Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1913/1914
1ª Categoria
23-11-1913 - Giornata: 6 - Alessandria - Piazza d'Armi Vecchia
Girone Eliminatorio


Alessandria FBC - Genoa CFC 1 - 3 (1 - 3)
RETI: 35. Ricci C.[A] 21. Grant [Ge] , 30. Walsingham [Ge] , 40. rig. Grant [Ge]

Alessandria FBC Pellizzoni Filippo, Ticozzelli Giuseppe, Milano (II) Felice, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Ricci Carlo Pietro, Brunoldi Alessandro, Grillo Edoardo, Moretti Emilio Carlo, Bosio Luigi All.: Smith George Arthur

Formazione avversaria
GENOA CFC: Surdez, Casanova, De Vecchi Renzo, Schmidt Hans, Magni, Crocco (I) Felice (detto Albino), Mariani Edoardo, Bauer, Grant, Della Casa, Walsingham. All.: Garbutt William.

Arbitro: Hess Giuseppe E. della Juventus
Note
Il terzo gol del Genoa è stato segnato al minuto 45+4. del primo tempo. L'arbitro per errore fischia la fine del primo tempo 7 minuti dopo il 45. e la fine della gara con 4 minuti di anticipo. Pubblico immenso. Pioggia battente; campo fangoso e allentato. Inizio ore 14.40.

