Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
05-11-1978 - Giornata: 6 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Juniorcasale AC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 77. Pozzi [Ju]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Pandolfi Mario, Barozzi Roberto, Ferraris (I) Alessandro [68. Picco Gianluigi] A disp.:(P) Brunetti Massimo, Molinari Pietro All.: Capello Guido

Formazione avversaria
JUNIORCASALE AC: Ridolfi, Aimone, Legnani, Pardini, Fait, Francisca, Motta, Palladino, Della Monica, Bracchi, Pozzi [79. Bianchini]. A disp.: Bianchi, Tumelero. All.: Reverchon Vincenzo (per Vincenzi Guido squalificato).

Arbitro: Castoldi Valerio (Vasto)
Note
Espulso: 67. Contratto [A]. Ammonito: 81. Bracchi [J]. Angoli: 6-3. Spettatori: 2.939 paganti, incasso L. 10.671.000 Pomeriggio grigio, campo in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
AI "NEROSTELLATI" IL DERBY STRAPROVINCIALE I GRIGI » sciupano la Junior fa centro Derbyssimo di fiele per gli alessandrini reduci la sconfitta di Forlì. I timori della vigilia hanno trovato conferma sul campo e i cugini casalesi con una rete di Pozzi si sono aggiudicati i due punti violando per la prima volta il "Moccagatta”. I due passi falsi, nello spazio di una settimana, meritano attenta considerazione. Se in Romagna lo scivolone era stato motivato con una condotta di gara a dire poco allegra, con la Juniorcasale l’esame consente di trarre conclusioni molto pessimistiche. La squadra di Capello non ha commesso gli errori del precedente incontro, ma ha denunciato carenze difficilmente eliminabili, ribadendo quanto avevamo scritto nelle scorse settimane. La mancanza di un terzino marcatore, di un centrocampista capace di contrare e un opportunista nell’area di rigore avversaria lasciano intravedere un futuro molto oscuro. La formazione grigia sta perdendo colpi a tutto spiano per errori di impostazione e per carenza di uomini validi. L'Alessandria oltre ad avere subito due sconfitte in breve tempo, da oltre 270 minuti non segna un gol. Nelle tre casalinghe gli attaccanti o presunti tali sono all’asciutto e la carestia si preannuncia più lunga del previsto. La tifoseria in stato di allarme dalla scorsa settimana è sul piede di guerra. Lo spettro di un nuovo campionato all'insegna del brivido e della sofferenza aleggia sinistro. Il pericolo rispetto alla scorsa stagione è maggiore, pensando alle quattro retrocessioni che coinvolgono nella lotta un numero di squadre varianti tra le sei e le nove unità vale a dire la metà di quelle inserite nel girone. Alessandria - Juniorcasale conclusosi con il successo degli ospiti per 0-1 consente una analisi serena della situazione. E’ una diagnosi necessaria, indispensabile per rattoppare la formazione, per evitare un ennesimo divorzio tra la squadra e gli sportivi. I primi sintomi del male si sono registrati domenica, solo tremila spettatori sugli spalti nonostante l’afflusso degli aficionados casalesi. La "brutta” di Forlì ha avuto ripercussioni notevoli sullo sportivo che credeva di avere trovato la formazione da tempo sognata. Lo scivolone interno provocherà una ulteriore falcidia in occasione del prossimo incontro in programma tra due domeniche con il Mantova. Il presidente Bruno Cavallo, ancora convalescente, è stato ampiamente relazionato sull’esito del derby: un primo tempo accettabile, una ripresa incalando. Soffermiamoci sui 45 iniziali quando le squadre si affrontavano a viso aperto senza eccessivo timore riverenziale. Capello scottato, torna alla formazione più congeniale schierando Lucetti tra i pali; Contratto e Tonetto sulla linea difensiva appoggiati dal libero Avere e dallo stopper Colombo. A centrocampo Ferrari coadiuvato da Bongiorni e Pandolfi con Calisti e Barozzi in posizione leggermente avanzata per favorire gli inserimenti di Ferraris. La Junioroasaie adotta uno schieramento