Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1996/1997
Serie C1
10-11-1996 - Giornata: 10 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Siena AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Avallone Salvatore, Ferrarese Maurizio, Mariotto Massimo, Lizzani Maurizio, Bellini Andrea, Della Morte Ivano, Notaristefano Egidio, Califano Gianni [80. Fresta Salvatore], Fontana Gaetano, Memmo Massimiliano [71. Balesini Claudio] A disp.:Bertoni Mauro Tomaso, Carletti Pierangelo, De Martini Andrea, (P) Speranza Ruggero, Tedesco Salvatore All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
SIENA AC: Ivan, Lancini, Pepi, Argilli, Carsetti [81. Simonetta], Mignani, Puccinelli [69. Castiglione], Bellotti, Arcadio, Caputi, Bortoluzzi. A dips: Mazzi, Di Mella, Bencistà, Bianchi, Ferraro. All.: Orrico Corrado

Arbitro: Strazzera Francesco (Trapani) [Sassanelli, De Noja]
Note
Ammoniti: Fontana [A]; Carsetti [S]; Argilli [S]; Mignani [S] Mariotto [A]; Avallone [A]; Lancini [S] Angoli: 7-2. Spettatori: 6.671 paganti, 489 abbonati, incasso L. 136.000.000 Cielo coperto, giornata umida. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
«Bravini noi, bravi loro». Enzo Ferrari e Corrado Orrico in coro: sono troppo amici (insieme, furono rispettivamente osservatore e allenatore nell'Udinese '79-80) per farsi male, a parole, alla fine di Alessandria-Siena. Dopo lo 0-0 al Moccagatta, la classifica piace ad entrambi. Sono nel gruppo di testa del girone A di C1. In campo, neppure le squadre si sono fatte male. Due quasi gol (Piccinelli, senese, in ritardo al 15° su assist di Arcadio, prodezza del portiere Ivan sulla deviazione di testa del «grigio» Califano al 42°). Tiri in porta pericolosi nessuno. Rischi per i portieri solo su cross. Squadre corte, bagarre a centrocampo, gara nervosa ma non cattiva malgrado i sette ammoniti (4-3 per il Siena). Più agitato di tutti l'arbitro Strozzerà. Ha idee personalissime e discutibili sulla valutazione dei falli, e scarsa conoscenza della regola del vantaggio. La gente di Alessandria torna a mostrare fiducia nella squadra del presidente Amisano, ed è bello ritrovare entusiasmo in una città nella quale il pallone ha storia gloriosa, ma ha pure vissuto lunghi momenti d'ombra. Ieri, con la collaborazione di 150 fans itineranti toscani, si sono contati 6671 spettatori per 136 milioni d'incasso (compreso il rateo legato agli abbonati, sono 489). Era dal 12 luglio '94 (5678 paganti per il secondo spareggio salvezza contro l'Empoli), che lo stadio Moccagatta non accoglieva tanti tifosi. E' meglio, evidentemente, la zona promozione. Tira di più. L'altra zona, invece, quella tattica, non attira per nulla Ferrari ed Orrico. Li ringraziamo entrambi. E' stato piacevole rivedere quel calcio che per Sacchi ed i suoi seguaci è da antiquariato. Due liberi tosti che sanno il loro mestiere (Bellini per l'Alessandria, Lancini nel Siena), marcature attente sulle punte. Un match con poche emozioni, forse, ma la colpa principale è stata dei suggeritori. Imprecisi gli uomini del centrocampo di Orrico, mentre i due perni del motore alessandrino hanno mostrato difetti diversi: lento e macchinoso il gioco del pur esperto Notaristefano, troppo individuahsta capitan Fontana che pure ha piedi di qualità. L'ex granata Della Morte, capace di fare vuoti sulla fascia destra con secche accelerazioni, il terzino destro Avallone (scuola Juve, anni or sono), Mariotto centrocampista di sacrificio e di rendimento, sono stati i più in vista, ieri, fra i grigi. Nella giornata ha un po' deluso Califano, il bomber. Combattivo Memmo, seconda punta, ma ha ancora qualcosa da imparare. Gli ultimi venti minuti, però, hanno fatto capire che l'Alessandria può trovare una soluzione più efficace in zona gol. Ferrari ha mandato in campo al posto di Memmo ile scelte future, ovvio, saranno del tecnico) l'ultimo acquisto di Amisano, l'ex empolese e per pochi mesi ex granata Balesini. