Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1994/1995
Serie C1
14-01-1995 - Giornata: 10 - Piacenza - Galleana


Alessandria Calcio US - Bologna FC 1909 0 - 3 (0 - 2)
RETI: 3. Doni [Bo] , 17. Doni [Bo] , 90. Morello [Bo]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Bonadei Fabio, Maurino Romano [54. Damiani Alessandro], Zanuttig Andrea, Carletti Pierangelo, Farneti Franco, Bachini Jonathan, Bianchi Andrea, Romairone Giancarlo, Albino Marcello, Mauro Cristian [63. Terzaroli Paolo] A disp.:(P) D'Amico Alessandro, Fimognari Riccardo, Perugi Paolo All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
BOLOGNA FC 1909: Marchioro, Tarozzi, Pergolizzi, Bergamo, De Marchi, Presicci, Savi, Doni, Bresciani [76. Nervo], Olivares [68. Fasce], Morello. A disp: Cerveiiati, Bucchioni, Cecconi All.: Ulivieri Renzo

Arbitro: Nucini (Bergamo)
Note
Recupero della gara rinviata il 06.11.1994 e giocata a Piacenza per l'indisponibilità del Moccagatta. Ammoniti: Zanuttig [A]; Farneti [A]; Mauro [A}; De Marchi [B] Angoli: 5-2 Spettatori: 3.000 circa, di cui 2655 paganti, per un incasso di 60.457.000. Giornata soleggiata, ma con temperatura rigida. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Figuraccia ieri nel recupero di Piacenza, soltanto Romairone cerca inutilmente il gol GRIGI, UNA BATOSTA CON IL BOLOGNA: 0-3 Due teti subite, gara decisa dopo un quarto d'ora Vince il Bologna (come da copione), ma i grigi rimediano una figuraccia impensabile alla vigilia. In pratica, l'Alessandria non è mai esistita, accentuando la superiorità dei rossoblu emiliani, già forti come potenziale tecnico. Contro i felsinei, in formazione quasi tipo (unico assente Marsan, squalificato), mister Motta presenta Mauro a centrocampo, al posto di Avallone. In avvio, grigi in attacco. Angolo di Albino al 2' che attraversa tutta l'area piccola con Carletti e Romairone colti di sorpresa. Un attimo soltanto di luce: 24 secondi dopo, il Bologna passa in vantaggio. Morello serve Bresciani che conclude una prima volta, ma Toccafondi respinge: sulla ribattuta ancora Bresciani rimette al centro sotto misura e Doni, indisturbato, insacca di testa. Zanuttig (5') su punizione ci prova e Marchioro respinge di pugno, seguito due minuti dopo da Albino sul cui angolo Romairione tocca verso la porta: Presicci rimedia in rovesciata. L'Alessandria stenta, e gli avversari vanno a nozze. Al 9' Doni evita due difensori impegnando Toccafondi. Ancora Doni al 14' spedisce la palla, di testa, a lato. Tre minuti dopo i grigi capitolano per la seconda volta. Scambio Doni-Pergolizzi che da fondo campo centra: Doni, inafferrabile, anticipa tutti segnando da pochi metri. La partita si chiude qui. Ma non cede le armi Romairone che al 36' controlla di petto un passaggio di Bachini e scarica un rasoterra che lambisce il palo alla destra di Marchioro. Nella ripresa si attende una orgogliosa reazione dei grigi, ma è vana speranza. Il Bologna amministra l'incontro anche se l'Alessandria si organizza un tantino meglio in campo, pur dimostrando eccessiva soggezione. Al 19' Romairone abbozza un tentativo senza esito e cinque minuti più tardi Zanuttig, su calcio piazzato, impegna a terra Marchioro. Carletti, il migliore fra i mandrogni, svetta più in alto di tutti al 37', ma la palla si perde oltre la traversa. E nel finale, fuochi d'artificio del Bologna. Toccafondi al 43' dice no consecutivamente a una bordata di Fasce e a due conclusioni pericolose di Morello e Doni. I rossoblu fanno tris allo scadere: Morello fa tutto da solo, dribbla, come birilli, alcuni difensori alessandrini, e infila Toccafondi con un millimetrico pallone da una decina di metri. (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Roberto Gelato) SOTTO DI UN GOL DOPO DUE MINUTI, LA SQUADRA GRIGIA E SCOMPARSA DAL CAMPO E I ROSSOBLÙ HANNO DOMINATO SENZA PROBLEMI Alessandria senza carattere, battuta e umiliata Motta: “Ci siamo nascosti. Abbiamo