prudenziale evitando la migliore disposizione tattica degli uomini chiamati a frantumare il gioco avversario. Gii alessandrini, pur premendo, denunciano nel primo quarto d’ora la pochezza della regia incaricata di bloccare le manovre avversarie e di imbastire il contropiede. La mancanza di uomini capaci di spezzare gli inserimenti e di fluidificare velocemente pesa sul complesso. Pandolfi è lento nei movimenti, Barozzi tecnicamente accettabile, ha carenze di fisico che non gli consentono di sottoporsi ad un continuo andarivieni per il campo. L’ex novarese Ferrari è il solo a possedere i numeri e le doti per vivacizzare un reparto terribilmente monotono negli schemi di gioco. La maggioranza delle squadre sinora incontrate hanno mostrato una intelaiatura solida, impostata sugli smarcarrenti veloci. I nerostellati lo hanno dimostrato ampiamente rovesciandosi in massa nella area alessandrina senza prestare il fianco al contropiede. Bongiorni, puledro di razza, battaglia vigorosamente, si inserisce, senza trovare il compagno idoneo a proseguire o concludere l’azione. Stante la carenza di uomini gol, Calisti è costretto a trasformarsi in attaccante puro, a cercare lo spiraglio per sfruttare la potenza del tiro. Il tornante chiaramente in ripresa nei confronti delle precedenti esibizioni, essendo privo di velocità, ha bisogno del supporto dei colleghi costantemente "sorvegliati” dagli avversari per cui lo scambio diviene problematico, impossibile. Un’Alessandria senza il necessario filtro e con attaccanti lasciati in balia dei difensori. E’ il caso di Sandro Ferraris, lo sfortunato bomber, attorniato da un nugolo di angeli custodi pronti a stringerlo nella morsa. L’alessandrino in difficoltà per avere esaurito la carica della fase precampionato e di Coppa Italia ha ben poche possibilità di assaporare la gioia del gol. Una squadra in fase calante anche nei momenti di maggiore lucidità. Realizzare la rete è un rebus, una specie di sogno chimerico. Mister Capello dispone di pedine limitate e tutte da verificare: il terzino Gardima recentemente acquistato dallo Udinese; il centrocampista Ferrante tornato all’ovile dopa una lunga assenza; il redivivo Piccotti, l’enigmatico Berardo e il diciannovenne Vogliotti. Elementi capace di risolvere i problemi di inquadratura? Saranno le prossime partite a dare una risposta, ma nel frattempo si rischia Fosso del collo. Domenica c’è, tanto per fare un esempio, il terzo derby della stagione in quei di Novara, squadra lanciata all’nseguimento delle prime della classe. Pur dando per scontato un potenziamento del centrocampo e della difesa resta aperto il problema delle punte, per nulla risolvibile con la buona volontà. I limiti di Ferraris sono noti; le carenze di Calisti pure. Restano da verificare le possibilità di Vogliotti, un ragazzo fisicamente dotato senza il fiuto del gol. Le partite, è risaputo, si vincono segnando reti, vivere sull’illusione di fermare gli avversari unicamemte puntando sulla retroguardia è una pia illusione. Sono argomenti da valutare con estrema urgenza, in tempo utile per bloccare l’emorragia di punti. Il miracolo dello scorso anno potrebbe non ripetersi. E' logico rischiare quando esiste la possibilità di rimediare, tamponando le falle? Ulteriori scivoloni provocherebbero altre defezioni nelle file dei tifosi, meglio ricuperare prontamente anche se è necessario un sacrificio finanziario. Il commendator Cavallo deve evitare di cullarsi nell’illusione di ricuperare il terreno perduto unicamente con l’organico a disposizione. Le recenti esibizioni hanno messo chiaramente a nudo i limiti della compagine che pur lottando con il cuore in mano fatica a tenere il passo delle antagoniste come accaduto nella ultima partita disputata al Moccagatta. L’espulsione di Contratto ha determinato il risultate, è vero, ma sino a quel momento l’ago della bilancia non pendeva certamente a