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Nonostante il pari a reti bianche il tecnico Ferrari è soddisfatto della prova della squadra IL PRESSING DEI TOSCANI FRENA I GRIGI E il pubblico premia le recenti imprese: 6200 paganti Il risultato non fa una grinza: abbiamo provato a vincere la partita, ma ci siamo imbattuti in un'avversaria molto ben disposta in campo, e dotata di un'eccellente organizzazione di gioco. Davvero non si poteva ottenere di più». L'allenatore dell'Alessandria Enzo Ferrari, è sereno dopo lo 00 contro la capolista, che impedisce all'Alessandria di raggiungere la vetta della classifica ma la mantiene nel folto gruppo delle pretendenti alla serie B. «Per i giocatori era difficile restare calmi e lucidi, perché il Siena attuava un pressing spietato - spiega il trainer -. L'equilibrio poteva essere spezzato solo da un episodio isolato, ad esempio un calcio piazzato. Non è stato così, e dobbiamo perciò accontentarci del punto». «Non è arrivata la vittoria, ma abbiamo ritrovato un grandissimo pubblico - aggiunge il presidente Amisano -. Da anni non si registravano 6200 paganti: i nostri tifosi meritano già la categoria superiore». Il patron afferma che «ai punti, i grigi avrebbero meritato qualcosa in più. Non sono mancati i tiri in porta, e Ivan è stato più impegnato rispetto a Toccafondi. Insomma, se il Siena guida con merito la classifica, l'Alessandria non si è dimostrata inferiore». In tema di fair-play, brilla anche Corrado Orrico. Il tecnico del Siena elogia i rivali («lotteranno con noi fino a maggio per conquistare il primo posto»), ma è soddisfatto per la prova offerta dai suoi giocatori: «Nel primo tempo siamo stati più bravi nelle ripartenze a metà campo, e abbiamo pure costruito le premesse per la rete. Ma i grigi non sono stati a guardare, e nella ripresa ci hanno creato qualche grattacapo». Qualcuno fa notare che in trasferta il Siena stenta a segnare. Colpa del modulo a una punta? «Non direi, perché l'undici iniziale che ho schierato ad Alessandria è lo stesso di altre partite casalinghe ed esterne, in cui i gol erano arrivati. Puccinelli e Bortoluzzi non hanno demeritato, e anche Arcadio si è Nonostante il pari a reti bianche il tecnico Ferrari è soddisfatto della prova della squadra Il pressing dei toscani frena i grigi E il pubblico premia le recenti imprese: 6200paganti Brilla soltanto la difesa Ivano Della Morte è stato tra i migliori giocatori visti ieri al Moccagatta mosso bene. Non abbiamo rinunciato a vincere, e lo conferma il fatto che ci siamo proiettati in attacco e abbiamo battuto diversi corner negli ultimi cinque minuti». Tra i giocatori, arrivano in sala stampa solo Toccafondi e Lancini. Il portiere dell'Alessandria parla di «partita a scacchi, tra due squadre concentrate e determinate a non commettere errori. Giocando in casa, abbiamo attaccato di più, ma l'unica occasione nitida è stata quella di Califano, su cui il mio collega Ivan è stato bravissimo». Grigi contratti in avvio? «Non sono d'accordo - sostiene Tocca- fondi -. Sapevamo che il match era importante, ma abbiamo subito scaricato la tensione. Purtroppo, non c'è stato il calcio spumeggiante delle precedenti sfide con Brescello e Spezia, ma sapevamo in partenza che sarebbe stata una gara tattica». Il difensore toscano Lancini è sulla stessa lunghezza d'onda, e aggiunge che «il punto colto ad Alessandria è prezioso. Poco importa se Prato e Treviso ci hanno raggiunto al comando. Il campionato è lungo, e diverse compagini possono arrivare in vetta: l'equilibrio durerà fino alla 34a giornata». (La Stampa Ed. Alessandria - Massimo Delfino) SERIE C1 II big match del “Moccagatta” finisce a reti bianche NE' VINCITORI NE' VINTI Tra grigi e Siena una gara spezzettata e nervosa Da anni non si aveva più la possibilità di