Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2012/2013
Lega Pro 2ª Div.
28-04-2013 - Giornata: 32 - Meda - Città di Meda


Renate 1947 AC - Alessandria US 1912 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 39. Ferrari [Re] 90. rig. Ferretti A.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Gambaretti Giacomo, Cammaroto Vincenzo, Viviani Federico, Barbagli Mirko, Boron Andrea, Roselli Fabio [83. Filiciotto Alberto], Menassi Roberto [63. Ferretti Andrea], Tanaglia Filippo [72. Caciagli Simone], Rossi Davide, Fanucchi Jacopo A disp.:Mazzuoli Andrea, Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Pavanello Marco, Romano Dario All.: Notaristefano Egidio

Formazione avversaria
RENATE 1947 AC: Santurro, Adobati, Gavazzi, Ferrari, Morotti, Gualdi [84. Zita], Cavalli, Mantovani, Malivojevic, Brighenti, Gaeta [68. Galli Nicolò]. A disp.: Galli Riccardo, Bergamini, Adorni, Storani, Cioffi. All.: Sala Antonio

Arbitro: Giovani Stefano (Grosseto) [Vigo, Tudisco]
Note
Espulso Cavalli a partita conclusa [R]. Ammoniti: Morotti [R], Gavazzi [R], Gualdi [R], Ferrari [R], Gambaretti [A], Menassi [A], Ferretti [A]. Angoli: 5-2. Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 250. Cielo coperto, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
Un punto strappato per i capelli, la matematica tiene i grigi ancora potenzialmente in gioco per i playoff, ma Notaristefano alla fine della partita di Meda col Renate è realista: «Il pareggio non serve a niente». Aggiungiamo che il risultato è frutto di un primo tempo nel quale l’Alessandria non combina veramente nulla. Nella ripresa qualche timido segnale di risveglio con le tre punte in campo, ma giocando così non si fa strada. In un inizio di partita sonnecchiante, c’è un piccolo record: il primo intervento falloso è fischiato al 16’ mentre due minuti dopo Fanucchi, ben lanciato da Menassi nel cuore dell’area nerazzurra, calcia su Santurro in uscita. Mentre il primo tempo scivola via in «stile amichevole pre campionato», ecco la fiammata che garantisce il vantaggio del Renate (39’): angolo dalla destra di Malivojevic, dalle retrovie si inserisce con perfetta scelta di tempo Ferrari che, solo nel cuore dell’area alessandrina, può girare di testa alle spalle di Servili. La difesa alessandrina non è esente da colpe. Al 45’ Rossi ha una buona occasione dal limite con la difesa di casa che gli si apre davanti: tiro debolissimo tra le braccia del portiere. Per il Renate 45’ da massimo risultato col minimo sforzo, per i grigi davvero troppo poco per poter anche solo pensare di avere un minimo di ambizione. Non cambia il ritornello all’inizio del secondo tempo: Renate ordinato e impegnato nel fare il minimo sindacale, Alessandria che fatica a fare gioco e di conclusioni a rete neanche a parlarne. Notaristefano prova una delle poche carte a propria disposizione inserendo un attaccante (Ferretti) per un centrocampista (Menassi): dal 3-5-2 i grigi passano a un più offensivo 3-4-3 e si vede qualche segno di risveglio. Al 24’ il Renate sfiora il 2-0: Rossi perde palla al limite della propria area, Gualdi si gira e impegna Servili, sulla respinta Brighenti scheggia la traversa. Al 40’ Brighenti calcia alle stelle da posizione favorevole Al 44’ c’è il rigore che rimette in corsa l’Alessandria: fallo in mischia di Ferrari su Ferretti, lo stesso Ferretti tira una prima volta e segna, l’arbitro fa ripetere e l’ex Treviso segna regalando il pareggio ai suoi. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) E' MEGLIO COSTRUIRE IL FUTURO Il pari in extremis in casa del Renate deve accelerare le scelte per la prossima stagione Che strani scherzi gioca questa aritmetica. Perché di conti si tratta, conti di punti che restano sempre 4 da recuperare e di giornate a disposizione che, invece, diminuiscono. Sono due, quindi 6 punti ancora a disposizione: sulla carta l’Alessandria ce la potrebbe ancora fare. Sullacarta. E tutti a ribadire il «dovere di crederci». Nulla da discutere, più che un obbligo dovrebbe essere sempre un atteggiamento naturale, sentito, senza che nessuno lo imponga. Però, siamo sinceri, il pareggio in casa del Renate sbarra la strada ad ogni percorso. Lo diciamo non perché ci piace essere disfattisti: è realismo, dettato dalla classifica anzitutto, ma oppure dall’atteggiamento della squadra. Che anche a Renate fa una fatica troppo grande a produrre gioco e ancora di più a finalizzarlo: enorme, comunque eccessiva per pensare che gli stessi giocatori possano diventare