Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
19-09-2014 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Pavia AC 2 - 2 (2 - 2)
RETI: 3. Taddei R.[A], 9. Guazzo M.[A] 18. rig. Soncin [Pa] , 34. Soncin [Pa]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Terigi Leonardo, Sabato Roberto, Mezavilla Adriano, Vitofrancesco Ferdinando, Spighi Mirco, Obodo Kenneth, Marconi Michele [80. Scotto Luigi], Taddei Riccardo [20. Ferrani Manuel], Guazzo Matteo [62. Mora Luca] A disp.:Cavalli Gabriele, (P) Poluzzi Giacomo, Rantier Julien, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
PAVIA AC: Facchin, Abbate [46. Falconieri], Ghiringhelli, Rosso Andrea, Biasi, Sabato Rocco, Cardin, Carraro [55. Corvesi], Soncin [83. Cogliati], Cesarini, Ferretti Andrea. A disp.: Volturo, Malomo, Carotti, Cristini Andrea. All.: Maspero Riccardo

Arbitro: Piscopo Fabio (Imperia) [Cecconi, Raspolini]
Note
Espulso 16. Sabato Roberto [A]. Ammoniti: Marconi [A], Terigi [A], Ghiringhelli [P], Soncin [P], Falconieri [P], Sabato Roberto [A]. Recuperi: 2.+ 4. Angoli: 4-10. Spettatori: 2.500 (1661 paganti, 752 abbonati) Serata umida, cielo coperto. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 19.30.

Commento
Oltre settanta minuti con un uomo in più non sono bastati al Pavia a ribaltare una gara che dopo dieci sembrava già persa, dopo il micidiale uno-due dell’Alessandria. Ma i Grigi sono una delle grandi protagoniste del girone A di Lega Pro, e allora più che di occasione perduta, per i pavesi è il caso di parlare di una gara che conferma il club italo-cinese in testa alla classifica (anche se in condominio con il Como) e soprattutto e onestamente il valore della squadra di Riccardo Maspero, che dopo aver raggiunto il pareggio ha tentato nella ripresa di fare sua l’intera posta in palio. Senza il napoletano Giuseppe Nicolao, neanche in panchina, l’Alessandria è passata in vantaggio con un colpo d’alta scuola di Riccardo Taddei (quando è in campo fa sempre la differenza, e si vede) e Guazzo nel primi 10 ′, ma si è fatta rimontare da Soncin. Tutto si è compiuto nella prima mezz’ora. L’ex bomber dell’Ascoli prima ha realizzato il rigore (con annessa espulsione di Roberto Sabato) del momentaneo 2-1 e poi, sfruttando la superiorità numerica, il definitivo 2-2. Nella ripresa il Pavia ha tentano il colpaccio, colpendo anche la parte esterna del palo, ma l’Alessandria ha resistito e portato a casa almeno il pari. Anche se, proprio per il fatto di essere stati in vantaggio per ben 2-0, il segno x lascia l’amaro in bocca e ci fa storcere un pochino il naso. I Grigi all’inizio sono scesi in campo con un 3-4-1-2, speculare a quello del Pavia, con Nordi tra i pali, Sosa, Terigi e Sabato in difesa, Spighi, Mezavilla, Obodo e Vitofrancesco a centrocampo, Taddei dietro le punte Guazzo e Marconi. Il cartellino rosso sventolato davanti a Sabato (azione comunque poco chiara, a conferma di un arbitraggio ancora una volta penalizzante, anche poi per una serie di decisioni e di ammonizioni) ha costretto a rivedere i giochi e, a nostro avviso, Mister Luca D’Angelo avrebbe potuto leggere meglio la partita alla luce dei nuovi scenari tattici. Lo stesso tecnico continua ad avere la certezza di poter contare su un grandissimo gruppo, capace di soffrire e sacrificarsi. Alla fine ha però dichiarato con onestà intellettuale: "Siamo rammaricati, abbiamo perso due punti, inutile girarci attorno, la partita l'avremmo vinta, a meno di nostre sviste clamorose in campo". (Museo Grigio). Pavia, doppietta di Soncin Alessandria ripreso in 10 Partita pirotecnica tra la capolista Pavia e l’Alessandria. Due squadre che hanno confermato le ottime potenzialità in attacco e alcuni problemi