Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
15-10-1978 - Giornata: 3 - Biella - Alessandro Lamarmora


Biellese AS - Alessandria Calcio US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 21. Sadocco [Bi] 54. Picco G.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio [46. Picco Gianluigi], Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Molinari Pietro, Bongiorni Gabriele, Pandolfi Mario, Barozzi Roberto, Ferraris (I) Alessandro A disp.:(P) Brunetti Massimo, Calisti Angelo All.: Capello Guido

Formazione avversaria
BIELLESE AS: Reali, Capozucca, Sadocco, Borghi, Braghin, Lamia Caputo [79. Pellerei], Schillirò, Conforto, Jacolino, Capon, Palese. A disp.: Caligaris, Francisetti. All.: Gori Roberto

Arbitro: Sala Alessandro (Bergamo)
Note
Ammoniti: Lamia Caputo [B], Capon [B], Contratto [B]. Spettatori: 3.500 Inizio gara ore 15.00

Commento
LA CAPOLISTA CONTINUA A TENERE IL PASSO Grigi outsider di lusso sconfiggono il pronostico L’Alessandria insiste, stringe i denti, resta imbattuta. Tre giornate sono poche per stabilire se una squadra é veramente grande, ma visto come le favorite procedono, si può guardare al futuro con accorto ottimismo. Alla vigilia del campionato neppure Nostradamus avrebbe osato tanto, pronosticando i ragazzi di Capello leader della classifica. I mandrogni invece, quasi alla chetichella, si trovano, seppure in coabitazione, a dividere il primato con altre sei compagini. Il futuro si incaricherà di indicare le grandi, sono tutti d’accordo, al momento tuttavia i numeri danno ragione alla squadra di Guido Capello il nocchiero salito perentoriamente in cattedra. Il merito dell’imprevisto exploit spetta al mister riuscito ad amalgamare giovani ed anziani, mascherando le pesche. Il sole accompagna i successi dei grigi outsider della prima parte della stagione.Partiti praticamente senza pronostico con la difficile trasferta di Padova, sono riusciti con il trascorrere delle domeniche a legittimare quanto raccolto per strada: quattro punti su due trasferte e un incontro casalingo. La media inglese conferma la validità del cammino della compagine del presidente Bruno Cavallo. Lo zero in questa occasione vale moltissimo, significa che il procedere è regolare a dispetto di coloro che avevano seminato pessimismo ai quattro venti. Superati gli ostacoli dell’Appiani con successo, del Piacenza con un lusinghiero pareggio, i grigi il quarto punto l’hanno strappato al Lamarmora contro una Biellese per nulla disposta a fare delle concessioni. La squadra di Borghi, un ex rimpianto da molti sportivi, reduce dalla sconfitta di misura con il favoritissimo Como, non nascondeva alla vigilia il proposito di domare gli orsacchiotti. I lanieri rinforzatisi a luglio, seguiti da un pubblico appassionatissimo, possedevano tutti gli ingredienti per mettere in difficoltà l’ospite. Nella giornata inaugurale il Modena conobbe una delle sconfitte più coceti, un 2-0 senza attenuanti. La capolista contro un undici caricatissimo, ncn solo è riuscito a tenerselo a bada, l ha costretto ad affannose rincorse difensive per evitare il peggio. Alessandria sugli scudi anche se i problemi di ieri restane aggravati dall'urgenza di provvedere a rimpiazzare i giocatori, costretti a dare forfait per incidenti o squalifiche durante la lunga cavalcata. Guido Capello nonostante il favorevole proseguo della stagione resta abbottonatissimo: il mister è preoccupato dei domani. Sabato si è lasciato sfuggire una parola indicativa parlando dei rinforzi ripetutamente sollecitati. Ha detto, « liesigo » per confermare la volontà di lavorare senza io assillo costante della spada di Damocle penzolante sul capo. Cosa risponderà