Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1980/1981
Serie C2
26-04-1981 - Giornata: 28 - Savona - Valerio Bacigalupo


Savona FBC - Alessandria Calcio US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 24. Zerbio L.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano, Poli Giovanni, Falco Fabrizio, Soncini Stefano, Colombo Antonio, Piazza Fabrizio, Maniscalco Maurizio, Pasquali Primo, Rossi Ferdinando, Zerbio Luigi A disp.:Calisti Angelo, Colusso Renato, (P) Favot Sergio, La Loggia Giuseppe, Robotti Paolo All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
SAVONA FBC: Ridolfi, Ronchi, Zorzetto [78. Cascella], Tolfo, Moretti, Zunino, Bongiorni, Molinari, Barozzi [68. Picco], Vogliotti, Prati. A disp.: Cannarozzi, Parente, Ferraris. All.: Canali Giorgio

Arbitro: Zumbo Antonino (Reggio Calabria)
Note
Ammoniti: Zorzetto [S], Ronchi [S], Fabris [A], Molinari [S]. Spettatori: 1.000 Angoli: 9-4 Tempo inclemente, con pioggia e vento freddo per quasi tutto l'incontro. Terreno al limite della praticabilità. Inizio gara ore 16.00

Commento
I GRIGI, CON AUTORITÀ, ESPUGNANO IL "BACIGALUPO" E CONQUISTANO IL 2° POSTO Raggiunta la Carrarese, mentre la Rhodense vola Gol di Zerbio, goleador di fresca fama e il gioco è fatto: su di un terreno ai limiti della praticabilità è difficile recuperare — Ripresa: l'Alessandria legittima il vantaggio con una sapiente disposizione tattica — I migliori: Fabris, Sonarti, Rossi, Pasquali - Falco, una gradita sorpresa - Domenica trasferta a Casatenovo Brianza Sembra un’Alessandria dimessa quella che si presenta al "Bacigalupo”, ma Ballacci, da vecchia volpe, ha già studiato le marcature: Soncini - Prati, Fabris - Barozzi, Piazza - Bongiorni, Poli - Tolfo, Falco - Vogliotti. Colombo è "libero". Risponde il Savona con Moretti - Pasquali e Ronchi - Zerbio. Passano tre minuti e Zerbio chiama in causa Ridolfi, che si salva in due tempi sul suo rasoterra. Pronta replica di Prati, al 5’: punizione di Ronchi dalla destra, tuffo di Pierino e splendido colpo di testa che Zanier smanaccia contro la traversa e quindi in corner. La fiammata degli striscioni si esaurisce in fretta; i "pesi piuma” di Giorgio Canali annaspano, cercano vanamente di far gioco sul terreno intriso d’acqua. Passano i minuti, Zumbo distribuisce qualche ammonizione finché, a sorpresa, arriva il gol. Calcio d’angolo di Maniscalco, corta respinta di Zunino, palla a Zerbio che di piatto infila Ridolfi uscito fuori dai pali (23’). I mandrogni ringraziano e attendono la reazione dei padroni di casa, che però si concretizza soltanto con un destraccio di Vogliotti (29’) alto di un soffio, un debole sinistro dello stesso giocatore, al 35’, e infine un colpo di testa di Prati, da due passi; Zanier è ben piazzato non se ne preoccupa. La ripresa è il capolavoro tattico dell’Alessandria. Dalla parte dei liguri sta soltanto una sterile supremazia territoriale, mentre le azioni più efficaci sono tutte per gli ospiti, che legittimano così il vantaggio ottenuto casualmente nella prima frazione. Il Savona ha ancora qualche energia da spendere, lo fa nei primi minuti con Barozzi (destro dal limite, bloccato). Col trascorrere del tempo, vista l’impossibilità di minacciare Zanier da vicino, Bongiorni e soci si spengono, falliscono gli appoggi più elementari. Pasquali, caparbio, suona la carica. Trentesimo: serve la palla a Rossi in un corridoio "buono", ma il fango aiuta i difensori. Un minuto dopo "occasionissima" per il centravanti, che soffia la palla a Moretti, evita Ridolfi in uscita e spedisce pericolosamente sotto misura: nessuno ne approfitta.Grigi a ruota libera; bolide di Falco (32’), vicino al "sette”, poi un rinvio di Fabris pesca Zerbio che stremato dalla fatica fallisce il pallonetto e tocca debolmente sul corpo del portiere. Allo scadere per poco non ci scappa il pari. C’è un corner, Zanier (forse ostacolato) respinge corto, si accende una mischia, il pubblico invoca il rigore i giocatori protestano timidamente, le coronarie dei mandrogni resistono al brivido finale. Rispettata la media inglese, il calendario impone ai grigi una nuova trasferta, a Casatenovo Brianza, mentre la Rhodense rischia a Lecco e la Carrarese ospita il Savona, con qualche apprensione. Il duello continua (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) CAPOLAVORO DELL'ALESSANDRIA, POI SCONTRI Uno a zero contro i savonesi - Atmosfera calda per le polemiche dell'andata - Caccia ai tifosi grigi, lanci di pietre e bottiglie L'Alessandria supera uno degli scogli più difficili (almeno sulla carta) nella strada per la promozione, vince a Savona (1-0 e riagguanta il secondo posto in coabitazione con la Carrarese) a un solo punto dalla capolista Rhodense. Un piccolo capolavoro, dunque, iniziato al 24', quando Zerbio ha appoggiato in rete un corner che nessuno, nella difesa dei padroni di casa, è riuscito ad intercettare con decisione. C'è stato solo un leggero tocco, che ha forse messo fuori causa Ridolfi, ma che ha consentito a Zerbio di avere la palla su di un piatto d'oro. Fino a quel