Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
01-10-1978 - Giornata: 1 - Padova - Silvio Appiani


Padova Calcio - Alessandria Calcio US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 6. Barozzi R.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Pandolfi Mario, Minati Ilario [72. Molinari Pietro], Picco Gianluigi, Bongiorni Gabriele, Barozzi Roberto A disp.:Berardo Mario, (P) Brunetti Massimo All.: Capello Guido

Formazione avversaria
PADOVA CALCIO: Gandolfi, Tubaldo, Fontani, Bortolan, Leonardelli, Berti, Romanini, Pillon, Musella, Grosselli [78. Michielon], Vitale. A disp.: Valentini, Rogliani. All.: Pivatelli Gino

Arbitro: Sarti Giovanni (Modena)
Note
Ammoniti: 59. Barozzi [A], 61. Bortolon [P], 62. Vitale [P], Bongiorni [A], 70. Leonardelli [P], 79. Molinari [A]. Spettatori: 2.500 Inizio gara ore 15.00

Commento
IL VERDE SI ADDICE ALL'“ORSO GRIGIO,, L’accoppiata PICCO - BAROZZI fa piangere l'Appiani La stagione 1978-79 si apre all’insegna del grigio. La compagine di Guido Capello é infatti l’unica ad avere conquistata la vittoria esterna. L’Alessandria squadra senza ambizioni di grandezza ("viviamo alla giornata”, dice il mister) si è tolta una grossa soddisfazione andando a conquistare i primi due punti all’Appiani di Padova davanti a tremila spettatori. L’impresa di capitan Colombo e del manipolo, assume maggiore considerazione pensando ai numerosi interrogativi della vigilia. La squadra seppure priva del goleador Ferraris e in attesa del ricupero di Callisti, pur schierando due diciottenni non solo ha vinto, ma è riuscita a mettere in soggezione i padroni di casa graziandoli ripetutamente. Festa grossa in casa dei grigi per la stupenda impresa. La compagine conferma i limiti della vigilia, ma in campo sa battersi con determinazione, supplendo alle carenze di ordine tecnico. La sparuta schiera di tifosi al seguito della squadra, è rientrata soddisfatta. Anche i poveri sanno battersi, soffrire. Il manipolo mandrogno con la venuta dei tanto auspicati rinforzi può affrontare la stagione in assoluta tranquillità. E’ una incontrocon il Piacenza deciso a riscattarsi dalla magra della scorsa stagione. La partita di Padova nascondeva mille insidie. L’avversario travagliato da una crisi interna (otto giocatori alla vigilia della partita avevano dichiarato forfait) avrebbe reagito con rabbia per dimostrare al padrone della società Farina, priva del suo vero uomo gol, come si sarebbe comportata davanti ad un antagonista desideroso di rappacificarsi con il pubblico? Sono bastati pochi minuti di gioco per elminare dubbi e incertezze. L’undici madrogno imbottito di giovani tra cui un esordiente diciottenne, "pilotato", dagli anziani, ha immediatamente assunto il comando delle operazioni costringendo i padroni di casa ad un duro lavoro. Sbloccato il risultato la compagine di Colombo ha ripetutamente insidiato la rete di Gandoifi fallendo di un soffio numerose occasioni, nella ripresa, davanti all'affannosa rincorsa dei biancoscudati ha mantuentuo la necessaria tranqullità per evitare i grossi pericoli al portiere. Una form azione con dei limiti invalicabili, ma decisa a constrastare il passo all'antagonista, a battersi senza tregua durante i novanta minuti della contesa. L’Alessandria, lo ripetiamo, ha delle carenze, di sconoscerlo sarebbe sciocco, assurdo, ma possiede oltre a buone individualità, giocatori in grado di rimboccarsi le maniche di soffrire. Il lavoro svolto dal mister sta dando ottimi risultati: è necessario insistere sulla stessa strada senza dimenticare gli opportuni accorgimenti per evitare pericolosi cedimenti durante la lunga stagione. Si paria dell'imminente arrivo di un terzino (il milanista Minoia) e di un attaccante. Sono rinforzi necessari per