal e diventa la regina di un girone nord sempre più all’insegna di un equilibrio che è anche garanzia di spettacolo. Mai gli emiliani erano saliti così in alto: il cambio in panchina e gli innesti del mercato autunnale hanno sortito gli effetti sperati. Con l’aggiunta di un Masitto che si è ricordato di essere bomber di eccellenti qualità: i suoi gol hanno messo in crisi la compagine ferrarese, che ha avuto la forza di rimontare, ma alla distanza ha ceduto. E adesso la panchina di Bianchetti traballa molto (se non è addirittura già saltata in queste ore). Una sola squadra è imbattuta: il Saronno del re dei giocattoli Preziosi ha fermato la rivelazione della stagione, quel Brescello che, proprio in virtù di questo risultato, ha ceduto la leadership ai corregionali carpigiani. Stesso discorso per il Prato: la vittoria nel derby toscano - a spese del Siena - vale l’aggancio, al secondo posto, proprio dei bianconeri di Orrico, al secondo stop stagionale. Un gradino più sotto la matricola terribile: quatto quatto, senza grossi clamori, il Treviso è arrivato a quota 12, a due sole lunghezze dalla vetta. Gli ultimi tre punti li ha conquistati sul campo di un Fiorenzuola al quale non sembrano servire cambi tecnici e continui innesti nella rosa. I rossoneri sprofondano nella crisi: adesso i punti di distacco dalla coppia al penultimo posto - formata da altre due pretendenti al primato, Como e Monza - è salito a quattro punti. Rimontabile, è vero, ma non da una squadra che non ha gioco e carattere. Non si è fatto attendere il riscatto del Modena: vittima una Pistoiese che ha pagato, sul campo, le vicissitudini interne delle ultime settimane e un Catuzzi incerto sul suo futuro. Poi una lunga serie di pareggi senza gol: uno lo conquista lo Spezia, che inaugura con un punto - a Montevarchi - l’era Galbiati. Fatica ancora a trovare il gol il Monza, al quale non basta l’innesto di Pietranera: a Carrara non si passa. Il digiuno di vittorie si allunga per il Como: anche il Novara esce indenne dal Sinigaglia. (Il Piccolo)