Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
C. It. Lega Pro
08-10-2014 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Primo Turno


Alessandria US 1912 - Savona 1907 FBC 3 - 0 (1 - 0)
RETI: 5. Guazzo M.[A], 50. Rantier J.[A], 68. Rantier J.[A]

Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Sosa Cristian, Pappaianni Lenzi Andrea, Ferrani Manuel [63. Mezavilla Adriano], Sirri Alex, Mora Luca, Nicolao Giuseppe [69. Zarmanian Lorenzo], Obodo Kenneth, Rantier Julien, Scotto Luigi, Guazzo Matteo [58. Vitofrancesco Ferdinando] A disp.:Marconi Michele, Marongiu Simone, (P) Nordi Emanuele, Zemide Fabio All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
SAVONA 1907 FBC: Addario, Calcagno [52. Nucera], Rosato, Bramati [78. Loreti], Galimberti, Del Sole [66. Seghetti], Biondo, Varone, Sanna, Verachi, Spadafora. A disp. Miraglia, Cosentini, Teodoro, Bozzini. All.: Di Napoli Raffaele

Arbitro: Massimi Luca (Termoli) [Affatato, Locatelli]
Note
Ammoniti: 39. Biondo [S], 60. Rosato [S], 61. Ferrani [A]. Angoli: 4-3. Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 800 Serata umida, Terreno discreto. Inizio gara ore 20.30