consentire ai giovani di crescere, di migliorare. Vediamo cosa è accaduto all’Appiani nella prima, fredda, domenica calcistica. Contrariamente alle previsioni, il Padova scende in campo nella formazione migliore priva unicamente di Iti Maio e Sanguin decisi a resistere sull’Aventino per ottenere migliori retribuzioni. Mister Capello costretto a rinunciare a Ferraris e al tornante Calisti ricupera all'ultimo momento il neoacquisto Pandolfi. La lega semiprofessionisti ha infatti concesso nella tarda mattinata di sabato il benestare. Il tecnico ha un problema importante da risolvere: trovare l'uomo idoneo da inserire alla guida dell’attacco. Le recenti esibizioni di Berardo lasciano perplessi, nonostante il giocatore si impegni per ottenere un posto stabile in squadra. La scelta è laboriosa. Valutate le caratteristiche degli uomini a disposizione, l’allenatore punta le chanches su un ragazzo diciottenne, Picco, proveniente dal Barcanova, un vero vivaio calcistico. Il prescelto ha fisico e carattere: lo ha dimostrato in ripetute occasioni. La decisione si dimostra saggia, Picco non tradisce leaspettative. L'alessandrino è giocatore d’assalto, sa comportarsi al cospetto dei difensori. Giocando in contropiede fa valere lo scatto per inserirsi nel vivo della retroguardia, pronto per dare una mano ai centrocampisti. L’attaccante ha meritato, ampiamente, i galloni anche se deve crescere, migliorare, acquisire l’austizia indispensabile. Risolto il problema della punta,il mister gli affianca un altro diciottenne, Barozzi. Il ragazzino ha stoffa, controlla con disinvoltura la palla, a volte può permettersi di inventare ottimi numeri tali da disorientare compagni e avversari. A Pandolfi viene consegnata la maglia numero sette con compiti di vigilare sul settore di sua competenza. L’ex savonese si trasformaa nella parte iniziale della gara in tornante e non sempre i conti tornano. Il giocatore alla ricerca della migliore condizione fisica, fatica a tenere il passo ed in fase difensiva denuncia carenze. Capello rimedia avanzandolo a centrocampo ed il laseggio con Ferrari diviene fitto e interessante. Pandolfi si muove con disinvoltura su entrambe le fasce, mantiene il controllo della palla, "vede” il compagno sul quale appoggiare il pallone e ii proseguimento dell'azione. Una mezzala tecnicamente dotata per il campionato di serie C, prezioso nel mantenere i collegamenti con i reparti. Delusione invece per Minati nella veste di centrocampista. Il ragazzo non tiene il passo, è disorientato. Fatica a tenere il ritmo e la elevazione diviene un supplizio. Nella seconda parte della ripresa lo rileva Molinari e la mossa è doppiamente saggia. Notevole invece l’apporto di un Bongiorni, ragazzo dalle idee chiare, capace di muoversi sulla fascia centrale senza disdegnare il sostegno in prima persona alle manovre dei compagni d’offesa del giovane cesella alcuni suggerimenti, tiene disinvoltamente il campo sostenendo il lavoro di Ferrari. L’ex novarese, secondo allenatore in campo, dirige con la bacchetta. I compagni seguono i consigli e la squadra evita sbilanciamenti pericolosi. Il "vecio” si fa rispettare dagli avversari senza dimenticare di intervenire ove maggiore è il pericolo. Così all’inizio della gara retrocede sovente trovandosi invariabilmente sulla traiettoria della palla. L’esperienza è dalla sua e il centrocampista la sfrutta sino in fondo. I marpioni Colombo e Avere fanno il loro dovere sino in fondo. Il capitano, alle prese con un Vitale scattante, quanto inconcludente in fase di inizione, soffre le pene dell’inferno, ma tiene duro. Gioca sull’anticipo, di testa si conferma un satanasso insuperabile. Lo imita alla perfezione Avere rivitalizzato dalla cura Capello. Il libero gioca con una tranquillità