Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1914/1915
1ª Categoria
14-03-1915 - Giornata: 6 - Novara - Campo di Via Barazzolo
Semifinali Nord Gruppo B


Novara FBC - Alessandria FBC 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 7. Proverbio P. [St] , 67. Quaglia L. [St] , 71. Meneghetti M. [St] 14. Poggi (I) D.[A]

Alessandria FBC Fillide Cesare Stefano, Milano (II) Felice, Ticozzelli Giuseppe, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Smith George Arthur, Grillo Edoardo, Poggi (I) Domenico, Della Casa (I) Angelo, Bosio Luigi All.: Smith George Arthur

Formazione avversaria
NOVARA FBC: Terzi, Patti, Pensotti, Cantone, Meneghetti, Restano, Quaglia, Bonansea, Reynaudi, Proverbio, Ugazio.

Arbitro: Pasteur Edoardo del Genoa
Note
Pubblico numeroso con un centinaio di alessandrini in trasferta; Giornata nuvolosa con squarci di tiepido sole primaverile. Inizio gara ore 15.00 NOTE: secondo la Gazzetta dello Sport e il Corriere di Novara il primo gol novarese sarebbe di Proverbio; le altre testate lo attribuiscono a Ugazio. Ci fidiamo della rosea e del giornale di Novara attribuendo la rete a Proverbio.

