Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1997/1998
Serie C1
05-04-1998 - Giornata: 28 - Livorno - Armando Picchi


Livorno Calcio AS - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Costi Gian Domenico, Orocini Andrea, Lizzani Maurizio, Bellini Andrea, Fornaciari Giuseppe, Lanotte Vincenzo [61. Fantini Enrico], Giannoni Mario [80. Scaglia Massimiliano], Lerda Franco [95. Notaristefano Egidio], Vivani Manuel, Giraldi Daniele A disp.:Biagianti Michele, De Martini Andrea, (P) Lazzarini Alessandro, Tedesco Salvatore All.: Orrico Corrado

Formazione avversaria
LIVORNO CALCIO AS: Palmieri, Ogliari, Geraldi, Vincioni, Lugheri, De Vincenzo [46. Cordone], Merlo, Nardini, Bonaldi, Ferretti [65. Ramacciotti], Scichilone. A disp.: Boccafogli, Presicci, Cuc, Desideri, Di Pietro. All.: Stringara Paolo

Arbitro: D'Agostini Fabrizio (Frosinone) [Mastrangelo, Loddo]
Note
Ammoniti Orocini [A], Costi [A], Lerda [A], Scaglia [A], Fantini [A]. Angoli 4-5 Spettatori: 8.000 (incasso L. 210.500.000) Cielo coperto, pioggia a tratti, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
L’Alessandria imbriglia il Livorno e conquista all’Ardenza un punto meritato e pesante GRIGI PIU' BRAVI DELLA CAPOLISTA Orrico non sbaglia una mossa, la squadra dà lezione di tattica agli amaranto di Stringara Missione compiuta: l’Alessandria voleva imbrigliare il Livorno e ci è riuscita alla perfezione. Dimostrazione di calcio intelligente: non c’è classifica che tenga se l'approccio tattico è quello giusto. E i grigi. all’Ardenza, non hanno sbagliato niente. Nel conto delle occasioni qualcosa in più per gli amaranto, ma alla fine le opportunità si contano sulle dita di una mano. Il resto è vanificato dalla trappola architettata da Orrico e perfettamente realizzata dalla squadra . Alla fine il Livorno ha dalla sua un palo, al 45’, colpito da Scichilone, con palla che danza sulla linea bianca. Poi qualche prodezza del solito Toccafondi e molta difesa grigia. Rocciosa, che si concede pochissime sbavature. Funziona anche la mossa di Orocini esterno sinistro, francobollatore di Ferretti: ripiega, copre e poi riparte. Ti aspetteresti la solita partenza lanciata degli amaranto e, invece, sono i grigi a sorprendere: al 7' il missile di sinistro di Orocini, su punizione, con barriera perforata e palla un metro a lato. Un paio di angoli di fila poi la sfuriata si esaurisce e i padroni di casa crescono. Senza strafare, perché la 'banda Orrico' concede poco e fa scattare il fuorigico con puntualità quasi cronometrica. Gli amaranto insistono con le verticalizzazioni e finiscono spesso per fare il gioco degli avversari. Nardini sceglie le vie centrali: al 12' gran palla per Scichilone, che costringe Toccafondi all'uscita in tuffo. Ma la prodezza vera il portiere grigio la compie al 25': doppia, prima sulla deviazione di Bonaldi, respinta coi pugni, e poi sul tiro ravvicinato di Vincioni, che tocca d'istinto con i piedi. Alla mezzora ancora Toccafondi su Scichilone, un minuto dopo è Orocini ad anticipare Ferretti, impedendogli di sfruttare un buon varco. I grigi manovrano bene al 33’: Giannoni centralmente per Fomaciari, che appoggia a Lanotte, in area con una finta e poi un diagonale, un paio di metri sulla traversa. Al 38’ Ferretti, per una volta (l’unica), ruba il tempo a Orocini, ma calcia sull’esterno della rete. Poi Scichilone gira di testa, imbeccato da Bonaldi: a fil di traversa. Al 45’ ci prova di piede, sfruttando l’unica distrazione di una difesa perfetta. Per poco non è fatale, ma la