esemplare e nella ripresa in almeno due occasioni, la freddezza gli consente di stroncare altrettante pericolose incursioni verso la rete di Lucetti. Un esordio positivo. Tonetto e Contratto, seppure con compiti diversi hanno contribuito a realizzare l’en piein dei grigi. Tonetto si è battuto da leone anche se in fase difensiva ha compiuto errori tali da scatenare le ire di Capello. Il ragazzo, sia chiaro, è tutt’altro che un marcatore. Inutile pretendere la luna nel pozzo. Il compagno Contratto è risultato il grande cursore. Sulla fascia non ha avversari. Gli inserimenti hanno mandato a monte l'intero quarantotto dei veneti. Gli inserimenti del nazionale oltre a mettere in difficoltà l’avversario consentono ai compagni della retro - guardia di tirare il fiato. Con l’innesto di un difensore il rendimento del ragazzo aumenterà di misura notevole. L'estremo difensore alessandrino ha sventato, nel primo tempo con una tempestiva uscita una pericolosa incursione di Vitale smarcato in area da Pillon. Un’Alessandria autoritaria capace di contenere il ritorno degli avversari. E’ in dubbio modo ha favorito la tattica degli ospiti. I ragazzi di Pivatelli "gelati" dalla rete di Barozzi hanno accentuato le proiezioni offensive favorendo gli inserimenti degli attaccanti alessandrini. Con antagonisti più dotati il compito è in dubbio, si complicherà. I rimedi per evitare docce fredde l'abbiamo indicato: potenziando il pacchetto offensivo, inserendo una punta esperta sarà possibile contenere gli sbandamenti. Esaurita la consueta panoramica sui protagonisti, illustriamo brevemente l'andamento della partita. L'Alessandria alla vigilia era pronta a sottoscrivere un pareggio per cui è facile intuire lo schieramento iniziale. Centrocampo "accorciatoo” davanti ai difensori, Picco prima punta sostenuto sul settore sinistro da Barozzi. I pavatani abboccano cercando di forzare lo schieramento. Ferrari, ottimamente coadiuvato da Bongiorni, fa buona guardia; chiude i varchi impostando immediatamente per i compagni. Le manovre sono tali da costringer i difensori veneti ad aprirsi. Quasi un invito a nozze. Trascorrono otto minuti ed i grigi passano a condurre. L’iniziatore della manovra è il giovane Picco. Il ragazzo contende sul settore destro la palla, a due avversari, la spunta mettendo in movimento Pandolfi. Il centrocampista effettua il cross. Un suggerimento perfetto per Barozzi: l'alessandrino stoppa di petto e al volo scocca un tiro violentissimo sorprendendo nettamente Gandoifi. I ragazzi di Capello esultano, gli ospiti incassano il colpo. I biancoscudati seppure in modo disarticolato cercano di imbastire azioni in profondità. Gli ospiti tengono il passo, controllano sulle fasce ripartendo in contropiede. Il pressing si concretizza al 20’ con un centro di Grasselli per la testa di Vitale, la conclusione è a lato. L’Alessandria riparte con Picco al 21’. Il ragazzo salta due avversari, costringe il portiere ad uscire di porta appoggiando su Barozzi che a porta vuota colpisce il palo. I mandrogni insistono cercando di sfruttare il momento favorevole. Contratto scende velocissimo sulla sinistra centrando: Barozzi in spaccata davanti a Gandoifi manca di un soffio la conclusione. Il tourbillon continua. Ancora Picco in evidenza. Il centravanti scatta in contropiede cercando Barozzi: Gandoifi è lesto ad uscire dai pali. Riparte Pandolfi con apertura per Minati al centro: Contratto è in leggero ritardo. La lunga supremazia dei grigi è interrotta al 37’ da Pillon (un ex) lesto nello smarcare Vitale in area. Gran tiro rasoterra, ma Lucetti respinge in uscita spericolata con una gamba. Il tempo si conclude con i biancocudati in avanti. Per l’Alessandria un vantaggio esiguo ad onta delle numerose occasioni