Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
01-09-2013 - Giornata: 1 - Crema - Giuseppe Voltini


Pergolettese 1932 US - Alessandria US 1912 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 24. Bertazzoli [Pe] 6. Spighi M.[A]

Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Cammaroto Vincenzo, Viviani Federico, Sirri Alex [45. Filiciotto Alberto], Spighi Mirco, Mora Luca, Cavalli Gabriele, Valentini Michele, Sabato Roberto, Scotto Luigi [67. Rantier Julien], Taddei Riccardo [79. Marconi Michele] A disp.:Mariotti Alessio, Romano Dario, (P) Servili Andrea, Tanaglia Filippo All.: Notaristefano Egidio

Formazione avversaria
PERGOLETTESE 1932: Grandi, Scietti, Sembroni, Ferri, Iovine, Sambugaro [79. Esposito], Tacchinardi Amedeo, Zanola, Ferrara [49. Davini], Bardelloni, Bertazzoli [67. Jeda]. A disp.: Steni, Marinoni, Di Cesare, Zerbo. All. Tacchinardi Alessio

Arbitro: Aversano Simone (Treviso) [Zancanaro, Novellino]
Note
Rigore parato 51. a Taddei [A]. Ammoniti: 4. Mora [A], 13. Sambugaro [P], 35. Sirri [A], 46. Ferri [P], 63 Scotto [A]. Angoli: 2-4. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: paganti 767, abbonati 131, incasso di 6.485 euro Inizio gara ore 15.00

