Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
29-11-2014 - Giornata: 15 - Monza - Brianteo


Monza Brianza 1912 AC - Alessandria US 1912 2 - 3 (1 - 1)
RETI: 5. Anastasi [Mo] , 71. Vita [Mo] , 87. aut. Perini [Mo] 18. Taddei R.[A], 75. Mezavilla A.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sirri Alex, Sabato Roberto, Taddei Riccardo [81. Terigi Leonardo], Vitofrancesco Ferdinando, Obodo Kenneth, Mezavilla Adriano, Nicolao Giuseppe [67. Spighi Mirco], Scotto Luigi [55. Guazzo Matteo], Marconi Michele A disp.:Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Poluzzi Giacomo, Rantier Julien, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
MONZA BRIANZA 1912 AC: Viotti, Beduschi, Briganti, Massoni, Franchino, Hetenaj, Perini, Foglio [76. Zigoni], Anghileri, Vita [81. Burrai], Anastasi. A disp.: Chimini, Rampi, Pessina, Margiotta, Virdis. All.: Pea Fulvio

Arbitro: Marini Valerio (Roma) [Cecconi, Fabbro]
Note
Ammoniti 27. Beduschi [M], 29. Mezavilla [A], 45. Marconi [A], 54. Obodo [A], 66. Taddei [A], 67. Perini [M], 86. Massoni [M], 90. Guazzo [A]. Angoli: 5-4. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 1.800 (paganti non comunicato, abbonati 1.100) Cielo coperto, terreno allentato Inizio gara ore 17.00

Commento
Termina 2-3 la partita tra Monza ed Alessandria, valida per la quindicesima giornata del Girone A di Lega Pro. L'incontro nel primo tempo si è chiuso sull'1-1, grazie alle reti di Anastasi al 5' (rimpallo raccolto dall'attaccante biancorosso e sinistro all'incrocio dei pali) e Taddei al 18' (smanacciata di Viotti in uscita, palla che arriva all'attaccante grigio che insacca). La ripresa si accende solo dopo 25' con l'eurogol di Vita che lascia partire un destro a giro che si infila all'incrocio dei pali alla sinistra di Nordi. I Grigi pareggiano appena 4' più tardi con Mezavilla (colpo di testa sugli sviluppi di un corner calciato da Spighi). Il gol vittoria per i Grigi arriva quasi a tre minuti dalla fine e solo grazie alla spiegazione di Viotti in sala stampa si è riusciti ad assegnarla come autorete di Perini, visto che in molti l'avevano invece data a Terigi. I migliori in assoluto del match Alessio Vita (Monza): è vero che pare accendersi a fasi alterne questo pomeriggio, ma mette a segno un eurogol (dal vertice sinistro dell'area incrocia nell'angolo più lontano con Nordi che può solo guardare la palla finire in rete) dimostrando di vedere la porta come pochi. Riccardo Taddei (Alessandria): non solo confeziona il primo pareggio dei Grigi, ma Taddei mette alla prova Viotti anche in altre due occasioni servendo i compagni (prima un cross per Scotto deviato in angolo dell'estremo difensore di casa, poi un invito a Guazzo deviato da Massoni). Esce applaudito anche dal pubblico di casa. Unico neo l'ammonizione nella ripresa per fallo su Anghileri. Gli insufficienti La difesa/i cambi (Monza): due errori su due calci piazzati spianano la strada al pareggio dell'Alessandria e la sfortuna ci mette lo zampino sulla terza rete. Nel primo caso Viotti smanaccia, la palla carambola su Anghileri (con Franchino e Massoni che stanno a guardare) e Taddei fa partire un tiro centrale per l'1-1, nel secondo caso è Mezavilla ad anticipare tutta la retroguardia. Non incisivi poi i due cambi scelti da Mister Pea: in 15' Zigoni non gioca un solo pallone. Un pochino meglio Burrai che impensierisce Nordi su punizione. Giuseppe Nicolao (Alessandria): riproposto da D'Angelo a causa della squalifica di Mora è vero che propizia la rete di Taddei (è suo il cross smanacciato in uscita da Viotti, con la sfera poi raccolto da Taddei), ma oltre a quest'azione non si vede molto in campo. Viene infatti sostituito al 67' da Spighi. Le reti Monza in vantaggio al 5′: Anastasi raccoglie un rimpallo all’interno dell’area di rigore , si gira e, sotto misura, trafigge Nordi con un sinistro all’incrocio dei pali. Pareggio dell’Alessandria al 18′: Scotto conquista un pallone sull’out di sinistra e cede a Nicolao. Il n.6 crossa