Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1979/1980
Serie C1
13-04-1980 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Fano Alma Juventus AC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 50. Zanolla [Fa]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Niro Claudio, Cascella Lorenzo, Di Marzio Sergio, Raiteri Claudio, Gaudenzi Mario, Barozzi Roberto, Bongiorni Gabriele, Berardo Mario [74. Vogliotti Enzo], Inselvini Fausto, Piccotti Enrico A disp.:(P) Cannarozzi Sergio, Tonetto Flavio All.: Cuscela Raffaele

Formazione avversaria
FANO ALMA JUVENTUS AC: Santucci, Cazzola, Agostinelli [87. Deogratias], Arienti, Briganti, D'Amico, Zanolla, Allegrini, Ballardini, Esposito, Garlini. A disp.: Pasi, Del Pelo. All.: Mascalaito Luigi

Arbitro: Pirandola Giancarlo (Lecce).
Note
Ammoniti: 25. Cascella [A], 26. Niro [A], 43. Agostinelli [F], 57. Inselvini [A], 58. Gaudenzi [A], 73. Barozzi [A], 85. Ballardini [F]. Angoli: 5-4. Spettatori: 1.200 Inizio gara ore 16.30

Commento
IL FANO ESPUGNA IL “MOCCAGATTA” CON STRAORDINARIA SICUREZZA Dalla “matricola terribile” è arrivata la condanna Chiuso il discorso-salvezza davanti a 843 paganti; per risollevare il calcio alessandrino occorre molta buona volontà — Le colpe del presidente e la contestazione dei tifosi, ormai rassegnati di fronte alla pochezza delle gloriose casacche grigie — Vecchiè e Turella hanno ricevuto il “benservito”, mentre la società, come di consueto, tace Solito ritornello. Manca la certezza matematica ma l’undici di Fantini - Tarabbia - Cuscela era già retrocesso ad agosto, alla chiusura della campagna acquisti. Le vicende del campionato hanno purtroppo confermato, fino in fondo, le nere previsioni della vigilia. Si può discutere sugli episodi (effettivamente alla classifica dell'Alessandria mancano quei due o tre punti che potrebbero permettere di vedere il prosieguo della stagione con occhi ben diversi), ma dopo aver visto all'opera la squadra contro il Fano, cercare qualche giustificazione sarebbe un modo puerile per mendicare scuse, che in realtà non esistono. Come se un imputato di omicidio tentasse disperatamente di scagionarsi da una successiva, lievissima imputazione per truffa. La gravità della prima accusa fa passare in secondo piano la seconda, così come la incapacità di andare a rete è umiliante retrocessione in C2, mentre i presunti errori di questo o quell'allenatore sono semplici concause, in ogni caso assolutamente in influenti gli effetti della classifica. Il presidente Cavallo ha ammesso di essersi sbagliato sul conto di qualche giocatore, anche di quelli che, pur non facendo parte della prima linea, avrebbero dovuto portare le loro insidie verso la difesa avversaria. E va bene, ma cosa ha fatto a novembre per porvi rimedio? A questo proposito interviene Cuscela, trainer al di fuori della mischia: «Forse il torto maggiore del presidente - ha commentato mister Raffaele - è quello di non essersi sottoposto in tempo alla delicata operazione al cuore. In tal modo avrebbe potuto occuparsi dì persona della campagna acquisti, senza delegare ad altri il delicato incarico». Non sono dello stesso parere i tifosi che, anche domenica, hanno atteso furibondi davanti all'ingresso degli spogliatoi, per sfogare la loro rabbia all'uscita del solito dottor Ghiotti. Lo sportivo mandrogno, che si sente tradito dalle promesse dell'industriale astigiano, ha commentato piuttosto duramente le giustificazioni del "duce" Cavallo: «Aveva tutto il tempo per mettere assieme una prima linea efficiente - commentano i più scatenati - invece non ha saputo trovare che un Turella qualsiasi: una beffa». Ma a quanto pare neppure Turella, assieme al modenese Vecchié, sembra più riscuotere le simpatie di Cavallo. I due senatori dovrebbero aver ricevuto il classico ben servito dalla dirigenza. Il condizionale è ancora una volta d'obbligo perché, al momento attuale, nessuna comunicazione ufficiale è giunta dalla società (ma guai a protestare, sembra che tutto ciò rientri nella normalità!). Sappiamo soltanto che Vecchié dovrebbe aver raggiunto un accordo per starsene