Commento
GENOA BATTE ALESSANDRIA con 3 goals a 1 Da ieri piove a dirotto; la tribuna del campo è fiorita di un gaio sciame di signore che hanno sfidato l’inclemenza del tempo per vivere quei momenti di intensa emozione e per incoraggiare i giuocatori cittadini colle loro vocine squillanti recando in cuore una segreta speranza: quella della vittoria. Si nota un forte e rumoroso gruppo di genovesi; un incrociarsi di previsioni e di auguri. I giuocatori sono segnati a dito e i loro nomi corrono sulla bocca di tutti. Grant è il più ammirato. Il valoroso capitano ha voluto essere della partita e con lui la squadra ha acquisito quella sicurezza che pare manchi quando il biondo ragazzo non è al comando. Continua a piovere ed il campo, specie vicino alle porte, è allagato. Le due squadre si allineano ed alle 14,40 il referee Hess fischia l’inizio. LA palla è agli alessandrini che abbozzano un attacco ma ha intercettato il passo dai genoani che fulmineamente si precipitano sulla porta di Pellizzoni tentando di sorprenderlo; Grant da pochi metri passa a Bauer che calcia alto. Un contrattacco deciso dei grigi, frenato da de Vecchi; quindi un primo corner a favore dei rosso-bleu. Pochi minuti dopo è ancora Alessandria costretta in corner, ma la palla è sempre respinta. Ne approfitta Grillo che fugge sopra Surdez; ma la troppa precipitazione gli fa sbagliare. Il calcio di rinvio trova la prima linea dei rosso-bleu sopra ai backs grigi. Grant, avuta la palla, tira. Pellizzoni prontissimo è in plongeon, ma il viscido ball scivola dalle sue mani ed entra per poco nella rete. Siamo al 21° minuto. Assistiamo quindi ad un altro insidioso attacco genovese. Milano però rompe la combinazione. Grant allora si accorge come la grigia difesa sia vigile e decide di cambiare tattica, tentando la via del goal con tiri lunghi ed improvvisi. Uno di questi è respinto da Pellizzoni. Il pallone, però, disgraziatamente, si ferma in una pozzanghera. Il piccolo portiere grigio corre disperatamente. Walsingham, più pronto, sopraggiunge e segna il secondo punto. I grigi, però, non si sgomentano, anzi, con una bellissima fuga si portano sotto la rete di Surdez obbligando la difesa ad un duro lavoro. Una discesa impetuosa al 41° minuto trova De Vecchi impreparato. Ricci dall’ala si è portato fulmineamente sul terzino; un dribbling riuscito, un tiro di precisione nell’angolo destro che Surdez non può assolutamente parare ed ecco il punto per gli alessandrini. Dopo altri attacchi e contrattacchi si giunge al 45° minuto; ma il referee forse calcolando erroneamente il tempo lascia continuare la partita. Ecco ora un corner contro gli alessandrini, una melée davanti alla porta, quindi un calci odi rigore contro i grigi per un fallo di Carcano al 49° minuto tramutato in goal da Grant. LA partita continua ancora e termina esattamente 7 minuti dopo mentre i genoani salvano in corner un attacco grigio. La ripresa segna il risveglio dei poulains di Smith e mette in rilievo l’alto valore difensivo di De Vecchi. Sono attacchi decisi che gli uomini grigi portano alla rete di Surdez, attacchi che si infrangono contro la ferrea difesa avversaria e che ricondotti con ben combinato giuoco di passaggi e con altri meravigliosi tiri di Ricci e Bosio trovano pure in Surdez un attento difensore. Gli alessandrini dimostrano una leggera prevalenza in questo tempo. Le fughe degli avanti genovesi sono frenate sempre da Milano 2°, che non fu inferiore ai suoi avversari. Un colpo di testa di Brunoldi per poco non si traduce in goal, come pure i potenti traversoni di Ricci. Ma il tempo corre veloce ed il referee tanto per non smentirsi fischia il termine esattamente quattro minuti prima della fine regolamentare. I genovesi ebbero oggi una difesa straordinaria. Grant trovò in Carcano un energico e attento ”marcatore” e non potè sbizzarrirsi a suo agio. Walsingham fu ottimo e così pure Smith. Dei grigi apparve eccellente la linea mediana, il portiere Milano 2° e le ali. Il referee fu molto criticato. Egli non seppe frenare sufficientemente il giuoco duro esplicato dalle due squadre, specialmente nella ripresa; inoltre commise l’inesplicabile errore nel calcolo del tempo; errore che costò un punto ai grigi. (La Gazzetta dello Sport – L.A. Rangone) ALESSANDRIA. Genoa 3, Alessandria 1 Pubblico immenso. Terreno pesante. Gara disputatissima, volta con evidente vantaggio dei genovesi nel primo tempo, nel quale vengono segnati tutti i punti, per merito di Grant, al 21°, di Walsingham al27°. Gli alessandrini segnano al 41° con Ricci. Prima che l’arbitro fischi il riposo Grant segna per la terza volta. Si dice che l’arbitro Hess abbia indebitamente prolungato la gara di vari minuti. Alla ripresa leggera superiorità degli alessandrini che non riescono