il presidente? Lo sapremo in settimana, in concomitanza con la riapertura delle liste di ottobre ultima spiaggia per le compagini alla ricerca dei "pezzi” insostituibili, prima di tuffarsi nella realtà della nuova stagione. L’andamento del campionato conferma un dato inoppugnabile: il grande equilibrio esistente nel girone A della Cl. Un successo catapulta verso il vertice della classifica, una sconfitta sprofonda la squadra, tra "color che sono sospesi”, cioè quanti lottano per sopravvivere al pericolo della retrocessione. Chiarificatore l’esempio del Padova che, sconfitto in casa dai grigi, grazie ai due successi conquistati in trasferta a Novara ed in casa, ha raggiunto il vertice della graduatoria anche se la media inglese lo colloca un gradino sotto con —1. Illudersi sarebbe un gravissimo errore, meglio sacrificarsi, approntare una rosa adeguata per parare la malasorte. Se poi la fortuna sarà amica tanto di guadagnato. L’Alessandria al "Lamarmora” ha conquistato un punto preziosissimo essendo riuscita a risalire la china di un gol subito nella fase centrale del tempo in maniera balorda, un duplice errore di capitan Colombo e Molinari. La rimonta è risultata graduale quanto inesorabile grazie all’esperienza del mister, capace di spostare le pedine al momento giusto per sfruttarne l’adattabilità al ruolo. L'undici mandrogno ha affrontato il derby numero uno della stagione con notevole cautela. « Lo avversario dotato di uomini veloci e incisivi, disse Capello alla vigilia, va affrontato sulla trequarti. E’ d’cbbligo frenarlo prima dell’area di rigore per evitare sorprese sgradevoli. Ciò non significa una difesa ad oltranza, catenacciara: sfrutteremo il contropiede ogni qualvolta si presenterà l’occasione ». Partendo dall'enunciazione, il mister ha mandalo in campo una formazione atletica sotto certi aspetti. Confermato il pacchetto difensivo formato da Lucetti, Tonetto, Contratto, Avere, Colombo e Ferrari, ha affidato la maglia numero sette a Molinari con compiti di ala tattica mantenendo Bcngiorni e Pandolfi (camuffato da centravanti) dietro le punte Ferraris e Barozzi. Il sacrificio di Picco è apparso ai più come la rinucia all’offesa vista la posizione mantenuta da Barozzi tenuto ha iniziato a ritmo forsennato, convinta di fare un solo boccone dello ospite piuttosto timoroso, a tratti incerto se erigere il baluardo difensivo sulla trequarti, eppure in prossimità dell’area di rigore. Lo ospite ha sofferto le pene dell’inferno prima di assestarsi sulle marcature a zona e sulle posizioni da presidiare. Ad aggravare il quadro la, grossa papera di Colombo prima e di Molinari poi che hanno consentito ai bianconeri di trovarsi inaspettatamente in vantaggio. Una delusione cocente tanto più che sino a quei momento la scelta delle marcature delle punte offensive era risultata azzeccata. Capello sfruttando la esperienza della scorsa stagione aveva spostato Colombo su Paleari affidando lo sgusciante Schillirò a Contratto mentre Bongiomi dedicava le sue cure al centravanti arretrato, cioè alla mente degli incursori Jacolino. La scelta si era dimostrata indovinata anche se Schillirò è giocatore dal guizzo incontenibile, capace di mettere a soqquadro qualsiasi retroguardia. Contratto abbandonato forzatamente il ruolo di incursore sulla fascia si è dedicato "anema e core” ai bianconero riuscendo, a contenerne i danni. La rete ha smorzato un po’ gli entusiasmi degli alessandrini orientati a mantenere il risultato bianco in attesa dell’impennata di Ferraris.L’assillo di pareggiare le serti dell’incontro ha fatto saltare almeno nella prima frazione di gioco la disciplina tattica. Se l’avversario non è riuscito a