favore dei padroni di casa costantemente in fase difensiva, incapaci di capovolgere l’andamento della partita con manovre geometriche, lanci in profondità, inserimenti sulle fasce. Nei primi ventidue minuti della ripresa, cioè sino al momento dell’inutile fallo di reazione del terzino su Legnanti i grigi con il fiato grosso hanno denunciato le pochezze del centrocampo. Solo la stupenda partita di Colombo che ha praticamente cancellato Motta, ottimamente sostenuto da Avere e dallo stesso Contratto ha evitato il crollo anticipato. L’espulsione del terzino ha contribuito a determinare lo sfaldamento dell’intelaiatura grigia. L’Alessandria oltre a concedere all’avversario il vantaggio numerico si e trovata senza l’uomo capace di sostenere con le incursioni sulla fascia i timidi tentativi di offesa. Calisti praticamente isolato e costretto a rientrare per ricuperare il pallone non è più riuscito a ripetere la brutta prestazione iniziale; Barozzi partendo da lontano ha trovato sulla strada una selva di avversari pronti a contrarlo, a mettergli la museruola. Neppure si poteva sperare nel miracolo di Picco entrato a sostituire l'infortunato e sfornato Ferraris. Il diciottenne ha invano atteso una palla giocebile, un invito in profondità. I mandrogni senza un’ala in grado di inserirsi velocemente (ricordate Frigerio o Vagheggi) sono indetti ad operare al centro di un’area affollatissima con poche possibilità di riuscire a filtrare. La sconfitta, anche se immeritata per la volontà dimostrata dai ragazzi, è stata inevitabile per le considerazioni brevemente esposte. Evidenziato l’impegno dei giocatori in campo facile tirare le conclusioni: l’Alessandria difficilmente riuscirà a migliorare, ad eliminare le pecche. Il derbyssimo ha rispettato ancora una volta la tradizione: tra Alessandria e Juniorcasale la suddivisione della posta, è un fatto rarissimo. Vedremo se sarà ribadita la seconda parte della tradizione stessa che sinora non ha mai concesso alle squadre due soli punti per stagione. Al Natal Palli i grigi dovrebbero conseguentemente riprendersi i punti perduti sul terreno amico. I tifosi se lo augurano con tutto il cuore. Entriamo nel vivo del confronto disputatosi davanti a poco più di tremila tifosi. I padroni di casa pungolati nell’orgoglio impostano una partita accorta, attaccano con jucio senza gettarsi a corpo morto nella mischia. Capello punta sulla squadra "corta" sperando nella vena degli uomini gol. Una speranza destinata ben presto a dissolversi come neve al sole. L'Alessandria manovra decentemente sino a trequarti cercando di aggirare una barriera pronta a chiudere ogni varco, favorita dagli stessi cursori poco propensi a sfruttare la fascia. La pressione seppure costante provoca pochi patemi d’animo ai cugini. Le uniche azioni pericolose nascono dai calci piazzati. Ferraris e Calisti cozzano inevitabilmente contro la barriera nerostellata pronta a rilanciare a vantaggio delle punte. La prima mezz’ora di gioco registra unicamente tre tiri a rete, due sono degli alessandrini. Gli scambi sempre ragionati consentono ai nerostellati di retrocedere e chiudere gli spazi davanti a Pandolfi. L’alessandrino, ad esempio, mantiene una posizione di stretta copertura indugiando sedassi va mente ogni qualvolta è in possesso della palla. L’ex savonese cerca il compagno libero, lo trova con difficoltà. Il gioco dei locali è lezioso, sono in troppi a stringere al centro lasciando sguarnito Io out. La pressione è sterile anche se Bongtorni e Calisti tentano conclusioni "telefonate”. I compagni difficilmente rischiano il tiro da fuori area. Ai mandrogni resta la soddisfazione di cercare il gol unicamente sui calci d’angolo. Ferrari dimostra ottima scelta di tempo neil’incornare, ma Ridolfi è sempre sulla traiettoria anche se deve sfoderare grandi interventi. Con il trascorrere dei minuti, in difetto di manovre corali, i fans