Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1996/1997
Serie C1
08-03-1997 - Giornata: 25 - Reggio Emilia - Mirabello


Brescello US - Alessandria Calcio US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 39. Terraciano [Br] , 74. Salamone [Br]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Avallone Salvatore, Ferrarese Maurizio [73. Balesini Claudio], Mariotto Massimo [59. Memmo Massimiliano], Lizzani Maurizio [87. Carletti Pierangelo], Livon Peter, Della Morte Ivano, Notaristefano Egidio, Califano Gianni, Fontana Gaetano, Bertoni Mauro Tomaso A disp.:Bellini Andrea, De Martini Andrea, (P) Speranza Ruggero, Tedesco Salvatore All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
BRESCELLO US: Borghetto, Terrera, Crippa, Terraciano, Zattarin, Salamone, Martorella [57. Salvalaggio], Campana [73. Corti], Cossato [77. Franzini], Bertolotti, Tedeschi. A disp.: Zeman, Manzini, Rolli, Guatteo All.: D'Astoli Giancarlo

Arbitro: Di Tullio Francesco (Avezzano) [De Moja, Sassanelli]
Note
Gara anticipata al sabato e giocata a Reggio Emlia per indisponibilità del terreno del Brescello. Ammoniti: Mariotto [A], Avallone [A], Califano [A], Fontana [A]. Angoli: 2-6. Spettatori: 1.400 (incasso L. 20.000.000) Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio ore 15.00

Commento
Nell'anticipo di Reggio l'undici di Ferrari fornisce la prova più deludente della stagione GRIGI AFFOSSATI DAL BRESCELLO: 2-0 Addio playoff dopo i gol di Terracciano e Salamone Grigi, vergogna! Nella partita più importante della stagione, l'Alessandria crolla senza attenuanti (2-0) al cospetto di un Brescello ordinato, ma non trascendentale. Il sogno dei playoff si allontana. Le colpe della sconfitta vanno ripartite equamente tra i giocatori (svogliati e poco incisivi) e il tecnico Ferrari che a sorpresa ha mischiato le carte, schierando un undici incomprensibile, con Califano unica punta, troppo isolata. E dire che in settimana c'erano stati propositi bellicosi e si era ipotizzato il «tridente» per aggredire i gialloblù dalle prime battute. Invece gli emiliani han¬ no presto assunto il comando delle operazioni a centrocampo, mentre i mandrogni sono apparsi frastornati e incapaci di organizzare azioni. La cronaca: al 12', il pubblico del «Mirabello» grida al gol, ma Toccafondi alza sulla traversa un pallone calciato a botta sicura da Cossato. Al quarto d'ora, una punizione di Salamone termina a lato, e poco dopo il portiere dei grigi anticipa Tedeschi, lanciato a rete. Trema ancora Toccafondi al 22', ma il bolide del terzino-goleador Salamone si stampa all'incrocio. Al 35' ci prova Cossato, ma l'inzuccata non inquadra lo specchio della porta. Il gol dell'1-0 arriva al 39': Fontana perde palla sulla trequarti, Terracciano si invola (perchè Livon non contrasta?) e batte Toccafondi. Il primo tentativo dell'Alessandria è firmato da Fontana nel finale di tempo, ma il calcio piazzato dell'ex padovano sorvola la traversa. La musica non cambia in avvio di ripresa. Al 2', un rimpallo fortuito tra Campana e l'arbitro favorisce Martorella che non trova il tempo per la battuta, con Toccafondi in disperata uscita. Al 10' Fontana segna su assist di Mariotto, ma il guardalinee sbandiera la posizione di fuorigioco del fantasista. Entra Memmo al posto di Mariotto e gli ospiti provano a uscire dal guscio con maggior continuità. L'occasione propizia capita al 21' sul sinistro di Califano, ma Zattarin allontana la sfera a pochi metri dalla porta. Al 29', il Brescello raddoppia su rigore, concesso per un fallo di mano in area di Avallone, su cross di Corti. Dal dischetto, Salamone spiazza Toccafondi. Il finale è ancora di marca gialloblù, e l'Alessandria emerge solo nei minuti di recupero. