Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1980/1981
Serie C2
11-01-1981 - Giornata: 15 - Busto Arsizio - Carlo Speroni


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 47. Bardelli [Pr] 34. Pasquali P.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano, Poli Giovanni, Piazza Fabrizio, Soncini Stefano, Gaudenzi Mario, Calisti Angelo [84. Maniscalco Maurizio], Burroni Valerio, Rossi Ferdinando [73. Zerbio Luigi], Colusso Renato, Pasquali Primo A disp.:Colombo Antonio, Falco Fabrizio, (P) Favot Sergio All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Brevi, Sartirana, Riccardino, Bartezzaghi, Moroni, Fabris, Baiguera [61. Bernardi], Rovellini, Bardelli, Marchetti, Frara. A disp.: Pacciarotti, Bosco, Cigolini, Orgnieri. All.: Hofling.

Arbitro: Castronovo (Palermo).
Note
Ammoniti: Baiguera [P], Fabris [A], Burroni [A], Gaudenzi [A] Angoli: 6-1 Spettatori: 2000 Giornata fredda, terreno in buone condizioni, solo leggermente appesantito Inizio gara ore 14.30

Commento
Il pareggio sul campo della Pro Patria ha permesso all’Alessandria di restare agganciata al gruppetto delle formazioni che ottano per il passaggio di categoria (anche se i successi di Lucchese e Rhodense rompono l'equilibrio) ma non ha dissolto i soliti dubbi che da qualche settimana ne accompagnano le prestazioni. Come era successo con il Seregno, nella seconda parte della gara la squadra ha operato una strana metamorfosi, arretrando il proprio raggio d’azione e attendendo il colpo di grazia degli avversari, che è giunto puntuale dopo alcuni minuti. Raggiunto il pareggio, l’agile squadretta di Norbert Hofling (centravanti laziale degli anni ’50) ha intravisto la possibilità del colpaccio ritrovando risorse insperate dopo 45' di impasse tecnica. Gli ultimi minuti si sono così trasformati in un autentico assedio per gli ospiti, che ad un certo punto si sono chiusi a riccio rinunciando persino al contropiede, al pari di una formazione di metà classifica. Un’Alessandria dal doppio volto, quindi stranamente soggiogata da avversari non proprio irresistibili ma tenaci e per nulla intimoriti dal blasone. Un limite, quello messo in mostra allo "Speroni” che non coglie del tutto impreparato chi segue da vicino le esibizioni della squadra grigia, una carenza palesata, a ben vedere, anche quando i risultati. Aveva risaputo infiammare la platea e fatto dimenticare per un attimo le manchevolezze e accantonato le critiche. L’Alessandria soffre a centrocampo la mancanza di un mediano di forte peso tecnico ed agonistico, Dino Ballacci, con alcuni artifici, aveva saputo se non annullare, per lo meno ridurre gli effetti dannosi di questo "handicap" tecnico - tattico. Ma, come spesso accade, al primo accenno di flessione le lacune riemergono prepotenti e da più parti si sollevano dubbi sulle potenzialità dell'undici mandrogno. Per poter recitare un ruolo da protagonista, in "primis”, Colusso e C. devono acquistare consapevolezza nei propri mezzi, far valere i diritti della classe indiscussa di alcuni elementi _ Esemplare il caso di domenica scorsa, sintomatico di una notevole fragilità di carattere. Dopo la rete di Pasquali (il quarto punto stagionale dell’attaccante) i grigi erano nella condizione di controllare con relativa facilità rincontro, senza problemi. Fino a quel momento i lombardi si erano dimostrati ben poca cosa. Funzionavano a dovere le marcature (Fabris riusciva a controllare Frara, Soncini stava annullando Bardelli, Poli non aveva problemi con Baiguera), gli interni mantenevano sul campo un certo ordine e rispettavano le direttive della panchina, coprendo ognuno il proprio settore. Sta di fatto che sul nostro taccuino non troviamo nulla di rilevante per 23’, quando cioè il mezzo sinistro Marchetti, con un tiraccio al volo che passa molto distante dai pali, preoccupa (si fa per dire) l’attento Zanier. Al 35’, poi, gli ospiti passano addirittura in vantaggio. Il punto nasce sugli sviluppi di un calcio dì punizione battuto sul vertice destro dell'arca per fallo su Burroni. Batte Callisti, Brevi non esce, Rossi da due metri colpisce di testa e costringe l’estremo difensore locale alla respinta a pugni. Sul palla si avventa in qualche modo Pasquali,(un attimo prima aveva "immobilizzato” il suo diretto controllore, lo stopper Moroni) che in scivolata scaraventa il pallone sotto la traversa. I locali hanno a lungo contestato la rete del panzer, ma Castronovo, arbitro mediocre, ha immediatamente convalidato. In vantaggio di una rete, sotto la guida di Colusso (buono il rientro dell'australiano, ad un mese dal grave infortunio con la Casatese) e di Calisti, i grigi hanno dato a vedere di essere in grado di portare a termine la gara senza affanni. Poi, al 4’ della ripresa, la svolta. Azione in velocità della Pro Patria, centro di Fabris dalla sinistra e intervento al volo, d’esterno destro, del centravanti Bardelli, che precede Soncini e infila Zanier tradito dal rimbalzo. Ora i "tigrotti” insistono. Due minuti dopo si accende una mischia in area grigia, con intervento aereo di Roveliini che, a portiere battuto, non riesce a dare il tocco finale alla sfera e tiro conclusivo di Bardelli, parato a terra. II centrocampo non esiste più, le punte locali hanno ampia libertà di movimento e Fabris, solitamente