Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1979/1980
Serie C1
23-03-1980 - Giornata: 25 - Novara - Comunale


Novara AC - Alessandria Calcio US 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 27. Beccati [No] , 39. Jacomuzzi [No]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Colombo Antonio, Raiteri Claudio, Di Marzio Sergio, Moretti Franco, Gaudenzi Mario, Turella Claudio, Vecchiè Enzo, Piccotti Enrico, Inselvini Fausto, Picco Gianluigi [46. Barozzi Roberto] A disp.:(P) Cannarozzi Sergio, Tonetto Flavio All.: Tarabbia Ermanno

Formazione avversaria
NOVARA AC: Boldini, Viganò, Sadocco, Paolini, Lugnan, Veschetti, Guidetti, Jacomuzzi [62. Gioria], Beccati, Masuero Luciano, Basili. A disp.: Villa, Masuero Cristiano. All.: Molina Giuseppe

Arbitro: Leni Massimo (Perugia)
Note
Ammoniti Gaudenzi [A], Colombo [A]. Angoli: 5-4 Spettatori: 2.000 1.320 paganti per un incasso di L.3.960.000 Terreno pesante Inizio gara ore 15.00

Commento
BECCATI, GOL FORTUNATO, POI LA SQUADRA VA “IN BARCA59 L’Alessandria in 10 minuti si gioca la serie C1 Ora la salvezza si allontana sempre più, ma i grigi hanno l’obbligo di lottare fino in fondo, la matematica concede ancora qualche speranza — Cereser e Tarabbia speranzosi Ed ora soltanto la matematica può dare conforto a questa Alessandria, che ha lasciato sul terreno dello Stadio Comunale Kennedy, forse le ultime possibilità di restare nell’elite del calcio semiprofessionistico. Il pareggio del Mantova sul terreno di Masnago ha allontanato ancora di più i virgiliani, dimostrando la validità del complesso negli incontri esterni. Tanto per usare un termine in voga in queste circostanze, possiamo dire che, a questo punto, il campionato lo possono perdere soltanto loro. Cifre alla mano, il cammino dei grigi è in perfetta «media retrocessione», non autorizzerebbe la benché minima speranza, ma a questo punto interviene Cereser: «Mi ricordo di qualche stagione fa, a Bologna; Vambiente era più o meno lo stesso, molto nervosismo, contestazioni a non finire. Invece, alla domenica successiva, iniziò una serie positiva che ci consentì di raggiungere la salvezza. Ecco, io vorrei che i ragazzi capissero loro stessi che non è giunto ancora il momento di “abbandonare”: abbiamo due partite in casa, ad esempio, chissà che non arrivino proprio ora quelle vittorie che in passato erano sfuggite proprio contro le dirette concorrenti per la retrocessione». Un discorso che non fa una grinza, anche se a questo punto la permanenza in C1 è legata a tutta una serie di coincidenze, alla fatalità diciamolo pure. Il Mantova, forte del vantaggio psicologico acquisito con la vittoria al «Moccagatta» viaggia col vento in poppa, quasi fosse rigenerato. La batosta casalinga (la prima del girone di ritorno) ha invece avuto ripercussioni negative su tutto l’ambiente grigio; qualcuno si è sentito improvvisamente svuotato, quasi che il campionato fosse finito alla 18a giornata. Ora (e del resto non ci sono molte alternative) i grigi devono convincere in primo luogo gli sportivi, quei pochi che hanno sempre seguito la squadra anche nelle trasferte più lontane. E proprio in virtù di questa specie di obbligo morale verso il pubblico che potrebbero venire fuori le sorprese alle quali si accennava velatamente in apertura. Giocando senza patemi d'animo (visto che quasi tutti danno ormai l'Alessandria spacciata) tutto potrebbe diventare più facile, soprattutto neisedici metri. Anche a Novara si è avuta conferma della estrema difficoltà nel trovare sbocchi sotto porta. Nel secondo tempo, in particolare, abbiamo assistito ad una specie di monologo offensivo; ma, come si suol dire, la montagna