puntano su qualche azione isolata. Ferraris è l'uomo più idoneo a compiere il miracolo. L'alessandrino saltando di testa ruzzola oltre i bordi del campo rotolando contro i cartelloni pubblicitari ferendosi seriamente al gomito destro. Resta in campo per onore di firma. La sostituzione pare scontata, ma dalla panchina l’ordine tarda a giungere, si prosegue sino allo scadere del tempo e per altri tredici minuti nella ripresa. Nel frattempo i casalesi si esibiscono in alcuni veloci inserimenti mettendo in difficoltà la retroguardia. Della Monica al 28" scende sulla destra, crossa per la testa di Pardini. Il casalese fa da torre per Motta mettendo fuori causa Lucetti. E' un'occasione tutta di oro per i nerostellati ma l'attaccante indugia e rimedia alla meno peggio. Un primo brivido per i tifosi locali. La replica alessandrina giunge su calcio d ’angolo. Dalla jcbandierina Barozzi per la testa di Ferrari, zuccata precisa, "quasi goal” direbbe Carosio. Ridolfi invece sventa lin tuffo con grande difficoltà. Nuova mischia grigia con salvataggio di Lucetti e Colombo (onnipresente) poi l’unica aziono degna di un derby. Bongiorni controlla la sfera, a trequarti, avanza centrando. Ferraris di testa corregge per Calisti: tiro forte e angolato con palla sopra la traversa. Un'occasione gettata al vento. La ripresa segna la crescita dei casalesi. Il centrocampo degli ospiti cresce a vista d’occhio e i grigi "ballano". La retroguardia è sottoposta massiccio martellamento. In campo si scorgono solo i "neri”. La supremazia lascia intrevedere la supremazia della difesa grigia. Colombo, Avere, Contratto, con la collaborazione di Ferrari, tira i remi in barca, cerca di difendere il punto. Il traguardo sfuma nel momento in cui Contratto, balordamente, reagisce ad un fallo di Regnani. L'arbitro estrae il cartellino rosso e per i grigi è finita. Ridotti in dieci cercano affannosamente di rimediare, di mantenere il controllo dell gioco, ma con il centrocampo che si ritrovano l'impresa è impossibile. I casalesi intravedendo la possibilità del successo moltiplicano gli sforzi cogliendo a tredici minuti dalla conclusione il gol vincente. E’ Della Monica a calibrare un dosato centro che scavalca Avere raggiungendo Pozzi pronto ad elevarsi sopra i difensori a deviare di testa la sfera in rete. Il destino dei grigi è segnato anche se Barozzi, quasi allo scadere dispone della palla pareggio: un difensore lo anticipa. Gli ultimi minuti evidenziano ancor più lo sfaldamento della compagine di Capello, delusa rassegnata ad accettare il responso del campo. Una sconfitta brcuiante, la seconda, preludio al prossimo scivolone di N ovara ? Sono molti a pronosticarlo anche se il mister fa gli scongiuri. Per domenica si preannunciano diverse novità indipendentemente dalla squalifica di Contratto. Barozzi, Pandolfi e lo stesso Frerraris difficilmente troveranno posto nella formazione. La classifica impone di ripartire frettolosamente la marcia interrotta roviamo a ipotizzare l’undici. Lucetti tra i pali; Gradiman e Tonetto, il primo marcatore fisso e il compagno fluidificante . Avere lib ero . Colombo stoppar con Ferrari, l’ex, a registrare il settore difensivo. Bongiorni Picotti e Ferrari sull’asse centrale. Calisti tornante con il sostegno di Berardo rinfrancato dalle prestazioni nella Beretti. L'estremo tentaivo per parare il colpo, per evitare di scivolare ulteriormente verso il bassofondo della retroguardia . Siamo appena all’inizio e lo spauracchio della retrocessione si affaccia perentorio. L'Alessandria necessita di una iniezione di fiducia. Riuscirà a stanare la tana degli azzurri lanciatissimi verso il comando? Capello lo augura, Cavallo lo spera. La terza sconfitta avrebbe ripercussioni gravissime sul morale della squadra e sugli stessi tifosi annichiliti davanti all'ultimo risultato negativo. L’Orso grigio, ancora una volta, è nell’occhio del