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Il Brescello e' una squadra che ha cuore, orgoglio, voglia di lottare. L'Alessandria (per quanto visto ieri) no: ed e' stato questo a fare la differenza tra le due compagini. Adesso il Brescello, a quota 43, vede i playoff piu' vicini. La squadra di Enzo Ferrari, 7 lunghezze sotto, rischia invece di non approdare agli spareggi promozione. E a proposito di Ferrari: la panchina e' a rischio. Il presidente Amisano, a fine partita, ha attaccato il proprio tecnico: "Ha sbagliato completamente gara". Ci sara' un avvicendamento alla guida dell'Alessandria? "Per il momento no. Per il momento, pero". Insomma, domenica contro lo Spezia la prova d'appello. Un Brescello a sorpresa quello che D'Astoli schiera al Mirabello. Indisponibili Oldoni e Ferrigno, il trainer manda in panchina Corti, Salvalaggio, Franzini e Guatteo. Al loro posto, Terrera, Campana, Martorella e Tedeschi. Nell'Alessandria la sorpresa e' Bertoni (un difensore) schierato sulla sinistra in posizione avanzata. Una mossa, questa, che Amisano non ha digerito. Nel Brescello, Campana da terzino passa a tornante di destra, Martorella a sinistra e' al debutto dall'inizio, Bertolotti da punta torna a fare il centrocampista di rottura. La partita stenta a decollare, ma e' il Brescello a rendersi piu' pericoloso, soprattutto con i calci di punizione dello specialista Salamone. In una di queste occasioni, al 22', il terzino colpisce l'incrocio dei pali alla destra di Toccafondi con un bolide da una trentina di metri. L'Alessandria si limita a contenere i padroni di casa. In avanti Califano e' isolato. L'unico sussulto dei grigi si rivela una conclusione di Notaristefano dal limite, fuori di poco (18'). Al 39' il gol del vantaggio emiliano, un'invenzione di Terraciano: il mediano imposta l'azione dalla propria meta' campo, approfitta di una ingenuita' di Fontana e scambia con Tedeschi, si fa trenta metri palla al piede e da dentro l'area infila Toccafondi. Nella ripresa l'Alessandria pare piu' decisa, ma per poco. Su rigore, alla mezz'ora, il Brescello chiude l'incontro. Avallone tocca con la mano un tiro senza troppe pretese di Corti: trasforma Salamone. Negli ultimi minuti, il momento migliore dell'Alessandria: al tiro Balesini (41', fuori), Fontana (43') e Notaristefano (45', parato), poi Terrera salva sulla linea (46'). (Gazzetta dello Sport) Dopo la sconfìtta a Reggio interrogativi sul futuro GRIGI, E ADESSO? Panchina traballante ? Amisano smentisce Una gara da vincere a tutti i costi. L’Alessandria l’ha persa male: sbagliato l’approccio tattico, incomprensibile l’atteggiamento rinunciatario, tardivi e inutili i correttivi nella ripresa. Conclusione: smettiamola di illudere i tifosi, questa squadra è avviata all’ennesima deludente stagione nelle retrovie. I play off pretendono altro, non certo un Carletti inserito nel finale come quarto attaccante, dopo averne schierato, per oltre metà gara, solo uno. Con tutto il rispetto, s’intende, per Maciste che, almeno, ha provato a vivacizzare la manovra. I fatti (e misfatti). Ferrari sceglie una sola punta. E l’Alessandria non punge e subisce. Sistematicamente a centrocampo, dove al Brescello basta solo tocchettare per dettare i tempi. I grigi non pressano, non cercano percussioni, si limitano a sparacchiare in avanti palloni inutili, facile preda di una difesa che ringrazia per tanto buon cuore. E pensare che gli uomini sono gli stessi infilzati, cinque volte, all'andata: solo che allora, in campo, c’erano due punte e uno stantuffo - Della Morte - sulla fascia. C’era, soprattutto, una squadra motivata. Al ‘Mirabello’, nella gara decisiva, i grigi, invece, sono spenti: si presentano con il solo Califano, che sarà pure la ‘bestia nera’ dei reggiani, ma da solo può fare ben poco. E così in 45 minuti si conta un solo tiro in porta, innocuo. Molto di più il Brescello, favorito - nella prima frazione - da una tattica inspiegabilmente rinunciataria. Toccafondi è il primo - a lungo anche il solo - a salire agli onori della cronaca: al 12’ sventa la conclusione di Cossato, ben appostato sul primo palo, lesto a girare in porta Passisi di Martorella. L’Alessandria si presenta con un tiraccio di Bertoni, fuori bersaglio. Ancora Cossato al 17’: Bertolotti - instancabile playmaker con facoltà di inventare - lo fa viaggiare con un assist in profondità e il centravanti costringe Toccafondi a uscire, in tuffo, per evitare il tocco finale. Al 18’ l’unica fiammata dei grigi: nasce da una punizione sulla trequarti sinistra, da Bertoni a Fontana, che diventa un passaggio all'indietro per Notaristefano. Il regista scarica il destro (che non è il piede migliore), la sfera finisce un metro a lato. Da questo momento in avanti solo Brescello. Che al 22’ colpisce l’incrocio dei pali: Bortolotti alza la palla e Salamone, dal limite, cerca il sette. Ci