per la testa di Marconi. Il portiere Viotti smanaccia in uscita; la palla arriva a Taddei, che dal cuore dell’area di rigore calcia e insacca per l’1-1 grigio. (Museo Grigio) Da Monza altro segnale i grigi sono squadra vera Il volo di Emanuele Nordi al 49’ del secondo tempo mette il sigillo sulla vittoria dei grigi, ma è tutta la squadra che merita di essere elogiata per il carattere e per la capacità di non arrendersi mai: e, se dopo la sconfitta con l’Albinoleffe le trasferte sembravano il tallone d’Achille dell’Alessandria, ora dopo tre successi consecutivi anche questo tabù è ormai definitivamente sfatato. I grigi a Monza soffrono ed è giusto che sia così: i brianzoli sono ben diversi dalla Pro Patria, non è un’onta andare sotto due volte nel punteggio, casomai è da elogiare quel colpo di reni giusto per girare l’inerzia della partita, accompagnato da quel pizzico di buona sorte (leggasi palo colto dal Monza) che aiuta gli audaci. Alla fine ha ragione D’Angelo a non fare rivoluzioni confermando la formazione vittoriosa a Busto Arsizio, con la sola eccezione di un cambio obbligato e lo ruolo per ruolo: Nicolao sostituisce lo squalificato Mora. Si delineano subito due duelli sulle fasce con Nicolao atteso al limite della metà campo da Beduschi mentre sulla destra Vitofrancesco ha più campo davanti a sé, in quanto Anghileri lo attende praticamente sulla propria trequarti difensiva. Lo svantaggio a freddo e un Monza pimpante in avvio dei padroni di casa non fa sbandare l’Alessandria a dimostrazione del carattere forte degli uomini di D’Angelo Nonostante i biancorossi prevalgano nel possesso palla, i grigi sono «sul pezzo» e coprono con movimenti rapidi e precisi la zona nevralgica, dove Mezavilla va al pressing costante. Sul versante opposto è Franchino la spina nel fianco sulla fascia destra, con Nicolao che è costretto spesso a retrocedere. In seconda battuta, va a chiudere anche Sabato, ma da lì arrivano i pericoli. Del resto, il Monza era una delle più titolate per il salto in B, sarebbe impensabile non incontrare difficoltà: l’Alessandria, pur rinculando, pur non mantenendo corte le distanze tra i reparti, pur andando in difficoltà in mezzo, non esce mai dalla partita, anche quando per una decina di minuti il Monza è padrone del campo e arriva puntualmente al 2-1. Lì, è D’Angelo a dare la svolta: inserendo Spighi, lo piazza sulla destra passando ad una difesa a quattro e mandandolo a sovrapporsi con Vitofrancesco che crea difficoltà enormi a Anghileri ed a tutta la linea mediana del Monza che perde le distanze. Emerge il carattere di un’Alessandria mai doma, che riordina in fretta le idee e poi chirurgicamente colpisce da palla inattiva con un Mezavilla (4 su 4 di testa in campionato) che si fa trovare sempre al posto giusto. La zuccata di Terigi nel finale (tra l’altro allo stesso minuto del gol siglato a Busto) proietta i grigi in zona serie B. Qualcuno non ci crederà, ma è tutto vero. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Alessandria vola: 4 successi di fila Monza, che beffa L’Alessandria non si ferma più: rimonta due volte il Monza e allo scadere trova la 4a vittoria di fila. Per il Monza, che ha colpito anche un palo con Massoni, è il 2o k.o. consecutivo. Nel primo tempo Taddei risponde ad Anastasi, nel secondo Mezavilla a Vita. Poi Perini beffa Viotti dopo una carambola: 2-3. Ma il pari sarebbe stato più giusto. (Gazzetta dello Sport) I GRIGI ADESSO FANNO PAURA Grande equilibrio in vetta, ma il carattere mostrato a Monza può diventare l’arma in più Non è un record assoluto, il poker di successi. Nella marcia trionfale in D di partite i Grigi ne avevano vinte sei in fila. Ma era un’altra categoria e, soprattutto, già nel momento del filotto l’Alessandria era l’ammazzacampionato designata e confermata. Adesso no, adesso là in alto c’è un assembramento che promette battaglie e che finirà per dar ragione alla previsione di Luca D’Angelo, «le gerarchie, e neppure ancora definitive, le conosceremo quando