da rete. I veneti, richiamati da Pivatelli, si svegliano nella ripresa cercando disperatamente il pari. Attaccano in massa sospinti dal pubblico, cercando con un fraseggio fitto, fitto di superare l’attenta barriera. E’ una superiorità sterile anche se la Alessandria denuncia in certezze. Affiora il nervosismo e a farne le spese sono Barozzi, Bortolan e Vitale a quali si aggiungeranno Contratto e Molinari. La gara assume un ritmo velocissimo, i biancoscudati premono disordinatamente. Colombo, Avere e Ferrari tengono banco, contrastano con efficacia fidando nel contropiede per mettere in difficoltà l’avversario. Il solito Picco al 65’ fa tutto da solo. Contrasta un avversario, gli ruba la palla, scende verso l’area attendendo un compagno: l’indugio è fatale. Finalmente Lucetti è chiamato in causa da Musclla: l’uscita è tempestiva. Reazione alessandrina con fluidificazione di Tonetto e centro per Picco pronto alla girata volante di testa a fil di palo. Il Padova la seconda occasione da rete la costruisce al 69' con Pillon confermatosi tra i più attivi. Il centrocampista libera al centro dell’area piccola Romanini che balordamente sciupa mettendo a lato. Capello nel frattempo rileva lo spento Minati con Molinari per rinforzare il centrocampo mentre Pivatelli inserisce Michielon per aumentare la spinta offensiia. L’arrembaggio dei padroni di casa si affievolisce con il trascorrere dei minuti anche se Vitali all’86' tenta la via del gol con una improvvisa conclusione di testa. L'Alessandria stringe i denti intravedo la possibilità di tornarsene a casa con l’intera posta. Ultimo brivido per i grigi all’89’ per un fallo di Colombo al limite dell’arca. L’arbitro, stranamente, fa proseguire la partita fino al 92’ fermando Picco proiettato, solitario verso la rete di Gandolfi. Nulla da eccepire sul successo degli alessandrini anche se il risultato è, come evidenzia Capello "stri, minzito”. «Nel primo tempo abbiamo creato almeno sette-otto occasioni da gol — conferma il mister mancandole per nonnulla. Inutile sottolineare fa soddisfazione, due punti fuori casa valgono oro. L’Alessandria ha una sola grande ambizione, mantenersi fuori dalla mischia retrocessione, valorizzare i giovani». Il presidente Cavallo sprizza soddisfazione da tutti i pori. «Avete visto Piccotti. Era all’esordio, ma il ragazzo ha mostrato freddezza,determinazione ». Preso atto del risultato è indispensabile evitare di montarsi la testa per evitare clamorosi capitomboli. L'inserimento di un difensore e un attaccante sono necessari, indispensabili per trasformare i grigi in un complesso senza problemi di classifica, meglio di retrocessione. La neocapolista del girone A (l’unica squadra a più uno in media inglese) è chiamata stasera mercoledì al Moccagatta (ore 20,45) ad affrontare la Carrarese nella prima gara dei sedicesimi di Coppa Italia. Tra i toscani vedremo il centravanti Cini, un ex dell’anno di Marchioro. Guido Capello schiererà la migliore formazione anche se rinuncerà, con molte probabilità, ad Avere leggermente infortunato. Ferraris disputerà un tempo per rodarsi in vista della prossima partita con il Piacenza. Per gli alessandrini sarà domenica la prova del fuoco. Colombo e compagni lotteranno contro la tradizione e lo avversario: se la spuntano un applauso lo meritano a scena aperta. Al pubblico (speriamo numeroso) il compito di dimostare con i fatti, non le parole, l’attaccamento ai colori grigi tornati, seppure per una settimana, i primi della classe (Il Piccolo - Il Gattopardo) ALESSANDRIA, OTTIMO ESORDIO A PADOVA (0-1) I grigi in vantaggio all'Appiani dopo soli otto minuti di gioco con una rete di Barozzi - I veneti in formazione incompleta L'Alessandria ha colto sul terreno dell'Appiani un'inaspettata vittoria