Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1994/1995
Serie C1
26-02-1995 - Giornata: 22 - Leffe - Carlo Martinelli


Leffe Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 90. Gritti [Le] 93. Avallone S.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Farneti Franco, Maddè Emiliano, Zanuttig Andrea, Carletti Pierangelo, Fimognari Riccardo, Bonadei Fabio, Bianchi Andrea, Damiani Alessandro [80. Albino Marcello], Romairone Giancarlo [89. Terzaroli Paolo], Avallone Salvatore A disp.:(P) D'Amico Alessandro, Germoni Gianfranco All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
LEFFE CALCIO: Brocchi [93. Cortinovis], Lanzara, Cardone, Angeloni, Mignani, Schiavi, Ferraresso, Cosenza, Maffioletti, Pezzoli, Gritti. A disp: Rusconi, Chechi, Arco, Gruttadauria, All.: Gustinetti Elio

Arbitro: Buda Diego (Pescara).
Note
Ammoniti: Gritti [L] Spettatori: 1000 Prima e durante l’incontro fitta nevicata. Terreno pesante, nel finale anche molto scivoloso. Inizio gara ore 15.00

Commento
A Leffe quattro minuti di calcio champagne dopo un'ora e mezzo di noia ALESSANDRIA, PAREGGIO THRILLING Segna Gritti al 90', risponde ad Avallone al 94' Quattro minuti di incredibile elettrochoc, dopo un sonno profondo durato un'ora e mezza. La partita più pazza dell'anno inizia al 90' e fino al 94' è tutta una raffica di scariche elettriche. Proprio allo scadere, Maffioletti sfugge per la prima e unica volta a Carletti e punta dritto verso Toccafondi, il portiere lo aggancia, ci sarebbe forse rigore ma sulla carambola Gritti è lestissimo a gettarsi sul pallone per infilarlo nella porta sguarnita. E' il 90'. Disperazione sulla panchina e tra i tifosi piemontesi. Passano pochi secondi e Carletti, lanciatosi all'attacco, svetta alto nell'area intasatissima del Leffe abbattendo il portiere Brocchi, poi sostituito. L'arbitro però non vede nulla: l'azione prosegue con Brocchi accasciato fuori dall'area piccola mentre sui piedi di Terzaroli, liberissimo, viene recapitato un assist che il giocatore brucia nella maniera più sciagurata, consentendo alla difesa del Leffe di sventare un gol già fatto. Ed è già il 91'. Si vivono secondi di grande tensione, mentre Brocchi viene portato via e il dodicesimo Cortinovis entra a freddo nella battaglia scatenatasi d'improvviso. E quando ormai neppure il più fanatico dei tifosi piemontesi sperava nel miracolo, questo si materializza grazie a un'invenzione del redivivo Avallone. Cortinovis respinge di pugno il pallone: la sfera viene raccolta ai trenta metri da Avallone. Bellissimo pallonetto che si insacca tra il tripudio del clan alessandrino. Prima del concentrato di emozioni finali, la domenica regala novanta minuti del tutto pleonastici e dominati da una sola grande protagonista: la neve. Un'ora prima del via, fiocchi grandi così lasciano presagire una sfida fatta più di equilibrismi che di virtuosismi tecnici. La realtà si rivelerà ancor più triste delle previsioni. Nonostante tutto, qualcuno prova a giocare al calcio. Nel primo tempo Damiani al 5' viene anticipato in uscita da Brocchi mentre Romairone al 25' tenta senza successo un pallonetto. Sull'altro fronte, Schiavi sfiora il palo su punizione al 7' e Ferraresso, sempre su punizione, costringe Toccafondi al 36' a respingere. La partita è tutta qui. Nel secondo tempo, di calcio neppure l'ombra. Le due formazioni sono date per disperse su un campo innevato che rende impossibile la benché minima trama di gioco. Ma il tacito accordo per lo 0-0 viene fatto saltare in aria dallo spunto irresistibile del crumiro Maffioletti, che - oltre a mandare in gol Gritti - innesca quelle reazioni a catena che alla fine giustificheranno almeno il prezzo del biglietto. Nonostante il pareggio di Leffe, l'Alessandria scivola tuttavia al quint'ultimo posto della classifica. Ma senza l'ispirata invenzione di Avallone al 4' di recupero, la situazione oggi avrebbe potuto essere ancora più seria. (La Stampa - Ed. Sport - Antonio Nucera) Pari a tempo scaduto sul terreno di Leffe: Motta