Commento
LA CONVINZIONE NELLA VITTORIA FA TRIONFARE IL NOVARA CONTRO L’ALESSANDRIA PER 3 GOALS A 1 Con sincerità dobbiamo riconoscere nel Novara l’esponente massimo della fede sportiva, la dimostrazione più convincente di ciò che può fare la volontà di una piccola massa. Il Novara ha vinto una grande prova e ha travolto sotto una valanga di entusiasmi la sua fama di squadra agguerrita ed indomabile. Nessun pronostico poteva logicamente prevedere nel conflitto tra i campioni di Alessandria e quei di Novara, il trionfo dei giovani novaresi. Sembrava che i clamori che s’erano levati nel dicembre scorso attorno alla prima e sorprendente affermazione del Novara ottenuta di fronte ai campioni d’Italia casalesi, non potessero trovare nuove fonti per creare un vero inno alla vittoria. Ed invece contro ogni più sensato e ponderato pronostico, al di sopra d’ogni fredda e matematica valutazione delle forze contendentesi, ha valso un coefficiente morale. La fiera e gagliarda anima di Novara ha superato ogni ostacolo ed ha continuato la leggenda di invulnerabilità delle squadre delle cittadine piemontesi. [...] La partita. Tre cose hanno favorito il regolare svolgersi dell’incontro e l’affermazione novarese: la bella giornata; il pubblico ristretto e calmo; la decisione e la fermezza dei componenti l’undici azzurro. V’era una febbrile, un’enorme aspettativa a Novara per l’incontro che doveva decidere le sorti del team locale e che assumeva così per gli azzurri novaresi, come pei grigi alessandrini, l’importanza di una vera finale di campionato. La direzione del Novara aveva a bella posta elevato i prezzi dei posti popolari per spopolarli e perdendo nell’incasso ha guadagnato in tranquillità d’animo e d’ambiente d’essere per la prima volta convinta della bontà del provvedimento e ben decisa a ripeterlo in ogni speciale occasione. L’incontro si è dunque svolto di fronte ad un pubblico veramente scelto, numeroso nelle tribune e nei posti distinti. La giornata ha portato una strana e mobile teoria di contrasti sul campo, ombreggiandolo a quando a quando cupamente sotto una nuvolaglia soffiata da un vento forte, ed inondandola a quando a quando dei chiarissimi e tiepidi raggi del sole primaverile. Le due squadre appaiono in campo salutate da vivissimi applausi augurali. L’Alessandria è completissima ma ha l’uomo di estrema sinistra ammalato, Smith non ancora rimesso dalla grave malattia che lo ha tenuto lungamente lontano dai campi di giuoco, Ticozzelli dolorante per una grave distorsione alla mano destra e molti… troppi uomini in ben cattiva giornata. Il Novara è riuscito a racimolare quasi utti i suoi uomini, ma manca assolutamente si una vera linea d’attacco; incunea all’assalto le migliori unità che ha potuto riavere, ma non ha un nome solo che possa coordinare questa massa di volontari e di volonterosi, qualcuno dei quali è assolutamente digiuno di ogni allenamento e qualcun altro quasi digiuno della vera e difficile arte del forward. La partita si inizia vivacissima alle 15 precise. Novara assalta con bella foga, e mentre gli avversari si attardano nella ricerca di un efficace giuoco di penetrazione, è ben presto sulla rete dei grigi. Quaglia fugge trascinando con sè tutta la destra e passa al centro, Fillide s’attarda in una cattiva parata ed il pallone è portato nella rete alessandrina da Proverbio. Il goal ottenuto così rapidamente porta nel pubblico una impetuosa folata d’entusiasmo. Il contro attacco dei grigi è serrato, ma su di un magistrale rimando di Pensotti il goal alessandrino è nuovamente minacciato; il palo è appena in tempo a deviare un forte tiro di Ugazio. Poco dopo però i grigi trovando, nelle caotiche azioni colle quali hanno impegnato e nelle quali mantengono per loro precipua colpa il duello cogli avversari, un attimo di saggia calma, combinano una buona discesa che porta al pareggio al 15° minuto. La gara sembra trovare il suo logico epilogo in una sempre più netta ed imposta supremazia degli alessandrini che cercano di coordinare le serrate azioni del trio di attacco colle due ali, oggi però veramente insufficienti. Ma Novara no nsi lascia dominare; scuote il giogo e lanciandosi in un serrato contro attacco, buttando e sostenendo la sua prima fila sconnessa così com’è in una offesa che non ha proprio nulla dell’assalto collettivo e condotto con saggio ordine ma che è pur sempre forte e vigorosa, riesce a smontare la squadra avversaria, ad insinuarsi fra