in fase difensiva. L’espulsione di Roberto Sabato al quarto d’ora del primo tempo, con i grigi in vantaggio per 2-0, hanno ridato fiducia al Pavia. Anche in dieci Guazzo e compagni hanno cercato di non subire le arrembanti azioni dei pavesi, trascinati da Cesarini, il faro di gioco. Una volta subito il pareggio, l’Alessandria ha serrato le fila e solo in un’occasione gli ospiti si sono resi pericolosi. Cronaca Padroni casa in vantaggio già al 2’ con una punizione calciata magistralmente da Taddei. Dopo soltanto 6’ Guazzo è bravo a raccogliere il suggerimento di Marconi e a infilare Facchin. Il Pavia non demorde e riapre la gara con il calcio di rigore concesso in seguito a una manata di Roberto Sabato a Cesarini: cartellino rosso per l’alessandrino e penalty trasformato da Soncin. D’Angelo toglie il fantasista Taddei per inserire Ferrani e i padroni di casa ne risentono alquanto. Ferretti si vede respingere in angolo da Nordi la palla del possibile pareggio, ma ci pensa ancora Soncin (al 34’) a mettere alle spalle del portiere dell’Alessandria. Nella ripresa la squadra di D’Angelo arretra il proprio baricentro favorendo così il Pavia, che cerca con insistenza la via della rete. Al 28’ è Cesarini a colpire il palo esterno alla sinistra di Nordi. Maspero resta al comando della classifica del girone A. (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) FATALE PERO' L’ESPULSIONE DI SABATO Due perle dell’Alessandria per la capolista c’è Soncin Finisce 2-2 tra grigi e Pavia ma sono i padroni di casa a dover recriminare maggiormente per l’andamento del match. La partita è fortemente segnata dall’espulsione di Roberto Sabato: l’uomo in più favorisce i lombardi che, dopo un quarto d’ora, sono sotto di due gol e sembrano storditi. Taddei delizia subito il palato dei tifosi alessandrini: è infatti la sua la magistrale punizione a giro che fulmina Facchin dopo 2’ regalando il vantaggio ai grigi. Il raddoppio dei grigi (8’) è di nuovo da manuale: Marconi trova la profondità per Guazzo che in uscita coglie in controtempo Facchin e deposita in gol sul primo palo. Al 18’ il Pavia accorcia le distanze: su azione da corner l’arbitro rileva un fallo di Sabato da ultimo uomo su Cesarini, il tiro dagli 11 metri di Soncin spiazza Nordi. La partita si inasprisce: Ferretti, favorito da un cattivo controllo di Spighi, obbliga Nordi ad una difficile deviazione in corner (24’). Ancora Nordi decisivo al 33’ su Cesarini: è l’avvisaglia del pareggio che arriva un minuto dopo con Soncin che si ritrova libero nell’area piccola e batte Nordi sul primo palo. Il secondo tempo riparte vibrante come i primi 45’ col Pavia che spinge ed i grigi che provano a pungere di rimessa. Si alza a centrocampo la diga dei grigi ma la spina nel fianco è Cesarini che al 28’ coglie il palo esterno. Il finale è palpitante ma il risultato rimane inchiodato sul pareggio: a fine gara lunghi applausi per Nordi e compagni, meritati. per aver resistito 75’ con un uomo in meno. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) TRASFORMISTI. CON CARATTERE Assurda la motivazione per la squalifica di Sabato Anche una sanzione di 1.500 euro per la società Adesso arrabbiamoci ancora un po’. Leggendo la motivazione per la squalifica per un turno per Sabato: stop scontato, in caso di espulsione è automatica, ma alla prima ingiustizia sul campo, perché a sgomitare e tirare maglie ha iniziato prima Cesarini, abile mestierante dell’area piccola anche nelle cadute, adesso si somma la motivazione del giudice sportivo. Che, cme noto, si basa sul rapporto del direttore di gara. “per aver commesso fallo su un avversario lanciato a rete senza ostacolo”. Allora, viene da chiedersi, se stare vicino