ciclone. Riuscirà a sopravvivere? (Il Piccolo - Il Gattopardo) COLPO DEL CASALE AD ALESSANDRIA: 0-1 Gara bella e combattuta - I grigi in dieci (espulsione di Contratto) subiscono gol al 77' Colpo del Casale ad Alessandria: 1 -0 I grigi in dieci (espulsione di Contratto) subiscono il gol al 77' Gara bella e combattuta Il 39° derby tra i grigi e i nerostellati casalesi si è concluso con una vittoria di stretta misura della Juniorcasale, per una rete a zero. Una vittoria che ha premiato il maggior numero di azioni costruite, almeno nella ripresa, dagli ospiti e che, va ricordato, è stata propiziata dalla espulsione del difensore Contratto dell'Alessandria, che al 65' si è fatto stupidamente mandare in anticipo negli spogliatoi per un fallaccio, inutile, sul casalese Legnani. L'Alessandria, ridotta in dieci proprio in un momento in cui subiva una maggiore pressione, ha dovuto così cedere le armi. «Una vittoria combattuta — commenta il trainer in seconda casalese Reverchon — che premia la nostra capacità ad agire dopo che un'Alessandria bellissima ci aveva messo alle corde nel primo quarto d'ora di gioco. Sino all'espulsione di Contratto il risultato giusto sarebbe stato lo 0-0, poi la superiorità numerica ci ha permesso di vincere. Che l'espulsione sia stata determinante è anche la tesi di Capello, il quale non ha nascosto il disappunto per il comportamento di Contratto. Il derby che vedeva ancora una volta di fronte Alessandria e Casale, due delle formazioni del famoso «quadrilatero», non ha avuto, forse, l'interesse del passato, infatti sugli spalti del «Moccagatta» erano appena 2979 (per un incasso di 10 milioni 671 mila lire) e, malgrado non sia mancato il tifo, non si è notato quell'entusiasmo dei tempi andati; molti, comunque, i casalesi che erano venuti al seguito della squadra. Dei due uomini più pericolosi per le porte avversarie, l'alessandrino Ferraris e il casalese Motta, il primo, infortunatosi al 29' ha poi dovuto uscire nella ripresa, mentre Motta ha reso notevolmente al di sotto delle sue possibilità, non tanto per demerito suo quanto per merito del suo «angelo custode», il «vecchio» Colombo che sta ancora dimostrandosi come uno dei migliori, se non il migliore, stopper della serie C. La partita, specie nel primo tempo, è stata piacevole, vivace, bella da vedersi, con continui rovesciamenti di campo e tanto agonismo; poi, nella ripresa, forse anche per la fatica, il gioco è un poco calato di tono e maggiore si è dimostrata la pressione dei casalesi, che i grigi hanno soltanto in poche occasioni allentato con sporadici contropiedi. Inizio di gioco veloce, e prima occasione per lo Junior, all'8', quando, con una punizione da trenta metri, Pardini impegna Lucetti. Quattro minuti dopo è l'Alessandria a farsi pericolosa: su corner. Ferrari, di testa, piazza una bellissima palla che Ridolfi è costretto a parare in due tempi. Al 22', ancora su corner, è Bongiorni a colpire di testa ma la sfera passa alta sulla porta casalese. Al 27' è Motta, dopo una uscita a vuoto di Lucetti, a non trovare il passaggio giusto e due minuti dopo si infortuna Ferraris, cadendo alle spalle della rete di Ridolfi: il bravo attaccante rimane fuori per cinque minuti, rientra con una vistosa fasciatura al gomito destro, sofferente rimane in campo ma, al 56'. nuovamente colpito al braccio infortunato dovrà poi cedere il posto a Picco. L'occasione più bella l'Alessandria la spreca al 42': azione Barozzi - Bongiorni - Ferraris che serve Calisti. e la mezz'ala alessandrina si lascia sfuggire il tiro conclusivo. Nella ripresa sono i casalesi a farsi più pericolosi e spesso in area grigia si creano situazioni confuse. Al 65' espulsione di Contratto e da questo momento aumentano le possibilità per lo Juniorcasale. Si arriva cosi al 77' e alla rete: Della Monica crossa al centro, testa, stupenda, di Pozzi ed è gol. Nell'azione lo stesso Pozzi, scontrandosi