Drendere il sopravvento il merito spetta a Ferrari, all’ostico e sempre puntuale Avere nonché a Colombo prontamente ripresesi "dall’incidente" iniziale. La lentezza cronica di Pandolfi,le incertezze di Bongcrni, la mancanza di determinazione di Barozzi, unita alla leggerezza di Ferraris hanno complicato la situazione in campo. Il mister vagliato l’andamento dei primi quaranta- cinque minuti, nell'intervallo, ha giocato la carta vincente: ha sostituito un terzino, Tonetto, con un attaccante, il diciottenne Picco. Il ragazzo esordiente a Padova, poi riconfermato con il Piacenza, ha determinato la svolta inseguita dai grigi: il pareggio. Il diciottenne del Barcanova — uno dei tanti ragazzi scoperti dal "commenda" vero talent scout — possiede una volontà di ferro unita ad una falcata che gli consente di distaccare l’avversario. Lo ripetiamo, non è uomo d’area in quanto gli manca il palleggio stretto, ma in trasferta sa fruttare compiutamente gli spazi per muoversi, per cercare il passaggio o la conclusione di prima. Qualcuno l’ha definito un "rompiscatole” nel vivo della difesa avversaria. L’attaccante muovendosi in continuazione è riuscito a tenere costantemente in allarme la retroguardia facilitando nel contempo il lavoro dei centrocampisti. Aumentando il ritmo del la contesa gli alessandrini, assai poco in palla, hanno assunto stabilmente il controllo dalia zona centrale creando i presupposti della rete del pareggio. Bongiorni e Pandolfi piuttosto spenti nella prima, frazione sono cresciuti prepotentemente sostenuti da un Molinari confermatosi una delle carte vincenti della rivoluzionata formazione. La intera squadra approfittando del cedimento dei padroni di casa, si è insediata in continuazione davanti a Reali. La capitolazione è giunta come un frutto maturo al 54’. I mandrogni galvanizzati hanno ulteriormente insistito andando vicinissimi al raddoppio. Lo obiettivo sarebbe stato raggiunto se Ferraris, frenato da un dolore ad una coscia, non si fosse arreso con troppa facilità ad una difesa che ha fatto largo uso delle mani e delle braccia per fermarlo al limitare o dentro l’area di rigore. L’Alessandria se non altro, ha ribadito di avere nelle gare il ritmo dei novanta minuti, importantissimo nel momento in cui è necessario mettere in parità le sorti della partita. Mentre nella prima frazione i bianconeri si erano confermati padroni o quasi del centrocampo, nella ripresa sono stati gli orsacchiotti a cambiare marcia, a tenere, come si suole dire, le fila del gioco. Lo hanno fatto con sicurezza al punto da indurre l’antagonista a rinunciare ai propositi di grandezza. Una squadra insomma con le carte in regola per affrontare la prossima domenica il Trento e confermarsi alla testa della classifica: Analizzando la prova dei singoli diremo che lucetti ha disputato una gara senza pecche. Nessuna responsabilità sulla rete subita. Nella ripresa ha sfoderato almeno tre uscite in un’area gremitissima di colleghi e avversari senza sbagliare tempo. Il ragazzo dimostra di avere acquisito, rispetto allo scorso campionato, maggiore sicurezza ,Tonetto alla prese con Lamia Caputo ha sfoderato la consueta grinta collaborando assiduamente con i colleghi per chiudere i varchi. Prestazione chiaramente positiva per Contratto alle prese con Schillirò, un giocatore dallo scatto bruciante e dal dribbling irresistibile. Il difensore lo ha tenuto a bada senza commettere falli di particolare gravità. Conferma per il libero Avere chiamato, nei primi quarantacinque minuti a tamponare la pressione dei padroni di casa. Il Beppe imbattibile di testa ha "chiuso” con tempismo rivelandosi tra i più "scorbutici” del pacchetto difensivo. Capitan