Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1979/1980
Serie C1
24-02-1980 - Giornata: 21 - Crema - Giuseppe Voltini


Pergocrema 1932 US - Alessandria Calcio US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 68. rig. Doldi [Pe] 86. rig. Gaudenzi M.[A]

Alessandria Calcio US Cannarozzi Sergio, Colombo Antonio, Cascella Lorenzo, Di Marzio Sergio, Moretti Franco, Gaudenzi Mario, Turella Claudio, Vecchiè Enzo, Bongiorni Gabriele [72. Berardo Mario], Piccotti Enrico, Barozzi Roberto A disp.:(P) Lucetti Angelo, Raiteri Claudio All.: Tarabbia Ermanno

Formazione avversaria
PERGOCREMA 1932 US: Piacentini, Stimpfl, Fumagalli, Pirola, Bonizzoni, Consonni, Doldi, Frigerio, Albanese, Gramignoli [51. Moneta], Rossi. A disp.: Rottoli, Terzi. All.: Veneri Giorgio

Arbitro: Sarti Givanni (Modena).
Note
Ammoniti: Cascella [A], Barozzi [A], Gramignoli [P]. Spettatori: 2.500 Cielo coperto, terreno di gioco regolare.

Commento
L’ANTI - CALCIO TRIONFA, IL PAREGGIO È “DI RIGORE” Da Crema si torna con un punto, ma con tanti problemi Poco ci è mancato che i grigi lasciassero sul terreno brullo e infuocato del «Voltini» le ultime speranze di restare in Cl. E’ stata un’esperienza traumatizzante per il solito gruppetto di irriducibili sostenitori, giunto in terra lombarda convinto di assistere al rilancio degli uomini di Tarabbia. La mediocrità dei locali autorizzava previsioni ottimistiche; sul campo si è avuta la conferma, ma l’Alessandria non . . . è stata da meno. Tarabbia (beato lui) è rimasto soddisfatto: «Abbiamo lottato — commenta — non abbiamo tenuto in mano il comando del gioco perchè non ne abbiamo le caratteristiche». Esatto. Una formazione appena decente avrebbe «sotterrato» i volonterosi gialloblu con un pesante fardello di reti. Domenica invece il tandem offensivo mandrogno, spalleggiato per l’occasione anche da Gabriele Bongiorni, ha fallito ancora una volta l’obiettivo. I lunghi lanci di Vecchiè, rientrato in campo per l’assenza di Fausto Inselvini, sono rimasti lettera morta. Turella in almeno un paio di occasioni ha avuto la possibilità di «giustiziare» il goffo Piacentini; Barozzi si è perso quasi sempre al limite dell’area. Il Pergocrema ha ringraziato e, non appena ha potuto, con l’aiuto dell’arbitro (con le proprie forze non sarebbe stato assolutamente possibile) ha castigato l’incolpevole Cannarozzi. Incredibile. Il signor Sarti, per nostra fortuna, era di larghe . . . vedute e non ha fatto torto a nessuno. Al primo intervento dubbio in area cremasca (e mancavano tre minuti alla fine) ha concesso il calcio di rigore; Gaudenzi con straordinaria freddezza si è incaricato della trasformazione e non ha fallito. Sentenza ancora una volta rimandata: l’Alessandria è da Cl ? Forse, a patto che ritrovi i suoi «gioielli» ormai troppo lontani dal loro rendimento ottimale per invocare scusanti di natura esclusivamente atletica. Barozzi è il tipico esempio. L’abbiamo visto subire la marcatura di un terzino come Stimpfl che in ogni partita ha saputo soltanto mettersi in evidenza per il suo cognome praticamente impronunciabiÌ£- Bongiorni non ha controllato un solo pallone; Cascella ha malmenato il povero Doldi (ed ha rischiato l’espulsione). Insomma ce n’è da vendere per essere pessimisti, tanto più che i locali fino ad oggi avevano vinto una volta soltanto. Lasciamo comunque da parte le critiche. Eravamo tutti pronti ad assistere ad una specie di corrida; il nervosismo, la voglia di strafare, hanno senza dubbio avuto un peso determinante. Si è però passato il segno, il «calcio da parrochia» ha trionfato. L’Alessandria spacciata quindi? Diremmo di no, o per lo meno non ancora. La possibilità di un aggancio con il Mantova, bloccato come era nelle previsioni da un Novara assetato di punti, è a portata di mano. Il derby di domenica prossima