definitivamente a casa, mentre per Turella si dovrebbe attendere un ulteriore colloquio chiarificatore al quartiere generale di Piepasso Sta di fatto che giovedì pomeriggio, in occasione della solita partitella con la "Berretti”, i due aventiniani seguivano l'evolersi del gioco dall’alto delle gradinate che domenica si è visto solo Turella: giudichi il letto re. Inutile a questo punto aggiungere altre considerazioni; si gioca solamente per onore di firma. Lodevole l’impegno dei centrocampisti (Di Marzio e Inselvini in particolare), incredibile il podismo di Cascella (che comunque rivela ad ogni esibizione limiti tecnici paurosi). In attacco "normale” la prestazione di Barozzi e Berardo: su di loro si sono spese anche troppe parole. La cronaca — L'Alessandria si presenta in campo priva di Colombo e Moretti; il primo giudicato non in condizione di scendere in campo il secondo squalificato. Rimandato, invece ancora di una settimana l’esordio di La Loggia e Battiston, mentre viene promosso tra i "moschettieri” lo stopper Niro, subito a guardia del cannoniere Garlini. Appena il mediocre signor Pirandola di Lecce fischia l’avvio delle...ostilità (si fa per“ dire!) si capisce subito quale. Sarà il clima della partita con i "grigi” incapaci in tutto il primo tempo di costruire una sola azione manovrata, una qualsiasi insidia verso la porta del gigantesco Santucci. Il Fano, dal canto suo, si affida alla velocità del tandem offensivo Zanolla-Garlini, una coppia che si dimostra subito ben affiatata, ma indubbiamente disposta andare tregua alla squadra di casa. Gli unici pericoli vengono dalle indecisioni dell'esordiente Niro, che comunque va assolto per "insufficienza di prove”. Ecco la cronaca: punizione di Barozzi dalla sinistra, stop di petto di Piccotti e destro sull'esterno della rete (20’). Lancio di Arienti per Garlini, Niro salta a vuoto e lascia libero Garlini,che al momento di concludere fa cilecca (38’) Errore di un difensore che smarca Barozzi: tiro improvviso di sinistra e parata a terra di Santucci. Tutto qui! E sono passati quaranta cinque minuti...La svolta della partita al 5' della ripresa. È una rete da manuale, un lampo in una giornata tutta da dimenticare per il calcio Allegrini fugge sulla sinistra, "centra” spiovente in area dove irrompe Zanolla; con perfetta scelta di tempo l’ala colpisce al volo, di sinistro, lasciando Lucetti e tutta la difesa a bocca aperta. Il "Moccagatta” si ricorda di essere abituato a spettacoli di questo livello e applaude convinto. Le occasioni per l’Alessandria si esauriscono praticamente qui. Un brivido al 20' per un tiro di Barozzi respinto da un difensore; sei minuti dopo un intervento falloso sullo stesso giocatore che l’arbitro punisce con un’ammonizione per simulazione di fallo. Ma il pubblico trova la forza di riscaldarsi. Cuscela manda in campo Vogliotti al posto di Berardo, che nemmeno di fronte alla sua ex squadra ha saputo trocare uno spunto da giocatore di C1. Come prevedibile nemmeno il nuovo entrato trova modo di farsi notare. È anzi il Fano a sfiorare il raddonpio, quando mancano circa 7’ alla conclusione: appoggio di Arienti allo smarcato Zanolla e miracolosa parata di Lucetti, in due tem pi, su stoccata ravvicinata della punta. Finisce così, com'era cominciata, tra l’indifferenza degli 843 paganti. Solo l’irruzione della polizia, per proteggere l’uscita del dottor Ghiotti, è l’unico fatto rilevante del dopo - partita. Alessandria si è ormai abituata al calcio da oratorio. Per riprendersi dallo shock ci vuole parecchio tempo e denaro (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) GRIGI BOCCIATI DAL FANO Al Moccagatta (0-1) - L'allenatore degli alessandrini ha mandato in campo una formazione rimaneggiata con un attacco poco incisivo Se c'era ancora una speranza per i «grigi» di evitare la mortificante retrocessione in C2, ieri, uscendo ancora una volta sconfitti dal "Moccagatta", contro un Pano certo non irresistibile, l'hanno sprecata. Una squadra largamente rimaneggiata ha dato in qualche occasione l'impressione di poter fare risultato, ancora una volta