Colombo "buggerato" nell'azione del gol è cresciuto alla distanza e anticipando Palese ha contribuito a smorzare la verve dei padroni di casa. Nota positiva per l’esperto Ferrari, chiamato costantemente a registrare il centrocampo. L'ex novarese approssimativo negli appoggi, almeno nel primo tempo, è migliorato nella ripresa tanto da emergere dalla cintola in su. Capello alla vigilia aveva ponderato a lungo la scelta tattica optando infine per Molinari con compiti tattici. Il centrocampista, se si accentua l'indecisione in occasione del gol di Sadocco, ha costituito una perenne spina nel fianco della difesa bianconera. Ha commesso degli errori di ingenuità largamente rimediati con la grinta. Ormai Bongiorni ci ha abituati alla partenza in sordina e all’arrivo a tutto gas. Cosi è stato al Lamarmora di Biella: ad un primo tempo piuttosto timoroso e incerto ecco la ripresa alla grande. Scemata la verve dei locali ha assunto la bacchetta del comando senza concedersi tregua.Su Pandolfi le consuete riserve: il giocatore ha esperienza e buon tocco di palla, ma la lentezza è esasperante. In ripetute occasioni gli avversari gli hanno ’’soffiato” il pallone rovesciando il fronte d’attacco. Alla distanza tuttavia l’ex savonese ha contribuito a tenere il controllo di palla, ad alleggerire il compito dei difensori. Picco, giudizio lusinghiero anche se al Moccagatta, per le sue caratteristiche, patirà le pene dell’inferno. Doublé face per Barozzi: sfuocato in fase d’avvio, rinvigorito nell’intervallo ha giocato una ripresa all’insegna della mobilità. Buon ultimo infine Ferraris: il bomber alessandrino ha alternato ottimi spunti ad incertezze, motivate in parte da un dolore alla coscia sinistra. Il suo angelo custode non ha fatto complimenti e Sandro ha manovrato senza opporre decisa resistenza aU’antagonista. Dall’alessandrino lecito attendersi qualcosa di più probante possedendo i mezzi per tornare ad essere lo sgusciante attaccante di Coppa Italia. Cronaca lampo dei novanta minuti. La prima azione Jacolino, punta arretrata, imbecca Palese alla sinistra: gran tiro al volo e palla sopra l’incrocio dei pali. I grigi si scuotono con Molinari fluidificante sulla destra. Il ragazzo centra, interviene di testa Ferrari, ma il tiro è centrale. Ripartono i lanieri, ma in contropiede è Pandolfi a scodellare la sfera per Barozzi: il ragazzo inzucca, Reali pasticcia e Ferraris giunge in leggero ritardo. Il gol dei padroni di casa al 21'. E’ l’ex Borghi ad iniziare il dialogo poi centra. Colombo manca l’intervento di testa e Palese appoggia al centro per Sadocco liberissimo a due metri. Rasoterra ed e gol. Errore colossale della difesa grigia ed in particolare di Molinari. L’Alessandria costretta ad inseguire fatica. All'attacco Ferraris è troppo solo ed i locali ne approfittano per stringere i grigi nell’area. Capello nello spogliatoio, capita l'antifona, sacrifica Tonetto a vantaggio di Picco. L’entrata del ragazzo si dimostra il vero toccasana. La retroguardia della Biellese incerta nel primo tempo, accusa nettamente il colpo. La rete del pareggio la propizia Molinari guadagnando una punizione dal limite. Ferraris spara un forte rasoterra che Reali non trattiene: Pandolfigli "ruba” la palla senza riuscire a concludere, irrompe Picco e la conclusione è vincente. I grigi approfittano della situazione per cercare il vantaggio. Molinari fludifica poi centra, nessuno è all'appuntamento. I mandrogni tengono banco e le occasioni per raddoppiare non mancano. Le più clamorose le imposta Picco prima lanciando Ferraris dopo avere tolto la sfera a due avversari, poi con un allungo perentorio che lo trova affiancato da Pandolfi e