le maglie della difesa alessandrina, a giuocare d’astuzia l’irruenza di Savojardo e Ticozzelli che in effetti compromettono tutta l’efficienza difensiva dell’Alessandria, aiutati nella non lodevole impresa dal loro portiere, anch’egli in una ben nera giornata! Si arriva così al termine del primo tempo colle due squadre alla pari ma con una reale supremazia di giuoco alessandrina. La ripresa invece è tutta a favore del Novara. Nel cielo i nuvoloni sono stati squarciati dal sole e i raggi bassi obliquano negli occhi degli alessandrini. Questi però si difendono ben male. Di fronte al coraggioso e serrato attacco degli azzurri novaresi appaiono incerti, sperduti e abbandonano ogni trama di giuoco, lasciando tra linea e linea fin giù alla rete mal difesa da Fillide, dei vuoti paurosi attraverso i quali il Novara, riesce perfino ad abbozzare un sistema d’attacco. A folate rapide sono molte volte sul goal alessandrino. Fillide è appena in tempo a raccogliere un preciso traversone di Quaglia, quando viene segnato il punto della vittoria per il Novara. Da una rimessa in giuoco fatta a lato da uno dei corners dei celesti, Pensotti può facilmente passare attraverso alle rade e poco guardinghe file alessandrine, un bel pallone a Quaglia; questi fugge, percorre oltre metà campo inutilmente inseguito da Ticozzelli ed approfittando di una mancata uscita dal goal del portiere grigio, segna con magnifico tiro dall’altezza del calcio di rigore. Non si è ancora smorzato l’urlo della folla novarese che Fillide è nuovamente impegnato in una melée creata dalla sinistra novarese; il goal è mancato per pochissimo: vi rimedia però Meneghetti che riprendendo il rimando dell’estrema difesa alessandrina infila la rete dei grigi con un magnifico pallone. E’ la fine! Il furioso e pauroso contrattacco degli uomini d’Alessandria chiude in un cerchio di ferro tutta la muta celeste, ma Terzi libera con prontezza e la fine della disputata partita vede ancora il Novara, libero da ogni freno minaccioso sotto la rete degli avversari. Pasteur arbitrò con grande competenza e con equanime senso di tolleranza, cosicché l’affermazione dei novaresi e lo smacco grave degli alessandrini poterono apparire attraverso le nette e convincenti fasi dell’incontro per nulla turbato da incresciosi incidenti, significative ed altamente istruttive per vinti e per i vincitori. (La Gazzetta dello Sport – Franco Scarioni) NOVARA BATTE ALESSANDRIA (3-1) Oggi si ebbe la partita di campionato sul campo del Novara tra la prima squadra del Novara F.B.C. e la prima squadra dell’Alessandria F.B.C. Fu una vera battaglia sportiva e la ragione è ovvia, se si pensa che la vittoria dell’una o dell’altra squadra costituiva il solo sentiero che conduce al girone finale. Già fino dalle ore 14 il vasto campo di gioco presentava uno spettacolo superbo. Le due squadre scendono in campo tra gli applausi del pubblico. Molto opportunamente erano stati affissi dei cartelli che invitavano il pubblico a tenere un contegno calmo. Alle ore 15, quando l’arbitro Pasteur dà il segnale di attacco, si nota una certa incertezza che pervade ogni giuocatore. A favore del Novara vengono segnati due corner e al 7.o minuto Ugazio, del Novara, con un bellissimo calcio segna il primo goal: il pallone fila nella rete non trattenuto da portiere Fillide che cade a terra. A questo goal gli alessandrini avanzano con maggior impeto ed al 14.o minuto segnano anch’essi un punto. Il gioco si fa più animato. I giocatori sono eccitati dal rispettivo pubblico, giacché in buon numero sono accorsi gli alessandrini. Nel secondo tempo il Novara riesce a segnare altri due goals. La vittoria rimane così al Novara F.B.C. con tre goals a uno. (La Stampa) LA LOTTA PER IL GIRONE FINALE NOVARA BATTE L’ALESSANDRIA L’incontro odierno s’annunciava uno dei più battaglieri del campionato. Dopo la vittoria del Vigor sul Milan, due domeniche fa, la classifica delle squadre che lottano nel secondo gruppo semifinalista per la conquista del primato che darà diritto a partecipare al girone finale, aveva avuto un notevole rimaneggiamento. Il Novara, che ormai non aveva più speranze, si vedeva improvvisamente favorito dalla vittoria torinese sicché Milan e Alessandria seppero di dover fare i conti anche col nuovissimo avversario. Oggi il Novara ha superato brillantemente la prima delle tre durissime prove che dovrà sostenere contro gli avversari di gruppo. Se le chances finaliste novaresi, anche