Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1979/1980
Serie C1
18-05-1980 - Giornata: 31 - Forlì - Tullo Morgagni


Forlì AC - Alessandria Calcio US 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 15. Fabbri [Fo] , 44. De Falco [Fo] , 52. Fabbri [Fo] 69. rig. Bongiorni G.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Niro Claudio, Cascella Lorenzo, Di Marzio Sergio, Moretti Franco [46. La Loggia Giuseppe], Colombo Antonio, Barozzi Roberto, Bongiorni Gabriele, Berardo Mario, Inselvini Fausto, Piccotti Enrico A disp.:(P) Favot Sergio, Raiteri Claudio All.: Cuscela Raffaele

Formazione avversaria
FORLI' AC: Pellizzaro, Cilona, Gabban Ferri, Baldizzone, Melotti, Massi, Cerrone, De Falco [80. Fabrizi], Tinti, Fabbri. A disp.: Venturi, Longobardo. All.: Cinesinho Sidney Colonia

Arbitro: Giaffreda Roberto (Roma).
Note
Ammoniti: 15. Di Marzio [A], 74. Barozzi [A]. Angoli: 3-3 Spettatori: 4.500 Inizio gara ore 17.00

Commento
Sconfitta a Forli l’Alessandria è matematicamente in C2 Una prestazione volonterosa, ma i romagnoli erano di un altro pianeta — I giocatori pagano errori altrui: la squadra era praticamente retrocessa all’inizio del campionato Certo, a voler analizzare con spirito critico il campionato, si scopre che qualcosa in più l'undici di Tarabbia - Cuscela se lo sarebbe pure meritato. Parliamo delle sconfitte di Fano, Sant’Angelo, Piacenza, e soprattutto, Varese, punizioni troppo severe nei confronti di una squadra che aveva ampiamente meritato la divisione della posta e che invece se n'era tornata a casa con le classiche pive nel sacco, beffata dalla sfortuna o addirittura da decisioni arbitrali definite a suo tempo scandalose. Ma si tratta di episodi. Nell'arco di un campionato i rovesci della sorte si compensano, la dea bendata distribuisce con impressionante imparzialità i suoi strali; chi non è in grado di restare a galla viene in inesorabilmente travolto. Così è successo inesorabilmente all'Alessandria, che si è presentata al via con un «undici» da retrocessione. Non stiamo ora a ripetere quello che, ci sembra, fin dall'inizio del campionato andavamo esponendo; bell'articolo a fianco cercheremo di analizzare (se possibile) i motivi del tracollo con le dichiarazioni rilasciate dai protagonisti. Quello che salta agli occhi, comunque, è il fatto che nessuno ha provveduto a rinforzare la squadra di quelle due o tre pedine che forse bastavano per evitare la caduta verticale nella categoria inferiore. In definitiva si chiedeva a Cavallo un mediano, un centrocampista ed una forte punta. Sono arrivati Vecchiè, Inselvini e Turella, uomini di una certa esperienza, di gran nome ma soprattutto uomini che al «commenda» costavano poco. Nulla da eccepire per Fausto Inselvini che a gioco lungo si è dimostrato forse il più continuo nella fascia nevralgica del campo, un autentico uomo d'ordine ed un serio professionista Disco rosso invece per gli altri due « senatori». Turella ha poi dovuto essere impiegato in un ruolo a lui non certo abituale, costretto a recitare il ruolo dello sfondature lui che «bomber» non è mai stato. Gli altri su di un piano di sostanziale le normalità. Hanno reso quasi tutti, nel complesso, secondi le previsioni. Se è vero infatti che Barozzi e Bongiorni sono completamente mancati all'appello, confermando la loro già nota fragilità psicologica, è altrettanto vero che sulle prestazioni di Moretti e Gaudenzi nessuno avrebbe scommesso una lira. Bilancio alla pari, quindi,senza nessuna recriminazione (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) FORLI PROIBITIVO PER I GRIGI Troppa la voglia di vincere del Forlì che a quattro giornate dalla fine si trovava in seconda posizione in classifica in coabitazione con i terribili cugini riminesi, per non passare contro l'Alessandria. Quella vista al Morgani è stata una tenzone estremamente vivace, piacevole e a tratti appassionante. Merito delle quattro reti, ma merito anche della tattica leale ed aggressiva dell'Alessandria, che pur con i limiti impostigli da una formazione costellata da giovanissimi ha onorato'l'impegno romagnolo. A dire il vero la prima grande occasione era stata proprio dell'Alessandria: a propiziarla era stato Berardi al 14' scattato sul filo del fuorigioco e sul quale aveva dovuto intervenire alla disperata il portiere Pellizzato. Poi il gol. Pur giocando in maniera non brillante, il Forlì ha gettato sul tappeto verde la sua determinazione e per la retroguardia alessandrina sono iniziati i problemi. Sotto l'incitamento dei quattromila spettatori si giunge al 34': formidabile mischia davanti a Lucetti; cross di Massi, finta di Fabbri e tiro di De Falco che colpisce il palo. A questo punto sulla sfera piombano Fabbri e il difensore Colombo il portiere ospite è battuto, ma diventa problematico stabilire da chi. Passano dieci minuti e le punte di casa invertono i ruoli: dal limite tira Fabbri. Lucetti non trattiene e sulla corta respinta ha buon gioco De Falco che insacca. La ripresa si apre all'insegna dei capovolgimenti di fronte, ma ha più fortuna il Forlì che solo dopo sette minuti impingua il bottino ancora con Fabbri lanciato in area da Ferri. I padroni di casa tirano i remi in barca e ne approfitta così l'Alessandria che conclude in crescendo. E' Bongiorni che su rigore concretizza lo sforzo realizzando. (La Stampa - Ed. Sport - A.M.) Risultati: Biellese - Rimini 0-2 Casale - Mantova 1-1 Pergocrema - Fano 1-1 Piacenza - Lecco 0-1 Reggiana - Novara 1-1 S.Angelo - Triestina 1-1 Sanremese - Cremonese 1-0 Varese - Treviso 2-1 CLASSIFICA: Varese p.43; Rimini, Forli 40; Fano 38; Cremonese 37; Sanremese 36; Treviso, Triestina 35; Piacenza, S.Angelo 34; Reggiana 31; Novara, Casale 28; Mantova 27; Pçergocrema 21; Lecco 20; Alessandria 19; Biellese 12 Il punto sul campionato La Sanremese ha fatto una vittima illustre la Cremonese, battuta più nettamente di quanto non dica il risultato. Come la capolista Varese, anche il Rimini ha fatto bottino pieno anche sul campo della Biellese anche se i locali non hanno sfigurato. Ancora un Piacenza deludente che ha finito la partita tra i fischi dei sostenitori, il Lecco penultimo in classifica ha vinto con pieno merito. A quattro minuti dal termine la Reggiana ha trovato il gol del pareggio quando il Novara era ridotto in dieci uomini.