Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1979/1980
Serie C1
20-01-1980 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Reggiana AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 7. Bongiorni G.[A]

Alessandria Calcio US Cannarozzi Sergio, Colombo Antonio [46. Raiteri Claudio], Cascella Lorenzo, Di Marzio Sergio, Moretti Franco, Gaudenzi Mario, Bravo Ferdinando, Bongiorni Gabriele, Picco Gianluigi, Inselvini Fausto, Barozzi Roberto A disp.:(P) Lucetti Angelo, Turella Claudio All.: Fantini Eugenio

Formazione avversaria
Reggiana: Pagani, Testoni, Callioni, Colonnelli, Catterina [62. Fiorentini], Colombi, Mossini, Erba, Palazzi, Biancardi, Reverberi. A disp.: Carnelutti, Cattelan. All.: Marini Gianpiero

Arbitro: Giaffreda Roberto (Roma).
Note
Ammoniti: Gaudenzi [A], Moretti [A], Picco [A]. Angoli: 2-10 Spettatori: 2.500 paganti 1659 per un incasso di 6.643.000 Pomeriggio di sole, terreno di gioco allentato Inizio gara ore 14.30

Commento
Bongiorni si sveglia, Cannarozzi... non dorme Per i grigi la 3 a vittoria del cam pionato: la Reggiana porta buono — L'anno scorso il 4-1 contro Rom ano e compagni coincise con l'inizio della serie positiva — quest'anno? — Rientra Cascella dopo l'operazione, C olom bo e Di Marzio dopo le squalifiche — Bongiorni, Cannarozzi, Insèlvini e Di Marzio i migliori In omaggio alla tradizione i «grigi» hanno liquidato la Reggiana. L’hanno fatto per il blasone ma soprattutto per la classifica ora leggermente più tranquillizzante per la sconfitta del Lecco a Rimini, della Biellese a Cremona ed il pareggio tra Mantova e Pergocrema. E’ tranquillo anche Fantini, più preoccupato per le proprie condizioni (nella nottata di sabato aveva avuto un attacco intestinale) che per quelle dei propri ragazzi: tutti in gamba. In effetti l’Alessandria ha tenuto il campo con tenacia. Si giocava su di un terreno infame, di quelli stronca-gambe. La neve, caduta abbondante nei giorni scorsi, ha dovuto essere sgombrata con mezzi meccanici e le condizioni del fondo ne hanno risentito. Pareva di essere tornati indietro negli anni, quando il «fango del Moccagatta» era un autentico flagello per gli avversari. Ha giganteggiato Bongiorni tornato l’instancabile, lucido ideatore di tutte le azioni offensive, Barozzi non è stato da meno, considerato che il pantano non si addice alle proprie caratteristiche e considerato che i «postumi» del CAR stanno scomparendo solo ora. Onore alla Reggiana, comunque. Nelle campagna acquisti la squadra ha perso qualcosa, senza dubbio. Giocatori come Romano e Marlia non si possono improvvisare ma Fabbri non sembra preoccuparsi. Con la maglia n.7 gioca un certo signor Mossini, cannoniere dei granata, un’autentica ira di Dio. Hanno provato tutti a fermarlo, senza lesinare gli interventi alle gambe: niente da fare: Mossini era ovunque; lo trovavi in attacco pronto alla conclusione e nella propria metà campo a ridosso dei difensori. Stare a dietro a questa specie di motoperpetuo non era facile: un plauso ai nostri difensori che hanno sudato le proverbiali sette camicie per arginare le folate offensive degli ospiti. Meglio ancora è andato comunque il centrocampo. Inselvini e Di Marzio hanno svolto un accurato lavoro di interdizione che alla lunga ha dato i frutti sperati. I due si sono superati per tamponare le falle che l’assenza di Picconi poteva creare. Compito senza dubbio arduo se si pensa che in Bravo (un nome non certo onomatopeico!) hanno avuto ben poco aiuto. Il tornante non ha sufficiente . . . cattiveria, la grinta per farsi largo; gli manca carattere, anche se la volontà non è mai venuta meno, laasalto e Cereser vogliono spezzare una lancia a favore dell’ex meranese. «L'abitudine al clima del campionato si acquista solamente giocando — rileva il d.s. — e Bravo che è rimasto parecchio fuori squadra non è riuscito ad inserirsi». Meglio Turella in definitiva, che almeno ha l’esperienza dalla sua e sa lottare. Un discorso a parte meritano Cannarozzi e Cascella. Il portiere ha sorpreso un po tutti e se è vero che Invernizzi era in tribuna per seguire (come succede da diverse domeniche) il reggiano Mossini, è significativo il fatto che l’ex trainer interista abbia chiesto informazioni anche sul grigio. Sbalordisce la sicurezza, il tempismo nelle uscite. Nell’ultimo quarto d’ora, quando l’assalto degli ospiti si è fatto tambureggiante, non ha perso la calma; una