oggi dopo la vittoria, non sono grandi, perché difficilmente gli azzurri vinceranno sui due campi avversari, il risultato è notevole perché ha diminuito le chances alessandrine e aumentato quelle milanesi. Il match non è stato vivace come ci si attendeva che sul finire. Il Novara sul suo campo è formidabile: l’Alessandria ha seguito il destino al quale già sottostarono la Pro Vercelli ed il Casale. Ma oggi gli azzurri non erano in grande giornata, forse non confidavano molto in sé stessi. Quella piccola squadra azzurra, quando si allineò contro l’atletica massa degli avversari, pareva destinata a soccombere nettamente. Invece la minaccia alessandrina è esistita … prima dell’incontro, nei calcoli sulla carta e nei raffronti sportivi, poiché sul campo l’Alessandria ha palesato di essere in infelicissima giornata. Alcuni suoi elementi erano reduci da malattia, gli altri fuori d’allenamento. Solo Milano II, Carcano, Poggi si salvarono dal generale naufragio. Il portiere Fillide non fu inoltre pari al suo valore. Sicché la tecnica novarese dei passaggi rapidi, a folate, ebbe spesso la meglio, svolta attraverso le gravi lacune di una squadra disorganizzata. Il Novara strappò all’inizio un fortunato vantaggio, che gli permise di rincuorarsi. Venuto il pareggio, le squadre sembrarono lottare per il risultato pari, perché le forze si equivalevano. Ma venne un audacissimo rush di Quaglia che da solo, giuocata la difesa avversaria, seppe far riottenere il vantaggio ai propri colori. Quindi il Novara si elettrizzò: strappò un altro punto e finì l’incontro con netta superiorità. È regolare il risultato? Data la forma delle squadre nella giornata, si. Il Novara senza raggiungere grandi cose nel suo giuoco, fu più veloce, più tecnico, più audace. Crediamo che la superiorità alessandrina sussista anche dopo l’odierno scacco: ma solo nel caso in cui la squadra grigia torni in forma. Oggi l’Alessandria s’è rivelato in pieno sfacelo, privo d’allenamento, come una squadra debuttante nella stagione. Per ritornare al match, dandone una rapida visione di quel che su l’andamento generale, diremo che nel primo tempo fu un continuo ondeggiare di attacchi. Entrambe le squadre, a volta a volta, ottenevano la superiorità, invadevano per un poco il campo avversario, per ripiegare poi sulla difensiva, di fronte al ridestarsi dell’energia dei rivali. Dopo 7 minuti Ugazio, l’ala sinistra, raccogliendo un pallone a tre metri dalla porta avversaria, approfittando dell’indecisione di Fillide, segnava il primo punto. Dopo altri sette minuti. Poggi pareggiava, deviando un centro di Smith, in seguito ad una precedente parata difettosa di Terzi. Quindi il match continuò con sorti pari, finché alla ripresa dopo mezz’ora di giuoco veniva prima il goal segnato da Quaglia, quindi quello di Meneghetti con un tiro da venti metri. Fillide avrebbe potuto risparmiarsi il primo e il terzo punto e forse, uscendo in tempo, anche il secondo. Ottimo arbitro il signor Pasteur del Genoa Club. (Corriere della Sera) COME SI SVOLSE IL MATCH DI NOVARA Di fronte ai “grigi” completissimi, saldi in ogni linea, si presentava un “Novara” abbastanza ridotto: la mancanza di tre giuocatori che rispondono ai nomi di Bianchi, Tomaselli e Maggi costituiva certo un non lieve handicap per gli “azzurri”. Se si tiene conto poi che gli “alessandrini” si erano tenuti in allenamento, il “Novara” non giocava da ben cinque settimane, si comprende come la vittoria dei compagni di Mereghetti sia veramente degna di plauso. Misure precauzionali – i prezzi d’ingresso raddoppiati … Che fosse grande l’aspettativa per questo match è cosa logica. Ovunque se ne parlava; ovunque si era fiduciosi, convinti dell’affermazione della squadra cittadina. E si pensava, si temeva sulla sua forzata incompletezza: ora le notizie giungevano confortanti, ora no. Ed ecco che, quando si era sicuri di poter far scendere in campo una squadra degna del nome di “Novara”, ecco che una causa … imprevista, smorza, affievolisce il caldo entusiasmo degli “sportsmen” novaresi: i biglietti d’ingresso. Ha fatto bene la Direzione del Club novarese ad aumentare i prezzi? Credo di no. Sarà vero che 500 persone di possono sorvegliare meno di mille, ma non credo che con ciò si sia eliminato il pericolo dei disordini. Si è persa invece l’occasione di un più rilevante incasso e si è fatto rinunciare a non pochi al desiderio di presenziare alla partita. […] La partita. Nel primo tempo del