ringrazia la buona sorte I GRIGI SI SALVANO IN EXTREMIS All'errore della difesa mandrogna rimedia Avallone L'Alessandria ottiene a Leffe il pari che voleva, ma quanta paura. Lo 0-0 sembrava ormai scritto e invece al 90° i bergamaschi sono andati in gol. Disperazione in campo e sugli spalti, ma nel recupero Avallone ha siglato la rete del definitivo 1-1. «Abbiamo rischiato di combinarla grossa - dicono in coro giocatori e dirigenti -, ma per una volta la fortuna ci ha dato una mano». Non solo buona sorte, però. Anche in terra bergamasca, in un clima degno della Coppa del Mondo di sci (neve e freddo polare per l'intera giornata), i grigi hanno dimostrato carattere e determinazione e non si sono scoraggiati neppure dopo la «mazzata» della rete del Leffe. «In quel momento, ci siamo guardati in faccia e abbiamo pensato che non poteva finire così - spiega capitan Zanuttig -. Abbiamo speso le ultime energie e siamo stati premiati. In pochi minuti, abbiamo creato tre occasioni, e l'ultimo assalto è stato decisivo». Prima del palpitante finale, la partita non aveva riservato sussulti. «Ma, in quelle condizioni, era davvero difficile esprimersi al meglio - dice Zanuttig -. La neve restava sempre a contatto con i tacchetti, e ad ogni movimento si rischiava di scivolare. Abbiamo cercato di adeguarci, evitando di giocare palla a terra, e ci siamo affidati a lanci lunghi per le punte». Schemi analoghi sono stati applicati dal Leffe, ma gli attaccanti hanno avuto vita dura. «E' vero, il controllo era difficile - ammette Alex Damiani -. In alcune zone del campo, la palla schizzava, in altre si fermava e non rimbalzava. Non potevo rendermi utile in avanti, e allora mi sono spostato sulla fascia sinistra, per dare una mano a Maddè e Bianchi». Chi non ha dovuto cambiare posizione è Franco Farneti, che dal primo all'ultimo minuto è rimasto «incollato» a Gritti, e lo ha marcato in modo perfetto. «Sul campo pesante, i difensori sono sempre avvantaggiati sugli attaccanti - ammette -, Gritti e Maffioletti si sono mossi molto, ma non sono mai stati pericolosi, se si esclude l'episodio del '90°, in cui hanno mostrato tutto il loro potenziale». Soddisfatto per il pari il «patron» Gino Amisano, che elogia il comportamento dei giocatori e si scaglia contro i tifosi che hanno contestato Toccafondi. «E' assurdo, sono prevenuti nei confronti del nostro portiere - sostiene - e lo criticano anche quando non ha colpe. Vorrei che la smettessero, perché non è con questi atteggiamenti stupidi che si fa il bene dell'Alessandria». (La Stampa) Straordinario il finale di partita TUTTO NEGLI ULTIMI CINQUE MINUTI L’Alessandria, a tempo scaduto, reagisce alla grande al gol del Leffe Tutto in cinque minuti. Quelli finali, dall’89’ al 94’. Una partita, che fino a quel momento aveva registrato ben poche impennate, si è all’improvviso risvegliata, regalando tutte quelle emozioni che, fino a quel momento, aveva tenuto ben nascoste. Vantaggio per i locali, grossa occasione per pareggiare, non sfruttata dai grigi. Infortunio a Brocchi, portiere del Leffe. Ancora attacchi e, in pieno recupero, un pallonetto di Avallone, che ristabilisce una parità giusta. Giornata invernale per questa trasferta dell’Alessandria in terra bergamasca. La pioggia della mattinata si è trasformata, intorno a mezzogiorno (gli addetti al campo avevano appena tolto i teloni di protezione), in una nevicata, sempre più fitta, che non ha concesso tregua ai ventidue in campo. In avvio di primo tempo terreno ancora in condizioni accettabili. La prima occasione, al 4 ’, proprio per l ’Alessandria. Bonadei appoggia a Damiani, su cui interviene Lanzara. Il retropassaggio del difensore, però, è corto: sulla palla, frenata dalla neve, si avventa Damiani, ma Brocchi riesce a respingere. Due minuti dopo grossa opportunità per il Leffe: scambio Pezzoli – Ferraresso e pallone per Cosenza che, dal limite, calibra un diagonale insidioso. Toccafondi è battuto, ma la palla esce a fil di palo, con Maffioletti di un soffio in ritardo per