raccontare una sfida per il primato. Da anni non si vedeva questo pubblico. Che ha sperato, fino all’ultimo, nel gol che avrebbe fatto esplodere il ‘Moccagatta’. Non è arrivato, il primo big match va in archivio senza reti e con qualche recriminazione per un tatticismo a tratti anche troppo esasperato, che finisce sempre per penalizzare lo spettacolo. C’è, però, una certezza: al ‘Mocca’ - e in trasferta - saranno molti gli scontri al vertice che vedranno protagonista l’Alessandria. E il forcing, nel finale del primo tempo, è da prima della classe. Meriterebbe il vantaggio, la squadra grigia, ma Ivan e la difesa bianconera sono brave e fortunate. E così il primo tempo va in archivio senza gol. Ma non senza emozioni. Già dal 3’, quando Bortoluzzi calcia una punizione sul secondo palo per la testa di Mignani: Toccafondi, con la massima calma, cattura la sfera. Rispondono subito i grigi: al 7’ la punizione di Fontana è un bolide centrale un paio di metri a lato. Brivido al 16’: Arcadio supera, in velocità - e favorito da un paio di rimpalli - Lizzani e Bellini prima di calibrare un traversone insidioso che potrebbe trasformarsi in un assist se Ferrarese non anticipasse Puccinelli. Insiste il Siena: al 20’ la punizione di Caputi è toccata in barriera, ma Toccafondi è attento e abbranca senza problemi. Ci prova anche l’Alessandria a colpire su calcio piazzato: la posizione – dal limite, centrale - è invitante, Notaristefano cerca una trasformazione ad effetto, aggirando la barriera, ma c’è una deviazione che fa cambiare traiettoria al pallone. Al 28’ i toscani sono bravi a trasformare una manovra difensiva in un’azione offensiva: il rilancio di Ivan mette in movimento Arcadio, che s’invola sulla destra e impegna Toccafondi con una conclusione non bassa sul primo palo. Un minuto e tocca a Memmo esibirsi in una percussione sulla sinistra; semina un paio di avversari, vede che Califano e Della Morte sono marcati e sceglie l’unica soluzione possibile. Conclusione forte, ribatte la difesa. Poi il gran finale, tutto di marca grigia: al 41’ innesta il turbo Della Morte, che sulla destra fa il vuoto. Il suo cross è un invito a nozze, peccato che lo raccolga, per primo, Lancini, che si salva in angolo, togliendo letteralmente la palla dalla testa di Califano. Una manciata di secondi e, sugli sviluppi dell’angolo, nasce l’occasione più limpida: calcia Fontana, colpisce Bellini, sfiora Mariotto, trasformando la palla in un assist per Califano. In tuffo il Califfo ha il guizzo per Tincornata vincente, ma Ivan il terribile (quello nella porta del Siena) intuisce e chiude Pangolino basso. È ancora tiro dalla bandierina - il terzo in due minuti - e la palla danza nell’area piccola dei toscani, senza die nessuno, in casacca grigia, riesca a ribadirla in rete. Finisce in crescendo, la squadra di Ferrri. E con lo stesso cipiglio rientra dopo la pausa. Al 50’ parte dai piedi di Mariotto un buon pallone: Fontana fa da sponda, Della Morte, in corsa, alza la sfera sulla traversa. Poi, per più di un quarto d’ora, la palla staziona nella zona centrale. Conseguenza quasi inevitabile quando venti uomini si muovono in pochi metri, preoccupati, prima di tutto, di non concedere occasioni e spazi all’iniziativa degli avversari. Una tattica, questa, che piace, soprattutto, al Siena: Orrico arretra la posizione di Bortoluzzi che da ‘partner’ di Arcadio si trasforma, prima, in rinforzo per il centrocampo e poi - nel finale – addirittura in difensore aggiunto. Per l ’Alessandria è sempre più difficile superare un autentico muro: servirebbe un’invenzione che, però, questa volta non arriva. Al 65’ cerca la conclusione personale Califano, raccogliendo un pallone respinto dalla difesa: una mezza girata, che potrebbe diventare pericolosa perché toccata da un difensore. Ma Ivan non si fa sorprendere: vola e, in presa bassa, neutralizza il