palla colpisce il palo e poi danza davanti alla porta. Nella rioresa l’Alessandria non si limita a contenere e poi ripartire: è spavalda, già al 2’ sull’assist di Lanotte dalla destra Palmieri si salva in due tempi sulla schiacciata di Bellini. Due fiammate in un minuto: al 28’ Scichilone calcia male da ottima posizione, al 29’ Lerda intuisce in ritardo il velo di Bellini. Ancora un brivido al 33’, con Bonaldi che si libera in area e calcia a fil di palo. Poi il ‘rosso’ per Stringara e gli ultimi assalti degli amaranto. Ma il fortino grigio resiste senza affanno. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Rabbia e cuore, cuore e rabbia. Era cio' che il pubblico della curva Nord chiedeva ai giocatori in maglia amaranto al ritorno in campo dopo il verdetto finale della Caf con la conferma dei 4 punti di penalizzazione. "Nessuna condanna puo' togliere la voglia e la rabbia per lottare" recitava compostamente lo striscione ufficiale dei club livornesi. E il Livorno ha risposto subito all'appello - proclama, gettandosi nella mischia con l'ardore e l'ardimento dei momenti migliori, quelli delle nove vittorie iniziali consecutive interrotte dalle sconfitte di Cesena e Alessandria. Ma come i romagnoli nell'ultimo turno prima della sosta, anche i piemontesi, a campo invertito, hanno costretto la squadra di Stringara e del presidente Achilli ad un altrettanto brusco cambiamento di rotta: il pareggio che significa regresso se raffrontato alle 19 vittorie, progresso se rapportato alle 7 sconfitte. Il Livorno degli alti a bassi non aveva mai sperimentato prima di ieri come si possa arrivare a pareggiare una partita dopo averla "dominata": ci si arriva sciupando tutte le palle - gol possibili e immaginabili calciando sul portiere (Ferretti al 25', Scichilone al 30') o centrando lo spigolo interno del palo anziche' la rete che si spalanca senza difesa alcuna (Schichilone in chiusura di tempo). Incappando in una terna arbitrale che si fa una questione d'onore in tema di fuori gioco temendo piu' di favorire gli attaccanti che i difensori fischiando giustamente quelli "certi" (e ce ne sono stati a iosa), quelli "sul filo e non in" e qualcuno (come uno a Bonaldi in avvio di ripresa) inesistente. Infine avendo di fronte un avversario che sa mantenere la giusta posizione senza mai abbassare ne' alzare troppo la guardia. E' quel che ha fatto l'Alessandria che - come tramato dal suo timoniere Orrico - ha disseminato il terreno di tutte le trappole (anche queste possibili e immaginabili) a cominciare dalla disposizione (anti fuori - gioco) della difesa ben diretta da Bellini (nella citta' di Mascagni, un nome cosi' non poteva esimersi dal lasciare il segno) e da Orocini (due anticipi principeschi su avversari lanciati e due fiondate che al 2' e all'8' hanno procurato altrettanti angoli), un talento sicuramente sprecato. Funzionale anche il centrocampo dei grigi con Manuel Vivani perno base impegnato, come fresco ex, a lasciare un ricordo personale. Il Livorno, privo di Scalzo (un elemento fondamentale), e con Cordone fuori fase e tono (uno spunto subito all'entrata dopo l'intervallo poi solo ombra), e' stato condizionato dai chiaroscuri di Scichilone, di capitan Bonaldi, ma soprattutto di Ferretti. Dal canto suo l'allenatore Stringara ha cercato di ricompattare e ricaricare la squadra, fiaccata da quelle vicende esterne che l'hanno colpita al cuore. (Gazzetta dello Sport) Si allontana per i grigi il pericolo-retrocessione IL BUNKER ALESSANDRIA BLOCCA IL LIVORNO: 0-0 