a spese di un Padova, che ha dovuto presentare una formazione incompleta per i noti contrasti economici sugli ingaggi sorti alcuni giorni fa. La compagine biancorossa, Infatti, pur avendo dimostrato buone individualità, ha palesato delle incertezze nel reparto difensivo mancando Inoltre un necessario affiatamento e l'esperienza. I grigi di Colombo sono andati in vantaggio dopo soli otto minuti di gioco a conclusione di una bella triangolazione e gran botta di Barozzi, che ha battuto Gandolfi con un tiro diagonale da sinistra a destra. Sullo slancio della bella rete, l'Alessandria ha continuato a premere in area avversarla riuscendo a creare altre pericolose occasioni da gol, ma mancando nella fase conclusiva. E il punteggio avrebbe potuto essere più rotondo per la squadra ospite se si tiene conto che le occasioni da gol in questa prima frazione di gioco sono state ben sette-otto. Nella ripresa, la partita si è fatta più accesa a danno del bel gioco e numerose sono state le ammonizioni. L'arbitro Sarti, in questa frazione di gioco, ha tirato fuori dal taschino il cartellino giallo per ben sei volte per ammonire nell'ordine Barozzi, Bongiorni e Molinari dell'Alessandria, il quale ultimo era entrato da poco in sostituzione di Minati, e Bortolan, Vitale e Leonardelli per il Padova. La squadra di Capello ha dovuto stringere i denti sotto il pressing del padroni di casa che hanno cercato disperatamente di rimettere in discussione il risultato. Ma la difesa grigia ha retto bene, anche se a costo di seri pericoli. La cronaca registra uno scambio fra Fontani e Grasselli con tiro di quest'ultimo, che finisce a lato. All'8' il gol dei grigi: Ferrari scende sulla destra e all'altezza dell'area di rigore sventaglia al centro, dove la palla giunge a Barozzi che, bene appostato, di sinistro fa secco Gandolfi. Al 21' grossa occasione per i grigi: Leonardelli appoggia indietro al portiere e Barozzi intercetta la palla, ma il suo tiro finisce contro il montante. Al 26' altra palla-gol per Barozzi, ma la punta non è lesta a tirare. Al 35' ancora un'occasione degli ospiti, ma questa volta è Barozzi ad appoggiare al centro dove Tonetto manca di un soffio il tiro conclusivo. Nella ripresa grossa occasione per la squadra locale con Romanlni al 20' ma calcia a lato. All'85' ultimo brivido: Fontani appoggia a Vitale, ma il tiro del padovano finisce sul fondo. (La Stampa - Ed. Sport - Attilio Trivellato) RISULTATI: Biellese – Modena 2-0 Forlì – Trento 3-0 Juniorcasale – Como 0-0 Lecco – Parma 1-0 Piacenza – Novara 2-0 Reggiana – Spezia 1-1 Treviso – Cremonese 0-0 Triestina – Mantova 1-0 CLASSIFICA: Forlì, Biellese, Piacenza, Alessandria, Lecco, Triestina p. 2, Como, Cremonese, Juniorcasale, Reggiana, Spezia, Treviso 1, Padova, Parma, Mantova, Modena, Novara, Trento 0. MARCATORI: 1 rete: Barozzi (Alessandria), Braghin e Jacolino (Biellese), Angelini, Fabbri e Marchini (Folli), Giglio (Lecco), Gritti e Alessandrini (Piacenza), Mariia (Reggiana), Martini (Spezia), Panozzo (Triestina). Il punto sul campionato La giornata di esordio del campionato di Serie C1 non ha riservato particolari sorprese. Ha dominato il fattore campo con le viaggianti che hanno ottenuto solamente tre pareggi e la sola vittoria esterna dell'Alessandria. Pesante in termini di punteggio la sconfitta del Trento a Forlì. L'unico risultato fuori dal coro lo 0-0 che una brillante Juniorcasale ha imposto al Como, considerato come la grande favorita per la vittoria finale. Gara dominata dalla paura di perdere quella di Treviso tra i locali e la Cremonese, finita 0-0 per l'assenza di occasioni da gol. Un Piacenza ordinato e volonteroso ha messo ko il Novara mentre la Biellese, sotto la pioggia, ha messo sotto il Modena neo retrocesso dalla B.