ha partorito il topolino. Sul nostro taccuino sono soltanto tre le occasioni degne di menzione: Raiteri, Piccotti e Turella gli esecutori. I mandrogni, scesi in campo con Lucetti in porta, Inselvini a centrocampo e con... Bongiorni in tribuna hanno compromesso la loro giornata nel breve volgere di una decina di minuti o poco più. Fino alla prima rete (fortunosa! di Beccati la squadra ha retto bene, con marcature appropriate (Colombo - Beccati, Inselvini - Jacomuzzi e Moretti - Basili) si era praticamente annullata la fonte del gioco novarese. L’occasione più pericolosa per gli uomini di Peppino Molina (al 18’) nasce viziata da un probabile fuorigioco di Beccati, che riceve la palla in piena area, evita Di Marzio e batte a colpo sicuro. Lucetti è battuto ma Gaudenzi è pronto a respingere sulla linea di porta. Ed eccoci alla rete di Beccati, una vera e propria mazzata, sia per il momento nel quale è maturata, sia per la conclusione del centravanti. Ecco l’azione: centro dalla sinistra di Lugnan, stop di petto del centravanti che sta per perdere il pallone; la punta ha un guizzo, riesce egualmente a girare verso Lucetti, con il risultato di scavalcare il portiere con un millimetrico pallonetto, sicuramente non voluto. Un tiro sbagliato, un Saltano gli schemi ed il Novara dilaga. Il raddoppio a quel punto è inevitabile. Scende ancora Lugnan (questa volta sulla destra) e di destro spedisce in area un pallone d’oro; la difesa è «in bambola», il cuoio arriva a Basili, appostato quasi sul vertice dell'area piccola: colpo di testa arretrato, intervento di Jacomuzzi e rete: 2-0. La partita si chiude praticamente a cinque minuti dal termine del primo tempo. Nella represa Tarabbia manda in campo Barozzi al posto del volonteroso Picco, troppo solo per puntare a rete. La nostra difesa cambia marcature: Moretti ora prende in consegna Beccati, Colombo guarda Basili. In effetti dopo il «centro» di Beccati il sistema difensivo dell'Alessandria aveva accusato parecchie incrinature. Barozzi è sottoposto alle cure del terzino Viganò, già francobollatore di Picco. Da segnalare al 18’ una bella azione di Gaudenzi, che parte dalla propria metà campo e va a concludere sull'esterno della rete. Poi ci prova Raiteri, con un potente «shoot» da 25 metri, deviato da Boldini in corner. Due minuti dopo, al 22’, Barozzi serve Piccotti, che entra in area da posizione angolata e conclude tra i piedi di Boldini, quindi Turella trova spazio al limite dell’area e impegna il portiere in una parata in due tempi (30’). É l’ultima fiammata per gli ospiti, che rischiano invece di subire la terza rete ad un minuto dal termine. É ancora Beccati, che dopo il punto si era messo a sonnecchiare, ad esibirsi nel numero forse più apprezzato del suo repertorio: il tiro al volo. Guidetti manda in area dalla destra, il ferrarese colpisce di sinistro, con straordinaria sicurezza. La palla deviata miracolosamente da Moretti, si ferma a pochi centimetri dalla linea di porta, prima di essere definitivamente allontanata in corner. Ora due impegni casalinghi, interrotti dalla sosta per le festività pasquali. Rimini e Fano hanno ambizioni di classifica e a questo punto possiamo solo sperare nella reazione dei più giovani; la retrocessione sarebbe per loro doppiamente amara (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Gli alessandrini battuti 2-0 dagli azzurri, in piena zona retrocessione A NOVARA IL DERBY DELLA SALVEZZA Azzurri e grigi abituati un tempo a lottare per la promozione in serie A (ricordiamo lo spareggio del campionato 1937-'38 favorevole ai novaresi si sono trovati ieri di fronte per evitare nientemeno che la retrocessione