Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1994/1995
Serie C1
30-12-1994 - Giornata: 17 - Casale Monferrato - Natale Palli


Alessandria Calcio US - Fiorenzuola US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 44. Romairone G.[A] 76. Clementi [Fi]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Bonadei Fabio, Maurino Romano, Zanuttig Andrea, Carletti Pierangelo, Maddè Emiliano, Bachini Jonathan, Bianchi Andrea, Romairone Giancarlo, Albino Marcello [78. Terzaroli Paolo], Avallone Salvatore A disp.:Damiani Alessandro, (P) D'Amico Alessandro, Livon Peter, Mauro Cristian All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
FIORENZUOLA US: Rubini, Foglio, Terrera, Mazzaferro [55. Bottazzi], Galletti, Da Rold, Scazzola, Trapella [46. Milanetto], Nitti, Vecchi, Clementi. A disp: Serena, Serioli, Crippa. All.: D'Astoli Giancarlo

Arbitro: Apricena (Firenze)
Note
Ammoniti: Zanuttig [A]; Mazzaferro [F]; Avallone [A]; Bachini [A]; Nitti [F]; Carletti [A] Angoli: 0-2 Spettatori: 1.000, di cui 712 paganti, per un incasso di 14.390.000 Giornata fredda, terreno pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
L'ultima giornata del '94 non porta fortuna all'Alessandria: troppe le occasioni fallite GRIGI "BEFFATI" DAL FIORENZUOLA: 1-1 Al gol di Romairone risponde il solito Clemente Grigi sciuponi e il Fiorenzuola non perdona. L'undici rossonero costringe la squadra di Gianfranco Motta ad accontentarsi di un pareggio. Un pari che va parecchio stretto a Toccafondi e compagni: finisce 1 a 1 e il pubblico mandrogno lascia deluso il Natal Palli di Casale. Qualche tifoso in tribuna perde un poco la pazienza (con sostenitori di parte avversa) e per poco non finisce in rissa. A fine partita intervengono i carabinieri a sedare gli animi più eccitati. Soltanto qualche decina di minuti prima il pubblico aveva esultato per il gol di Romairone, frutto di una prodezza di Bachini sulla fascia destra e di una pennellata di Zanuttig per la testa del centravanti. E nella ripresa aveva sussultato per il gol fallito d'un soffio dallo stesso Bachini (senza dubbio il migliore in campo tra i grigi) e per quello sciupato maldestramente da Romairone, lanciato in area dal tornante, ma anticipato con mestiere dall'ex casalese Rubini. Ancora una volta l'implacabile legge del calcio ha avuto ragione: chi fallisce una, due, tre volte viene poi irrimediabilmente punito. E alla prima svista della difesa grigia puntuale arriva il gol del pareggio. Una vera doccia fredda, che ha nel solito sornione bomber Clementi l'implacabile realizzatore: cross tagliato di Da Rold da sinistra, il centravanti piacentino colpisce al volo la palla che finisce nel sette. La gara in pratica si conclude lì, alla mezz'ora della ripresa: i grigi non trovano la forza per reagire e gli ospiti sono soddisfatti del punto strappato con la forza della disperazione. Ancora una volta l'Alessandria dimostra di possedere un grande potenziale tecnico e atletico, ma di non avere raggiunto la sufficienza in quanto a concentrazione. La difesa commette ancora molti errori, che fino ad oggi sono costati in termini di numeri 24 gol subiti. La retroguardia mandrogna è una delle più battute in assoluto del girone. Per contro c'è da dire che l'attacco con le sue 21 reti realizzate è uno dei più prolifici. Ma al di là dei risultati e delle recriminazioni per i gol mancati e quelli subiti con troppa leggerezza, da anni non si ricordava una stagione così disastrata: le vicissitudini dell'estate e le difficoltà a rimettere assieme una società che pareva destinata a scomparire hanno creato non pochi problemi all'ambiente. «Rimettersi in carreggiata non è stato facile - interviene il presidente Amisano -. Ora, non resta che attendere fiduciosi il '95. La fortuna ci è debitrice, quindi sono convinto che strada facendo ritroveremo il sorriso». E al patron fa eco il tecnico Gianfranco Motta: «Dobbiamo limitare gli errori, sia in fase realizzativa, sia in difesa. Il rammarico è che giocatori come Zanuttig e Bianchi non erano al meglio della condizione per mancanza di allenamento. Anche Albino deve essere più continuo e incisivo. C'è ancora molto da lavorare, ma sono del parere che si possa arrivare in alto». (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) DOPO IL PAREGGIO CON IL FIORENZUOLA MOTTA INDICA COSA DOVRÀ CAMBIARE Grigi: anno nuovo, mentalità vincente “ Basta piangersi addosso: dobbiamo essere più cinici e castigare gli avversari” Alessandria bella per oltre un’ora, Fiorenzuola spregiudicato negli ultimi venti minuti. Risultato: un pareggio che accontenta di più gli ospiti, mentre in casa grigia si sorride per i progressi nel gioco (anche rispetto a Carrara), ma si rimanda ancora l’appuntamento con il quarto successo stagionale. A Carpi, si spera, recuperando così i punti ceduti agli emiliani - nel turno d’esordio – a tempo ormai scaduto. L’Alessandria avrebbe meritato qualcosa in più, per