tuttavia a segnare. La ripresa termian vari minuti prima del 45° (Corriere della Sera) GENOA BATTE ALESSANDRIA (3-1) La lotta che hanno sostenuto oggi le due squadre del Genoa e dell’Alessandria è stata, si può dire, una lotta non solo contro l’avversario, ma altresì una lotta dura e continua col fango, che aveva letteralmente invaso la pelouse alessandrina. La pioggia aveva reso sdrucciolevole e pesantissimo il terreno, che per sua natura non è impermeabile e davanti ai due goals si allungava un pantano insidioso e impraticabile. Dopo i primi cinque minuti di lotta gli uomini erano già tutti inzaccherati ed irriconoscibili. Le belle maglie dei genoani si erano trasformate a poco a poco fino ad assumere un colore grigio-mota, che armonizzava perfettamente con la maglie alessandrine. […] I migliori della giornata: Grant e Milano II. Di queste condizioni del terreno risentì naturalmente il gioco delle due squadre. Il Genoa, però, più vecchio di anni e di esperienza, seppe meglio adattare il suo gioco al campo, cercando di avanzare con passaggi alti che, smorzati nel rimbalzo dal fango, potevano essere facilmente arrestati e ripresi dagli avanti, e cercando altresì di tentare quanto più era possibile la via del goal con tiri lontani, onde evitare l’impraticabile pantano dell’area di rigore. In complesso i rosso-bleu parvero risentire meno degli avversari delle condizioni del terreno: essi furono più sicuri e soprattutto più veloci; individualmente superiori. Se le loro azioni non furono sempre ordinate e scientifiche come forse il pubblico alessandrino si attendeva, gli è che essi, più pratici, cercarono appunto di ritrarre il maggior utile possibile dalle insidie e dalle sorprese del terreno. Cosicché si può affermare che la vittoria non è toccata solo ai più forti, ma anche ai più astuti. Grant, che ieri ricompariva in squadra, ha imperniato su di sé l’attacco; Della Casa e Bauer se l’intesero benissimo col sempre sorridente inglese, mentre i n difesa vigilavano sicuri, precisi, Casanova e Devecchi, quest’ultimo in notevole miglioramento di forma. L’Alessandria ha iniziato l’incontro con leggera indecisione, ma fu cosa di breve durata, perché tosto i grigi ritrovarono la loro simpatica baldanza per sostenere poi tutto l’incontro con grande coraggio ed audacia, confermando così una volta ancora quel valore che li ha posti così in alto fra tutte le giovani speranze del football italiano. L’attacco alessandrino oggi era condotto con molto ordine: il pallone dal centro era subito inviato alle ali, che l raccoglievano prontamente per fuggire verso l’estremo limite del campo, nel qual lavoro emerse l’ala destra. Ma poi nell’area di rigore la squadra alessandrina non sapeva raccogliere il frutto di queste discese: sia perché tentasse il goal con tiri rasi a terra, che nel fango, non potevano assolutamente giungere a destinazione, sia perché il centro Grillo, ottimo distributore di palloni nella prima fase dell’attacco, si perdesse poi in un inutile ed infruttuoso dribbling. Le colonne dei grigi furono oggi i terzini: Milano II fu magnifico anche nel fango; dopo Milano bisogna ricordare il centro half Carcano, che se incorse alle volte in qualche errore, vi rimediò sempre con un infaticabile lavoro. Pellizzoni non parve nella sua migliore giornata: uno dei goals segnatigli, il primo, fu causato da una sua presa deficiente, in parte scusabile con la viscidezza del pallone. Il primo tempo: Genoa 3 – Alessandria 1 Sono le 14.40 quando il fischio dell’arbitro chiama le squadre in linea. Una pioggerella uggiosa scende con insistenza né il cielo plumbeo promette una tregua. Ciò nondimeno il concorso del pubblico è notevolissimo; nella spaziosa tribuna centrale si è data convegno tutta Alessandria sportiva. La folla, naturalmente, palpita per la sorte dei suoi beniamini, ma sa mantenere il suo entusiasmo nei confini della correttezza. […]. La palla è dell’Alessandria. Subito Grant se ne impossessa e fila via verso il … pantano che delimita il goal. Interviene Ticozzelli che riprende rimandando raso a terra il pallone che, per la potenza del calcio sembrava dovesse oltrepassare la metà del campo, si ferma invece poco lungi nel fango. Fulmineamente Della Casa gli è sopra e tenta il primo tiro, ma con esito infruttuoso. Con uguale velocità l'azione si sposta sul campo genoano tanto che Surdez è presto chiamato a respingere un tiro ben indirizzato di Moretti. Sono questi i primi assaggi, le prime avvisaglie della battaglia. Le squadre hanno voluto dirsi, nello spazio di un minuto, quanto valgono nell’opera di offesa e di difesa. Ora si conoscono e si temono entrambe. E’ Brunoldi il primo a ritentare il saluto al portiere genoano. Ma la sua indecisione nel passaggio favorisce un arresto “a tempo” di Devecchi e presto Carcano è tanto stretto dai rosso-bleu che deve mandare in corner. Un tiro id Mariani ben diretto, una lunga mischia davanti al goal un tiro finale e fuori direzione di Walsingham ed il pericolo è passato. Ora è Grant a cercare nuovamente la via palleggiando magistralmente con Della Casa. I terzini sono sopra ai due ostacolando il loro tentativo, ciò nonostante Pellizzoni deve accorrere per liberare decisamente il campo. Il gioco prosegue con fasi alterne; i grigi specialmente insistono all’attacco ora con Grillo, ora con Ricci, senza però oltrepassare la linea degli half-backs, dove Magni compie un lavoro molto proficuo. E’ anzi Magni ad allungare a Grant. L’inglese si trova presto alle costole Carcano e Milano II; egli allora passa a Bauer che saetta deciso verso la rete. Il “ball” giunge a Pellizzoni che lo serra con le mani. La presa però è insufficiente ed il pallone, sdrucciolevolissimo, sfugge all’alessandrino e penetra in porta segnando il primo successo genoano dopo 19 minuti dall’inizio, un errore di Carcano e di Ticozzelli permette più tardi a Walsingham di filare in piena velocità: ed ecco Milano II buttarsi a tutt’uomo sul pallone salvandio di precisione una situazione veramente critica e pericolosa. Rare sono ora le incursioni de grigi che più speso devono ripiegare in difesa. Un tiro di Bauer è parato a palme aperte da Pellizzoni. Il pallone rimbalza a poca distanza, quasi sui piedi di Walsingham, L’invito è tropo bello per essere rifiutato e la risposta è prontamente rinviata … dentro la rete senza che il portiere possa rimediare al pericolo. Malgrado i due punti al suo passivo la squadra alessandrina non si perde di coraggio. Carcano spinge ora energicamente i suoi avanti, mentre i suoi due compagni riescono a frenare le pericolose incursioni delle ali rosso-bleu. E’ appunto su di un passaggio ben misurato di Carcano che Ricci può impossessarsi del pallone, e il grigio, dribblati Devecchi e Casanova, calmissimo, si porta a due passi dalla rete di Surdez; in un attimo, con una finta, egli riesce ad ingannare Surdez ed a penetrare. Fra le acclamazioni, l’angolo destro della rete avversaria. Il punto è stato segnato magistralmente, il Genoa stesso ne ha sentito tutta l’importanza e tutta la minaccia. Gli avanti rosso-bleu stringono energicamente le loro file, intensificano il loro lavoro. Ecco nuovamente l’Alessandria, costretta in corner. Nel liberarsi da questa nuova minaccia Carcano commette un fallo nell’area si rigore, no ngrave ed anche involontario. L’arbitro concede il penalty. Il tiro è di Grant e tanto basta per far comprendere che un nuovo punto è segnato. Poco dopo, in una energica riscossa degli alessandrini, viene fischiata la fine del tempo. La ripresa (0-0). Forte del suo vantaggio il Genoa ha condotta la ripresa con meno audacia, cercando soprattutto di interrompere e di frenare l’audacia minacciosa dei grigi. Che, passato Savojardo in prima linea asl posto di Moretti, si sono dimostrati subito di una combattività instancabile e pericolosa. E’ prima Bosio che sorvola sul limite dell’area di rigore, poi sono Ricci e Grillo a condurre l’offensiva. Grant di rimando risponde alla minaccia con un’altra minaccia, impegnando seriamente Ticozzelli e Lazoli e tenendoli a bada con una maestria meravigliosa. I due grigi finalmente la spuntano, ma il pallone vola dall’altro lato del campo, dove Walsingham lo aspetta per rimandarlo in goal, troppo alto però per segnare. E’ Grillo nuovamente a trascinare gli avanti, ma egli ora scivola nel pantano, ora si attarda in un’inutile dribbling. Ad ogni modo Casanova e Devecchi non stanno certo inoperosi. Qualche rapida fuga di Mariani è sempre arrestata da Milano: in una di queste, però, il biondo genovese può ancora centrare in corsa e servire a meraviglia Grant che non spreca invano l’occasione. Pellizzoni riceve il pallone in pieno e rimanda con sicurezza, procurandosi così un breve periodo di riposo, perché i grigi su questo rimando ritornano all’attacco. La fine si avvicina. Qualche tiro di Savojardo e di Ricci resta senza risultato; una discesa di Walsingham culmina in un tiro troppo alto per essere pericoloso. Le squadre appaiono stanchissime e non sanno più svolgere che azioni isolate, a tratti, a guizzi, così che il fischio che segna la fine è accolto con un sospiro di sollievo da vinti e vincitori. (Lo Sport del Popolo – Nereo Squarzini) GENOA BATTE ALESSANDRIA 3-1 La presenza di Grant s’era resa necessaria per fronteggiare quello che n questi giorni negli ambienti footballistici di Genova veniva chiamato il pericolo grigio. Ed infatti Grant ha ripreso il suo posto ed ha fatto pesare la bilancia della vittoria a favore dei propri colori. Lo squadrone genovese ha dovuto