mancheranno sette o otto giornata alla fine». Troppo presto, adesso, per dire che il Bassano farà corsa di testa fino in fondo e il Pavia lo incalzerà, insieme al Novara e proprio ai Grigi. Però è il momento giusto per misurare il carattere della formazione mandrogna. Grande, a tratti enorme, perché vincere una volta, in una stagione, al ‘Brianteo’ ha un sapore piacevole, ma farlo due volte è quasi un’estasi. Soprattutto per come è maturata il secondo successo, che sembra distante anni luce dal primo, contro la Giana Erminio: allora l’impressione che i Grigi potessero accusare la giocata vincente degli avversari, oggi una squadra trasformata, che non si piange addosso e non si blocca. Al contrario: palla al centro e si va a recuperare il risultato. La svolta? Risposta, crediamo (e speriamo) affermativa, in attesa di ulteriori conferme. Già domani, in Coppa Italia: a Como due volte in dieci giorni, e le due trasferte pesano allo stesso modo: perché chi ha dominato Savona e Pavia non ha nessuna intenzione di fermarsi e non ha bisogno di ripeterselo troppe volte, perché è il pensiero dominante. E perché il 14 sarà uno scontro diretto, e ci sono conti da saldare aperti dalla stagione dello spareggio. Ritocchi di qualità. Ci sarà turn over, ma contenuto. D’Angelo ha abituato tutti a cambiare senza rivoluzionare. Anche perché il valore aggiunto è anche l’intercambiabilità degli interpreti. In avanti spazio al grande ex, Guazzo, che vuole aggiungere minuti. La condizione migliora, il suo approccio alla gara, sabato a Monza, ha fatto vedere, anzi rivedere, il giocatore delle quattro reti in tre partite. La sensazione, netta, che senza l’intervento di un difensore la sua girata, al 22’, avrebbe sfondato la rete. Sarà anche il turno di Rantier, che anche senza giocare riceve il complimento più bello dal suo presidente. «Quando si gioca poco, non si è mai contenti. Invece Julien è un esempio, per come si allena, per come incita i compagni, per come vive le partite. Arriverà il suo momento - insiste Di Masi – e confermerà tutto il suo valore anche in campo». Tra i pali spazio a Poluzzi, in difesa almeno un tempo per Pappaianni, a centrocampo Obodo può essere uno dei confermati perché, come Marconi, poi salterà la gara con la FeralpiSalò per squalifica. A proposito di assenze: saranno ben quattro a mancare ai bresciani, con il centrocampo tutto da ripensare (Il Piccolo) RISULTATI: AlbinoLeffe - Giana Erminio 0-3 Como - Lumezzane 2-0 Cremonese - Arezzo 3-1 FeralpiSalò - Pro Patria 0-0 Novara - Mantova 1-0 Real Vicenza - Torres 3-3 Renate - Pavia 0-1 Sudtirol - Pordenone 2-0 Venezia - Bassano 1-2 CLASSIFICA: Bassano* p. 31, Pavia 30, Novara 28, Real Vicenza 27, Alessandria, Como 26, FeralpiSalò 24, Monza* 23, Sudtirol, Arezzo 22, Venezia, Giana Erminio 19, Torres, Mantova 17, Cremonese, Renate 16, Lumezzane 13, Pro Patria 12, AlbinoLeffe 10, Pordenone 5. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 10 reti: Bruno (3, Real Vicenza). 9: Fischnaller (Sudtirol). 7: Marconi (1, Alessandria); Nole’ (3, Bassano); Brighenti (1, Cremonese). 6: Momente’ (2, AlbinoLeffe); Pietribiasi (Bassano); Gonzalez (Novara); Soncin (3, Pavia); Maiorino (Torres); Magnaghi (Venezia). Il punto sul campionato Giornata interlocutoria nel corso della quale ben cinque delle prime sei in graduatoria hanno fatto bottino pieno. L'unica a perdere il passo è stata la (ex) rivelazione Real Vicenza che pareggia con la Torres per 3-3 un incontro dall'andamento pirotecnico. Da notare che ben quattro vittorie delle “grandi” sono state ottenute in trasferta segno che ormai la situazione si è stabilizzata con un gruppo di squadre che emerge sulel altre. In fondo alla classifica la situazione si presenta diametralmente opposta: delle ultime sei solamente la Cremonese ha vinto mentre la Pro Patria ha strappato un pareggio a reti inviolate alla FeralpiSalò. A parte il Pordenone, la cui situazione sembra ormai stabilizzata all'ultimo posto, e sono ancora molte le squadre coinvolte.