Commento
Dopo le perplessità in coppa, è deludente anche la prima di campionato per i grigi e il pareggio contro la Pergolettese è un brodino insipido. Continua dunque l’«onda lunga» dei balbettii di inizio stagione e mister Notaristefano avrà tanto da lavorare per portare l’Alessandria a uno standard di rendimento che è lecito pretendere da una squadra allestita senza badare a spese. A un primo tempo così così, fa da contraltare una ripresa nella quale i grigi, oltre a sbagliare il rigore, palesano molta difficoltà nel fare gioco. In formazione è Taddei a vincere il ballottaggio con Rantier come partner d’attacco di Scotto. Tra i padroni di casa l’esperto Jeda si accomoda in panchina mentre viene gettato nella mischia l’ultimo arrivato Sambugaro (subito beccato dagli ultras di casa per i suoi trascorsi nell'odiata Cremonese). L’avvio di partita è di marca gialloblu ma al primo affondo i grigi colpiscono (6’): Valentini è abile nel liberare Spighi in area, l’ex Rimini con un diagonale non dà scampo a Grandi. Si sviluppa sulle fasce un bel duello tra Iovine e Sabato, che lo contrasta in prima battuta mentre sul versante opposto Spighi se la vede con Ferrara. L’Alessandria insiste sulle corsie esterne, senza però azzardare l’uno-due per vie centrali di fronte a un Sembroni lento e macchinoso negli spostamenti. Male invece la retroguardia ospite sugli inserimenti da palla inattiva: al quarto d’ora, nonostante la difesa schierata, Ferri si ritrova tutto solo, però calcia malamente a lato. Al 23’ harakiri dei grigi: Cavalli sbaglia l’apertura in orizzontale, Spighi non aggancia favorendo l’inserimento di Sambugaro che prende d’infilata Cammaroto il quale lo sgambetta in area. E’ rigore che Bertazzoli trasforma spiazzando Poluzzi. A fine tempo si infortuna Sirri (probabile distorsione alla caviglia): Notaristefano ridisegna la squadra abbassando Sabato e dando a Filiciotto compiti di interno sinistro. Inizio di secondo tempo subito ad alta tensione, al 5’ Scotto, lanciato da Taddei, cade in area: è rigore (molto dubbio) che Taddei si fa parare da Grandi. Poco dopo, brivido per un palo pieno su punizione di Bardelloni (12’) a Poluzzi battuto. Grigi in difficoltà, ma anche la Pergolettese cala e non ci sono più emozioni. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) GRIGI, LA FATICA DI VINCERE Solo pareggi nelle tre gare ufficiali. I molti dubbi sulla staffetta Taddei - Rantier Pari all’esordio. Pari non bello. Pari con una matricola. Pari, è vero, in buona compagnia, di altre potenziali avversarie nella corsa al vertice del girone A della Seconda Divisione, perché nelle due gare in notturna il Mantova si fa imporre il pari dal Bellaria, e il 3-3 è sintomo di qualche problema in fase difensiva per l'altra grande favorita. E il Monza imita l'Alessandria anche nel punteggio, 1-1 con il Porto Tolle, altra debuttante con grandi ambizioni. Allora, perché interrogarsi? Perché preoccuparsi? Perché guardare a casa d'altri può servire per una parziale consolazione o, almeno, per la condivisione della delusione per un avvio con il freno troppo tirato. Ma non senta da una riflessione sui numeri: l'Alessandria, fino ad ora, non ha ancora vinto una gara ufficiale. In Coppa Italia due pareggi, con Bra e Cuneo, con conseguente eliminazione. In campionato l'ennesimo 1-1, con altri coni d'ombra sul gioco e sull'identità tattica. Perché il 3-5-2? A metà settimana, anche dopo la Coppa Italia e la partita di un'ora con l'Aurora, Egidio Notaristefano ancora convinto di schierare il 3-4-2-1, cioè di proporre il tridente offensivo, i 'piccoli' per scardinare, con la rapidità, una difesa solida, ma un po’ statica. Poi il cambiamento, alla vigilia della prima di campionato, dopo aver ripensato anche alla Pergolettese vista, in diretta, in Coppa Italia contro il Como. «Meglio il 3-5-2, per evitare di subire troppo l'atteggiamento aggressivo dei padroni di casa». Un modulo preferito per evitare che, specie nelle ripartente, l'Alessandria «non rischiasse di spaccarsi in due e concedere troppo spazio». Dunque un atteggiamento più ‘coperto’, con una staffetta Taddei - Rantier di non facile comprensione, non solo per i tifosi. Una scelta che, però, Notaristefano rifarebbe. «Con il 3-4-2-1 saremmo andati in grossa difficoltà», replica il tecnico. Forse anche perché non c'è ancora la sufficiente dimestichezza con il modulo. Che, però, aggiungiamo, si acquista giocando. Pensare a Taddei e Rantier come alternativi l'uno all'altro vuol dire abbassare la qualità dei Grigi “Rinunciatari? No”. Gol lampo che illude. Dopo 6', dalla fascia, destra, dove l'Alessandria riesce a spingere di più. Un tentativo di raddoppio, poi un atteggiamento più protettivo del vantaggio minimo che spregiudicato per gestire la gara. «Dopo il gol, è vero, siamo ricaduti in un errore che abbiamo già commesso: sentirci troppo bravi. L'azione da cui è nato il pareggio, poi, è un regalo collettivo, sbagli in serie, questi sì assolutamente da evitare». Soprattutto dopo il rigore sbagliato daTaddei (e concesso dall'arbitro con un po’ di generosità)l'impressione di un'Alessandria molto ‘legata’, quasi rinunciataria. Come se l'1-1 potesse andare bene. «Non sono d'accordo: è stata una partita a fasi alterne, combattuta, ci sono stati momenti in cui abbiamo gestito meglio noi e altri in cui la Pergolettese ha provato a costruire e imporre il suo gioco. Ma non mi sembra corretto dire - aggiunge Notaristefano - che ci siamo accontentati». La Pergolettese si è fatta preferire nella circolazione della palla. «Quando si fa girare palla nella propria metacarpo la fluidità sembra più evidente. Anche più facile». Troppi lanci lunghi a cercare le punte isolate. «Lanci lunghi le abbiamo fatti noi come loro. Soprattutto nella ripresa, quando le squadre erano più stanche. Anzi - puntualizza Notaristefano - il quarto d'ora finale lo abbiamo giocato quasi solo noi e nella loro area. Con una tenuta fisica superiore a quella della Pergolettese». Il cambio di Sirri L'infortunio a Sirri allunga la striscia di sfortuna che accompagna i grigi dalla preseason. Perché il cambio con Filiciotto? «Perché Sabato, che è mancino, può abbassarsi sulla linea della difesa e lo ha fatto anche bene. Ho riportato Mora a fare l'esterno, ruolo che sta interpretando dall'inizio della preparazione. La soluzione più corretta per gli equilibri della squadra» “Non siamo la Juve” Un pareggio che delude. «Se pensate che l'Alessandria possa vincerle tutte, vi sbagliate. Non lo abbiamo mai detto. Non siamo la Juventus della C2, perché non siamo la squadra che può ammazzare il campionato. Non credo che esistano in questa categoria e, comunque, non lo siamo noi. Siamo uno buonissimo gruppo, costruito per essere protagonista, ma non per dominare dall'inizio alla fine». Però per un campionato di vertice, annunciato dal giorno della presentazione, questo sì. E certi atteggiamenti di domenica a Crema, anche questa altalena tattica sembrano più freni che passaggi verso la maturità, di gioco e di personalità. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Bassano V. - Rimini 3-2 Bra - V.Vecomp Verona 2-2 Castiglione - Real Vicenza 1-4 Mantova - Bellaria Igea M. 3-3 Monza - Delta Porto Tolle 1-1 Pergolettese - Alessandria 1-1 Renate - Spal 2013 sosp. Santarcangelo - Forlì 1-2 Torres - Cuneo 1-3 CLASSIFICA: RealVicenza, Cuneo, Bassano V., Forli p. 3; Bellaria Igea M, Mantova, Bra, V.Vecomp Verona, Alessandria, Delta Porto Tolle, Monza; Pergolettese 1; Renate Spal 2013 Rimini, Santarcangelo, Torres, Castiglione 0 *(Una gara in meno) MARCATORI: 2 reti: Pietribiasi (Bassano); Masini (Mantova); Alessandro (Real Vicenza); Nicastro (Rimini) Il punto sul campionato Una partenza con il botto, con una raffica di gol nel pomeriggio e un doppio pareggio alla sera: in particolare quello di Mantova, dove la grande favorita sè fatta bloccare dal Bellaria sul 3-3. Positivo invece l'esordio del Porto Tolle che ha preso un punto a Monza. Spicca la vittoria della matricola Real Vicenza, che ha vinto 4-1 sul campo del Castiglione, mentre la sfida tra neopromosse giocata a Cuneo tra Bra e Virtus Verona è terminata sul 2-2. Vittorie in trasferta anche per il Cuneo a Sassari e per il Forlì nel derby romagnolo, che il Santarcangelo ha affrontato con lo stato d'animo agitato visto l'infarto che nella notte precedente alla gara ha colpito il d.s. Oberdan Melini (subito sottoposto ad intervento di angioplastica, condizioni stabili). Infine il Bassano, che con una grande rimonta è passato da 0-2 a 3-2 con il Rimini: il club veneto ha tesserato il difensore centrale Carlo Pelagatti, ex San Marino. (La Gazzetta Dello Sport).