Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
07-12-2014 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - FeralpiSalò 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 24. Rantier J.[A], 57. Rantier J.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sirri Alex, Sabato Roberto, Spighi Mirco, Taddei Riccardo [77. Valentini Michele], Mezavilla Adriano, Vitofrancesco Ferdinando, Mora Luca [39. Terigi Leonardo], Guazzo Matteo, Rantier Julien [70. Scotto Luigi] A disp.:Gentile Marco, Nicolao Giuseppe, Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Poluzzi Giacomo All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
FERALPISALO': Branduani, Carboni [67. Gulin], Leonarduzzi, Ranellucci, Tantardini, Cavion, Cittadino [73. Abbruscato], Di Benedetto [53. Lonardi], Zerbo, Romero, Broli. A disp.: Proietti Gaffi, Codromaz, Savi, Zamparo. All.: Scienza Giuseppe

Arbitro: Giovani Stefano (Grosseto) [Marchi, Saccenti]
Note
Ammoniti: 25. Rantier [A], 36. Spighi [A], 45. Tantardini [F], 77. Mora [A]. Angoli: 4-4. Recuperi: 3.+ 4. Spettatori: 2.000 (1.075 paganti, 764 abbonati) Serata fresca, terreno discreto Inizio gara ore 18.00

Commento
I Grigi superano 2-0 in casa la FeralpiSalò: i bresciani lottano ma subiscono una rete per tempo dalla squadra più in forma del torneo. I Leoni del Garda rimangono a metà classifica mentre l’Alessandria è a 4 punti dalla capolista Pavia, ma deve ancora recuperare il match casalingo contro il Bassano. Le reti Splendida apertura di prima intenzione di Mezavilla che taglia in due la difesa avversaria mettendo Rantier davanti a Branduani superato in uscita da un preciso pallonetto per il vantaggio dei Grigi. Ancora in gol Rantier in avvio di ripresa pronto a raccogliere una respinta della difesa su precedente conclusione di Taddei. Tra i Grigi, la prestazione di tutti coloro che sono scesi in campo è stata certamente molto positiva. Ma su tutti spicca la prova di Julien Rantier. Grazie ad una giocata degna della sua fama torna al gol dopo tre mesi (la rete mancava dal 7 settembre, a Vicenza contro il Real) e poi riesce a trovare anche la doppietta personale. Insieme a lui sono da segnalare le prove di Spighi, tornato ai livelli eccellenti, Vitofrancesco, notevole nell’inedita posizione di metodista e Taddei, sempre decisivo. (Museo Grigio) L’Alessandria azzecca interpreti e schema Scacco matto al Feralpi Soffia il vento della Francia sulla testa del Feralpi Salò ed è targato Julien Rantier: con un gol di pregevole fattura e uno di rapina, il giocatore transalpino bagna alla grande il ritorno da titolare e garantisce la quinta vittoria consecutiva all’Alessandria. Nella sfida tra squadre prive di molti elementi chiave, D’Angelo trova la giusta alchimia tattica per sopperire alla mancanza di Obodo: Vitofrancesco davanti alla difesa a svolgere il ruolo di solito ricoperto dal giocatore nigeriano, con Spighi fa l’esterno destro (la sua sarà una grandissima prestazione nel primo tempo, ordinata nella ripresa). Il trainer dirà: «Vitofrancesco bravissimo, dovevamo fare noi la gara e ci voleva un giocatore con le sue caratteristiche, anche perché volevo Mezavilla con più libertà di proiezione offensiva». Il Feralpi prepara una gabbia su Taddei con Cittadino in prima battuta, poi stringe Cavion e, in caso di necessità, arriva anche Tantardini: come al solito, però, il fantasista dei grigi sarà punto di riferimento straordinario per i suoi dalla metà campo in su. Nel primo tempo in casa mandrogna funzione benissimo la catena di destra con Spighi inesauribile: copre tutta la fascia e se è nelle sue caratteristiche puntare l’area avversaria si distingue anche per un prezioso lavoro in aiuto a Sosa. Per 45’, invece, è meno percorsa la fascia sinistra, nonostante Mora dia l’impressione di avere gamba e spunto. All’inizio del secondo tempo l’ex Pro Patria è chiamato a un maggior apporto in fase difensiva quando l’allenatore ospite inserisce l’esterno offensivo Lonardi, ma si esprimerà alla grande e non disdegnerà con folate importanti. Solo per 10’ il Feralpi Salò pigia sull’acceleratore e i grigi sembrano soffrire un po’ di effetto «elastico» tra i reparti: è soltanto un fuoco di paglia però quello dei bresciani, perché il secondo gol spegne i loro ardori agonistici. Nonostante il doppio vantaggio l’Alessandria ha il merito di non rallentare: continua a pressare alto anche grazie al lavoro di Mezavilla che viene avanzato di posizione. Con la vittoria Taddei e compagni agganciano in classifica il Como col quale sarà sfida al vertice domenica. I tifosi scalpitano già, l’Alessandria al Sinigaglia non sarà certo sola. (La Stampa Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) GRIGI, MOSSE AZZECCATE PER LA FANTASTICA CINQUINA Determinanti le scelte tattiche di D’Angelo. ‘Vito bravo nel gioco corto, Adriano più offensivo’ E sono cinque. Cinque vittorie in fila. Ne manca una al record dei sei successi in fila: serie D, stagione dei record, ma anche due categorie sotto. Vincere cinque