però la cronica mancanza di un giocatore' capace di andare a rete è valsa a condannare l'Alessandria che, subito all'inizio della ripresa un gol, non è stata in.grado di rimontare, per acciuffare quanto meno un pareggio. Squadra largamente rimaneggiata, abbiamo detto. Il nuovo trainer Cuscela (il terzo dall'inizio di questo campionato maledetto per i grigi) ha dovuto giocare di equilibrismo per mandare in campo una formazione in grado di far qualcosa di positivo. L'Alessandria, infatti, sembra andare ancora prima della fine del campionato verso la smobilitazione. Cosi, dopo un incontro con il presidente Bruno Cavallo, il centrocampista Vecchie e l'attaccante Turella avrebbero ricevuto il benservito (dobbiamo usare il condizionale perché non c'è alcun comunicato ufficiale da parte della società). Raggiunto un soddisfacente accordo finanziario, i due giocatori sarebbero ormai definitivamente fuori squadra. Sono forse i primi a pagare la situazione, altri, dopo la nuova sconfitta, potrebbero seguirli sulla stessa strada. Si aggiungano l'incerta forma di Picco e la non perfetta condizione fisica di capitan Colombo. A questo punto si possono comprendere le difficoltà di Cuscela nell'allestire la formazione. Si è rivisto Cascella, che ha deluso, come pure Ferrardo; ha esordito anche un giovane della «Berretti», il terzino Niro. La squadra, tutto sommato, non si è mossa male, ottima la prova di Inselvini, buono, almeno a tratti, Barozzi. Ma, ripetiamo, manca l'uomo-gol e cosi ogni sforzo è stato poi vanificato in fase conclusiva. In tal modo, contro un Fano più preoccupato di difendere il pareggio che di far grosso gioco, l'Alessandria è uscita sconfitta compromettendo probabilmente senza possibilità di appello le ultime possibilità di salvarsi. Scarso il pubblico (appena 843 1 paganti, per un incasso di 3 milioni e 378 mila lire), che non ha nascosto il malumore. Sette gli ammoniti; gli alessandrini Cascella, Niro, Inselvini, Gaudenzi e Barozzi, poi Agostinelli e Ballardini del Fano. Scadente la direzione di gara del leccese. Pirandola. Veniamo alla . cronaca. L'Alessandria inizia abbastanza bene,- nei primi minuti si fa notare per ordine e combattività, al 6' c'è anche una rete di Barozzi, annullata per uno dei tantissimi fuori gioco che i grigi, Berardo in particolare, non hanno saputo evitare di fronte alla tattica degli ospiti. Al 20'bella azione Barozzi-Piccotti, alla conclusione la palla colpisce l'esterno della rete del Fano. Al 37' è il Fano a mancare l'occasione: Garlini, solo in area grigia, non passa a due compagni liberi e sbaglia clamorosamente la sua conclusione. Dopo il riposo, al 48', corner calciato bene da Barozzi, Bongiorni raccoglie ottimamente di testa ma il pallone passa poco sopra la traversa. Al 49' la rete che ha deciso l'incontro: cross di. Allegrini al centro, pronto accorre Zanolla ed il suo forte tiro non perdona. L'Alessandria non ha la forza, e neppure la capacità, di reagire, le sue azioni si perdono inesorabilmente nell'area del Fano che, all'83', manca per poco il raddoppio: sulla conclusione ancora di Zanolla l'estremo difensore grigio salva in due tempi. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) Risultati: Biellese - S.Angelo 0-2 Cremonese - Triestina 3-0 Forli - Casale 2-0 Reggiana - Pergocrema 1-0 Rimini - Novara 0-1 Sanremese - Mantova 2-2 Treviso - Piacenza 1-0 Varese - Lecco 1-0 CLASSIFICA: Varese p.36; Rimini 35; Forli, Piacenza, Cremonese 35; Fano, Triestina 32; Treviso 30; S. Angelo, Sanremese 29; Reggiana, Novara 27; Casale 26; Mantova 23; Alessandria 19; Pergocrema, Lecco 16; Biellese 11 Il punto sul campionato Il Novara si è dimostrata la bestia nera del Rimini togliendoli tutti e quattro i punti. Due minuti da fiaba con due gol della Sanremese e poi il Mantova che ha rincorso e rimontato: il 2-2 non ha fatto una grinza, dopo i primi 45' i liguri erano in vantaggio di due gol. Ancora una sconfitta per la Biellese che ormai non è riuscita nemmeno più a ricordare i punti regalati alle squadre avversarie. Ci è stata tutto il 2-0 con cui il Forli ha superato il Casale.