in «C 2». Quello che giustamente era stato definito il «derby della salvezza» si è concluso favorevolmente per il Novara, che ha portato il suo vantaggio sui rivali a 5 punti, il che rappresenta un grosso motivo di speranza per la squadra di Tarantola e Molina. Non è stata una gara tirata allo spasimo come volevano le premesse ed anche il pubblico non ha sentito il richiamo: solo 1320 spettatori paganti per un incasso dì 3.960.000 lire, il più basso dell'annata. Una ulteriore dimostrazione che il calcio piemontese è in crisi, una crisi tanto più profonda se si pensa ciò che ha rappresentato il glorioso «quadrilatero». L'incontro è stato deciso dagli azzurri nel primo tempo, quando la squadra si ò mossa con una certa agilità grazie agli inserimenti di Lugnan, Paolini, Sadocco ed alla ritrovata vena di Beccati. E' stato infatti il centravanti novarese a sbloccare il risultato al 27' con uno di quei gol che lasciano tutti di stucco. L'azione era partita dalla sinistra, dal piede dell'infaticabile Lugnan che crossava a centro area dove era appostato Beccati: stop, finta e girata con il pallone che si alza a parabola e finisce alle spaile di Lucetti. Il gol galvanizza i novaresi e blocca i grigi. Basili sfiora il raddoppio al 31' ed il gol viene sette minuti dopo. L'azione parte ancora da Lugnan, questa volta sulla destra, con perfetto lancio per la testa di Basili che serve al centro Jacomuzzi, il quale non ha difficoltà a deviare la palla in rete. Il gioco è ormai fatto. Nella ripresa il Novara, pur non giocando più come prima, amministra la partita. Gli ospiti giocano meglio e sfiorano in tre occasioni il gol della bandiera con Raiteri, Ricotti e Turella. Poi tocca agli azzurri sprecare qualche favorevole occasione e la partita termina con Beccati ad imprecare per una fortunosa deviazione che gli ha impedito il secondo successo personale. Potevamo far meno fatica — afferma l'allenatore novarese a fine gara — ed invece roviniamo tutto per mancanza di carattere. Dovevamo vincere e l'abbiamo fatto ed ora basterà conservare il vantaggio sino alla fine». Dall'altra parte l'allenatore Tarabbia polemizza sul gol di Beccati. «Per segnare bisogna avere fortuna e magari sbagliare. La situazione è disperata ma ci sono ancora 18 punti a disposizione e lotteremo sino alla fine. Potevamo anche pareggiare e sul piano del gioco il Novara è stato superiore a noi in una cosa sola: i gol. Loro li hanno fatti e noi no. (La Stampa - Ed. Sport - Liliano Laurenzi) Risultati: Biellese - Lecco 2-3 Casale - Piacenza 2-2 Cremonese - Fano 0-1 Rimini - Forli 1-0 S.Angelo - Pergocrema 2-0 Sanremese - Reggiana 2-0 Treviso - Triestina 1-0 Varese - Mantova 0-0 CLASSIFICA: Rimini, Varese p.33; Piacenza 32; Triestina 31; Forli, Cremonese 30; Fano 29; Treviso 28; Sanremese 27; S.Angelo 26; Casale 25; Reggiana, Novara 23; Mantova 21; Alessandria 18; Lecco 16; Pergocrema 15; Biellese 10 Il punto sul campionato La Sanremese l'ha spuntata contro la Reggiana: sono stati novanta minuti di battaglia, nonostante le due squadre non avessero impellenti motivi di classifica, la Sanremese ha meritato la vittoria. In un finale di gara convulso il Casale si è lasciata sfuggire una occasione propizia per imporsi sul Piacenza, a nove minuti dalla fine i noerostellati stavano vincendo per due a zero e i piacentini apparivano frastornati: a causa di una disattenzione difensiva gli ospiti, con Fiorini accorciavano le distanze e Crepaldi pareggiava i conti all'87'. Molte palle gol per il Varese in una gara combattuta contro il Mantova, i locali avrebbero meritato di più ma gli ospiti hanno condotto una gara nella quale si sono difesi con ordine.