la determinazione con cui ha cercato il vantaggio, per la bellezza del gol, per l’insistenza con cui ha provato a mettere definitivamente ‘fuori gioco’ Nitti e compagni. È mancato solo il colpo del k.o.: non è poco - si potrà obiettare - ma le premesse per eliminare anche questo ‘difetto’ ci sono. La conferma proprio al ‘Palli’: in leggero affanno nelle battute iniziali - con il mobilissimo (oltre che indisponente) Nitti che costringe Toccafondi ad una parata a terra - poi una crescita decisa dei padroni di casa, che si insediano pressoché stabilmente nella metà campo avversaria. Ci prova per primo Romairone: buono spunto personale, meno efficace il tiro, abbastanza debole, che Rubini controlla senza particolari problemi. Al 6’ ancora un brivido, ma Nitti - da buona posizione - non raccoglie un pallone che avrebbe potuto rivelarsi molto insidioso. Tre minuti dopo ancora il Fiorenzuola in avanti: sulla sinistra s’invola Scazzola, assist al centro e salvataggio in angolo di Bonadei, che anticipa l’onnipresente Nitti. Da questo momento molta Alessandria. Al 10’ Bachini suggerisce per Maddé, che è bravo a raccogliere, ma meno a calciare: il suo traversone è lontano dal bersaglio. Al 19’ Albino pennella un assist per Romairone: stop di petto e gran tiro al volo, dal limite, che sibila di un soffio sull’incrocio dei pali. Poi due azioni dubbie: al 32’ spallata di Mazzaferro ai danni di Bachini, che finisce a terra in area. Per l’arbitro non ci sono gli estremi del rigore. Decisione angola al 4L: questa volta è Terrera a fermare - e non certo con le buone - Romairone, che cade in area. Ma l’Alessandria insiste in avanti e ad un minuto dal riposo corona il suo dominio con un gol di ottima fattura. Inizia Bachini, che apre sulla destra per Zanutttig. Il capitano fa pochi passi, poi calibra un pallone per la testa di Romairone che, quasi in tuffo (stile Paolo Rossi nella semifinale mondiale con la Polonia), schiaccia in rete. Nella ripresa D’Astoli opta per un centrocampista con doti offensive come Milanetto, ma al 50’ sono ancora i padroni doi casa ad andare vicinissimi alla segnatura. Lancio millimetrico di Zanuttig per Romairone: solo un’uscita provvidenziale di Rubini (che strappa letteralmente la palla dai piedi dell’attaccante) evita il doppio svantaggio. I rossoneri provano anche la carta Bottazzi, ma al 58’è ancora Rubini a neutralizzare un’altra occasione partita, ancora una volta, dai piedi di Bachini. Grossa chance al 65’: ideatore ancora Bachini, che ruba palla a centrocampo e lancia Romairone sul filo del fuorigioco (ma imposizione regolarissima). Rubini esce alla disperata e all’attaccante non riesce di toccare la sfera in rete. Lo show del numero 7 grigio continua: un minuto dopo fa tuto da solo, conquistando palla ed involandosi sulla fascia destra. Si accentra un po’, vede Rubini sul secondo palo e allora cerca un tiro ad effetto, che esce di un soffio, con l’estremo difensore del Fiorenzuola fuori causa. Si attenua il ritmo dei grigi, cresce quello degli ospiti. E al 74’ Maurino spazza in angolo un pallone pericoloso. Sugli sviluppi del corner testa di Bottazzi, centrale, e parata di Toccafondi. Insiste il Fiorenzuola: il pareggio al 76’, in un contropiede nato da un contrasto perso a centrocampo e dall’incapcità - come dirà poi Motta - di scalare e chiudere ogni varco agli avversari. Dalla sinistra da Rold serve Clementi (fino a quel momento in ombra) e il centravanti, in corsa, trova un tiro imparabile: è 1’ 1 a 1. M otta, a questo punto, getta nella mischia anche Terzaroli. Ma sul taccuino finiranno solo un paio di episodi: la conclusione dai 30 metri di Maddé, neutralizzata, e la punizione di Zanuttig allo scadere, alta sulla traversa. Si arrabbia il capitano, ma ormai non c’è più tempo. Tre fischi, si chiude. Addio 1994, senza grossi rimpianti. Sperando nel nuovo anno (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI Crevalcore – Palazzolo 2-1 Leffe – Carrarese 4-3 Massese – Ospitaletto 2-2 Modena – Monza 2-0 Prato – Carpi 2-1 Pro Sesto – Ravenna 1-1 Spal – Pistoiese 0-2 Spezia – Bologna 1-3 CLASSIFICA: Spal p. 39: Bologna* 37; Pistoiese, Prato 31; Fiorenzuola 26; Leffe, Monza 25; Ravenna (-1) 24; Spezia, Massese, Pro Sesto 20; Carrarese, Modena 19; Alessandria* 16; Carpi 15; Crevalcore 14; Ospitaletto 13; Palazzolo 7 Ogni * = una gara in meno. Ravenna 1 punti di penalizzazione Il punto sul campionato Il 1994 si chiude nel segno del Bologna: la Spal viene annichilita in casa dalla Pistoiese e rimane in testa alla classifica solo perchè i felsinei (3-1 a La Spezia) hanno una partita in meno. Lontanissime le altre: la coppia Pistoiese – Prato è distante 6 punti dal Bologna e ne ha 5 in più del Fiorenzuola graziato dall'Alessandria. Non si ferma più il Crevalcore. Ci ha messo quindici giornate a vincere una partita e poi ne ha vinte tre consecutive. Il Palazzolo ora è ultimo ed ha già sei punti meno dell'Ospitaletto