all’azione, come era il signor Piscopo di Imperia, produce questi effetti, meglio stare lontani, o meglio scegliere un altro modo di vivere il calcio, possibilmente senza fischietto. Come se non bastasse, anche 1500 euro di multa all’Alessandria “per cori contro la terna arbitrale e un giocatore della squadra avversaria”. Dalla Nord parte la proposta che tutti si tassino di 1 euro, per consegnare il totale a Luca Di Masi ed evitare esborsi ingiusti da parte della società, proposta lanciata su facebook, che raccoglie consensi. Magari, però, qualche ‘sanzione’ anche ai giocatori che, in sala stampa, come è il caso del ‘bersaglio’ dei cori mandrogni, Soncin, si permettono di dire «il Pavia meritava di vincere». Evviva l’onestà, caro capitano. E, anche, caro direttore sportivo, che allo stadio non si fa vedere, ma dalle pagine dei social network ‘carica’ i tifosi pavesi per la partita di ritorno. Vedremo, allora, in quale posizione di classifica saranno le due squadre, perché i primi 20’, 11 contro 11, hanno mostrato una squadra vera e un’altra balbettante. Verso Lumezzane Da ieri la marcia verso Lumezzane. «Contro una squadra alla nostra portata», il pensiero del presidente Luca Di Masi. Che suona come un invito alla continuità anche in trasferta. Perché, pur nella difficoltà dell’uomo in meno per 75 minuti, la sfida con il Pavia ha consegnato molte indicazioni positive. Anzitutto la capacità del tecnico di modellare la squadra sfruttando la duttilità dei singoli per una evoluzione del modulo che sfrutta, al meglio, le qualità di ognuno e non dà punti di riferimento all’avversario. Anche per D’Angelo i segni ‘+’ sono molti. «Non mi piace solo il risultato. Sarebbe stato diverso 11 contro 11? Certo. Però, a parte un po’ di affanno nel finale del primo tempo, nella ripresa non abbiamo mai rischiato, a parte il tiro di Cesarini, perché la mia squadra è stata corta, compatta, con un carattere enorme, anche quando il Pavia ha giocato con tre punte e Cesarini». Giocatori «eccezionali», con due recuperi molto utili: il Ferrani del secondo tempo è un perno della difesa e Mora è un jolly a sinistra troppo importante in un campionato in cui la qualità, alla lunga, romperà l’equilibrio. Oggi doppia seduta, la vetta è solo a 3 punti. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo - Lumezzane 2-0 Bassano - AlbinoLeffe 2-0 Como - Venezia 3-0 Cremonese - Sudtirol 3-2 FeralpiSalò - Torres 2-1 Monza - Real Vicenza 1-2 Pordenone - Giana Erminio 0-0 Pro Patria - Novara 2-2 Renate - Mantova 2-2 CLASSIFICA: Como, Pavia p. 11, Bassano, Real Vicenza 10, FeralpiSalò, Arezzo 9, Alessandria, Cremonese 8, Monza, Sudtirol, Venezia, Torres 7, Novara 6, Giana Erminio, Renate 5, Lumezzane, Pro Patria 4, Mantova, Pordenone, AlbinoLeffe 2. MARCATORI: 4 reti: Soncin (1, Pavia). 3: Guazzo (Alessandria); Brighenti (Cremonese); Abbruscato (Feralpi Salo’); Ferretti (Pavia); Serafini (2, Pro Patria); Bruno (1, Real Vicenza); Jovine (Renate). Il punto sul campionato Il Pavia prende un solo punto ad Alessandria e viene raggiunto dal Como che al Sinigaglia fa un sol boccone del Venezia (3-0). La Cremonese vince in casa con il Sudtirol e respira mentre il Novaran on riesce a partire e pareggia nuovamente il trasferta a Busto Arsizio. Il Monza, alle prese con i suoi problemi societari cade in casa con il sempre più sorprendente Real Vicenza. La classifica è ancora cortissima e basta un episodio per modificare anche in maniera notevole il posizionamento di una squadra. In coda, però navigano tre formazioni che fino ad oggi non hanno ancora vinto (Mantova, Pordenone e AlvbinoLeffe) ed una, il Lumezzane che ha raccolto i tre punti alla prima giornata e poi solo un pareggio.