Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1979/1980
Serie C1
25-05-1980 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Piacenza FC 2 - 1 (0 - 0)
RETI: 56. rig. Gaudenzi M.[A], 70. Bongiorni G.[A] 51. Fiorini [Pi]

Alessandria Calcio US Cannarozzi Sergio, Niro Claudio, Cascella Lorenzo, Di Marzio Sergio, Moretti Franco, Gaudenzi Mario, Barozzi Roberto, Bongiorni Gabriele, Picco Gianluigi, Inselvini Fausto [65. La Loggia Giuseppe], Piccotti Enrico A disp.:(P) Favot Sergio, Raiteri Claudio All.: Cuscela Raffaele

Formazione avversaria
PIACENZA FC: Serena, Secondini, Ciarlantini, Zanotti, Vetere, Vichi, Alessandrelli [72. Crepaldi], Cerri, Morra, Moro, Fiorini. A disp.: Dusi, Mariani. All.: Mattè Romano

Arbitro: Zumbo Antonio (Reggio Calabria).
Note
Ammoniti: 39. Fiorini [P], 54. Cascella [A]. Angoli: 3-2 Spettatori: 300 per un incasso di 1.015.50 Inizio gara ore 17.00

Commento
AL COSPETTO DI 254 SPETTATORI PAGANTI L’Alessandria (dopo 4 mesi) ritrova il gusto della vittoria Superato il Piacenza, con Gaudenzi e Bongiorni mattatori — La squadra, sotto la guida di Cuscela, ha ritrovato un modulo di gioco apprezzabile — Troppe voci sul futuro della società Sono passati più di quattro mesi da quando Bongiorni, nei primi minuti di Alessandria - Reggiana aveva trafitto in granata con un violento rasoterra dal limite dell’area. Si è concluso in girone di andata, si sono alternati due nuovi allenatori al comando della sconquassata navicella grigia, ma la vittoria è rimasta una specie di sogno la classica chimera. Ora, alla terzultima giornata di campionato, dopo che sono passati 713’, lo stesso giocatore (Bongiorni) concede il bis. Ecco l’azione: scende Piccotti sulla sinistra, dosa uno splendido pallonetto in piena area per la mezzala che lascia rimbalzare la sfera e poidi sinistra scaraventa in fondo alla rete, da posizione angolata. Siamo al 24 del secondo tempo e i "400 delMoccagatta” non credono ailora occhi. Dopo tanto digiuno, tante sofferenze, una domenica meno "grama" del solito, confortata dal gusto della vittoria e, soprattutto, dai gol (tre in tutto) che hanno sempre un sapore particolare. Neppure Cuscela riesce a nascondere la propria soddisfazione: «Mi sembrava quasi di lavorare per niente, ora invece posso dire che qualcosa di buono l'abbiamo fatto anche noi. Certo, non tutto è filato liscio, siamo mancati come al solito nell’ultimo passaggio, eppoi teniamo troppola palla, ma sulle nostre carenza mi sembra inutile spendere altre parole. Cerchiamo comunque di finire in bellezza, visto che ci sono le premesse per il prossimo anno». L’allusione a Esposito e c'è chiara e siccome, involontariamente, Cuscela ce lo consente, pensiamo sia il caso di aggiungere ancora qualcosa sull’argomento. Nel dopo-partita le voci ed i commenti sulla situazione si sprecavano. Chi dava per scontato il fallimento dell’operazione, chi addirittura svelava l’esistenza di un’altra trattativa, che si starebbe sviluppando parallela- mente a quella "scoperta". Era inevitabile. La lungaggine delle operazioni porta a questa ridda di ipotesi, in alcuni casi fantasiose, in ogni caso incontrollate. Per evitare di parlare a vuoto e per far sì che gli eventi maturino secondo le speranze di tutti, eviteremo d’ora innanzi di prendere ancora posizione sull’argomento. Quando si metterà nero su bianco, o quando addirittura sorgeranno fatti