con i «cugini» per antonomasia del Casale, dirà se le speranze di restare a galla hanno un fondamento. A voler ben guardare qualcosa di buono c’è stato; in difesa tra l’altro si «tiene» con una certa disinvoltura. Senza pecche il rientro di Di Marzio; esaltante la prestazione di Mario Gaudenzi, di gran lunga il migliore nelle file alessandrine. I due marcatori hanno annullato le punte (deboli) avversarie, in un modo o nell’altro. Va riconosciuta a Tarabbia l’indubbia capacità di caricare i ragazzi. Cambiare lasuoi mentalità di certi campioncini non è campito suo, rientra nelle competenze dello . . . psicanalista. Marcature: Moretti - Albanese, Colombo - Rossi, Stimpfl- Barozzi; Fumagalli - Bongiorni; Cascella - Doldi e Bonizzoni - Turella. A centrocampo Di Marzio segue Gramignoli e Vecchiè Frigerio. Fasi alterne per una decina di minuti poi Doldi, su punizione toccata da Rossi, sfiora il palo alla destra di Cannarozzi con un gran sinistro rasoterra. Subito dopo Doldi e Albanese scambiano benissimo la palla al limite dell'area, costringendo il portiere all’uscita di piede. Replica dell’Alessandria con un centro di Cascella perso malamente da Piacentini: Turella non sa approfittarne (23’). Passata la mezzora Vecchiè si esibisce in una lunga fiondata per la testa di Turella, che in perfetta solitudine manca completmente la correzione di testa. Da notare solamente l’ammonizione per Cascella, reo di un fallaccio ai danni del guizzante Doldi.Ripresa, dopo appena due minuti i grigi sfiorano la rete, clamorosamente. Punizione di Barozzi, deviazione di testa di Gaudenzi, palla a Piccotti che manda al centro; lo stesso Gaudenzi alza a due passi sulla trasversale. Si procede con il solito non gioco e al 24’ giunge puntuale la beffa, come vuole un certo costume del calcio che non tollera la sterilità offensiva. E’ il «tredicesimo», Moneta, entrato da poco al posto di Gramignoli, a calciare da una ventina di metri. Cannarozzi si deve distendere in tuffo e deviare in calcio d’angolo. Sulla battuta di Doldi Colombo interviene, colpisce la palla con una mano; si tratta, forse di un fallo non intenzionale ma per l’arbitro non ci sono dubbi. Doldi dal dischetto spiazza il portiere. Corre il 28’ e il penalty ha l’effetto di una doccia scozzese per i pochi alessandrini al seguito. E’ il quarto d’ora più lungo di tutto il campionato. L’orso è in ginocchio ma, a circa tre minuti dalla fine avviene il . .. miracolo. Spiove una palla in area, esce Piacentini e si ostacola con un proprio compagno. Sta di fatto che Piccotti ha via libera verso la porta, viene trattenuto: la giacchetta nera è prontissima a rilevare l’irregolarità. Gaudenzi trasforma il rigore con un tiro da manuale: palla rasoterra a fil di palo, portiere con le gambe all’aria dalla parte opposta. Si torna con un punto, quindi, ma con gli stessi problemi (Il Piccolo- Roberto Gilardengo) GRIGI SLAVI SU RIGORE Giusto pareggio al termine di un incontro scialbo e privo di contenuti tecnici. Il Pergocrema. alla ricerca del secondo successo stagionale, ha approfittato del fattore casalingo ricercando con maggiore determinazione la via del gol. ma con risultati scarsamente apprezzabili. L'Alessandria, scesa al «Volpini» senza Inselvini. ha dovuto affidare ad un irriconoscibile Turella ed un evanescente Barozzi le probabilità di tradurre in rete il lavoro dei centrocampisti, soprattutto del rientrante Di Marzio, tra i migliori, e Vecchie. Al 7' un fallo del nervoso Cascella sull'attivissimo Doldi è punito con un calcio piazzato che Pirola spedisce tra le braccia di Cannarozzi. Al 10' altra punizione per i locali: Rossi tocca per Doldi che manda la sfera a lambire il palo. L'Alessandria si produce in innocue azioni di rimessa. Al 22'. su punizione di Cascella. Turella fallisce la conclusione. Alla