attento, fatica a mettere la museruola a Frara, assurto a protagonista“ Indiscusso del match. Ventiquattresimo: punizione di Bernardi (entrato da pochi minuti) e deviazione volante di Bardelli, da due passi): che grazia Zanier alzando. Sulla traversa. Al 29’ Ballacci manda in campo Zerbi (dopo averlo fatto a lungo scaldare) al posto di Ferdinando Rossi, ancora troppo timoroso e comunque quasi sempre avulso dalle azioni più pericolose. Ma ormai la gara e compromessa. Un minuto dopo. anzi, inizia il "serrate”, dei locali. C'è un gran tiro al volo di Rovellini, su respinta della difesa, che fa la barba al palo, poi un sinistro di Riccardino parato a terra. Al 39’ entra anche in campo Maniscalco per Calisti, sofferente ad un tendinei una mossa che tra l’altro permette all’Alessandria di perdere tempo prezioso. Ultimo brivido per i supporter piemontesi sugli spalti: la botta di Rovettini (un buon tiratore) al 44’ è di quelle che fanno scattare il pubblico in piedi. Il gran rasoterra finisce comunque fuori. Scampato il pericolo, Ballacci ha ripreso ieri gli allenamenti in vista della sfida verità contro la Carrarese, grande favorita del girone. Un successo sui toscani vale doppio: la classifica tornerebbe ad accorciarsi e rimetterebbe tutto in discussione al vertice. A patto che l’Alessandria ritrovi con i più bravi quella condizione e quegli schemi che qualche settimana fa l’avevano portata alla ribalta del girone. (Il Piccolo) Strana partita quella dell'Alessandria a Busto. In vantaggio con l'aiuto dell'arbitro, che nell'azione del gol di Pasquali (34') non aveva visto un intervento irregolare dello stesso giocatore su un difensore bustocco, i grigi sono stati raggiunti all'inizio della ripresa e per tutti i secondi 45' hanno sofferto fino a rischiare di perdere. Nel primo tempo, con una condotta utilitaristica ma non rinunciataria, gli uomini di Ballacci avevano frenato i padroni di casa fino ad imporsi, seppure con il favore del direttore di gara. Poi, inatteso, il crollo, evidenziato fin dall'inizio della ripresa da un incomprensibile timore per il ritorno degli avversari. E la Pro Patria non solo ha subito riequilibrato il risultato (47'), ma ha più volte sfiorato il raddoppio. Insomma, quando si pensava finalmente di vedere l'Alessandria imporre il proprio carattere anche in trasferta, la delusione per l'altalenante prova di molti giocatori in casacca grigia. Ha deluso Colusso (da giustificare solo perché rientrava dopo un mese di assenza per infortunio), ma è stato insufficiente anche Burroni e in difesa Fabris ha patirò lo sgusciante Frara fino a commettere falli anche plateali Inconcludenti in avanti (azione del gol a parte) sia Rossi che Pasquali. Così sono diventati fenomeni i piccoli corridori bustocchi Fabris (ominimo ma non parente del terzino alessandrino) e Rovellini in particolare. Dopo una fase alterna, l'Alessandria si è trovata improvvisamente in vantaggio. Per un fallo su Burroni Calisti scodellava la punizione in area, Pasquali e Moroni si avventavano e lavanti alessandrino spingeva visibilmente lo stopper bustocco. Rossi schiacciava di testa verso la porta, Brevi respingeva sui piedi di Pasquali che, in spaccata, insaccava eludendo l'intervento di Moroni, appena rialzatosi Per l'arbitro tutto regolare, il signor Castronovo tentava di farsi perdonare fischiando qualche fallo di troppo a favore dei padroni' di casa. Ma al 47' lo spunto vincente di Bordelli, che precedendo Soncini deviava in rete un cross rasoterra di Fabris, cambiava volto alla partita. Il pareggio scatenava infatti i bustocchi e al 51' Zanier e compagni si salvavano a stento su conclusioni di Baiguerra e Rovellini Al 67' e al 68' Pasquali prima e Rossi poi tentavano l'azione di contropiede: ma si trattava di tentativi isolati non sostenuti dal resto della squadra, troppo preoccupata di salvare il pari. Alla fine, dopo che Bordelli, Rovellini e Fabris avevano rischiato di raddoppiare, Ballacci tirava un sospiro di sollievo. Poi la strigliata di capo a tutta la squadra per l'involuzione tattica inspiegabilmente avvenuta nella ripresa: e sul volto del trainer la rabbia per l'occasione (non capita tutti i giorni di segnare in trasferta con il beneplacito dell'arbitro) buttata al vento. (La Stampa) RISULTATI: Blellese-Casatese 0-2 Carrarese-Pergocrema 0-0 Derthona-Rhodense 1-2 Fanfulla-Asti 2-1 Lecco-Lucchese 1-3 Omegna-Legnano 1-0 Pavia-Arona 1-2 Seregno-Savona 1-0 CLASSIFICA: Carrarese p.22; Rhodense 21; Lucchese 20; Alessandria, Casatese 19; Fanfulla, Pergocrema 16; Omegna 15; Pro Ptria, Savona, Arona 14; Derthona 13; Biellese, Pavia, Seregno 12; Lecco 11; Legnano, Asti 10 Il punto sul campionato Il sogno dell’Asti, di tornare da Lodi con un punto, è svanito quando Araldi, centravanti del Fanfulla, ha segnato la rete della vittoria. Il Pavia è stato superato dall’Arona, contestato dal pubblico. Certamente la peggior partita dell’anno per il Savona che cercava di conquistare, sul campo del Seregno, la prima vittoria esterna, invece è stato sconfitto senza attenuanti. L’Omegna è tornato al successo, battendo il Legnano, in una gara determinante ai fini della classifica, per due squadre che cerano di evitare la retrocessione. La Biellese è stata superata dalla Casatese, matricola di lusso.