nuovi, tali da modificare il nostro punto di vista, solo allora riprenderemo l’argomento. Non fosse altro che per correttezza nei riguardi degli sportivi. Ora la cronaca. Cuscela rispolvera Cannarozzi in porta (Lucetti aveva chiesto un permesso) e Picco in prima linea, concede fiducia al giovane Niro (classe 1961) e, nella ripresa, manda in campo a che La Loggia. È un'Alessandria ben disposta quella che affronta i biancorossi, lo si vede subito dai primi minuti. Moretti monta una buona guardia sull’opportunista Fiorini, Niro controlla egregiamente la seconda punta, il centravanti Morra. Alle spalle dei due agisce Gaudenzi, che rientra per protare solidità al reparto arretrato. Dopo una rete annullata a Barozzi, di testa, per un evidente fuorigioco, al 26’ registriamo la prima grossa palla gol del primo tempo. Picco se ne vacuila sinistra, spedisce in area per Bongiorniche, di un soffio, non riesce a correggere la traiettoria della palla in fondo al sacco. Si grida al rigore al 34’: Di Marzio centra e Alessandrelli intercetta con la mano. L’arbitro è irremovibile. Poi nulla di importante. L’incontro è tuttavia aperto, giocato senza inutili tatticismi (e sarebbe stato assurdo, visto il clima di fine-campionato). Si risveglia infatti all’ultimo minuto. Dapprima Inselvini serve in area Bongiorni che scivola al momento di concludere poi, su capovolgimento di fronte, Cannarozzi deve uscire alla disperata su Morra lanciato a rete. Ripresa. Quando meno te lo aspetti, il Piacenza passa in vantaggio. Alessandrelli manda verso Fiorini, che pare tagliato fuori invece, per colmo di sfortuna, Gaudenzi e Niro hanno un attimo di incertezza, Moretti si fa addirittura passare la sfera in mezzo alle gambe e il "bomber" non può far altro che battere Cannarozzi in uscita. Siamo al 6’. Potrebbe pareggiare subito dopo, l’Alessandria, ma Picco, servito da Bongiorni in piena area, conclude malamente di esterno, a lato. All’11’ il rigore che darà una svolta alla partita. Bongiorni cerca l’azione personale in area e viene agganciato da Morra: rigore. Batte il rigorista Gaudenzi sulla sinistra del portiere; Serena intuisce ma riesce solo a toccare il pallone che rotola in porta. Un attimo prima del "fattaccio” i grigi ^avevano reclamato un altro calcio di rigore per un intervento avvenuto abbondantemente entro i sedici metri: inevitabile la decisione del minuscolo e risoluto signor Zumbo. Al 26’ il gol di Bongiorni, già descritto in apertura. Si conclude con gli emiliani che reclamano a loro volta un "penalty” per un intervento sospetto ai danni di Moro, catapultato in area. Il punteggio rimane, giustamente, invariato. Effetti pratici forse non ve ne sono. La sconfitta costerà molto probabilmente una pesante multa agli ospiti, come ci annunciava mestamente l’ex Vichi. L'altro ex e cioè "mister” Matté era come al solito molto chiaro nei giudizi: «Ho visto una bella Alessandria e un Piacenza che ormai non ha più stimoli. Poco più di un mese fa eravamo a ridosso delle prime, ora la squadra si è disunita». È un Piacenza che rimane pur sempre una grande squadra e a tratti si vede, con alcuni elementi di spicco dalla metà campo in su (Vichi è una cosa a parte). L’Alessandria si è tolta una grossa soddisfazione. Sono due punti che non cancellano l’amarezza per la retrocessione e che anzi aumentano il disappunto per certe scelte, non proprio felici, nel momento