momento era stato il Savona a menare la danza, sfiorando anzi il gol subito al 5'. Rabbioso Inizio dei biancoblù, calcio di punizione di Bongiorni, tuffo di Prati che, di testa, colpisce la traversa. La squadra di Canali sembra vivace, manovriera, i grigi soffrono l'iniziativa del locali. Ma c'è solo un fuoco di paglia: Col gol la fisionomia dell'incontro cambia. Il terreno è pesante (la partita è stata in forse fino all'ultimo, meno di duemila gli spettatori proprio a causa del maltempo), e l'Alessandria, meglio strutturata, ha buon gioco. Tiene il campo con autorità, non si lascia più sfuggire il comando delle azioni nella zona nevralgica. Le velleità del Savona svaniscono col passare dei minuti, I biancoblù hanno ancora un paio di lampi prima dell'intervallo, soprattutto grazie a Barozzi, ma nella ripresa si spengono progressivamente. L'Alessandria prova solo raramente la via del contropiede, fa una barriera non affannosa contro cui il Savona, si ferma senza scampo. Su tutti il gran movimento di Piazza e di Pasquali, l'applicazione tattica di Maniscalco, indietro l'esperienza di Colombo. Anche il gran nervosismo, dovuto alle polemiche dell'andata, non nuoce ai grigi. Cinque gli ammoniti: Ronchi. Zorzetto e Molinari nel Savona. Fabrls e Colombo nell'Alessandra. L'arbitro. Zumbo di Reggio Calabria, non aveva un compito facile. Lo contestano solo i locali, per una serie di valutazioni, dalle quali, nel finale, sarebbero stati danneggiati. Il direttore di gara, tra l'altro, non avrebbe rilevato un presunto fallo di mano in area negli ultimi minuti: il Savona sta arrembando, c'è una gran mischia con batti e ribatti e intervento finale di Zanier molto intraprendente nelle uscite di pugno: secondo i biancoblù il rigore c'è. Questa volta Giorgio Canali ha provato la doppia sostituzione, ma neppure questo è servito. Al 67' ha sostituito Barozzi, reduce da un infortunio con Picco, e al 78' ha mandato in campo Cascella al posto di Zorzetto, nel tentativo di dare più spinta sulle fasce. L'Alessandria, pur concludendo pochissimo (a parte il gol s'è affacciata raramente in area, anche se al 31' Pasquali, solo, s'è trovato di fronte Ridolfi in uscita fino al limite) ha tenuto in mano la partita dando l'impressione di non faticare neppure troppo. Il Savona aveva forse una sola possibilità di cambiare il volto dell'incontro, ed era quella di segnare per primo. Ci ha provato subito, mettendo un po' di paura ai grigi con quella traversa di Prati e con una serie di cross. Ma, dopo il gol e nella ripresa in particolare, non aveva più la lucidità e magari neppure le energie per capovolgere il risultato. S'è spento Bongiorni, fino a fare confusione, sono sembrate insufficienti le puntate in avanti di Zunino, che doveva comunque pensare a fare il libero, non sono bastate le sgroppate di Vogliotti, Tolto e Molinari. Mancavano anche le idee per superare la ragnatela di Ballacci, che ha funzionato alla perfezione e con pochissime smagliature. Incidenti prima e dopo l'incontro. C'era nell'aria odore di polemica per via del dopo-partita assai movimentato dell'andata, dovuto alla presenza, nel Savona, di tanti ex grigi ceduti alla società biancoblù da Bruno Cavallo. Ci sono stati lanci di pietre, un inseguimento delle auto dei tifosi grigi, parte dei quali sono stati accompagnati alla stazione ferroviaria dalla polizia. La squadra è uscita da una porta secondaria degli spogliatoi. Due coniugi di Alessandria sono rimasti feriti. Sono Giancarlo Anleri. 48 anni, e la moglie Anna Maria Mignone, di 47, abitanti in via Schiavina 33. La loro vettura è stata colpita da una bottiglia, che ha mandato in frantumi il vetro, mentre percorrevano la via che dallo Stadio conduce all'Autostrada. Sono stati medicati all'ospedale, l'uomo con dieci giorni di prognosi e la donna con quindici. I vigili urbani hanno subito identificato e fermato Luciano Oustin, 20 anni, di Savona, via Nizza, che ha ammesso di aver lanciato, con altri, la bottiglia. (La Stampa - Ed. Sport - Sandro Chiaramonti) RISULTATI: Biellese-Pavia 1-1 Derthona-Casatese 1-1 Legnano-Pro Patria 0-0 Lucchese-Asti 2-0 Omegna-Carrarese 2-1 Pergocrema-Fanfulla 1-1 Rhodense-Arona 5-0 Seregno-Lecco 1-0 CLASSIFICA: Rhodense p.40; Carrarese, Alessandria 39; Lucchese 35; Casatese 29; Pavia, Seregno 28; Pro Patria, Savona, Lecco, Pergocrema, Omegna 27; Fanfulla, Arona 24; Biellese 23; Derthona 22; Legnano 21; Asti 17 Il punto sul campionato Da un mese la Rhodense non riusciva a segnare un gol, nella ultima gara ne sono arrivati cinque ai danni dell’Arona, oltre alla vittoria è arrivato il primo posto nel girone. L’Omegna ha sfoderato una gara tutta grinta e cuore riuscendo a battere, tra le mura amiche, la ex capolista Carrarese, agganciata in classifica al secondo posto dall’Alessandria. Note dolenti per la Biellese, costretta dal Pavia al pareggio, proprio in un momento di estrema necessità per via della lotta per non retrocedere. Nonostante le polemiche e la crisi di gioco la Lucchese è riuscita a vincere contro un Asti povero e privo di idee.