Ferraris. Il ragazzo si allunga troppo la palla è la difesa si salva alla meno peggio. L’attaccante appare scatenato e Braghin per fermarlo è costretto ad attaccarsi alla maglia. L’alessandrino cerca di scrollarselo, è fatica inutile, il bianconero non lo molla. Interviene l’arbitro per ammonire lo stopper. Un’occasione sfumata per un nonnulla. La Biellese preoccupata, bada più a difendersi che ad attaccare, la paura della sconfitta fa novanta ed i grigi ne approfittano per tenere saldamente in mano gli ultimi spiccioli della contesa. Nello spogliatoio il più felice è ovviamente Picco, un ragazzo modesto quanto irriducibile. Il punto conquistato dai grigi consente alla compagine di restare alla guida della classifica seppure in coabitazione con altre sei squadre. La prossima potrebbe essere la domenica ad hoc per consolidare il primato. Ospite del Moccagatta l’undici di David, un ex che gli sportivi ricordano. L’Alessandria punta decisamente ai due punti per conquistare il primo successo interno. La vittoria è d’obbligo, la reclamano gli sportivi. La squadra pare avere ritrovato i suoi tifosi: a Biella erano degnamente rappresentati da un gruppo del "Club bar Stadio” giunto in pullman e numerosi indipendenti. I fans sognano ad (occhi aprrti e, se il "commenda” mantiene la parola aggiungendo all’organico qualche rinforzo, le soddisfazioni non mancheranno. Nessuno invoca la promozione, ma tutti sono d’accordo nell’auspicare una stagione all’insegna della tranquillità, dell’assestamento. Rinunciare alla possibilità di sfruttare il rinato entusiasmo sarebbe un errore imperdonabile. (Il Piccolo - Il Gattopardo) LANIERI E GRIGI, 1-1 GIUSTO A Biella i padroni di casa in vantaggio nel primo tempo, poi recuperano gli alessandrini La Biellese e l'Alessandria, opposte sul terreno di gioco dello stadio La Marmora. si sono divise la posta. Il risultato ha soddisfatto i due allenatori, come vedremo, ma non il pubblico di casa, più numeroso del solito, che pretendeva qualcosa di più dalla squadra bianconera. Al termine dell'incontro non ha nascosto il suo disappunto. Sentimenti opposti, invece, per i sostenitori dell'Alessandria, che ha conservato l'imbattibilità e si trova ora, sia pure in coabitazione, al vertice della classifica. Tornando al punteggio, le segnature sono avvenute una per ciascun tempo e rispecchiano l'andamento del gioco in campo: la Biellese è andata in vantaggio al 21', con Sadocco, dopo aver sfiorato altre occasioni e con pieno merito. La supremazia della formazione bianconera era evidente. All'inizio della ripresa, grazie Sadocco, gol importante soprattutto a una indovinata mossa tattica dell'allenatore Capello, l'Alessandria ha pareggiato con Picco e da quel momento le posizioni si sono rovesciate: sono saliti in cattedra gli ospiti e i bianconeri non hanno saputo reagire con la necessaria determinazione. Se la Biellese, come era nelle sue intenzioni, fosse riuscita a segnare nel primo tempo un'altra rete, che le avrebbe consentito di giocare con la calma e la lucidità derivanti dalla certezza, o quasi, di avere il risultato in tasca, le cose sarebbero certamente andate in modo diverso. Fra i pali, l'allenatore della Biellese ha lasciato Reali. Il portiere non è in perfette condizioni fisiche: in un incidente stradale, alcune settimane fa, ha riportato una ferita ad una mano che gli duole ancora. Avrebbe preferito, a quanto si è appreso, rimanere in panchina, ma il trainer gli ha detto di stringere i denti e di giocare. Gori ha cosi potuto schierare la formazione tipo. Anche l'Alessandria è scesa in campo con tutti i suoi uomini migliori. La cronaca dell'incontro non è molto ricca di azioni di