L'Alessandria impone il pareggio (0-0) all'ex capolista Livorno e rafforza le speranze di restare in CI. Di fronte ai soliti 10 mila spettatori del «Picchi», i grigi non hanno rubato nulla e si sono difesi con ordine, cercando anche il colpaccio in contropiede. La cronaca: gli amaranto partono a spron battuto, ma gli ospiti resistono senza affanno e si rendono pericolosi all'8' con una punizione di Orocini. Al 25', Toccafondi non trattiene un cross di Ferretti, ma da terra riesce a precedere Bonaldi. Al 33' guizzo di Lanotte con conclusione alta. Al 39' Ferretti elude la trappola del fuorigioco, ma dal vertice destro dell'area piccola colpisce l'esterno della rete. Subito dopo, Scichilone non inquadra di testa lo specchio della porta. Al 45', il Livorno costruisce la più nitida occasione dell'incontro. Scicmlone entra in area, supera Toccafondi ma centra il palo. Nella ripresa, la squadra di Stringara intensifica gli attacchi, ma i grigi si giovano di una linea difensiva perfetta e concedono pochissimo a Bonaldi e compagni. Anche la tattica dell'offside funziona bene e il guardalinee segnala con puntualità le posizioni irregolari dei padroni di casa. Il Livorno si affida così ai lanci lunghi di Vincioni, che non sorprendono Lizzani e Bellini. Solo al 20' Geraldi ha la meglio di testa sui difensori avversari, ma la sfera termina a lato. Tra il 23' e il 24', l'Alessandria prova la conclusione con Giraldi e Lerda, con mira imprecisa. Sul capovolgimento di fronte, Cordone svirgola da ottima posizione. Nel quarto d'ora finale gli amaranto si gettano in avanti incitati dal pubblico, ma i grigi reggono l'urto. Stringara viene espulso per proteste, poi Toccafondi sbroglia di pugni una mischia in area. Al 40' Bonaldi non aggancia su lancio filtrante di Nardini e al 42' Toccafondi blocca un traversone di Lugheri. Finisce 0-0 tra i fischi del pubblico, che contesta la terna arbitrale. Per l'Alessandria è un punto d'oro, mentre il Livorno deve riflettere su una condizione lontana da quella di due mesi fa (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) RISULTATI: Alzano – Brescello 2-0 Carrarese – Como 1-0 Cesena – Prato 3-0 Lecco – Lumezzane 1-0 Modena – Fiorenzuola 1-0 Pistoiese – Cremonese 1-2 Saronno – Carpi 1-2 Siena – Montevarchi 0-0 CLASSIFICA: Cesena p. 57, Livorno (-4) 55, Cremonese 50, Lumezzane 48, Alzano 46, Modena 45, Lecco 38, Brescello 34, Montevarchi 32, Alessandria, Carpi 31, Saronno, Como 30, Fiorenzuola 29, Pistoiese 28, Siena, Prato 27, Carrarese 26. Livorno 4 p. di penalizzazione. La Commissione Disciplinare ha modificato il risultato della partita Siena – Livorno 1-0 assegnando lo 0-2 a tavolino al Livorno. MARCATORI: 18 reti: Ferrari (5, Alzano). 17: Mirabelli (1, Cremonese). 15: Grabbi (5, Modena). 13: Agostini (5, Cesena). 11: Taldo (1, Lumezzane). Il punto sul campionato Il Cesena scappa via. Il Livorno incappa in un'altra giornata storta e si rimette a inseguire. Che duello. Peccato solo per quelle decisioni arrivate fuori dal campo che non hanno certo fatto bene al campionato. Ma ora che sembra tutto finito, ecco il campo che offre i suoi verdetti. Sara' una volata entusiasmante, non c'e' dubbio. Cosi' come si annuncia un finale thrilling quello per la conquista dei playoff, visto il testa a testa tra Alzano e Modena e la frenata del Lumezzane. Senza parlare della coda, con la Carrarese che rivede i playout e tante squadre che li sentono troppo vicini. Proprio vero: un campionato cosi' combattuto non s'era mai visto. (Gazzetta dello Sport).