Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1996/1997
Serie C1
03-11-1996 - Giornata: 9 - La Spezia - Alberto Picco


Spezia Calcio - Alessandria Calcio US 0 - 3 (0 - 2)
RETI: 14. Califano G.[A], 25. Della Morte I.[A], 93. Fontana G.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Avallone Salvatore, Ferrarese Maurizio, Mariotto Massimo, Lizzani Maurizio, Bellini Andrea, Della Morte Ivano [46. Tedesco Salvatore], Notaristefano Egidio, Califano Gianni [80. Bertoni Mauro Tomaso], Fontana Gaetano, Memmo Massimiliano [68. Balesini Claudio] A disp.:Carletti Pierangelo, Fresta Salvatore, (P) Speranza Ruggero All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
SPEZIA CALCIO: Gambini, Bianchi, Rossi, Garau, Nincheri, Battistini, Signorelli, Moschetti [57. Sabbadin], Francesconi [63. Baratta], Giraldi, De Mozzi [46. Dalla Costa]. A disp: Rollandi, Antonioli, Pensa, Garofoli. All.: Galbiati Italo

Arbitro: Rossi Pierfrancesco (Forlì) [Pestillo, Lopez]
Note
Ammoniti: Toccafondi [A]; Lizzani [A]; Memmo [A]; Nincheri [S] Angoli: 5-6 Spettatori: 2.000 circa, di cui 1.136 paganti, per un incasso di L. 20.600.000. Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Grigi a 2 punti dal vertice. Il tecnico Ferrari: "Ci toglieremo grandi soddisfazioni" ALESSANDRIA SEMPRE PIU' IN ALTO Travolto lo Spezia, contestati i dirigenti liguri L'Alessandria vola verso l'alta classifica grazie al perentorio 3-0 al «Picco» di La Spezia, ottenuto contro una squadra allo sbando. E' finita col pubblico in piedi ad applaudire la prova degli ospiti. «Ritengo che siano maggiori i nostri meriti rispetto ai demeriti dello Spezia - afferma il tecnico dei grigi, Enzo Ferrari -. I ragazzi hanno finalmente acquisito la giusta mentalità. Di questo passo ci toglieremo molte soddisfazioni». La cronaca: i padroni di casa partono a spron battuto e l'ex Giraldi prova il tiro due volte in 4', con mira sbagliata. Poi è un monologo dei grigi, che prendono le misure agli «aquilotti» e assumono il comando delle operazioni a centrocampo. Al 6', il bomber Califano gira di testa: palla alta di un soffio. Stessa sorte per un bolide di Notaristefano all'8', ma dopo sei minuti arriva la prima rete. Della Morte si invola sulla destra e crossa per Califano che realizza con una pregevole semirovesciata. Lo Spezia è alle corde e i mandrogni cercano il colpo del «ko». Ci va vicino Della Morte al 19', ma Gambini devia in corner l'inzuccata del tornante, che ha miglior fortuna al 25'. Il suo rasoterra dal limite non sembra irresistibile, ma il portiere dei liguri si tuffa in ritardo e la palla si infila nell'angolino: 2-0. Al 35', Avallone dialoga sulla tre-quarti con Notaristefano e sferra un sinistro al volo che termina di una spanna sopra la traversa. Nella ripresa, il ritmo è più blando e gli ospiti si accontentano di amministrare il doppio vantaggio. Lo Spezia è impotente e si affaccia nell'area alessandrina solo al 53' con il tenace Francesconi, su cui esce a valanga Toccafondi. Tra i grigi, esordisce il neo-acquisto Balesini, che al 71' reclama un rigore per presunto fallo di Nincheri. L'arbitro è a due passi, ma non se la sente di infierire sui liguri. Nel finale, brivido per i grigi, ma il tiro di Giraldi viene respinto sulla linea da Notaristefano. In pieno recupero, arriva il 3-0 di capitan Fontana, con un «missile» da 25 metri. Poi, solo applausi meritati per l'Alessandria e contestazione alla dirigenza spezzina e al «patron» Blengino. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Giù il cappello davanti a questa Alessandria. A fine gara, gli applausi per i grigi si sprecano, e per una volta mister Ferrari non può negare che la prova della squadra sia stata perfetta. «E' vero, non ci sono appunti da muovere ai ragazzi, che hanno interpretato la sfida nel modo migliore esordisce il tecnico friulano -. Mi è piaciuta la mentalità aggressiva del primo tempo. C'era la costante ricerca del pressing e del gol, e i risultati si sono visti. Nella ripresa, abbiamo amministrato bene il possesso di palla, gestendo il 2-0 di vantaggio e non concedendo chances agli avversari. Poi è arrivata la "ciliegina sulla torta", cioè la rete messa a segno da Fontana». Spezia allo sbando? Ferrari non è d'accordo: «I nostri meriti sono stati maggiori rispetto ai demeriti dei rivali. Quando giochiamo con questa continuità, poche formazioni possono tenerci testa». Il mister si sbilancia: «Sono davvero soddisfatto: abbiamo compiuto il primo vero passo in avanti della stagione, e siamo pronti a dire la nostra nella lotta al vertice. Il campionato è lungo, e già domenica avremo un test molto importante contro il Siena, che è la "mina vagante" del girone e dispone di un notevole potenziale. Speriamo di essere all'altezza della situazione, e di confermare i progressi evidenziati nelle ultime settimane». Il trionfo al «Picco» è stato guastato dall'infortunio a Della Morte, che rischia di disertare l'incontro con la capolista. «Purtroppo, Ivano è stato colpito duramente da un difensore dello Spezia e ha riportato una distorsione alla caviglia - afferma Ferrari -. E' un peccato, perché aveva disputato un primo tempo straordinario, suggellato da un gol e un assist». Anche Califano è uscito anzitempo dal terreno di gioco, ma le sue SERIE C2 I mandrogni tornano a casa coi 3 punti, ma la festa è guastata dall'infortunio a Della Morte Applausi ai grigi dai tifosi spezzini Ferrari: «Ilpressing è stato la nostra arma vincente» Bellini, prova esaltante «Trottolino» Califano è stato lo spauracchio delle difesa spezzina condizioni non destano preoccupazione. «Nel calciare un pallone, ha accusato un indurimento al muscolo - precisa l'allenatore -. Una contrattura o un crampo, ma è un guaio di poco conto». Dopo l'analisi di Enzo Ferrari, ecco l'euforia del presidente Gino Amisano, che è quasi commosso per il 3-0 esterno. «Scrivetelo, erano oltre cinquant'anni che prendevamo batoste su questo campo, ma oggi siamo usciti tra le ovazioni di un pubblico tradizionalmente ostile - commenta il "patro" -. Si dice che i tifosi spezzini siano cattivi, ed invece hanno dimostrato competenza e sportività, riconoscendo la nostra supremazia. Abbiamo proprio una grande squadra, e non ci spaventa l'aria di alta classifica. Per la serie B, ci siamo anche noi». Amisano elogia il collettivo, e sottolinea che «ormai, abbiamo un gruppo fortissimo. Siamo come il Milan di qualche anno fa, e possiamo disporre di 16-17 titolari. Il tecnico fa bene a ruotare in campo tutti gli elementi a disposizione: fra l'altro, oggi mancava il "gioiellino" De Martini, che sta crescendo e merita di ritagliarsi un piccolo spazio in questa Alessandria. Ha davanti a sé grandi campioni, ma è un giocatore da tenere in considerazione per il futuro». (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) SERIE C1 I grigi rompono il digiuno di vittorie in trasferta: tre gol e lo Spezia va ko ALESSANDRIA, ADESSO PUOI VOLARE Dominio netto di un gruppo che adesso ha le carte in regola per puntare al primato - E domenica arriva il Siena Niente paura. L’Alessandria non ha esaurito la sua vena con il Brescello. Al contrario: è più baldanzosa, determinata e ‘cattiva’. È - soprattutto, una squadra con la mentalità da quartieri alti. Otto gol in due gare sono molto di più che una prova di forza. È la maturità che Ferrari cercava e che ha trovato con un lavoro paziente e una rosa al completo. Lo scopre, in fretta, uno Spezia in crisi di gioco e di risultati, che prova a compensare a tanto handicap aggredendo subito l’avversario. Ma è questione di una manciata di minuti, con due accenni di occasioni, entrambi firmati da Giraldi, fresco ex, schierato da Galbiati imposizione avanzata. Al 3’ scocca un tiro dal limite, imbeccato da De Mozzi, e trova Toccafondi pronto all’intervento, al 4’ si esibisce in una girata, che ha identica sorte. La partenza lanciata dei locali si esaurisce qui. Le redini del gioco passano decisamente nelle mani dei grigi. E al 6’ l’incornata di Califano - imbeccato da Avallone - finisce alta. Cresce l’Alessandria e scopre di avere varchi sempre più ampi, specie a centrocampo, dove gli uomini di Ferrari non hanno rivali, nell’interdizione e nel rilancio. La pressione aumenta, dalla fascia destra nasce lo spunto per il vantaggio. Ispira Della Morte, il suo tiro cross s’impenna per il tocco di un difensore spezzino e Califano si esibisce in una prodezza acrobatica. Aggancia la sfera, in rovesciata la manda al centro della porta, alle spalle di Gambini. Tre minuti e il raddoppio sembra cosa fatta: avanza Memmo , in versione rifinitore e scodella un invitante pallone che Della Morte gira di testa. Provvidenziale la deviazione di Gambini. Dopo una lunga assenza dalla metà campo avversaria lo Spezia si fa vedere al 21’, con Bianchi, altro ex: conclusione dai 25 metri, alta di poco. Solo una p a re n te s i: l’Alessandria riprende a macinare gioco. E gol: al 24’ Della Morte conquista un buon pallone all’altezza del centrocampo, s ’invola sulla fascia destra, in tutta libertà, si accentra e scarica un tiro sul primo palo. Conclusione tutt’altro che irresistibile, ma Gambini se ne avvede in ritardo e, soprattutto, si tuffa al rallentatore. Può solo raccogliere la sfera in rete. Il doppio vantaggio non soddisfa ancora gli ospiti: al 35’ Avallone scocca un tiro dal limite che sibila sulla traversa. Nel finale ancora frammenti di attacco spezzini. Ci prova Moschetti, due volte: la prima è neutralizzata da Toccafondi, la seconda finisce alta. In mezzo le proteste dei locali per una presunta deviazione, con un braccio, di Lizzani. Il signor Rossi opta - a ragione - per l’involontarietà. Cambia qualcosa Galbiati, avanzando Giraldi e richiamando in panchina De Mozzi, per dare spazio a Dalla Costa per rinforzare un centrocampo evanescente. E lo Spezia della ripresa ha almeno il merito di credere di più, anche se la determinazione non basta a sopperire carenza tecniche e agonistiche. Come nel primo tempo un paio di fiammate: al 51’ il tiro cross, dalla destra, di Giraldi, tra le braccia del portierone grigio, al 53’lo spunto personale di Francesconi, che evita Bellini e Lizzani, ma non l’attento e vigile Toccafondi. I grigi provano a colpire in contropiede: Notaristefano - Tedesco - Bellini e la sfera è di poco fuori bersaglio. Poi si limitano a controllare, con grande sicurezza, padroni del campo, abilissimi a far girare la palla. La gara s’infiamma nelle fasi centrali: al 69’ reclamano i locali per un fallo su Dalla Costa, un minuto dopo Balesini, entrato da poco, è falciato in area. Il fischietto romagnolo fa sempre cenno di proseguire e questa volta non possiamo condividere questa strana applicazione della legge