rilievo. Nel primo tempo, come si è detto, la Biellese si è fatta ammirare per il suo gioco veloce e redditizio, con passaggi ben dosati fra i giocatori All 8' Sadocco, ricevuta la palla da Braghin, finta per Palese e tira al volo, ma al di sopra della traversa. Al 10' è Reali ad essere impegnato da un preciso colpo di testa di Ferraris e al 13' deve parare in tuffo una punizione di Pandolfi. Al 19' si incomincia a sentire aria di goal: Lucetti deve parare con bravura un forte tiro di Braghin. Due minuti dopo, la Biellese passa in vantaggio. Palese riceve un passaggio da Schiliró e smista il pallone a Sadocco: il terzino con calma si mette nella posizione migliore e lascia partire un tiro rasoterra che si infila nella rete. Al 30' Jacolmo sbaglia di poco un calcio di punizione e a 5' dal termine Reali devia una punizione di Molinari. Nella ripresa avviene la sostituzione che si rivelerà, nemmeno 10' dopo, determinante. L'allenatore Capello lascia negli spogliatoi il terzino Tonetto e utilizza una punta, Picco. E' proprio quest'ultimo giocatore a segnare, al 54', la rete del pareggio: Reali para ma non trattiene un tiro di punizione di Ferrari, interviene con tempestività Picco e fa centro. La Biellese rimane frastornata e non adotta le contromisure che avrebbero potuto ristabilire gli equilibri del primo tempo. Al 79' Gori decide di sostituire Lamia Caputo con Penerei. Il pubblico non approva e lo manifesta rumorosamente. All'80' Jacolino sfiora l'incrocio dei pali. Al termine dell'incontro, Capello ha dichiarato di considerare più che giusto il risultato. Potevamo un pari — ha aggiunto — e non ci siamo scoperti nel primo tempo. La nostra difesa ha regalato un goal alla Biellese: era d'obbligo sostituire un difensore con una punta. Il risultato è definito giusto anche da Gori. (La Stampa) Risultati: Juniorcasale - Mantova 1-0 Lecco - Forli 0-0 Padova - Spezia 1-0 Piacenza - Como 1-1 Reggiana - Cremonese 1-0 Trento - Parma 1-0 Treviso - Modena 0-0 Treistina - Novara 0-0 CLASSIFICA: Piacenza, Alessandria, Como, Juniorcasale, Padova, Reggiana, Triestina p.4; Forli, Biellese, Cremonese, Lecco, Modena, Trento 3; Parma, Spezia, Treviso 2; Mantova, Novara 1 MARCATORI: 2 RETI: Cavagnetto (Como), Motta (Juniorcasale), Braida (Parma) e Gasparrini (Trento); 1 RETE: Barozzi e Picco (Alessandria), Braghini, Jacolino e Sadocco (Biellese). Fontanesi e Neri (Cremonese), Angeloni, Fabbri e Marchini (Ferii), Giglio (Lecco), Frara (Modena), Pillon (Padova), Gritti, Alessandrini e Zanotti (Piacenza), Marlia (Reggiana), Martini (Spezia), Panozzo (Triestina) Il punto sul campionato Il Novara ha bloccato, sul proprio campo, la Triestina: dopo due sconfitte consecutive, gli azzurri hanno centrato in trasferta il risultato minimo del pareggio. Giusto pareggio tra Piacenza e Como: due squadre che hanno dimostrato di avere tutti i numeri per recitare la parte del protagonista in campionato. Con un'autorete dello stopper Giulietti a 7 minuti dal fischio di chiusura il Padova si è aggiudicata l'intera posta in palio contro lo Spezia. Due punti preziosi della Junior Casale opposta al Mantova: gli ospiti sono scesi in Piemonte intenti a portare un pareggio. Secondo pareggio interno del Treviso contro un Modena teso alla spartizione di due punti. Lecco e Forli è stata la sagra degli errori: la retroguardia lariana stava per essere battuta su autogol di Gabbana a otto minuti dalla fine ma Cerletti è riuscito a salvare. La Reggiana ha avuto ragione della Cremonese, molto ben registrata in difesa: gol della vittoria al 23' ad opera di Neri. Con una rete di ottima fattura, messa a segno da Gasperini al 12', il Trento ha battuto il Parma.