dare tutto sé stesso per battere i giovani alessandrini, La partita è stata emozionantissima. Durante tutta la ripresa e la metà del primo tempo nessun punto è stato segnato. I quattro goals delle due squadre si sono succeduti nel breve spazio di 25 minuti circa. Le squadre si sono presentate au gran complet. Al fischio d’inizio la palla è al Genoa che porta fulminei e brillanti attacchi che però i grigi respingono con grande sicurezza e non passano che pochi minuti perché sia la volta di questi a contrattaccare conducendo la palla fin sulla porta avversaria, impegnando più volte il valentissimo Surdez. Il giuoco spazia continuamente per i due campi senza delineare una netta superiorità né per i grigi né per i genoani. Al 27. minuto Grant in una rapida fuga giunge sui backs d’Alessandria, li sorpassa e segna il primo punto. A Walsingham l’onore, poco dopo, di segnare il secondo. Il primo tempo sta per terminare. Gli avanti grigi su un disperato attacco pervengono sull'area di rigore avversaria e ricci, con un potente shoot, marca per la sua squadra l’unico goal che otterranno nella partita, in compenso però questo è il più bel goal della giornata. Un calcio di punizione a favore del Genoa fa segnare a Grant il terzo punto. La ripresa è combattuta più accanitamente, ma non cambia fisionomia al risultato della partita. Benché ora sia Alessandria che prevalga all’attacco i Genoani sono sicuri della loro difesa. Invano i grigi s'accaniscono cercando se fosse possibile pareggiare. La fine sopraggiunge senza che le due squadre riescano a segnare ulteriormente. Arbitro Hess della Juventus (L’Italia Sportiva – Rob.) A PROPOSITO DEL MATCH ALESSANDRIA – GENOA Altro match su terreno pessimo quello di Alessandria, nel quale non è stato permesso un buon giuoco di combinazioni. Il Genoa era ritornato al completo, con Grant più in forma che mai. E data la presenza in campo del capitano, la vittoria rossobleu era prevedibile. Ciò sia detto non per sminuire certo di un solo ette tutto il grande valore degli alessandrini, che di settimana in settimana dimostrano sempre di più di saper combattere con grande coraggio ed indubbia valentia. Il risultato 3 a 1 ottenuto contro il Genoa è un altro indizio che i grigi – la grande rivelazione dell’annata – sanno ottimamente difendersi e segnare almeno una volta in tutte le loro gare, anche le più difficili. I rossobleu apparvero durante la gara più a loro agio che non i giovani avversari sul campo. Ebbero il gran merito di sapere subito adattare il loro giuoco alle esigenze del terreno: la tattica esclusiva dei passaggi a poco poteva servire tra il fango, sicché appariva più logico ed opportuno un sistema più individuale. E l’attacco genoano ebbe così ragione dell'animosa difesa dei grigi, nella quale emersero Carcano e soprattutto Milano II, in una delle sue migliori giornate. Il portiere Pellizzoni fu più disgraziato che in cattiva giornata: poteva certo evitare uno dei 3 punti segnati alla sua squadra, ma la viscidezza e pesantezza del pallone è un’attenuante da prendere in considerazione. L’arbitro era in possesso di un orologio veramente pazzesco. Egli fece durare – a detta di quanti controllarono i tempi – vari minuti in più il primo tempo, ed il secondo vari minuti in meno, forse per dimostrare di essere assolutamente imparziale! (Il Calcio, 26 novembre 1913) RISULTATI: Casale – Piemonte 4-0 Fratellanza Savona – Andrea Doria rinv. Liguria – Vigor Torino rinv. Torino – Pro Vercelli 2-2 CLASSIFICA: Genoa p. 11, Pro Vercelli, Casale 10, Torino 8, Piemonte 6, Alessandria, Andrea Doria* 4, Fratellanza Savona* 2, Vigor Torino* 1, Liguria* 0. Ogni * = 1 gara in meno. Il punto sul campionato Il match combattutosi sul campo del Torino ha per poco evitata una sconfitta agli ex campioni d'Italia; sconfitta che sarebbe stata per loro molto dolorosa e compromettente. Non staremo qui a ripetere la descrizione di questa epica lotta, la quale si è svolta su un terreno pesantissimo e ci ha fatto registrare, specialmente verso il secondo tempo, un' azione bellissima della difesa torinese, che ha saputo frenare sapientemente l'impeto dei vercellesi. Colla ricomparsa del sorridente Grant, il Genoa ha potuto strappare una bella vittoria ai grigi alessandrini, i quali trovandosi molto a disagio su un terreno pesante e sdrucciolevole, non poterono imporsi al giuoco astuto ed indubbiamente superiore dei genovesi. L'assoluta prevalenza di giuoco da parte dei nero-stellati di Casale, ha procurato ancora una sconfitta agli agili piemontini, i quali non poterono né sostenere l'arto potente di avversari assai superiori, né tentare una controffensiva per parte di una prima linea raccolta all'ultimo momento. (La Stampa Sportiva, 30 novembre 1913 – Giuseppe Varetto)