mezz'ora grossa occasione per i piemontesi. Da una elaborata azione sulla fascia centrale Vecchie si impossessa del pallone e centra: Turella in perfetta solitudine non riesce ad intervenire. Nella ripresa l'Alessandria cerca subito di assumere l'iniziativa. Al 47', su angolo di Barozzi, Gaudenzi tocca di poco a lato. Il Pergocrema affannosamente ma con cocciutaggine si riversa nella metà campo alessandrina ed al 68' perviene al gol. Colombo con un braccio devia in area un angolo di Doldi. Rigore che lo stesso ex interista trasforma. La reazione dei grigi è rabbiosa e all'87' giunge il pareggio. Su uno spiovente Frigerio trattiene vistosamente Piecotti a pochi passi da Piacentini: la massima punizione è realizzata con freddezza da Gaudenzi. r. g. quadrata e compatta, capace anche di rendersi pericolosa, come nei minuti finali quando, con l'ingresso di un attaccante in più (Fantinato) ha cercato di raddrizzare il risultato. Ma la Sanremese, questa volta non bella, poco propensa a concedersi allo spettacolo, ma estremamente pratica, è riuscita a condurre in porto una vittoria importante: ora, dopo una bella «escalation», è di nuovo vicinissima alla vetta della classifica anche se lo stato maggiore biancoazzurro continua a fare solo e sempre proclami di salvezza. Il gol decisivo è arrivato al 60' minuto: Trevisani, su punizione, ha toccato a De Luca che, dal limite dell'area, con un tiro rasoterra, forte e preciso, ha azzeccato il corridoio giusto ed ha infilato. Fino a quel momento, a dir la verità, la partita aveva offerto poche emozioni con la Sanremese, priva di Palladino, piuttosto a disagio imbrigliata com'era nel munito centrocampo degli ospiti che, privi di Conforto, Zandegù e Zavarise, erano impegnati solo a cercare qualche reazione in contropiede. Nel forte vento che ha «battuto» il campo per tutto l'incontro si sono contate poche occasioni: al 4' è stato il Treviso con Niero a costringere Carraro ad una difficile deviazione; al 19' lo stesso Carraro si è fatto passare tra le gambe un pallone innocuo di Rondolotto che, però, è andato a lambire il palo; al 25' è stato Pietropaolo, per i padroni di casa, a tirare in mezza rovesciata Al 55', preludio alla rete decisiva. Velia ha indirizzato in porta a portiere battuto, ma un difensore trevigiano ha ribattuto sulla linea. Poi il gol, unica vera emozione in novanta minuti. (La Stampa - Ed. Sport - R.G.) RISULTATI: Casale - Cremonese 2-0 Lecco - Fano 1-1 Mantova - Novara 0-0 Piacenza - Varese 2-0 Reggiana - Forli 1-2 S.Angelo - Rimini 0-0 Sanremese - Treviso 1-0 Triestina - Biellese 1-0 CLASSIFICA: Varese, Cremonese p.28; Rimini, Triestina 27; Piacenza 26; Forli 25; Sanremese 24; Fano, Treviso, Casale 23; Reggiana 21; S. Angelo 20; Novara 19; Mantova 16; Alessandria 15; Lecco 13; Pergocrema 11; Biellese 7 *Una gara in meno MARCATORI: 15 reti: Fiorini (Piacenza) 9 reti: Fabbri (Forlì) 8 reti: Nicolini (Cremonese); Ascagni (Varese); Frutti (Mantova) 7 reti: Colotta (Trienstina) 6 reti: De Falco (Forlì); Basili (Novara); Mossini (Reggiana); Mariani (Rimini); Pietropaolo (Sanremese); Salvi (Varese) 5 reti: Jacolino (Biellese); Sacco (Casale); Garlini (Fano); Skoglund (Piacenza); Velia (Sanremese) Il punto sul campionato Il Casale ha castigato in modo impietoso la Cremonese: i padroni di casa sono apparsi concentrati e desiderosi di dare un dispiacere al loro ex mister. Per scardinare la saracinesca del Treviso, squadra in serie positiva da sei domeniche, con un portiere imbattuto da 497 minuti, la Sanremese aveva rispolverato tutte le batterie offensive: la rete decisiva è stata segnata da De Luca al 60'. Dignitosa sconfitta della Biellese di fronte alla più brutta Triestina vista quest'anno tra le mura amiche, i piemontesi hanno ceduto ad un calcio di rigore realizzato da Coletta.