cinici e infallibili come non lo sono stati fino ora. Che lo diventino negli ultimi 180 minuti, come toccati da un colpo di bacchetta magica. Per un tempo, al ‘Città di Meda’ (a proposito, perché al Renate da due stagioni è concesso di giocare fuori dalla sua sede e, invece, quando si tratta dell’Alessandria c’è un rigore maniacale per la disponibilità e le dotazioni dello stadio?), si ha quasi l’impressione di assistere ad una amichevole di fine campionato, quelle che di solito le società utilizzano per provare giocatori. Con la differenza che, però, i giocatori in campo si conoscono bene e di loro si sanno pregi e limiti: non servono conferme, in 32 giornate se ne sono raccolte in abbondanza. Contro una squadra, il Renate, che spesso si difende con 7 uomini, la fatica a manovrare raddoppia: aggiungiamo che, in mezzo al campo, non è proprio la giornata giusta né per Menassi, né per Roselli. Risultato: manovra che stenta anche perché i 5 si abbassano troppo verso i tre di difesa e, quindi, gli esterni dovrebbero correre il doppio della distanza. A Boron a volte riesce, a Gambaretti quasi mai. Di certo la svolta tattica della ripresa funziona: perché c’è Ferretti vivace, perché i tre dietro reggono bene il ‘3 contro 3’ quasi sistematico con il tridente dei padroni di casa, perché il 3-4-3 - o 3-4-2-1 se si preferisce questa combinazione molto simile – è modulo sicuramente più offensivo, a condizione di avere un potenziale offensivo all’altezza. E qui i numeri ci dicono che, nonostante l’aritmetica, è meglio iniziare, adesso, a costruire la squadra per la prossima stagione. Perché l’Alessandria ha la seconda miglior difesa (insieme al Savona), con 29 reti subite, dietro solo alle 23 del Castiglione, ma ha anche l’ottavo peggior attacco, con 39. Tra queste cifre ci sta una stagione. E ci sta anche la decisione di pensare al futuro: se si fosse vinto con il Renate, vista la combinazione di risultati, qualche speranza fondata poteva ancora esserci. Ma questo segno ‘X’ deve spostare l’attenzione e le energie dal presente al futuro prossimo. Qualcuno, anche ieri, si è chiesto cosa sarebbe successo se il cambio tecnico fosse avvenuto prima, dopo il ko con il Savona. Non sappiamo: adesso conta capire che dal campo si deve passare, in fretta, al mercato. Fra i capocannonieri in doppia cifra c’è almeno un elemento delle squadre di testa. Dell’Alessandria no. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Bassano V.-Pro Patria 0-0 Bellaria Igea M.-Forlì 2-1 Casale-Fano A.J. 0-1 Mantova-Castiglione 1-0 Monza-Milazzo 0-0 Rimini-Savona 2-0 Un. Venezia-Giacomense 3-3 Vallée d`Aoste-Santarcangelo 1-1 CLASSIFICA: Pro Patria p. 59, Savona 57, Renate 54, Venezia 53, Bassano, Castiglione 52, Monza (-6) 51, Alessandria 48, Forlì (-1) 47, Mantova 45, Bellaria 41, Santarcangelo 40, Giacomense 38, Rimini, Vallée d'Aoste (-1) 33, Fano (-1) 31, Casale (-5) 21 Milazzo (-2) 9 Monza 6, Casale 5, Milazzo 2, Fano, Forlì, Vallèè d'Aoste 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 22 reti: Virdis (4, Savona). 20: Varricchio (4, Giacomense). 18: Brighenti (4, Renate). 17: Gasbarroni (5, Monza); Serafini (5, Pro Patria). 16: Ferrari (4, Castiglione). Il punto sul campionato Rinviato l'appuntamento con la prima promozione diretta. La Pro Patria pareggia sul campo del Bassano (terzo palo nelle ultime tre gare interne) ma non si dispera: domenica basta un pareggio in casa con il Monza (poi all'ultima va a Casale), perché l'ultima squadra che la può agganciare, ossia il Renate, è in svantaggio nello scontro diretto. Anche il Savona, sconfitto a Rimini, domenica può fare festa, ma solo in caso di vittoria con il Valle d'Aosta (poi all'ultima va a Venezia), essendo pure i liguri in vantaggio nello scontro diretto con il Renate. La squadra di Antonio Sala avrebbe potuto tenere le prime due sulla corda, ma s'è fatta riprendere su calcio di rigore nel recupero dall'Alessandria: Ferrari prima ha segnato e poi ha causato il rigore per la squadra di Notaristefano.Tra le squadre nei playoff nessun successo: il Venezia vinceva 3-1 e s'è fatto riprendere dalla doppietta di Max Varricchio (20 gol in tutto), mentre il Castiglione ha perso il primo dei tre derby stagionali (Coppa Italia compresa) contro il Mantova, che in settimana verrà acquistato da Michele Lodi (attuale patron della Sambonifacese). Dietro però nessuno ne approfitta, nemmeno il nervoso Monza che si è fatto bloccare in casa dal Milazzo (0-0 anche all'andata). (La Gazzetta dello Sport)