la deviazione. I fiocchi di neve sono sempre più fitti e per le due squadre diventa complicato impostare il gioco su un campo sul quale è problematico mantenere l’equilibrio. Al 25’ Romairone, ai venti metri, dribbla bene e prova un pallonetto che, però, è troppo corto e Brocchi non ha problemi ad abbrancare la sfera. Al 36’ punizione dai 25 di respinge coi pugni e poi la difesa libera. Prima dell’intervallo ancora un’opportunità per i padroni di casa (che nel quarto d’ora finale esercitano una maggiore pressione, peraltro senza creare grossi problemi): sul tiro cross di Gritti, dall’altezza della linea di fondo, la palla è alta di un soffio sull’incrocio dei pali. Quindici minuti di intervallo. Al ritorno in campo tutto è ancora più bianco, soprattutto il campo, molto più simile ad una pista da pattinaggio. Il Leffe parte di gran carriera, ma l’Alessandria non si fa sorprendere. Prezioso anche il lavoro, in fase di contenimento, delle due punte Damiani e Romairone. Al 55’ ci prova Zanuttig dai trenta metri, ma la conclusione è fuori misura. Poi nessuna azione degna di nota fino all’81’ quando Cardone abbozza, senza esito, il pallonetto. E arriviamo così all’89’. L’Alessandria perde palla a centrocampo, Cosenza - ancora lui - calibra un assist per Maffioletti. Carletti, che fino a quel momento ha sempre anticipato l’attaccante, questa volta si fasuperare. Stessa sorte per Fimognari. A questo punto Toccafondi va incontro al numero 9 e riesce a deviarne il tiro, ma la difesa è spiazzata da questo intervento, al contrario di Gritti, lesto ad appoggiare in rete con un rasoterra basso. Partita chiusa? Niente affatto. I grigi si proiettano subito in avanti. Al 91’ cross dalla trequarti di Zanuttig per Carletti, che si spinge in avanti a dar man forte ai compagni. Brocchiesce per anticipare il difensore alessandrino, ma nell’impatto ha la peggio, cadendo in area con la palla ancora tra le braccia. Il pubblico attende il fischio dell’arbitro che, invece, fa proseguire l’azione. Angeloni, a quel punto, rimette in gioco la palla che, dopo batti e ribatti, arriva a Bianchi. Fasi concitate. Il centrocampista alessadrino avrebbe l ’opportunità di concludere, con il portiere del Leffe ancora a terra. Ma preferisce appoggiare a Terzaroli, che incespica sul pallone, ostacolato anche dalle condizioni del terreno. L’occasione sfuma. Ma la gara non è ancora finita. Il Leffe sostituisce il portiere: entra Cortinovis, l ’Alessandria preme ancora. Sul cross dalla sinistra di Bianchi l’estremo difensore esce al limite, Avallone raccoglie la palla ai venti metri, avanza e poi calibra un pallonetto, questa volta vincente, che si insacca all’incrocio dei pali. Esulta Sasà per un gol inseguito da tempo. Poi tutti negli spogliatoi. A commentare un pari giusto (Il Piccolo - Raimondo Bovone) Risultati: Crevalcore - Carpi 2-1 Fiorenzuola - Bologna 1-1 Massese - Spal 1-0 Modena - Prato 0-0 Monza - Ravenna 1-1 Ospitaletto - Carrarese 1-2 Palazzolo - Pro Sesto 0-2 Pistoiese - Spezia 1-1 CLASSIFICA: Bologna p. 51; Spal 40; Pistoiese, Prato 38; Ravenna (-1) 37; Monza 34; Fiorenzuola 33; Leffe 30; Carrarese, Modena 27; Spezia 26; Massese, Pro Sesto 25; Alessandria 24; Crevalcore 23; Ospitaletto, Carpi 19; Palazzolo 8 Ravenna 1 punto di penalizzazione Il punto sul campionato Giocata su un terreno ridotto ad un pantano la sfida tra Fiorenzuola e Bologna s'è conclusa con un pareggio; entrambe le reti nella ripresa: vantaggio dei locali con Trapella su calcio piazzato e pareggio dei felsinei con Cecconi su rigore. Quarta sconfitta consecutiva della Spal, questa volta a Massa. Se i ferraresi sono ancora al secondo posto devono ringraziare Spezia e Modena che hanno imposto il pareggio a Pistoiese e Prato. Pari anche per il Ravenna, ma al Brianteo di Monza contro i biancorossi diretti rivali per playoff. Nella sfida della disperazione il Crevalcore ha avuto la meglio sul Carpi, mentre la Pro Sesto ha approfittato della trasferta di Palazzolo per mettersi in tasca tre punti preziosi.