riprova, lo specialista dei calci piazzati, al 35’: mette la sfera sulla testa di Cossato, che manca di poco il bersaglio. Quattro minuti e l’Alessandria confeziona il solito regalo: Fontana perde un rimpallo a centrocampo e Terracciano scatta in contropiede. Livon lo lascia passare - senza neppure accennare al contrasto - l’esperto centrocampista ringrazia e carica un diagonale. Toccafondi può solo raccogliere la palla nella rete. Dopo tanta pochezza ti aspetteresti qual che cambio, per provare a duellare alla pari, almeno sul piano dell’agonismo. E, invece, Ferrari insiste - ancora per un quarto d’ora - con gli stessi uomini e con lo stesso ‘schema’. Risultato: il Brescello continua ad attaccare, manovrando con eleganza e rapidità. Al 47’ ci si mette anche l’arbitro: una deviazione involontaria diventa un passaggio per Campana. Che fa mezzo campo indisturbato e costringe la difesa ad un affannoso salvataggio, completato da Toccafondi, in tuffo su Martorella. Insistono i reggiani: al 51’ sull’angolo di Bortolotti, Tedeschi sfiora e mette fuori causa Cossato. I grigi si risvegliano dal torpore. Al 56’ vanno anche in gol, con Fontana che, al limite, raccoglie una palla respinta in mischia e scarica un destro, alle spalle di Borghetto. Il guardialinee segnala un dubbio fuorigioco, l’arbitro annulla. E il momento migliore: al 62’ finalmente un’azione manovrata, con Califano che chiude a lato una triangolazione con Bertoni. Al 66’ Borghetto è battuto, ma ci pensa Terrera a spazzare via la seconda conclusione del ‘Califfo’. La parentesi grigia - troppo breve e senza esito - si esaurisce qui. E il Brescello toma a spadroneggiare. Al 70’ Campana si fa cinquanta metri di campo indisturbato. Sembra di assistere alla fotocopia dell’azione del gol: al centrocampista manca solo la coordinazione al tiro. Graziati una volta, i grigi pensano bene chiudere, da soli, la partita: su un innocuo cross di Corti in area - destinato tra le braccia di Toccafondi - Avallone ci mette il braccio è la mano. ‘Deviazione volontaria’ suggerisce il guardialinee al signor Tullio, che indica il dischetto del rigore. Calcia lo specialista Salamone. il portiere si tuffa a destra, la palla va a sinistra, i gialloblù prendono il volo. Serve a poco l’arrembaggio finale: all’88’ Fontana, su punizione, chiama Borghetto ad un intervento in volo, bissato un minuto dopo per alzare, con la punta della dita, la sventola di Carletti. C’è anche un palo, al 90’, colpito dal capitano direttamente su punizione. Poi, in pieno recupero, Bortolotti può addirittura esibirsi, in area, in una giocata da funambolo brasiliano: la difesa prima lo lascia libero, poi lo stende. Ma l’arbitro non se la sente di autorizzare il possibile 3 a 0 (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Alzano – Spezia 2-1 Carpi – Siena 1-0 Carrarese – Spal 3-0 Como – Modena 1-0 Fiorenzuola – Novara 0-0 Montevarchi – Treviso 1-1 Pistoiese – Monza 0-0 Prato – Saronno 0-2 CLASSIFICA: Treviso p. 50 Carpi 44, Brescello 43, Saronno 42, Monza 41, Alessandria 36, Prato 35, Carrarese 33, Como 32, Montevarchi 31, Siena 30, Fiorenzuola 29, Modena (-4) 28, Alzano 25, Spal 24, Novara 21, Pistoiese 19, Spezia 17. Novara 4 p. di penalizzazione. MARCATORI: 13: Fiorio (1, Treviso). 11: Grabbi (3, Modena). 10: Masitto (2, Carpi). 9: Benfari (Carrarese); Putelli (5, Spal). 8: Califano (1, Alessandria); Cecconi (1, Como); Elia (Montevarchi); Pasa (1, Treviso). Il punto sul campionato La classifica parla incredibilmente chiaro. Una squadra prima con un saldo vantaggio sugli inseguitori; quattro squadre ormai sicure di poter fare almeno i playoff; altre quattro squadre che non riescono ad abbandonare la zona - play - out; un'ultima squadra sempre piu' staccata in coda. Il campionato ha gia' emesso i suoi verdetti? In nove giornate puo' succedere di tutto, certo, ma questa situazione sembra consolidarsi via via con il passare delle partite. Treviso dunque con un piede in serie B; Carpi, Brescello, Saronno e Monza a cercare di conquistare una posizione di privilegio per i playoff; Alzano, Spal, Novara e Pistoiese che cercano di fare altrettanto per i playout; Spezia che sembra rassegnarsi alla retrocessione in serie C2. Tutto e' già' deciso? La parola passa a chi si sente tagliato fuori. (Gazzetta dello Sport)