parata in due tempi su tiro da lontano, una respinta su bordata di Colonnelli e in tribuna tutti hanno capito che il risultato non sarebbe mai cambiato. Dicevamo di Cascella, recuperato in tempo record dopo il noto intervento di appendice. Fantini spiegava giorni fa che il romano stava facendo passi da gigante sulla via della guarigione, stava bruciando le tappe. Ma la sua utilizzazione ha sopreso tutti (o quasi) in quanto è stata decisa solamente dopo l’ultima seduta di allenamento e solo dopo il parere favorevole del professor Mazza, anche se il «mister» un pensierino sulla sua utilizzazione lo aveva già fatto. E si stava ancora discutendo sulla formazione quando Bongiorni aveva già spedito il pallone nel sacco, alle spalle di Pagani. Ecco l’azione: la mezzala riceve da Gaudenzi, vince un contrasto con Colombi e da fuori area, infila in diagonale. Un gran bel gol, inaspettato e quindi doppiamente importante. Il cronometro segna il settimo minuto. L’Àlessandria infatti, giocadi rimessa, affidandosi sulle attente marcature di Moretti su Mossini, di Colombo su Palazzi, di Cascella su Reverberi e di Di Marzio su Biancardi. Il gioco, tuttavia, anche se il taccuino non segna nulla di rilevante fino al 39’, non è disprezzabile, ricco di capovolgimenti di fronte; manca solamente l’acuto. Un sussulto dunque a sei minuti dalla fine per una gigantesca mischia in area, risolta da Mossini con un tiro ribattuto da Gaudenzi a portiere battuto. Da notare comunque che l’azione era viziata da un fallo dello stesso Mossini che aveva fatto «ponte» su Moretti. Il tempo finisce con un tiro di Reverberi, prevedibile e bloccato a terra da Cannarozzi. Nella ripresa Raiteri rileva Colombo, che in un contrasto ha accusato un risentimento al nervo sciatico. Cambia tutto il sistema delle marcature e Moretti guarda Palazzi, Raiteri Mossini e Cascella vede vedersela con Fiorentini che al 15’ prende il posto dello stop per Catterina. E’ una ripresa movimentata perchè dopo soltanto cinque minuti Reverberi porge a Mossini la palla buona. L’ala perde tempo per il tiro, cerca di liberarsi e di farsi largo della guardia di Moretti che lo strattona, poi cade al limite dell’area. Il susseguente calcio di punizione non sortisce alcun esito. Passano altri cinque minuti e Reverberi concede il bis questa volta «di persona», su colpo di testa di Palazzi che lo smarca in area. Ancora una volta (come era successo prima a Mossini) l’indecisione è fatale e Cannarozzi può uscire e liberare. Azione personale del solito Mossini, che trova spazio e prova il sinistro dal limite, obbligando il portiere ad una presa a terra (14’). Ora si fa notare anche Fiorentini che gira pericolosamente di testa un calcio di punizione di Erba: la palla passa vicina al palo. Gli ospiti hanno decisamente l’iniziativa, non trovano più molta resistenza perchè i grigi lasciano completamente il controllo della zona centrale del campo e perchè in attacco gli alessandrini devono anche fare a meno di Picco, sul campo soltanto volonteroso ma veramente poco efficace: e cosi ci prova anche Caliioni, da lontano. Cannarozzi si distende sulla, destra e ferma l’insidia in due tempi (32’). Subito dopo deve ribattere una gran botta al volo di Colonnelli, ma questa volta è Cascella a perfezionare l’intervento liberando in corner prima dell’arrivo di Fiorentini. Al 36' tutti in piedi per l'azione più pericolosa dei grigi. Barozzi se ne va sulla destra, punta verso il portiere poi, appena dentro l’area, cerca uno strano tiro-cross per Bongiorni che ormai non si aspettava più il passaggio. Tutto qui. Va subito detto che l’Alessandria non ha rubato nulla, anche se gli emiliani avrebbero meritato il pareggio. Il conto con la sfortuna non è ancora chiuso, Colombo e C. sono ancora in debito per le partite in trasferta: lontano dal «Moccagatta» i mandrogni patiscono gli avversati, non racimolano punti. La grande occasione è ora a portata di mano. Domenica si va a Varese, contro la prima in classifica, la squadra indiscutibilmente più forte del girone. Non si parte battuti. Rientrerà Pìccotti (tenuto prudenzialmente a riposo per una lieve distorsione al legamento mediale) e ci sarà quasi sicuramente Colombo. Per il resto non si prevedono grosse novità (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) ALESSANDRIA TORNA AL GOL BATTUTA (1-0) LA REGGIANA Una rete di Bongiorni ridà fiducia ai