con un avversario, si infortuna e lascia il posto a Bianchini. Passati in vantaggio gli ospiti, forti anche della superiorità numerica, controllano bene gli avversari e il risultato appare scontato. L'Alessandria, comunque, avrebbe ancora una buonissima occasione per pareggiare, all'86'. ma Barozzi, solo davanti alla porta, manca il tiro conclusivo e per i grigi non c'è più nulla da fare. (La Stampa - Franco Marchiaro) SCONFITTA L’ALESSANDRIA IN TRASFERTA CON UN GOAL DI POZZI Una vittoria e sapore di primato Bella prestazione di tutta la squadra, Legnani e Bracchi i migliori - Un primo tempo equilibrato, nella ripresa l’espulsione di Contratto ha dato al Casale la possibilità di segnare la rete della vittoria Alessandria-Casale, atto numero trentanove di campionato. Il «Moccagatta» presenta larghi vuoti, in particolar modo nel settore «distinti», quando le squadre entrano in campo. Confermate le formazioni annunciate. L’Alessandria recupera Tonetto, che va a marcare a zona Bracchi, in sostituzione di Molinari, mentre il Casale scende in campo nell’identica formazione che ha sconfitto domenica lo Spezia. L’unica novità in casa nerostellata è rappresentata dalla presenza in panchina di Reverchon che sostituisce Vincenzi squalificato. Poche battute, poi al 2’ il primo brivido. Lo procura Ferraris I che, al limite dei sedici metri nerostellati, non riesce ad agganciare un suggerimento in verticale di Pandolfi intanto si delinea il canovaccio delle marcature. Fait prende In consegna il lungo Ferraris I, mentre Aimone si mette alle costole di Calisti in casa nerostellata. Colombo si appiccica a Motta e il terzino Contratto a Pozzi in casa mandrogna. Contrasti di centro-campo Ferrari-Della Monica, Tonetto-Bracchi, Pardini-Bongiorni, Legnani-Pandolfi e Palladino-Barozzi. Gli ultimi due sovente si scambiano di marcatura. Al 7' un allungo a ritroso di Bongiorni mette in difficoltà Avere, il quale, pressato da Motta, allunga a Lucetti. In avanti il Casale all’8’ con Palladino, che serve nella zona di centrocampo Della Monica. Il centroavanti finta una proiezione sulla sinistra dirigendosi poi al centro dove, ad un cinque-sei metri dall’area Avere lo atterra. Punizione. Batte forte Pardini sulla destra di Lucetti, il quale, in tuffo, blocca in presa. Legnani perde malamente una palla nella propria trequarti all’11’ consentendo a Calisti di involarsi verso la porta di Ridolfi. L’ala conclude dal limite ma Francisca, uscito bene, mette con il corpo in angolo. Dalla bandierina Barozzi invia un preciso pallone a centroarea per la testa dell’avanzato Ferrari, il quale conclude perentoriamente dal dischetto del rigore. Ridolfi d’intuito, ferma con un’enorme prodezza in due tempi. Un’elaborata manovra nero-stellata si conclude al 15’ con un centro di Legnani dalla destra che Lucetti blocca su Motta. Palladino serve Pozzi al 18. L’ala controlla la sfera,poi in caduta, calcia a rete. Lucetti para senza difficoltà. L ’Alessandria guadagna un nuovo angolo al 22’: Batte Barozzi e Bongiorni, saltato più alto del difensori nerostellati, conclude di testa alto. Pandolfi-Bongiorni un minuto dopo: Ridolfi para. Aimone serve Bracchi sulla sinistra al 34’: l’interno supera Tonetto, quindi spedisce in centroarea un pericoloso pallone sul quale si avventa Colombo che, preceduto Motta, allontana. Motta va a farsi massaggiare nei pressi della panchina nerostellata e nel frattempo Legnani lancia in verticale Pozzi, il quale, allungatasi troppo la palla, conclude con un cross dal fondo che Lucetti abbranca in presa. Sul capovolgimento di fronte Calisti si libera bene di Aimone, quindi dal limite esplode una bomba che Francisca, veramente bravo, nel chiudere l’angolo di tiro respinge. Il Casale sfiora la segnatura al 28’ quando sul primo angolo a favore, Della Monica spedisce un preciso pallone in area che Pardini, di testa, dirotta su Motta. L ’ala conclude bene, Lucetti in tuffo respinge, poi ancora il portiere riesce a deviare il cross dell’attaccante che aveva recuperato la sfera sulla linea di fondo. Al 30' Fait anticipa Ferraris I mettendo la palla in angolo. Batte ancora Barozzi dalla bandierina, ed ancora Ferrari conclude con una tremenda capocciata che Ridolfi para, ancora con bravura, in due tempi. Ferraris I intanto rimane ai bordi del campo. Francisca fluidifica al 34’: la sua conclusione da trenta metri è fermata da Lucetti. Rientra Ferraris I al 35’ e un minuto dopo ancora l’Alessandria si rende pericolosa su azione di calcio d’angolo. L’Alessandria ha la sua pulita palla-goal al 42’. L’azione parte nella trequarti casalese dove Bongiorni spedisce un lungo pallone verso l’area di Ridolfi. Ferraris I fa da torre per Calisti, il quale, da una decina di metri, con Ridolfi uscente, alza sulla traversa. Al 44’ Della Monica non arriva a concludere da buona posizione, indi al 44’30” Motta è colto in fallo su Colombo, e l’azione sfuma. Niente di nuovo nella ripresa se non un inizio insistito dei nerostellati, Capello manda in campo Picco che viene preso in consegna da Fait. Della Monica ottiene un angolo al 17’. Dalla bandierina lo stesso Della Monica tocca a ritroso all’accorrente Aimone, il quale esegue un lodevole cross a centroarea sul quale Lucetti esce a vuoto. La sfera carambola sui piedi di Pozzi, il quale non può controllarla perdendo cosi un’ottima occasione per portare i neri in vantaggio. Al 22’ mentre la palla vaga nella tre-quarti mandrogna Contratto stende con una gomitata al viso Pozzi, guadagandosi la più che giusta espulsione. Grigi in dieci e Casale in forcing. Poi al 32’ il goal-partita. L'azione parte a centrocampo dove Legnani serve in verticale Pailadino, il quale appoggia lateralmente a Della Monica, lesto a far viaggiare sulla fascia destra il mobile Legnani. Il terzino, controllata la sfera tocca a ritroso per Della Monica, il quale centra prontamente in direzione di Pozzi, portandosi velocemente a centro area. L'ala, sempre contrastata da Avere riesce, di testa, a collocare la sfera sotto l'incrocio dei pali sulla sinistra dell’immobile Lucetti. (Il Monferrato - Sandro Zaio) RISULTATI: Biellese – Cremonese 2-0 Como – Lecco 3-1 Mantova – Padova 0-0 Modena – Trento 2-1 Parma – Forlì 1-0 Piacenza - Reggiana 0-1 Spezia – Novara 0-1 Treviso – Triestina 0-1 CLASSIFICA: Biellese, Como, Juniorcasale, Reggiana, Triestina p. 8, Parma, Cremonese 7, Forlì, Novara, Modena, Padova 6, Mantova, Piacenza, Alessandria 5, Spezia, Lecco, Trento 4, Treviso 3. MARCATORI: 4 reti: Cavagnetto (Como), Motta (Juniorcasale), 3: Angeloni (Forlì), Panozzo (Triestina). Il punto sul campionato La quinta di campionato se n’ è andata, senza troppi goal (14) ma con un fatto nuovo, il lauto bottino delle squadre in trasferta, con quattro vittorie esterne, tutte per uno a zero, tante quante se n’erano viste in tutto nelle prime cinque domeniche. Un solo pareggio e quattro vittorie interne, cosicché ospiti ed ospitanti si sono divisi a metà la torta, con nove punti agli uni e nove agli altri. Quanto alla classifica, tutto come previsto, la Cremonese c’ha lasciato le penne in quel di Biella ed è rientrata nei ranghi: sono così in cinque a spartirsi la prima piazza, ma domenica, a meno di pareggi su tutta la linea, il gruppo dovrebbe perlomeno restringersi. Il calendario propone infatti, oltre al gran derby di classifica tra nerostellati e bianconeri, un altro scontro diretto al vertice in quel di Reggio, dove scenderà il Como di Marchioro che, guidato da Cavagnetto bomber, domenica ha fatto un sol boccone (anzi, tre a uno) del malcapitato Lecco inguaiandolo così non poco. Quanto alla Reggiana, non solo ha difeso la sua imbattibilità a Piacenza, ma ha addirittura fatto bottino pieno, seppur con la complicità - pare - di un tale signor Magni arbitro. (Il Monferrato)