pericolo. Il vantaggio sembra cosa fatta al 70’: sull’angolo battuto da Fontana c’è uno strano tocco di Notaristefano che fa spiovere la sfera in area. Proprio sui piedi Mariotto che, sotto porta, fallisce la deviazione di piatto destro. Entra anche Balesini. Al 74’ è ancora Della Morte a dalla sinistra che taglia tutta l’area senza trovare compagni pronti a intercettare e concretizzare. Forze fresche in attacco: Ferrari getta nella mischia, dopo tre giornate, anche Fresta e Orrico si affida - come sua abitudine - a Simonetta, esperto della zona Cesarmi. Mosse che, però, non sortiscono effetto. Si chiude con un Siena più baldanzoso e, all’apparenza, con qualche energia in più da spendere. Ma l’accenno di forcing si traduce solo in un paio di conclusioni (di Bortoluzzi e Simonetta), innocue. Pari giusto? Onestamente sì, anche se i settemila del ‘Moccagatta’ per 90 minuti (più recupero) hanno accarezzato il sogno del primato in classifica. Il discorso, comunque, resta aperto. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Alessandria - Siena 0-0 Carrarese - Fiorenzuola 1-0 Como - Spezia 1-0 Modena - Brescello 2-0 Montevarchi - Carpi 0-0 Monza - Saronno 1-1 Novara - Prato 1-2 Spal - Alzano 0-0 Treviso - Pistoiese 2-1 CLASSIFICA: Treviso, Prato, Siena p.18; Alessandria, Modena, Carpi, Saronno, Brescello 16; Monza 13; Spal 12; Como, Carrarese 11; Novara, Alzano, Pistoiese 10; Montevarchi, Spezia 8; Fiorenzuola 4 MARCATORI: 8 gol Grabbi (Modena, 3 r.) 6 gol Tedeschi (Brescello); Putelli (Spal, 4 r.) 5 gol Califano (Alessandria); Fiorio (Treviso, 2 r.) 4 gol Bertolotti (Brescello, 2 r.); Masitto (Carpi) 3 gol Materazzi (Carpi, 2 r.); Savi (Fiorenzuola); Albino, Falco (Prato); Marziano, Tomassini (Saronno); Arcadio (Siena); Bonavina, Pasa (Treviso) 2 gol Della Morte, Fresta (Alessandria); Ferrari, Milanese (Alzano); Zattarin (Brescello); Cavicchia (Carpi); Mandelli (Modena); Cancellato, Erba (Monza); Spinelli (Novara); Caruso (Pistoiese); Godeas (Prato); Cattaneo (Saronno); Bortoluzzi, Caputi (1 r.), Simonetta (Siena, 2 r.); Affuso, Cecchini (Spezia, 1 r,); Costa (Treviso) 1 gol Fontàna, Memmo, Notaristefano (Alessandria) Il punto sul campionato Su un fatto tutti d’accordo. In questa CI Nord non c’è il tempo per annoiarsi. Dal 1° di settembre a oggi mai, per più di due turni consecutivi, la stessa situazione in vetta. Adesso c’è un terzetto, con una componente preventivata - il Siena, appunto - e due che, in estate, facevano parte del gruppetto delle outsider. C’è il Prato, capace di rimontare lo svantaggio iniziale e passare sul campo di un Novara che subisce il secondo stop stagionale. E scopre che con una raffica di pareggi non si va lontano. In attesa di una punta che tarda ad arrivare. La ‘regina’ (perché, a parità anche di differenza reti, è quella che ha segnato di più) è la matricola Treviso: la banda Pillon accentua la crisi della Pistoiese e s’insedia sul primo gradino. Tre in testa, cinque ad inseguire, staccate di sole due lunghezze: capeggia il gruppo l’Alessandria, tengono lo stesso passo il Saronno (che difende a denti stretti l’imbattibilità) e il Carpi. Insieme raggiungono il Brescello fermato da quel Modena che diventa così la quinta squadra della pattuglia al secondo posto. Pace con Cecconi e vittoria ritrovata per il Como. È il secondo sigillo di questa stagione, ne fa le spese uno Spezia sempre più in affanno, che paga sul campo anche errori a livello societario. I lariani non sono i soli a sorridere: anche la Carrarese riprende confidenza con i tre punti. Faticano un po’, a dire il vero, i marmiferi, contro un Fiorenzuola che conserva lo ‘0’ nella casella delle vittorie e scivola sempre più in basso. Stenta anche la Spai: mancano i gol ai ferraresi, imbrigliati anche dall’Alzano. Che il digiuno continui ancora, almeno per un turno: è l’augurio della tifoseria grigia. (Il Piccolo)