Commento
Bene i Grigi e per i liguri arriva la quinta sconfitta consecutiva, questo il verdetto del Moccagatta. Il Savona perde tre a zero contro i rivali dell’Alessandria (che vendicano la doppia sconfitta in campionato due anni fa) ed esce mestamente dalla Coppa Italia di Lega Pro. Risultato prevedibile per la differenza tecnica ed atletica tra le due squadre: mentre mister D’Angelo decide di schierare diversi titolari (tra cui spiccano Guazzo e Obodo), i liguri scendono in campo con una squadra completamente rimaneggiata; sono addirittura sei i giocatori che non hanno mai partecipato a gare ufficiali con la maglia biancoblu e Marchetti, unico titolare previsto alla vigilia, rimane a sorpresa in tribuna. L’Alessandria, in classica tenuta grigia, incomincia forte e passa in vantaggio dopo appena quattro minuti con Guazzo che anticipa Addario e l’intera difesa ospite (apparsa colpevolmente in ritardo) su assist rasoterra dell’ex Scotto. Il Savona accusa il colpo e subisce le ficcanti ripartenze dei padroni di casa che creano grossi grattacapi alla retroguardia ligure: al 18’ Rantier sfiora il palo con un tiro rasoterra e al 23’ Spadafora salva sulla linea un tiro a botta sicuro di Obodo. Gli Striscioni iniziano ad affacciarsi nell’area avversaria e Verachi, dopo un contropiede nato da un recupero a centrocampo di Del Sole, sciupa un’occasione d’oro non inquadrando la porta; i Grigi però non si scompongono e Scotto si divora il 2 a 0 colpendo la traversa da distanza ravvicinata. La ripresa è la fotocopia del primo tempo: al 49’ l’Alessandria raddoppia con un gran tiro al volo di Rantier che sfrutta un cross al bacio di Mora; i liguri provano a reagire, ma le loro offensive sono sterili e non generano alcun pericolo all’estremo difensore Poluzzi, spettatore aggiunto di questa partita. Al 68’ l’Alessandria cala il tris: Rantier, lasciato colpevolmente solo in area, insacca da distanza ravvicinata su cross di Scotto, quest’oggi autentico uomo assist. I piemontesi sembrano soddisfatti del risultato e la partita cala d’intensità; da rimarcare la prodigiosa parata su Mezavilla di Addario, che evita così il poker alessandrino. Per l’Orso Grigio, che sabato dovrà affrontare la delicata trasferta di campionato a Cremona, una prestazione che comunque serve ad accrescere ulteriormente il carattere; ci è piaciuto in particolare l’ex Scotto, che ha tentato in ogni modo di mettersi in luce offrendo gli assist a Guazzo per il primo gol ed a Rantier per il terzo, ha scheggiato la traversa nel primo tempo e gli è mancata solo la rete. Un vero peccato. Da rivedere Mora, utilizzato però nell’inusuale ruolo di mezzala, e Ferrani, ritornato in campo dopo il recente infortunio. (Museo Grigio) CALCIO SERIE C. L’ALESSANDRIA AVANZA IN COPPA Grigi, comodo tris col Savona Guazzo e Rantier i mattatori È poco più che una formalità il passaggio del turno di Coppa Italia per l’Alessandria. Il Savona arriva al Moccagatta con un undici di seconde linee e il 3-0 per i grigi è inevitabile, perché i ragazzini schierati da mister Di Napoli sono completamente in balìa degli avversari. Se è davvero ampio il turn over nei biancoblù (per l’occasione in maglia gialla, fra i padroni di casa trovano spazio elementi meno impiegati in campionato, ma ci sono comunque diversi titolari in campo. La partita risulterà quasi un monologo e la prima occasione da arriva già al 3’. Sciupa tutto però l’ex di turno Scotto, che di testa alza la mira. Sono le avvisaglie del vantaggio che arriva un minuto dopo con Guazzo che innesca Scotto e poi va a ricevere il passaggio di ritorno depositando in rete da pochi passi. Savona in difficoltà nel primo quarto d’ora in particolare sulla fascia sinistra dove le accelerazioni di Scotto creano problemi in particolare a Galimberti. Alessandria vicina al raddoppio con un sinistro incrociato di Rantier che sfiora il palo, poi al 23’ Obodo si libera bene in area di rigore ma il suo sinistro è rinviato sulla linea di porta da Spadafora. Savona timido, ma che si fa vedere al 26’ con Sanna: il centravanti approfitta di un errore di Ferrani, poi il suo destro dal limite finisce fuori di poco. Approccio molto differente quello dei due allenatori: D’Angelo urla disposizioni ai suoi mentre Di Napoli è decisamente più compassato con le braccia conserte all’interno dell’area tecnica. Al 33’ Scotto centra la traversa dopo essersi liberato in area della guardia di Bramati. Netta la supremazia sia territoriale sia di gioco dei padroni di casa mentre gli ospiti fanno oggettivamente fatica provandoci talvolta in contropiede: la loro pressione è però sterile ed il centrocampo alessandrino ha costantemente in mano il pallino. Alla prima discesa del secondo tempo l’Alessandria raddoppia: bella iniziativa di Pappaianni che pesca Rantier defilato, il sinistro ad incrociare del francese non dà scampo ad Addario (6’). La doppietta di Rantier al 23’ mette veramente una pietra sopra ad una partita che l’Alessandria non ha mai dato l’impressione di farsi sfuggire di mano. D’Angelo regala anche il primo gettone di presenza al talentuoso giocatore della Berretti, Zarmanian, mentre il Savona resta pure in dieci perdendo l’infortunato Biondo a circa 10' dalla fine con tutte le sostituzioni già fatte. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) ‘CI SIAMO DIVERTITI’. E, ADESSO, IL PAVIA D’Angelo: ‘Approccio giusto, con l’agonismo che accentua i diversi valori tecnici’ Due segnali netti: l’atteggiamento dei due allenatori, D’Angelo che si sgola per tutta la gara - «lo faccio sempre, solo che, mercoledì sera, con meno spettatori sugli spalti, anche la mia voce si sentiva di più e meglio» - e Di Napoli che se ne sta, braccia conserte, in panchina. E le formazioni: turn over molto contenuto per i padroni di casa, totale per gli ospiti. In campo il ‘Savona B’ e ha un bel dire, Di Napoli, che «le chiacchiere stanno a zero: questi ragazzi hanno avuto una grossa opportunità, ma la maggior parte di loro non l’ha sfruttata . Quasi tutti hanno reso al di sotto delle aspettative». Certo, però, scegliere undici, e i tre cambi, tra chi ha visto il campo raramente, o non l’ha mai calcato, è un azzardo o, comunque, un segno, chiaro, dell’interesse, nullo, per la competizione. L’Alessandria no, vuole vincerla la Coppa e il primo ostacolo lo supera i scioltezza, un divario che è prima di tutto tecnico, ma amplificato proprio dall’atteggiamento, dall’approccio, anche «dalla carica, giusta, di agonismo che la mia squadra ha messo nella sfida. Perché sono convinto che senza agonismo - insiste Luca D’Angelo - una squadra, anche la più forte, si appiattisce». Non l’Alessandria, che sblocca il punteggio dopo 5’, una triangolazione in velocità - Guazzo - Scotto - Guazzo, l’ex di turno che restituisce palla al compagno di reparto per la deviazione vincente a pochi metri. Ce la mette tutta, Scotto, per segnare, e i compagni lo ‘aiutano’, ma la porta è stregata, fino al 90’ e oltre. Però è monologo grigio e nei due tempi si contano tre conclusioni del Savona verso lo specchio della porta, la più pericolosa, di Sanna, nel finale della prima frazione. Il raddoppio sfiorato diventa realtà al 6’ della ripresa, suggerimento di Pappaianni per Rantier, un po’ defilato, che manda la sfera nell’angolino più lontano. Ancora lui, il francese, al 23’, questa volta con una deviazione sul secondo palo. Pensare che Rantier non si promuove del tutto. «Nel primo tempo non mi sono piaciuto. È vero, ho iniziato come mezzala, ma non è una questione di ruolo, perché il mister ci lavora dal ritiro. Ho fatto fatica a inserirmi nel gioco. Meglio nella ripresa? Sì, non solo per i gol e non solo perché, per mezzora, ho giocato in attacco». Senza Addario tra i pali, che non è, neppure lui, il titolare, il punteggio, sarebbe stato ancora più pesante per gli ospiti. «Ci siamo divertiti a giocare questa partita e anche questo - insiste Rantier - è un sintomo di forza del gruppo. E di valore: in campo giocatori che, fino ad ora, hanno avuto meno spazio, che hanno interpretato al meglio questa occasione per mettere in difficoltà il mister nelle scelte future». Aspettando il Pavia, 22 o 29, per chiudere i conti. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) QUALIFICATA: Alessandria

Primo Turno

Alessandria US 1912 - Savona 1907 FBC 3 - 0 (1 - 0)

RETI:

5. Guazzo M.[A], 50. Rantier J.[A], 68. Rantier J.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

SAVONA 1907 FBC: Addario, Calcagno [52. Nucera], Rosato, Bramati [78. Loreti], Galimberti, Del Sole [66. Seghetti], Biondo, Varone, Sanna, Verachi, Spadafora. A disp. Miraglia, Cosentini, Teodoro, Bozzini. All.: Di Napoli Raffaele

Arbitro: Massimi Luca (Termoli) [Affatato, Locatelli]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.