vivace match non fu possibile distinguere la superiorità di una squadra sull’altra. Attacchi continui, rapidi, spesse volte però disordinati, si alternarono ora su un campo ora sull’altro. Un’indecisione deplorevole, di tutta l’estrema difesa grigia ed il primo goal novarese segnato dall’attento Ugazio. Dopo un poderoso tiro di questi, rinviato dal palo, il pareggio con Poggi in seguito ad una errata respinta di Terzi. Nella ripresa la superiorità novarese. La poca correttezza di giuoco di Savojardo e Ticozzelli ed i giusti ammonimenti del calmo Pasteur. Poi su di una riuscita fuga di Quaglia, il secondo punto per gli azzurri, una nuova discesa ed il terzo goal con Meneghetti. Il violento contrattacco dei grigi, una indecorosa ribellione all’arbitro del focoso Ticozzelli, l’attacco finale del Novara, ed il grido di vittoria dell’entusiasta pubblico. Il Novara si è rivelato veramente forte nella difesa e nel trio di sostegno. Ha avuto in Terzi un difensore magnifico, del quale è ormai superfluo ogni elogio. Patti, calmo sicuro, ha creato col potente e davvero abile Pensotti, una difesa salda, insormontabile, la vera forza della squadra azzurra. Superba la linea di sostegno. Il fedele Cantone, ritornato in squadra dopo un non breve riposo, fu uno dei miglior in campo. Meneghetti, il bravo duce fu l’anima, la vera colonna della squadra; alla sinistra il scientifico Restano rese quasi nulla l’opera di Smith. Reynaudi, dal dribbling eccezionale fu il miglior attaccante novarese e giuocò, col giovanissimo Bonansea, spesse volte, d’astuzia la difesa grigia. Quaglia si dimostrò a corto di allenamento e Proverbio un po’ troppo irruente. A posto e sempre attento il bravo Ugazio. L’Alessandria ha avuto alcuni giuocatori in nera giornata. Fillide, in porta, apparve infatti insufficiente e creò per l’eccessiva indecisione, delle situazioni criticissime per la sua rete. Milano, fu il miglior grigio in campo. Ticozzelli e Savojardo dimenticarono ogni buona regola e svolsero un giuoco pericoloso. Carcano ebbe momenti felici, ma si lasciò non poche volte giuocare da Reynaudi. Bene Lazoli, Della Casa e Poggi, Grillo fu anch’egli tropo irruente; Bosio non fece gran cosa, e Smith, ammalato, rese poco. L’elegante Pasteur, con una calma ammirevole, diresse il giuoco in modo equo ed encomiabilmente imparziale. (Guerin Sportivo, 18 marzo 1915 – Dado) Il preannunciato incontro tra la nostra prima squadra e quella dell’Alessandria F.B.C. si svolse domenica scorsa sul campo di via Barazzolo ed il suo risultato conferma pienamente la fiducia che tutti gli indigeni appassionati hanno riposto in quell’undici che già altre volte ebbe a far stupire gli ambienti calcistici per gli exploits veramente prodigiosi. La partita annunciatasi estremamente combattiva perché la squadra perdente avrebbe dovuto rinunciare alla speranza di piazzarsi nelle finali del campionato. Il Novara trovavasi dunque press’a poco nelle condizioni di tre mesi or sono cioè alla vigilia del famoso match con il Casale. Allora seppe compiere il miracolo; ma la partita odierna presentatasi ben più pericolosa, poiché in quel tempo la squadra non era incompleta come ora, e per di più con un allenamento che non aveva certo domenica. Eppure volle e seppe vincere lo stesso. Con una squadra racimolata all’improvviso, mancanti di tre fra i migliori elementi (Maggi, Bianchi e Tomaselli) arginò e varcò le poderose linee alessandrine con un giuoco molto vivace, il quale, anche se mancava la tecnica, fu del pari efficacissimo per conseguire la sospirata vittoria. Le due squadre e l’arbitro Pasteur scendono in campo accolti da prolungati applausi. Mentre l’arbitro procede alle verifiche delle reti, il pubblico ammira la possanza dell’undici grigio e ne trae timorosi pronostici per i minuscoli uomini incaricati di opporsi a quei torsi poderosi! Si fischia l’inizio ed il Novara è subito all’attacco. La prima linea tenta qualche combinazione e si porta sotto la rete alessandrina ottenendo un corner che però non approda a nulla di concreto. Il ball viene rimandato al centro ma ivi la sua sosta è breve perché viene raccolto e ricacciato sotto la rete grigia e tirato in goal da Proverbio. Il portiere para ma non è pronto a liberarsi del pallone, cosicché Ugazio, sopraggiunto velocissimo, lo porta letteralmente in goal. Questo primo ed inatteso successo scatena un uragano di applausi. Lo smacco ha scosso gli alessandrini che contrattaccano in