in cui occorreva una decisione sferzata. Cuscela ha dato un volto alla squadra, ma non poteva fare miracoli. Avrebbe potuto lavorare meglio comunque, se fosse stato chiamato in tempo (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) ORGOGLIO DEI GRIGI CON IL PIACENZA Ormai irrimediabilmente retrocessa in C2 al termine di un campionato disastroso, l'Alessandria, dinanzi al pubblico amico (erano soltanto pochissime centinaia i paganti) ha avuto un ritorno di orgoglio, riuscendo a battere il Piacenza. Andati in svantaggio all'inizio della ripresa e ristabilite le sorti grazie a un rigore, i grigi si sono aggiudicati la vittoria con un ottimo gol di Bongiorni. E' stata una partita vivace, aperta, giocata da entrambe le parti senza più alcun problema di classifica. Siamo alla conclusione del campionato; per l'Alessandria si pone ora il problema dirigenti. Il presidente, sempre più contestato, era assente anche ieri. Veniamo alla cronaca. Al 9' punizione di Bongiorni per Barozzi che, in area, serve Picco: il centravanti arriva in ritardo. Un minuto dopo, su cross di Cascella, Barozzi di testa insacca. L'arbitro però annulla Al 14' è Cannarozzi ad anticipare Morra. Azione Barozzi-Picco, al 26'. ma il crossi è troppo alto per la testa di Bongiorni. L'Alessandria, al ,34', reclama per un fallo di, mani in area di Alessandrelli ma l'arbitro lascia correre. Nella ripresa, dopo una bella respinta di Cannarozzi, il gol del Piacenza, al 51': Alessandrelli libera Morra che fa passare il pallone tra le gambe di Moretti, raccoglie Fiorini e insacca. Due minuti dopo Picco sbuccia un bel pallone, poi l'azione del rigore, al 56' : Piccotti, su punizione, a Bongiorni che in area viene messo a terra da Morra. Penalty e Gaudenzi realizza. Al 68', su crosso di Moro, Cerri di testa mette in difficoltà la difesa alessandrina. Gaudenzi libera; al 69' Piccotti dalla sinistra serve Bongiorni. Il n. 8, con un bellissimo colpo al volo, batte Serena.(La Stampa - Ed. Sport - F.M.) Risultati: Cremonese - Lecco 0-0 Fano - Biellese 0-0 Mantova - S.Angelo 2-0 Novara - Varese 0-0 Rimini - Reggiana 2-1 Sanremese - Pergocrema 3-0 Treviso - Forlì 1-3 Triestina - Casale 1-0 CLASSIFICA: Varese p.44; Rimini, Forli 42; Fano 39; Cremonese, Sanremese 38; Triestina 37; Treviso 35; Piacenza, S.Angelo 34; Reggiana 31; Mantova, Novara 29; Casale 28; Alessandria, Lecco 21; Biellese 13 Il punto sul campionato E' continuato lo sprint finale della Sanremese, vistoso 3-0 al Pergocrema che ha fissato la retrocessione dei lombardi anche se la vera Sanremese si è vista solo per 45'. Il Rimini ha superato per 2-1 la Reggiana, il terz'ultimo ostacolo verso la promozione. Novara e Varese hanno chiuso in parità: i biancorossi di Fascetti hanno cercato prima di tutto di non perdere. Partita da ritmi blandi che il Casale non ha saputo affrontare con il giusto spirito e la giusta concentrazione: il portiere di casa non ha dovuto compiere neppure una parata. Il Treviso è stato sconfitto dal Forli ma la partita è stata vinta dall'arbitro che ha negato un rigore ai padroni di casa sull'1-0. La cenerentola del girone ha posto fine ai sogni del Fano, imponendo il pareggio interno che è stato il nono per gli uomini di Mascalaito. MARCAtORI: 18 reti: Fiorini (Piacenza) 15 reti: Fabbri (Forli) 12 reti: Frutti (Mantova) 11 reti: Gariini (Fano) 10 reti: Nicolini (Cremonese); Ascagni (Varese)