avuto paura. Cosa serve? Tirare fuori gli attributi, per non affondare Cronaca di una resa. Non annunciata, perché in settimana l’Alessandria – per bocca del suo allenatore – aveva promesso di rendere la vita dura alla prima della classe. Ma non è stato così. Sul campo i grigi hanno smesso di combattere dopo due minuti e mezzo. A parte un paio di calci d’angolo, su cui Marchioro non è stato brillantissimo, e due punizioni di Zanuttig, è stato il nulla. Resa incondizionata, dunque, di fronte ad una formazione che - senza dubbio - ha le carte in regola per assicurarsi la promozione con largo anticipo, ma che almeno si poteva cercare di contrastare. E, invece, non c’è stata mai battaglia. E se è vero che nella ripresa i rossoblù – forse anche paghi del doppio vantaggio - st sono affacciati ben poche volte nell’area dei grigi – è anche indiscutibile che l’Alessandria non solo non ha mai creato pericoli, ma neppure ha imbastito azioni degne di essere definite tali. E così il resoconto di questa sfida finisce per diventare una sorta di monologo bolognese, a partire dagli spalti, dove il rosso e il blù sono stati dominanti (per non dire padroni assoluti). La partita si è risolta in 120 secondi. Prima un angolo subito battuto dall’Alessandria, con pallone che attraversa l’area senza che nessuno riesca ad intervenire. Immediato capovolgimento di fronte e la squadra di Ulivieri passa in vantaggio. Bresciani se ne va in contropiede su lancio di Morello: il numero 9 supera in velocità Bianchi e calcia una prima volta verso la porta. Toccafondi respinge, ma proprio sui piedi di Bresciani che dall’altezza della linea di fondo, calibra un assist al centro dove Doni non ha problemi ad insaccare in una porta sguarnita (e con la difesa completamente saltata). A quel punto tutti gli schemi sono saltati. E non solo quelli. L’Alessandria si smarrisce, in molti, in troppi hanno paura. E il Bologna - che di certe ‘agevolazioni’ non avrebbe proprio bisogno - può andare, come si suol dire, a nozze. I grigi si vedono in avanti solo al 5’, con Presicci abile a sventare, con un tocco acrobatico, il colpo di testa di Romairone. Poi cala il sipario e l’assalto del Bologna si fa sempre più ‘martellante’. Al 9’ combinazione Bergamo- Besciani Doni: questa volta il secondo tentativo del numero otto, su pallonetto, è alto. Due minuti dopo è Olivares ad avere una buona palla, ma non centra lo specchio della porta. Il raddoppio, però, è nell’aria: lo firma ancora Doni. Azione in velocità, con schemi millimetrici: parte da Bergamo, che mette in movimento Bresciani, traversone dalla parte opposta del campo per Pergolizzi e suggerimento al centro per Doni, che si gira bene e indirizza un diagonale sul quale Toccafondi, che si tuffa con un attimo di ritardo, non ha scampo. La partita è definitivamente chiusa. Prima dell’intervallo un tiro di Romairone a fil di palo e, allo scadere, l’occasione per Bergamo, con Toccafondi che blocca, ma non trattiene la sfera, che poi, per fortuna, nessuno raccoglie. Nella ripresa un po’ meglio l’Alessandria, ma solo nel chiedure qualche varco agli avversari. Di occasioni almeno per ridurre le distanze, invece, nessuna. E così è ancora il Bologna, che pure si spinge con minore insistenza in avanti, ad avere le opportunità migliori. Da registrare una bomba su punizione del nuovo entrato Fasce, che Toccafondi respinge di pugno. Poi ancora un pallonetto di Doni, questa volta neutralizzato. Quando ormai il triplice fischio è imminente, ecco lo show di Morello: slalom fra tre avversari, saltati come birilli e conclusione ravvicinata sull’uscita del portiere: è il 3 a 0. (il Piccolo - Mimma Caligaris) CLASSIFICA: Bologna p. 43; Spal 40; Pistoiese 34; Prato 31; Fiorenzuola 29; Ravenna (-1) 27; Monza, Leffe 26; Massese, Pro Sesto, Spezia 21; Carrarese 20; Modena 19; Carpi 18; Alessandria 16; Crevalcore 15; Ospitaletto 13; Palazzolo 7 Ravenna 1 punto di penalizzazione