paurose folate ed infatti al 15° minuto con una bella serie di passaggi, raggiungono la rete di Terzi e calciano. Il portiere azzurro para col piede ed il ball non colpito bene devia leggermente ed è tosto ripreso da Poggi che segna. Il seguito del primo tempo è un susseguirsi di attacchi e contro attacchi. Gli alessandrini prevalgono leggermente ma il Novara al 26° ottiene un altro corner. Il tiro di Quaglia va a finire dietro la rete. Poi nonostante le belle azioni sfoggiate da ambo le parti il fischio dell’arbitro trova le due squadre alla pari. Nel secondo tempo il sole favorisce i novaresi, ma le prime battute segnano un corner per i grigi seppur senza alcun risultato. Per una ventina di minuti si prosegue da un campo all’altro, poi Pensotti dall’angolo sinistro novarese invia un magnifico pallone all’estrema destra. Quaglia raccoglie prontamente e nonostante l’inseguimento di Ticozzelli, marca il secondo punto. Il centinaio di alessandrini intervenuti comincia a rabbuiarsi e tenta di incoraggiare la propria squadra, ma gli azzurri sono ormai sulla via del trionfo e non sono ancora trascorsi cinque minuti che già la difesa grigia è nuovamente impegnata. Meneghetti riprende un rimando di Fillide e segna uno splendido, imparabile goal. Nonostante questa debacle Alessandria si scuote e si porta all’attacco ma è ormai troppo tardi ed il fischio degna la fine con gli azzurri vincitori per tre a uno. (Il Corriere di Novara, 16 marzo 1915) NOVARA BATTE ALESSANDRIA 3-1 Un pubblico veramente scelto assisteva all’interessantissimo incontro. Alessandria si presentava al completo, ma con Smith ancora sofferente. Il Novara aveva prescelto quasi tutti i suoi uomini per il difficile cimento. L’inizio si aveva alle ore 15. I novaresi sono i primi ad assalire e ben presto si trovano nella rete dei grigi. Quaglia fugge trascinando con sé tutta la destra al centro Fillide, che si attarda a tirare, e cade, perdendo l’occasione del punto. Però sopraggiunge in tempo il compagno Proverbio che proietta la palla nella rete alessandrina. Il contrassalto dei grigi è condotto da Serrato [impossibile scoprire chi possa essere! N.d.S.]; Pensotti rimanda in modo magistrale. La porta alessandrina è nuovamente minacciata, ma il palo rimanda e Ugazzio [naturalmente, essendo questo il pareggio alessandrino, il giocatore in questione è Poggi N.d.S.] in otitma giornata riesce a pareggiare al 15. minuto. Si arriva al termine del primo tempo con le squadre alla pari. La ripresa è a favore del Novara; i cui giocatori sono molte volte sotto la rete alessandrina. Fillide è appena a tempo a ricevere un preciso traversone di quaglia che va rimettendosi in quest’ultima parte della ripresa dalla sua cattiva forma, quando viene segnato il secondo punto del Novara. Alla rimessa in giuoco, dopo un succedersi di calci in angolo per ambo le squadre Pensotti può finalmente passare attraverso le linee alessandrine il pallone a Quaglia. Questi fugge, percorre altra metà del campo inutilmente inseguito da Ticozzelli, e approfittando della mancata uscita dal goal del portiere, segna per la terza [seconda N.d.S.] volta con magnifico tiro dall’altezza del calcio di rigore. Non si è ancora smorzato l’entusiasmo dei novaresi, che il portiere alessandrino è nuovamente impegnato in una mischia creata dalla sinistra novarese. La quale ha mancato per pochissimo di segnare nuovamente. Però Meneghetti che prendendo il rimando dell’estrema difesa alessandrina infila la rete dei grigi con un magnifico pallone. Pasteur arbitrò con grande competenza (L’Italia Sportiva) RISULTATI 3ª giornata Milan – Vigor 2-0 CLASSIFICA: Milan p. 6, Novara* 4, Alessandria*, Vigor 2. Ogni * = 1 gara in meno. Il punto sul campionato. Era sicuro che il Milan avrebbe avuto ragione del Vigor, usufruendo questa volta del vantaggio di giuocare sul proprio campo. I rosso-neri, pur in cattiva giornata, ottennero un 2 a 0 che li salva momentaneamente dall’esclusione della finale. Su Novara-Alessandria non si poteva ragionevolmente avanzare un pronostico fondato sulla carta. Tante circostanze militavano pro e contro sia per l’una che per l’altra squadra da lasciar dubbiosi intorno al risultato. Gli azzurri sul loro terreno furono i dominatori: dei vincitori sicuri, meritevoli del successo per la vivacità del giuoco, per la decisione e la ferma volontà mai venuta meno per un solo istante durante tutta la partita. (La Stampa Sportiva, 21 marzo 1915 - Arbiter)