Girone Eliminatorio

Alessandria FBC - Genoa CFC 1 - 3 (1 - 3)

RETI:

35. Ricci C.[A]
21. Grant [Ge] , 30. Walsingham [Ge] , 40. rig. Grant [Ge]

Alessandria FBC

Pellizzoni Filippo, Ticozzelli Giuseppe, Milano (II) Felice, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Ricci Carlo Pietro, Brunoldi Alessandro, Grillo Edoardo, Moretti Emilio Carlo, Bosio Luigi

All.: Smith George Arthur

Formazione avversaria

GENOA CFC: Surdez, Casanova, De Vecchi Renzo, Schmidt Hans, Magni, Crocco (I) Felice (detto Albino), Mariani Edoardo, Bauer, Grant, Della Casa, Walsingham. All.: Garbutt William.

Arbitro: Hess Giuseppe E. della Juventus

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Eliminatorio

Alessandria FBC - Genoa CFC 1 - 3 (1 - 3)

RETI:

35. Ricci C.[A]21. Grant [Ge] , 30. Walsingham [Ge] , 40. rig. Grant [Ge]

Alessandria FBC

Pellizzoni Filippo, Ticozzelli Giuseppe, Milano (II) Felice, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Ricci Carlo Pietro, Brunoldi Alessandro, Grillo Edoardo, Moretti Emilio Carlo, Bosio LuigiAll.: Smith George Arthur

Formazione avversaria

GENOA CFC: Surdez, Casanova, De Vecchi Renzo, Schmidt Hans, Magni, Crocco (I) Felice (detto Albino), Mariani Edoardo, Bauer, Grant, Della Casa, Walsingham. All.: Garbutt William.

Arbitro: Hess Giuseppe E. della Juventus

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

35. Ricci C.[A]
21. Grant [Ge] , 30. Walsingham [Ge] , 40. rig. Grant [Ge]

Pellizzoni Filippo, Ticozzelli Giuseppe, Milano (II) Felice, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Ricci Carlo Pietro, Brunoldi Alessandro, Grillo Edoardo, Moretti Emilio Carlo, Bosio Luigi

All.: Smith George Arthur