della compensazione. La partita scivola verso il finale. Ma quando si pensa ad un 2 a 0 già acquisito ancora una dose di emozioni. All’86’ per poco non ci scappa il gol dell’ex: conclusione sotto porta di Giraldi, che spiazza Toccafondi, ma non Avallone, provvidenziale sulla linea bianca. La palla danza ancora nell’area piccola, ma a Signorelli non riesce una facile deviazione. Poi ancora molta Alessandria: due contropiedi, con Balesini in gran spolvero. Prima del capolavoro di Fontana: scocca il 48’ quando il capitano, sulla trequarti sinistra, vede Gambini fuori dai pali e calibra una palombella che si insacca nell’angolino alto. Un eurogol per suggellare la prima vittoria in trasferta della stagione. Quella che consacra un’Alessandria da quartieri alti, pronta per lo scontro che vale il primato. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Alzano – Siena 1-1 Brescello – Spal 3-1 Carpi – Novara 1-1 Fiorenzuola – Como 2-2 Montevarchi – Monza 0-1 Pistoiese – Carrarese 0-0 Prato – Modena 2-2 Saronno – Treviso 2-1 CLASSIFICA: Siena p. 17; Brescello 16; Alessandria, Carpi, Prato, Saronno 15; Modena 13; Monza 12; Spal 11; Novara, Pistoiese 10; Alzano 9; Como, Carrarese, Spezia 8; Montevarchi 7; Fiorenzuola 4. MARCATORI: 6 gol Tedeschi (Brescello); Grabbi (Modena, 3 r.); Putelli (Spal, 4 r.) 5 gol Califano (Alessandria) 4 gol Bertolotti (Brescello, 2 r.); Masitto (Carpi); Fiorio (Treviso, 2 r.) 3 gol Materazzi (Carpi, 2 r.); Savi (Fiorenzuola); Marziano, Tomassini (Saronno); Arcadio (Siena); Bonavina, Pasa (Treviso) 2 gol Fresta (Alessandria); Ferrari (Alzano); Cavicchia, Materazzi (Carpi, 1 r.); Mandelli (Modena); Cancellato (Monza); Albino, Godeas (Prato); Cattaneo, Marziano, Tomassini (Saronno); Arcadio, Bortoluzzi, Caputi (1 r.); Simonetta (Siena, 2 r.); Affuso, Cecchini (Spezia, 1 r.); Costa (Treviso) 1 gol Fontana, Memmo, Notaristefano (Alessandria) Il punto sul campionato Sette squadre raccolte nel breve spazio di due punti. Chi voleva una stagione equilibrata non può non essere soddisfatto. Ogni domenica almeno un paio di risultati a sorpresa, compagini che innestano la marcia giusta, altre che ancora stentano, pur essendo partite con i favori del pronostico. È il caso, soprattutto, della Spai, che a Brescello ha rimediato tre scoppole. Proprio da quei canarini umiliati sette giorni prima al ‘Moccagatta’. Un risultato, quello dei compaesani di don Camillo e Peppone, che fa aumentare il valore del successo grigio. In alto resta il Siena che. però, ha rischiato molto sul campo della matricola Alzano: solo nel finale il pareggio che permette agli uomini di Orrico di conservare la leadership. Incalzati, però, dal redivivo Brescello e da un quintetto distanziato di due sole lunghezze. Lo guida - esultiamo pure - l’Alessandria: a quota 15 le fanno compagnia il Prato - raggiunto sul 2 a 2 dal Modena - il Carpi - fermato sul pari dallo specialista Novara - il Saranno, che ha conquistato la prima affermazione casalinga, e il Treviso, vittima di questa impresa dei lombardi. Colpaccio del Monza. Una rete in zona Cesarini permette ai brianzoli di espugnare il campo del Montevarchi, penultimo della classe. Le vicissitudini tecniche e la Carrarese frenano la Pistoiese. E il Fiorenzuola deve ancora rimandare l’appuntamento con la prima vittoria: due gol per parte nello scontro con il Como, altra compagine ancora in cerca di gloria. Panchine traballanti? Di certo quyella di Bianchetti: dopo aver investito una buona dose di miliardi a Ferrara faticano ad accettare un ruolo di secondo piano. (Il Piccolo)