Semifinali Nord Gruppo B

Novara FBC - Alessandria FBC 3 - 1 (1 - 1)

RETI:

7. Proverbio P. [St] , 67. Quaglia L. [St] , 71. Meneghetti M. [St] 14. Poggi (I) D.[A]

Alessandria FBC

Fillide Cesare Stefano, Milano (II) Felice, Ticozzelli Giuseppe, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Smith George Arthur, Grillo Edoardo, Poggi (I) Domenico, Della Casa (I) Angelo, Bosio Luigi

All.: Smith George Arthur

Formazione avversaria

NOVARA FBC: Terzi, Patti, Pensotti, Cantone, Meneghetti, Restano, Quaglia, Bonansea, Reynaudi, Proverbio, Ugazio.

Arbitro: Pasteur Edoardo del Genoa

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Semifinali Nord Gruppo B

Novara FBC - Alessandria FBC 3 - 1 (1 - 1)

RETI:

7. Proverbio P. [St] , 67. Quaglia L. [St] , 71. Meneghetti M. [St] 14. Poggi (I) D.[A]

Alessandria FBC

Fillide Cesare Stefano, Milano (II) Felice, Ticozzelli Giuseppe, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Smith George Arthur, Grillo Edoardo, Poggi (I) Domenico, Della Casa (I) Angelo, Bosio LuigiAll.: Smith George Arthur

Formazione avversaria

NOVARA FBC: Terzi, Patti, Pensotti, Cantone, Meneghetti, Restano, Quaglia, Bonansea, Reynaudi, Proverbio, Ugazio.

Arbitro: Pasteur Edoardo del Genoa

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Fillide Cesare Stefano, Milano (II) Felice, Ticozzelli Giuseppe, Lazoli (I) Carlo, Carcano Carlo, Savojardo Amilcare, Smith George Arthur, Grillo Edoardo, Poggi (I) Domenico, Della Casa (I) Angelo, Bosio Luigi

All.: Smith George Arthur