partite di un fiato, due in casa e tre in trasferta, è una bella prova di forza, con il pensiero che ‘basterà’ liquidare anche il Como (e vendicare la batosta) di Coppa per eguagliare il primato e scrollarsi di dosso una rivale scomoda, solida e fastidiosa. Luca D’Angelo e la squadra, e lo staff, incominceranno ad occuparsi dei lariani da oggi pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti. Con la consapevolezza che l’Alessandria più bella, quella di domenica, non si accontenta e vuole ancora crescere. Bella, aggiungiamo, perché costruita bene e ha ragione l’allenatore quando sostiene che «avere 21 titolari non è mai un problema, ma un vantaggio da sfruttare bene». Ma bella anche perché amalgamata bene cercando e trovando una identità, figli di equilibri non sempre facili. In questa parte di bellezza conta molto l’allenatore. E questo lavoro, svolto senza mai mollare un attimo la presa anche nei momenti più difficili, il periodo dei pareggi e del ko a Bergamo, andrebbe riconosciuto. Perché si potrà obiettare che con tanta qualità, e tante individualità di eccellenza a disposizione, il compito di chi sta in panchina è agevolato: non sempre è così, anzi in certi casi il rischio di sbagliare è più alto. Nella gara in cui poteva anche essere naturale spostare Mezavilla al posto di Obodo, perché il brasiliano sa giocare, e in carriera ha giocato spesso, davanti alla difesa, D’Angelo sceglie la soluzione migliore. Perché studia gli avversari e sa che «con la Feralpi sarebbe toccato a noi fare la partita. Per questo - spiega - mi è sembrato non giusto, e non produttivo, rinunciare al contributo che Adriano può darci in fase offensiva. Ho preferito, nella posizione di Obodo, Vitofrancesco, molto abile nel gioco corto». Questa la spiegazione dettagliata. La sintesi è: mossa azzeccata, l’ennesima, come quella di schierare Rantier nel ruolo che il francese ama di più, la seconda punta, in cui le giocate sono più naturali e in cui si esalta e trascina. Tutto questo perché D’Angelo conosce la sua squadra a memoria. Eppure, nonostante la cinquina, nonostante prestazione che divertono ed entusiasmano, neppure un coro per il mister. Sia chiaro: non li ha mai chiesti e mai li chiederà. Però, pensiamo che li meriti, molto più che quei “D’Angelo, cambia” dopo i primi 5 minuti della ripresa, al primo accenno, breve, di supremazia territoriale della Feralpi. Guazzo in ripresa. Oltre a tre punti fondamentali, e a un Rantier scatenato, la vittoria di domenica consegna all’Alessandria un Guazzo in crescita. «Matteo va sempre ringraziato, perché è doloroso lavorare con la cervicale. Adesso sta meglio: domenica gli ho chiesto se voleva il cambio, ma mi ha risposto che se la sentiva di stare in campo. Lo ha fatto bene. Questi 90 minuti e più sono molto utili per lui: per la condizione - aggiunge D’Angelo - e la convinzione» (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Rantier ne fa 2 e l’Alessandria canta la quinta L’Alessandria centra la quinta vittoria di fila e vola in alto. A farne le spese la Feralpi Salò che ha pagato 4 assenze pesanti. Mattatore della serata il redivivo Rantier autore di due gol: prima con un delizioso pallonetto, poi ribattendo in rete una respinta di Branduani. Gli ospiti si sono visti nel primo tempo con Di Benedetto, ma hanno rischiato quando Tantardini ha sfiorato l’autogol colpendo un palo. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Arezzo - Como 0-1 Bassano - Real Vicenza 1-1 Giana Erminio - Novara 1-2 Lumezzane - Cremonese 1-1 Mantova - Sudtirol 0-1 Pavia - Venezia 2-1 Pordenone - Monza 0-1 Pro Patria - Renate 1-1 Torres - AlbinoLeffe 2-0 CLASSIFICA: Pavia p. 33, Bassano* 32, Novara 31, Alessandria, Como 29, Real Vicenza 28, Monza* 26, Sudtirol 25, FeralpiSalò 24, Arezzo 22, Torres* 20, Venezia, Giana Erminio 19, Cremonese, Mantova, Renate 17, Lumezzane 14, Pro Patria (-1) 12, AlbinoLeffe 10, Pordenone 5. Ogni = 1 gara in meno. Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 11 reti: Bruno (3, Real Vicenza). 10: Fischnaller (1, Sudtirol). 8: Brighenti (1, Cremonese).7 : Marconi (1, Alessandria); Nole’ (3, Bassano); Gonzalez (Novara); Maiorino (1, Torres). 6: Momente’ (2, AlbinoLeffe); Pietribiasi (Bassano); Soncin (3, Pavia); Serafini (3, Pro Patria); Magnaghi (Venezia). Il punto sul campionato Tocca al Pavia guidare il gruppo!. I lombardi hanno battuto in casa il Venezia ed hanno approfittato del contemporaneo pareggio del Bassano per 1-1 con il Real Vicenza per scavalcarli in classifica. Al terzo posto si insedia il Novara che ha vinto in trasferta contro il Giana, mentre Alessandria e Como (entrambe con una partita da recuperare) sono comnodamente sedute in quarta fila. La Pro Patria ottiene un pareggio da … zero punti: quanto guadagnato facendo 1-1 con il Renate viene annullato dalla penalizzazioni per irregolarità amministrative arrivata in settimana. Ci sono nacora molti deferimenti da discutere ed altri in arrivo che modificheranno in maniera sensibile la graduatoria.