grigi, che finora hanno vinto solo tre partite - E' rispettata ancora una volta la tradizione con gli emiliani Grazie a una rete realizzata nel primi minuti da Bongiorni — uno del migliori In campo — l'Alessandria ha piegato al «Moccagatta» la Reggiana, tornando finalmente alla vittoria. è la terza di questo non certo fortunato campionato e indubbiamente i due punti conquistati contribuiscono, dopo il penultimo impegno del girone d'andata, a rendere meno pericolosa la posizione del grigi che avevano assolutamente bisogno di una iniezione di fiducia. Hanno vinto contro una Reggiana che, almeno sulla carta, è tra le avversarie più pericolose; ancora una volta la tradizione è stata dalla parte dell'Alessandria: contro i granata emiliani, Colombo e compagni si sono sempre superati, anche in orgoglio un risultato positivo compensa la sfortunata prova di otto giorni prima a Piacenza e rinfocola le speranze dei tifosi: ieri forse proprio per la buona prova disputata a Piacenza e grazie alla giornata di sole, sono accorsi più numerosi a sostenere la squadra, come Fantini aveva chiesto. I paganti sono stati 1659, con un incasso di circa sei milioni e mezzo. Privi di Piccotti, che risente ancora di una leggera distorsione subita a Piacenza, i grigi hanno schierato col n. 7 il giovane Bravo che, malgrado la volontà, non ha fatto grandi cose; ha deluso anche Picco. Ottimi invece oltre a Bongiorni, il giovanissimo Di Marzio e Inselvine Grande, come sempre, Il portiere Cannarozzi che ha contribuito alla vittoria sventando, specie nel secondo tempo, le Incursioni dei reggiani. «Tutti comunque — ha affermato al termine mister Fantini — hanno ben meritato». Colombo, che rientrava dopo la squalifica, ha lamentato nel primo tempo un dolore alla gamba dopo un contrasto, e nella ripresa è stato sostituito col valido Raiteri. li capitano potrà forse essere ricuperato per la difficile trasferta di Varese, domenica prossima. Dieci a due i calci d'angolo, a favore del Piacenza. Ammoniti gli alessandrini Gaudenzi, Moretti e Picco. Si inizia veloci; al 2' un tiro di Barozzi viene parato In due tempi da Pagani; al 7', la rete: scambio GaudenziBongiornl che vince il contrasto con Colombi e, entrato in area, calcia di sinistro, rasoterra, Infilando la porta della Reggiana. Al 10', su angolo di Bonglorni, Bravo, di testa da quattro metri, solo, si fa parare il tiro da Pagani. Reagisce la Reggiana, con azioni sino al limite dell'area grigia, specialmente con Mossini e Palazzi, senza però concludere. Al 24' Reverberi da destra centra per Mossini, solo in area; Moretti di testa impedisce che il pallone arrivi all'avversarlo. Al 42' pericoloso rasoterra di Riverberi che Cannarozzi blocca con sicurezza. Nella ripresa l'Alessandria cala di tono e la Reggiana domina nella metà campo alessandrina, senza però riuscire a concretizzare la evidente supremazia, grazie anche ad una serie di ottimi interventi di Cannarozzi. All'83' tiro di Colonnelli; respinge Cannarozzi e Cascella salva mettendo in angolo. All’84' bel servizio al centro di Barozzi, ma nessuno è pronto a intervenire. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Cremonese-Biellese 2-0 Forlì-Varese 1-1 Mantova-Pergocroma 1-1 Novara-Fano 0-1 Rimini-Lecco 2-0 Sanremese-Casale 2-1 Treviso-S. Angelo L. 1-0 Triestina-Piacenza 0-0 CLASSIFICA: Varese p.24; Cremonese22; Piacenza, Triestina 20; Fano 19; Rimini* 18; Casale 17; Forli, Sanremese 16; Reggiana, S.Angelo, Treviso, Novara 15; Alessandria 13; Mantova* 11; Lecco* 9; Pergocrema 7; Biellese* 6 *(Una gara in meno) MARCATORI: 13 reti: Fiorini (Piacenza) 8 reti: Nlcollni (Cremonese); Ascagni (Varese). 7 reti: Frutti (Mantova). 6 reti: Fabbri (Forlì); Coletta (Triestina). 5 reti: Jacolino (Blellese); Mossini (Reggiana) Il punto sul campionato Pari esterno della capolista Varese sul campo del Forli. La crisi del Novara è continuata dopo la sconfitta casalinga per mano del Fano, avversario quadrato che ha messo in evidenza tutte le difficoltà dei piemontesi. Soltanto all’88’ la Sanremese ha avuto la meglio sul Casale, due punti voluti, sofferti ed inseguiti. La partita tra la Cremonese e la Biellese non ha avuto storia: troppo marcata la differenza dei valori in campo, per lasciare qualche margine di incertezza. La Triestina, priva di sei titolari e con due esordienti, è riuscita a temere in soggezione il Piacenza strappando un pareggio.